mercoledì 28 settembre 2022

Fez: Place Seffarine, la piazza dei ramai



Nella Medina di Fez, nell'antica Fes el-Balivicino al tratto visibile dell'Oud Fes (il fiume sotterraneo che attraversa la Medina), si trova uno dei luoghi più affascinanti della città: Place Seffarine.

Pace Seffarine 

Oud Fes

E' questa una piccola piazza di forma irregolarmente triangolare e un po' in salita, posta tra il suk dei tintori e il suk dei conciatori.

Sul lato Nord-Ovest della piazza si trova l'entrata della Biblioteca della Moschea e Università Qarawiyyin (XVI secolo), sul lato Est l'antica Medersa Seffarine (XIII secolo) e difronte a questa scuola coranica l'Hamman Seffarine (XIV secolo).

ingresso alla Biblioteca della Moschea Qarawiyyin

ingresso della Medersa Seffarine

ingresso all'Hammam Seffarine (a destra della foto)

Place Seffarine è una piazza di origine medievale realizzata dove si trovava all'epoca il suk dei ramai. Si ha testimonianza della presenza delle botteghe di questi artigiani già dal XVI secolo. La piazza fu poi ristrutturata durante il periodo del protettorato francese (anni '30 e '40), e nuovamente negli anni 2010 (medersa e biblioteca).

La piazza prende il nome dai calderai, gli artigiani che lavorano il rame e l'ottone. Il rumore dei battitori si avverte ancor prima di arrivare nella piazza.

Place Seffarine

Place Seffarine

botteghe di Place Seffarine

Intorno alla piazza, seduti davanti alle loro botteghe, all'ombra di un grande albero, si trovano gli artigiani intenti a realizzare secchi, ciotole, vassoi, teiere, bruciatori di profumo, e ogni genere di utensile in metallo.

botteghe dove si fabbricano e si vendono oggetti in rame

botteghe dove si fabbricano e si vendono oggetti in rame

La lavorazione è come una catena di montaggio dove ognuno ha il suo compito e dove viene rispettata una gerarchia: vi sono infatti maestri (maalems), artigiani esperti e apprendisti.

artigiano intento a fabbricare un vassoio in rame

CONCLUSIONI                                                                                                                       Se si visita la città di Fez è d'obbligo visitare Place Seffarine, una delle piazze più caratteristiche della Medina di questa antica città imperiale. Se la si attraversa alla mattina presto, o durante il venerdì quando le botteghe sono chiuse, ha un aspetto tranquillo, ma quando gli artigiani si mettono al lavoro e l'area si popola di turisti e acquirenti, la piazza si trasforma in un luogo animato e rumoroso, uno spaccato della vita quotidiana di questa affascinante Medina. 


venerdì 16 settembre 2022

Fez: la Medersa Al-Attarine

Nel centro della Medina di Fez si trova la Medersa Al-Attarine, considerata la medersa più bella della città. 

Le medersas erano scuole della dottrina religiosa coranica, luoghi d'insegnamento e nello stesso tempo fornivano alloggio agli studenti provenienti da fuori città. 

Era prestigioso essere ammessi in una medersa: i tolba (al singolare taleb, parola da cui deriva il termine "talebano") ovvero gli studenti che volevano frequentare queste scuole dovevano superare un concorso scritto, poi uno orale, e anche un test psicotecnico. Durante gli esami gli studenti venivano nutriti solo con pane, acqua e olive. Una volta ammessi potevano stare nella medersa per dieci anni. 

Fez, come centro culturale del Marocco, aveva medersas, scuole teologiche e università dove si studiavano oltre il Corano anche le Scienze. In questo sistema educativo multidisciplinare si apprendeva la lingua araba, la storia e la letteratura sacra islamica.

Le medersas più importanti di Fez sono la Medersa Bou Inania (posta all'ingresso della Medina vicino alla porta Bab Boujloud), la Medersa Saharij (del XIV secolo, posta vicino alla Moschea Al-Andalus), la Medersa Misbahiya ((del 1356), la Medersa Chettarine (costruita nel 1670, l'unica costruita a Fez dagli Alawiti), la Medersa Seffarine (la più antica di tutto il Marocco) e la Medersa Al-Attarine

Le ultime tre medersas citate furono costruite intorno alla Moschea e Università Al-Qarawiyyin, considerata la più antica università del mondo ancora attiva e con la sua vasta biblioteca uno dei più importanti centri di studi islamici.

La Medersa Al-Attarine, posta sul lato Nord di questa importante moschea, fu costruita tra il 1323 e il 1325 per ordine del Sultano merinide Abu Said Uthman II. I membri della dinastia berbera dei Merinidi (regnante dal 1244 al 1465), furono mecenati e promotori degli insegnamenti sunniti.

La Medersa Al-Attarine, operativa fino all'inizio del XX secolo, deve il suo nome al quartiere in cui fu costruita, il Souk Attarine, ovvero quello che in passato era il mercato delle spezie e dei profumieri (oggi di botteghe di "attar", ovvero venditori di profumi, se ne contano poche), posto all'estremità orientale di Tala'a Kebira, l'arteria principale della Medina. 

