giovedì 28 aprile 2022

Marrakech: la Koutoubia, la moschea più importante della città



La Moschea della Koutoubia è il simbolo della città rossa.

Moschea della Koutoubia

Questa antica moschea è posta a Sud-Ovest della Medina di Marrakech, vicina alla Place  Jemaa El-Fna, la piazza più famosa della città. Unisce le due attrattive il Trek El Koutoubia, il viale dove sostano le carrozze a cavallo.

minareto della Moschea della Koutoubia da Place Jemaa el-Fna (dalla terrazza del Café de France)

Trek el Koutoubia

La Koutoubia è la moschea più importante di Marrakech, e al momento della sua costruzione è stata la moschea più importante del mondo islamico.

L'antica moschea della Koutoubia, o "Moschea dei librai", prende nome dalla moltitudine di librai che operavano anticamente in quest'aria (la parola araba "kutub" = "librai"). 

un libraio (Marcelin Flandrin - 1930 ca.)

L'attuale moschea fu inaugurata nel 1158, ma l'originale luogo di culto fu costruito a partire dal 1120 dal sultano Ali ibn Yusuf della dinastia berbera degli Almoravidi.

Ma come si nota subito visitando esternamente il sito, l'attuale moschea sorge accanto ad un'a spianata occupata da muri di fondamenta e basi di pilastri: sono queste le rovine della prima moschea, posta sul lato Nord della Koutoubia attuale.

resti della prima moschea

resti delle fondamenta della prima moschea

resti del muro perimetrale dell'antica moschea

accesso alla prima moschea

basi dei pilastri e muro della Qibla della prima moschea

La moschea originale era una costruzione a pianta quadrata (218m di lato).

L'originale moschea venne demolita perché non ritenuta, dalla nuova dinastia regnante almohade, correttamente allineata con la Mecca, e/o per un incremento demografico che richiedeva un luogo di culto più grande.

ingresso della Koutoubia

ingresso Koutoubia

un ingresso della Koutoubia

La seconda moschea (adiacente quindi al muro Sud-Est della prima), venne iniziata nel 1147 dal califfo almohade Abd ael-Moumen e terminata dal nipote Yacoub el Mansour, utilizzando il muro della Qibla (che indica l'orientamento verso la Mecca) come tramezzo divisorio e sulle fondamenta del distrutto palazzo almoravide Ksar el Hajar ("Palazzo di Pietra").

La nuova moschea è simile alla Grande Moschea Kairouan in Tunisia, la più antica dell'Islam. 

L'attuale moschea fu dotata di una pianta a T (60m X 90m) o pianta ipostila o pianta araba. L'interno è diviso da più di 100 pilastri in 17 navate e 7 campate. La navata centrale, più ampia delle altre, è sormontata da 7 cupole. All'interno della costruzione di trova un grande cortile circondato da un portico con colonne.

Moschea della Koutoubia

Purtroppo come ogni moschea in Marocco (ad eccezione della Moschea Hassan II a Casablanca), per i non mussulmani la Koutoubia è visitabile solo esternamente.

Quindi possiamo solo immaginarci i suoi interni, o gettare un timido sguardo se capita di passarle davanti quando le sue porte sono aperte per accogliere i fedeli all'ora della preghiera. La moschea può accogliere più di 20.000 fedeli.

Un tempo si trovava in questa moschea il minbar, il pulpito di preghiera fatto costruire nel XII secolo a Cordoba dal sultano almoravide Ali Ben Youssef. Il minbar, realizzato in legno di sandalo, ebano, avorio con incisioni in argento, utilizzato fino agli anni '60 dello scorso secolo è oggi conservato nel Palazzo El Badi.

Minbar della Koutoubia (XII sec.)

