domenica 25 agosto 2013

Mayerling: "Cronaca di due aristocratici amanti"


Questa è la storia di un Principe ereditario e di una baronessa: Rodolfo d'Asburgo e Mary Vetsera.

Principe Rodolfo
Mary Vetsera


Il Principe Rodolfo, ovvero Francesco Carlo Giuseppe, nacque nel 1858, ed era figlio dell'Imperatore Francesco Giuseppe e dell'Imperatrice Elisabetta (a tutti nota come Sissi).
Dopo un'iniziale educazione spartana che doveva temprare il piccolo principe di soli 6 anni, grazie all'intervento della madre che vedeva minacciata la salute del piccolo figlio, Rodolfo ebbe un educatore che fu per lui una specie di padre.
Nonostante l'Imperatore avesse stilato per lui un programma educativo severo, Rodolfo ricevette un'educazione liberale e borghese.

Imperatore Francesco Giuseppe
Imperatrice Elisabetta

Aveva a riguardo della religione delle convinzioni critiche e anticlericali.
Si sentiva attratto dalla borghesia e per questo si trovò e si sentì isolato a corte e presso gli ambienti governativi conservatori.
L'Imperatore non capì la personalità del figlio, ma anche Rodolfo non comprendeva suo padre.
Amava di più sua madre che però era spesso assente.
Era diffidente verso i Prussiani e la Germania, mentre era più vicino al popolo ungherese.

Rodolfo e la moglie Stefania












Dopo alcuni viaggi e qualche impegno militare, si fidanzò con la principessa Stefania figlia del re del Belgio, e si sposarono nella chiesa degli Agostiniani a Vienna.














 
Nel frattempo il principe pubblicò in maniera anonima sul giornale liberale Neeues Wiener Tagblatt alcuni articoli contro il governo di suo padre.
L'amicizia con Moriz Szepts, il fondatore di questo giornale, gli portò delle tensioni con i conservatori e antisemiti filotedeschi.
Amava andare nelle osterie popolari con il suo cocchiere ed intrattenersi con il popolo; aveva amici ebrei e borghesi.
Ebbe una figlia, alla quale diede il nome della madre, Elisabetta.
Nel 1887 comperò il podere di Mayerling, ristrutturandolo come un castello di caccia, la sua vera passione.
Nel frattempo la sua insoddisfazione cresceva.


Nel 1888 rincontrò la diciassettenne baronessa Mary Vetsera.
Quando infatti a Dresda i due futuri amanti si incontrarono per la prima volta, lei aveva dieci anni. Si rincontrarono a Costantinopoli quando Rodolfo aveva 26 anni e Mary solo 13 anni.
La giovane baronessa era figlia di un barone e diplomatico ungherese, e suo nonno materno era un ricco banchiere greco.

Il 30 gennaio 1889 il principe e la baronessa furono trovati morti nella camera da letto del castello di Mayerling, apparentemente suicidi.

Si è cercato di fare una ricostruzione dei fatti accaduti prima del loro ritrovamento.
Giorni prima l'Imperatore e Rodolfo ebbero una lite, nella quale Francesco Giuseppe ebbe a dire al figlio che non era degno di diventare il suo successore.
Non se ne sa il vero motivo del loro diverbio: forse Rodolfo voleva chiedere l'annullamento del matrimonio, o forse il padre gli aveva ordinato di non vedere più l'amante, o forse ancora l'Imperatore era venuto a sapere dei contatti del figlio con l'opposizione ungherese.
Sembra che in questa occasione Rodolfo abbia minacciato di uccidersi.

Rodolfo apparve in pubblico il 27 gennaio per l'ultima volta, all'ambasciata tedesca, per la festa di compleanno dell'Imperatore Guglielmo II.

Il giorno dopo la contessa Larisch preleva Mary Vetsera da casa con la scusa di andare a fare acquisti, e poi vicino all'Hofburg la consegna a Bratfisch, il vetturino personale del principe, che  parte per Breitenfurt.
Poi la contessa Larisch comunica la scomparsa alla madre della baronessa e al comando di polizia.

Nel frattempo Rodolfo raggiunge l'amante in una trattoria a Breitenfurt per poi proseguire per Mayerling.