Si accede all'edificio di questa medersa attraverso una grande porta in legno con inserti in bronzo cesellato.

Ci si trova quindi in un vestibolo ad angolo con due porte laterali e una porta in legno decorata che funge da ingresso al patio.

porta che divide il vestibolo dal patio

Il patio o cortile è di forma rettangolare con due gallerie laterali (sul lato Est e sul lato Ovest) con facciate composte da cinque arcate in legno di cedro scolpito poggianti su pilastri quadrati. I pilastri sono decorati con zelliges e con versi del Corano (sure) realizzati in stucco.

patio della Medersa Al-Attarine

arcate delle gallerie del patio

arcata in legno di una galleria

pilastri e colonne delle gallerie del patio

decorazione a stucco e calligrafica di un pilastro

decorazione a stucco, calligrafica, a zelliges e colonna in marmo


patio visto dall'alto delle stanze degli studenti

Gli archi laterali sono supportati da colonne in marmo bianco-giallastro, con capitelli con iscrizioni in arabo, in corsivo o in kufico.

La parte inferiore delle pareti (fino ad 1,60cm) è coperta da zelliges, mentre la parte superiore è decorata in stucco con motivi floreali.

decorazione in stucco della medersa

decorazione in stucco della medersa

decorazione in stucco della medersa

Il centro del patio è occupato da una fontana in marmo. Sotto una delle gallerie si trova un'altra fontana.

fontana del patio

fontana del patio


fontane del patio viste dall'alto

fontana della galleria del patio

Sul fondo del patio, tramite un grande arco, si accede alla Sala della Preghiera. La sala è divisa in due parti da tre campate, ed è dotata di vetrate nella parte alta delle pareti.

arcate che suddividono la Sala della Preghiera

E' questo un ambiente a pianta quadrata, sormontato da una cupola in legno di cedro lavorato, dalla quale pende un lampadario in bronzo (VIII/XIV secolo).

cupola della Sala della Preghiera

lampadario in bronzo (VIII/XIV sec.)

Si possono notare muqarnas (cupole suddivise in numerose nicchie) e lambrequin (drappeggio che pende da una porta o da una finestra).

muqarnas 

Un mihrab, una nicchia nella parete, indica la qibla, ovvero la direzione della Mecca, direzione verso la quale i fedeli si devono rivolgere per pregare.

mihrab

particolare della decorazione in stucco del mihrab

In una parete della Sala della Preghiera è incastonata la prima pietra della medersa con l'iscrizione della data dei lavori.

Sulla colonna dell'arco d'entrata è invece visibile la stilizzazione della città di Fez: una stella a 8 punte (simboleggiante la Medina), circondata da un cerchio (le mura della città), lungo il quale sono disegnate porte per il passaggio dei vivi, posti all'interno delle mura, verso i morti, ovvero verso i cimiteri posti all'esterno dell'abitato (raffigurati come una rete bucherellata). I buchi che si trovano all'interno simboleggiano i mausolei. 

stilizzazione della città di Fez

Ritornando nel vestibolo, tramite un portoncino posto a destra, si può salire al piano superiore dove si possono visitare le 30 piccole stanze occupate dagli studenti (circa 60). Ogni stanza era dotata di cassetta per le lettere.

porta d'accesso al piano superiore della medersa

scala per salire al piano superiore della medersa

struttura in legno dei piani superiori della medersa

ingresso di una stanza per studenti

ingresso di una stanza per studenti

decorazioni degli ingressi alle stanze

struttura in legno degli ingressi alle stanze

Dalle finestre di alcune stanze si può intravedere il cortile della Moschea Al-Qarawiyyin e le sue tegole verdi (verde è il colore dell'Islam), da altre il vicolo sottostante.

Moschea Al-Qarawyyin vista dalla Medersa Al-Attarine

vicolo adiacente la medersa

Le pareti de corridoi erano muniti di piccole finestre in legno finemente intagliato, poste in basso che affacciano sul patio.

finestra in legno intagliato

finestra in legno intagliato
Sulla sinistra del vestibolo si poteva accedere all'area delle latrine e delle abluzioni (non visitata).


Orari:  9.00/18.00

Costo: 20 MAD

durata della visita: 20'/30'


CONCLUSIONI                                                                                                                         La Medersa Al-Attarine, un edificio elegante ed armonioso da poco ristrutturato, è un gioiello dell'architettura arabo-mussulmana. E' uno dei pochi edifici religiosi in Marocco visitabili dai non mussulmani, ed è iscritta dal 1981, insieme alla Medina di cui fa parte, nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco. Impossibile lasciare questa splendida città senza essere entrati nelle mura di questa antica scuola coranica.


lunedì 5 settembre 2022

Fez: Place el-Nejjarine

Una delle piazze più belle della Medina El-Bali di Fez è Place Nejjarine.