Quello che attira l'attenzione e in qualsiasi punto della Medina funge da punto d'orientamento, è il minareto della Koutoubia, il più antico dei tre minareti almohadi rimasti al mondo, che ha ispirato gli altri minareti magrebini, la Torre di Hassan a Rabat e la Gilda a Siviglia.

minareto della Koutoubia (facciata vicino all'ingresso della moschea)


minareto della Koutoubia (facciata rivolta verso la prima moschea)

Il minareto è più antico della moschea attuale, anche se venne completato solo nel 1196.

Il minareto è alto 77m, ha una base quadrata (12,80m di lato), è stato costruito in arenaria e si eleva su sei piani.

L'alta costruzione è decorata su tutti i lati da un fregio alto 2m di tessere di mosaico verdi e azzurre. Ogni lato del minareto presenta una decorazione diversa.

decorazione di una facciata del minareto

decorazione di una facciata del minareto

Dopo una balaustra merlata si erge una lanterna alta 16m. terminante con una cupola a coste sormontata da uno jamour a forma di freccia che perfora tre sfere in ottone dorato.

Le tre palle rappresenterebbero le tre moschee arabe più importanti: la Moschea della Kaaba alla Mecca, quella di Medina e quella di Gerusalemme. Ma rappresentano anche i tre elementi della vita: aria, acqua e fuoco.

Si narra anche che le tre palle vennero realizzate con i gioielli della moglie del sultano Yacoub el Mansour per essere punita per aver interrotto il digiuno durante il Ramadan avendo mangiato dell'uva.
le tre sfere dorate e il portabandiera del minareto
 
La lanterna del minareto presenta su ogni lato due archi con finestre, ed è decorata con motivo a rombi e una fascia a mosaico. 

decorazione della lanterna del minareto

Prima delle preghiere del venerdì e delle feste religiose sul minareto viene issata la bandiera verde del Profeta.

portabandiera sul minareto 

Passando attraverso due archi perpendicolari alla facciata della moschea si può accedere ai giardini che affiancano la Koutoubia e da qui osservare più tranquillamente la sua costruzione e il suo minareto.

archi di passaggio verso il giardino che affianca la moschea

archi di passaggio e minareto della Koutoubia

giardino che affianca la moschea

giardino che affianca la moschea

muro esterno della Qibla della Koutoubia

la Koutoubia vista dai giardini

E' alla luce ocra del tramonto o quando la sera viene illuminata artificialmente che la Koutoubia mostra ancor più la sua affascinante bellezza e la sua quasi millenaria presenza.

Koutoubia vista di notte dai tetti della Medina

minareto della Koutoubia 

minareto by night

minareto by night


CONCLUSIONI                                                                                                                   Impossibile essere stati a Marrakech e non aver notato all'orizzonte, o da vicino, il minareto della Moschea della Koutoubia. E' quindi necessario conoscere un po' della sua storia e guardare da vicino (almeno esternamente), la bellezza di questo capolavoro dell'arte almohade.


mercoledì 20 aprile 2022

Marrakech: le Tombe Saadiane

 

A Sud della Medina di Marrakech, vicino alla monumentale porta della Kasbah Bab Agnauou e a circa 300m dal Palazzo El Badi, si trova uno dei luoghi più visitati della città rossa: le Tombe Saadiane.

Più precisamente le Tombe Saadiane si trovano adiacenti alla Moschea della Kasbah, lungo il muro Sud-orientale dell'antica moschea (XII secolo), detta anche Moschea di Moulay El Yazid. 

Moschea di Moulay El Yazid

Moschea di Moulay El Yazid

Dopo aver varcato l'ingresso, e percorso uno stretto e corto corridoio, ci si trova in un giardino circondato da mura d'argilla, con alte palme, cespugli di rose fioriti e siepi ben tagliate. E' questa una delle più belle necropoli del Marocco.

Tombe Saadiane

Tombe Saadiane

In origine quest'area era il giardino della vicina moschea. Nel XIV secolo, durante la dinastia merinide vi fu sepolto temporaneamente il sultano Abul al-Hasan prima di essere tumulato nel cimitero della Chellah a Rabat. Dal XIV secolo furono qui sepolti diversi emiri hintata. Poi divenne il luogo di sepoltura della dinastia saadiana, a partire dal suo fondatore il sultano Mohammed al-Shaykh, assassinato nel 1557 e fatto qui seppellire dal figlio Abdallah Al Ghalib. 