"El-Nejjarine" in arabo significa "carpentiere" e questa piazza prende nome infatti dal vicino suk dei falegnami di era Merinide (XIII/XV secolo).

Più che di una piazza bisognerebbe parlare del complesso che costituisce questa zona dell'antica Medina, composto da un fonduk e da una fontana presenti in questo slargo.

Place el-Nejjarine: Funduk al-Nejjariyyin e Fontana Nejjarine

Secondo lo storico marocchino Al Naciri il Funduk al-Nejjariyyin è stato commissionato dall'Amin 'Adiyil durante il regno del Sultano alouita Moulay Ismail ibn Sharif nel 1711.

Funduk al-Nejjariyyin

Il funduk o caravanserraglio era un luogo frequentato dai mercanti marocchini di passaggio in città. Offriva al pian terreno magazzini dove depositare e conservare la merce, e dove ricoverare le cavalcature (cavalli, asini o dromedari) e nei piani superiori alloggiava i clienti di passaggio.
bilancia nel cortile del funduk

Questo funduk originariamente venne utilizzato anche per immagazzinare gli oggetti di valore dei Makhzen (ovvero dell'amministrazione di governo marocchina). Durante il Protettorato francese (anni '40 del secolo scorso), l'edificio divenne un commissariato di polizia. Dopo un dovuto restauro nel 1998 è divenuto la sede del Musée Nejjarine des Arts et Metiers du bois (Museo Nejjarine delle arti e dei mestieri del legno).

ingresso del Funduk al-Nejjariyyin

Sulla facciata dell'edificio si apre un ingresso monumentale con porte (alte 5m e larghe 3m.) incorniciate da un arco a ferro di cavallo poggiante su due pilastrini in mattoni e da un secondo arco polilobato in gesso scolpito con decorazioni floreali e geometriche e iscrizione, con pennacchi piastrellati. Sopra al portale si trova un baldacchino in legno di cedro intagliato.

decorazione dell'arco d'ingresso del Funduk al-Nejjariyyin

baldacchino in legno dell'ingresso del Funduk al-Nejjariyyin

Varcato l'ingresso e oltrepassata la biglietteria, alcuni gradini introducono nel rettangolare cortile del funduk, circondato da un ballatoio.

cortile del Funduk al-Nejjariyyin

cortile del Funduk al-Nejjariyyin

copertura in legno e vetro del funduk

La parte centrale del pavimento del cortile è in ciottoli con al centro una stella a otto punte.

pavimentazione del cortile

particolare della decorazione del pavimento

Le facciate del cortile sono sono simmetriche e si articolano su tre piani, decorati con stucchi e balconi in legno intagliato.

i tre piani del funduk

ballatoi: decorazione in stucco e in legno

L'ultimo piano presenta un ballatoio in legno intagliato con pilastrini scolpiti.

ballatoio in legno dell'ultimo piano

ballatoio in legno dell'ultimo piano

ballatoio in legno dell'ultimo piano

ballatoio in legno dell'ultimo piano

Nelle 51 camere di cui era dotato il funduk sono oggi esposti oggetti tradizionali in legno che partono dal XIV secolo: utensili, strumenti musicali, mobili e le porte della Medersa Bou Inania.

Nelle sale che compongono il museo non si possono fare FOTO (peccato perché molto interessanti!), ma nel cortile e sul terrazzo è permesso fotografare.

Saliti all'ultimo piano si può accedere alla terrazza dove poter godere di un panorama sulla Medina, sulle concerie, sul Borj Nord e sulle Tombe Merinidi

terrazza del museo

terrazza del museo

panorama sulle Tombe Merinidi e sul Borj Nord

panorama sulla Moschea Qarawiyyin


panorama sulle concerie

Qui si trova anche un piccolo Caffè.

Caffè sulla terrazza del museo

Orari: 10.00/17.00

Costo: 20 MAD

_____

L'altro fulcro della Place el-Nejjarine è la Fontana Nejjarine, una delle più belle fontane di Fez.

Fontana Nejjarine

Questa fontana pubblica o Saqayya venne commissionata dal Sultano Abd al-Rahman nel XIX secolo. Era considerata un'opera di beneficienza in quanto permetteva ai viandanti di abbeverarsi.

La vasca rettangolare fungeva invece da abbeveratoio per i cavalli dei clienti del vicino funduk.

E' questa una fontana maiolicata con tettoia in legno.

particolare della Fontana Nejjarine

E' racchiusa da due semicolonne che sorreggono architravi e cornicioni lignei. La parte superiore è decorata da un arco a ferro di cavallo appuntito.


CONCLUSIONI                                                                                                                       Se visiterete Fes el-Bali, l'antica Medina di Fez, sicuramente vi imbatterete in Place el-Nejjarine, e se non dovesse capitare cercate di arrivarci, sia per la piazza con la sua fontana, sia per visitare l'interessante struttura architettonica del Funduk al-Nejjariyyin e le collezioni del museo in esso allestito.