Vennero qui inumati 7 sultani e 62 membri della famiglia della dinastia saadiana, che regnò dal 1549 al 1659. Si contano anche più di 100 tombe di giudici, soldati, servi, e anche consiglieri ebrei sepolti nel giardino intorno ai due mausolei fatti costruire alla fine del XVI secolo da Ahmed El-Mansour (colui che costruì anche il Palazzo El Badi), figlio del fondatore della dinastia, destinati al padre, alla madre e ai suoi discendenti.

Ahmed El-Mansour 

Con la dinastia degli Alawidi le Tombe Saadiane caddero in rovina: il sultano Moulay Ismail, secondo sovrano della dinastia alawida, che aveva depredato e fatto distruggere ogni luogo che ricordasse la dinastia regnante precedente, rispettò le tombe non distruggendole, per non commettere sacrilegio, ma le fece murate. Le tombe vennero pian piano dimenticate. Furono riscoperte solo nel 1917 attraverso fotografie aeree, restaurate e aperte al pubblico in quello stesso anno.

Tombe Saadiane 

pianta delle Tombe Saadiane: 1) Mausoleo Ovest - 2) Mausoleo Est - 3) Sala Mihrab - 4) Sala delle dodici colonne - 5) Sala delle tre nicchie - 6) Cupola di Lalla Massouda

Appena entrati in questo ben curato giardino orientale troviamo ad Ovest del complesso (subito a sinistra) il cosiddetto Grande Mausoleo.

pianta del Grande Mausoleo: 3) Sala Mihrab - 4) Sala delle dodici colonne - 5) Sala delle tre nicchie

Grande Mausoleo

una delle cupole del Grande Mausoleo

Questo mausoleo è composto da tre sale comunicanti: la Sala Mihrab, la Sala delle dodici colonne e la Sala delle tre nicchie.

La Sala Mihrab è divisa in tre navate da quattro colonne che sorreggono archi intonacati di bianco.

Sala Mihrab

La sala era originariamente solo una sala di preghiera e perciò presenta sul lato Sud una nicchia di preghiera (Mihrab) di forma pentagonale, rivolta verso la Qibla (cioè la direzione della Mecca verso la quale deve esser rivolto il viso da chi compie la preghiera rituale). Successivamente divenne un luogo di sepoltura per alcuni membri della dinastia alawita e tra questi il sultano Moulay el-Yazid (1792), il costruttore dell'attuale moschea limitrofa ai mausolei.

Mihrab

La nicchia è preceduta da un arco a forma di ferro di cavallo sorretto da quattro colonnine in marmo grigio e circondato da un alfiz, elemento ornamentale tipico dell'architettura islamica costituito da un pannello rettangolare che racchiude i bordi esterni dell'arco.

arco a ferro di cavallo con alfiz del Mihrab

decorazione del Mihrab


colonne del Mihrab

decorazione del Mihrab

Sul lato Nord della sala si trova il passaggio con un arco Muqarnas (decorato con stalattiti), che la mette in comunicazione con la Sala delle dodici colonne.

passaggio dalla Sala Mihrab alla Sala delle dodici colonne

decorazione del passaggio tra le due sale

La sala è coperta da sette soffitti a cupola decorati e con lanterna sul lato Nord.

soffitto con sette cupole

decorazione del soffitto

Sul pavimento piastrellato con zelliges si trovano le tombe dei principi saadiani e del sovrano alawidi Moulay El Yazid (morto nel 1792), qui sepolto dopo il regno di Moulay Ishmael.

pavimento con tombe della Sala Mihrab

L'ingresso della sala è chiuso da porte in legno intagliato.

porta in legno intagliato

La sala centrale del Grande Mausoleo è chiamata la Sala delle dodici colonne per le dodici colonne in marmo di Carrara che sorreggono un soffitto in legno di cedro parzialmente dorato e dipinto. Le colonne, disposte a gruppi di tre, formano un quadrato al centro della sala.

ingresso alla Sala delle dodici colonne

Sala delle dodici colonne

colonne della Sala delle dodici colonne

archi a nido d'ape dorati con oro zecchino e capitelli con intagli ad altorilievo della Sala delle dodici colonne

parte centrale del soffitto in legno di cedro della Sala delle dodici colonne: iscrizioni calligrafiche arabe, maqarnas, motivi ad arco

particolare di uno dei soffitti ai lati della Sala delle dodici colonne

In questa sala a pianta quadrata è sepolto Ahmad el-Mansour (morto di peste nel 1603), suo figlio Zaydan al-Nasir e i suoi discendenti il sultano Muhammad ash-Sheikh al-Saghir (sultano dal 1636 al 1655). Ma vi sono anche altre sepolture, tra questa anche quella di Mahalla, una delle moglie di Ahmad el-Mansour, e la prima persona ad essere stata inumata in questo mausoleo (1598) e quella di Lalla as-Sabaniyya, un'altra moglie di Ahmad el-Mansour. 

Sala delle dodici colonne - a sinistra: tomba di Muhammad ash-Sheikh al-Saghir - al centro: tomba di Ahmad el-Mansour - a destra: tomba di Moulay Zidan

una tomba della Sala delle dodici colonne

Le pareti sono rivestite da zelliges, fregi coranici e pannelli decorati.

decorazioni della parete di fondo della Sala delle dodici colonne

Sulla parete di fondo si trova una stele dedicata al fondatore della dinastia Muhmmed ash-Sheykh fatta porre nel Piccolo Mausoleo dal figlio Ahmad el-Mansour, e qui posta per non note ragioni. 

stele con dedica a Mohammad ash-Sheykh

La terza sala del Grande Mausoleo è detta la Sala delle tre nicchie, ed è il luogo in cui vennero sepolti i bambini della dinastia saadiana.

Sala delle tre nicchie

La sala nn è molto visibile. Comunica con la Sala delle dodici colonne tramite tre aperture. La decorazione delle sue pareti comprende zelliges e due fregi coranici: uno in stucco e uno in zelliges incise. 

Sulla parete di fondo della sala si trova una stele con iscrizione che si trovava originariamente nel Piccolo Mausoleo, accanto alla tomba di Abdallah al-Ghalib, qui spostata per non note ragioni.

Nel giardino accanto al Grande Padiglione si trovano altre tombe.

tombe accanto al Grande Padiglione

Tra i due mausolei si trova un'area del giardino occupata da molte sepolture, alcune contrassegnate con epitaffi marmorei decorati (mqabriyas), altre sotto zelliges multicolori.

pianta del tombe del giardino

tombe del giardino

Il secondo mausoleo dell'area cimiteriale, chiamato Piccolo Mausoleo, è posto al centro del sito.

pianta del Piccolo Mausoleo: 6) Cupola di Lalla Massouda

Piccolo Mausoleo

Piccolo Mausoleo: entrata della loggia Ovest (a sinistra) e ingresso settentrionale (a destra)

Piccolo Mausoleo: ingresso della loggia Est

Il Piccolo Mausoleo ha anche un ingresso sul lato Sud, sormontato da un pannello decorato.

pannello decorato dell'ingresso meridionale del Piccolo Mausoleo

Il mausoleo fu eretto lungo il muro Nord che poggia su muro della moschea in due tempi. Tra il 1557 e il 1574 da Abdallah al Ghalib (figlio maggiore di Mohammed al- Sheikh e fratello di Ahmed El-Mansour) costruì la piccola sala adiacente al muro della moschea per seppellirvi il padre, il fondatore della dinastia saadiana, e qui fu sepolto anch'egli nel 1574. Poi nel 1591 questa costruzione venne ampliata dal fratello Ahmed El-Mansour per seppellirvi anche la madre Lalla Massouda (una concubina del fondatore). Successivamente altri membri della famiglia e confidenti del sultano vennero qui inumati.

Lalla Massouda

La parte più antica del Piccolo Mausoleo è composta da una piccola sala quadrata (4m X 4m), sormontata da una cupola a muqarnas (a stalattiti): la Qubba di Lalla Massouda.

sala settentrionale o Qubba di Lalla Massouda del Piccolo Mausoleo - nicchia con le spoglie di Lalla Massouda

Nel suo lato Nord è scavata una nicchia coperta con una semicupola in muqarnas dove riposa Lalla Messouda. Qui ci sono altre due tombe: una di queste è quella  Abdallah al-Ghalib (che fece costruire inizialmente il mausoleo), l'altra potrebbe essere quella del quarto sultano della dinastia Abd al-Malik, un altro figlio di Mohammed al- Sheikh. 

nicchia con sepoltura di Lalla Messouda (sulla parete sinistra: stele a lei dedicata)

Il tetto il legno di cedro intagliato è coperto esteriormente da tegole verdi. La parte inferiore delle pareti sono ricoperte con zelliges

Ai lati di questa sala vi sono due logge rettangolari sormontate da strutture a capanna in legno di cedro sostenute da due colonne in marmo e da pilastri decorati in stucco. Le due logge comunicano con la sala meridionale del Piccolo Mausoleo, mentre la loggia orientale comunica anche con la camera settentrionale del mausoleo.

loggia Ovest

loggia Ovest: arco d'ingresso e struttura a capanna con versetto coranico

soffitto loggia Ovest

particolare della decorazione della loggia Ovest

parete di fondo della loggia Ovest

passaggio tra la loggia Ovest e la sala meridionale del Piccolo Mausoleo

loggia Est


particolare della decorazione della loggia Est

particolare dell'alfiz dell'arco d'ingresso della loggia Est

decorazione della parete di fondo della loggia Est

copertura a capanna della loggia Est

La sala più piccola settentrionale comunica a Sud con una sala più ampia. L'arco che le separa è circondato da uno alfiz (pannello rettangolare che racchiude i bordi esterni dell'arco) decorato con arabeschi.

arco di separazione tra la sala piccola settentrionale e la sala grande meridionale del Piccolo Mausoleo

Questa sala fu costruita durante il regno del sultano Ahmad el-Mansour, ed accoglie le tombe della famiglia saadiana.

tombe della famiglia saadiana nella sala grande del Piccolo Mausoleo

Qui la decorazione appare incompleta, sembra in attesa di una decorazione uniforme tra muri e cupola, o forse Ahmad el-Mansour abbandonò l'idea di farsi qui seppellire e incominciò la costruzione per questo motivo del Mausoleo Grande. Il soffitto di questa sala presenta una particolare struttura lignea marocchina (berchia).

soffitto della sala grande del Piccolo Mausoleo

copertura con tegole verdi del Piccolo Mausoleo

Più a est del Piccolo Mausoleo si trova ancora un'altre area giardino con tombe e lungo il muro che la circonda l'antico ingresso murato dal sultano Moulay Ismail.

area cimiteriale vicino al Piccolo Mausoleo

area Est del giardino con tombe

Infine in una piccola saletta del confine del cimitero sono esposte alcune fotografie scattate prima del restauro del sito.

foto storica del sito



Orario: 9.00/17.00
Costo:  70 MAD
          

CONCLUSIONI                                                                                                                       Da molti storici dell'arte le Tombe saadiane decorate da mosaici, stucchi e marmo, sono considerate il culmine dell'architettura marocchina realizzata durante il regno della dinastia saadiana. E in effetti, dopo aver visitato il Palazzo El Badi e poi le Tombe Saadiane, si può apprezzare la magnificenza dell'epoca segnata da questa importante dinastia marocchina.