Il giorno dopo arrivano per colazione a Mayerling il conte Hoyos e il principe Filippo di Coburg invitati da Rodolfo per una battuta di caccia, ma non sanno della presenza della baronessa.
Rodolfo annuncia loro che per un raffreddore lui non andrà con loro a caccia.
Poi il principe cena con il conte Hoyos, mentre il principe Filippo torna a Vienna.
Bratfisch intrattiene la coppia di amanti con canti e brani suonati con il flauto.

Accade poi nella notte la tragedia: Mary muore per un colpo di pistola alla tempia e viene poi ritrovata sul letto con dei fiori tra le mani.
Alle 6.30 Rodolfo chiede al suo cameriere di svegliarlo dopo un'ora, e tornato nella camera da letto muore anche lui per un colpo di pistola alla testa.
Quando il cameriere cerca di svegliare il Principe bussando alla sua camera, non riceve risposta, e allora chiama il conte Hoyos che avendo saputo che il Principe era in compagnia esita a sfondare la porta.
Tornato a Mayerling anche il Principe di Coburg, viene ordinato al cameriere di forzare a porta e di entrare con discrezione.
Trovando gli amanti in una pozza di sangue il cameriere pensa che i due siano stati avvelenati con il cianuro, che provoca emorragie.
Ma la causa della loro morte era diversa.
Sembra che i due amanti avessero scritto delle lettere d'addio a parenti e ad amici. 

Ancora oggi non si è fatta chiarezza su come siano andati i fatti, e se si fosse trattato di un vero suicidio, o dell'eliminazione di un probabile nemico politico.
La corte cercò di limitare lo scandalo, e per questo la baronessa fu portata via frettolosamente dal castello di caccia e seppellita clandestinamente nel cimitero della vicina abbazia di Heiligenkreuz.
Rodolfo invece fu sepolto nella cripta dei Cappuccini a Vienna.


L'Imperatore Francesco Giuseppe decise di convertire il castello in un convento per Carmelitane, e alla sua presenza non si poteva parlare della scomparsa del figlio.
L'Imperatrice invece da quel momento fino alla sua morte vestì abiti neri.
La moglie Stefania si sposò successivamente con un conte, mentre la cugina che lo aveva assecondato nei suoi tradimenti fu allontanata dalla corte.

Ma la storia di Mayerling inizia molto prima.
Nel 1412 si costruì sul terreno dell'attuale convento una cappella che fu però distrutta dai Turchi nel 1529.
Fu costruita dai monaci della vicina abbazia di Heiligenkreuz una nuova cappella nel 1643 che fu ingrandita e divenne una chiesa.
Fu di nuovo distrutta dai Turchi nel 1683 e poi ricostruita.
Quando Rodolfo acquistò la proprietà, trasformò la casa padronale accanto alla chiesa in un castello di caccia dove ospitare la famiglia del principe e i suoi ospiti.
Prima della morte del principe furono organizzate solo dieci battute di caccia.

facciata della chiesa a Mayerling

La chiesa che fu eretta dopo la morte di Rodolfo a Mayerling, è in stile neogotico.
Doveva prendere il posto della camera dove era stato ritrovato il Principe senza vita.
Così furono demolite parte dell'ex-castello di caccia comprendente la camera mortuaria e parte del tratto dove alloggiava la servitù.
La camera del Principe in origine quadrata fu allungata raddoppiandosi.

chiesa di Mayerling
chiesa di Mayerlig

La volta della chiesa è sorretta da sei colonne in marmo greco.
Le pareti sono rivestite in legno.
L'altare maggiore si trova proprio sul luogo della tragedia.
L'affresco che lo sovrasta è di J.Kastner.
In esso è raffigurato S.Giuseppe inginocchiato con un giglio in mano (a lui sono dedicati la chiesa e il convento, e il Santo era il patrono della casa imperiale), che indica alla Trinità gli stemmi austriaci-ungheresi retti da angeli.
Con lui a pregare ci sono S.Stefano e il martire fanciullo Rodolfo (Rodolfo da Hasburg fondatore della dinastia asburgica e patrono del Principe ereditario).

altare maggiore della chiesa

Nella chiesa si trova una piccola cappella in stile barocco.
La decorazione di questa cappella fu regalata all'Imperatore che ne fece a sua volta regalo a sua figlia Valeria, la quale la lasciò alla chiesa.
Qui le colonne dell'altare sono in alabastro.
La statua della Madonna con il cuore trafitto fu donata dall'Imperatrice Elisabetta, non sapendo che anche lei sarebbe morta per una pugnalata.

cappella della chiesa

foto nel piccolo museo








Il 30 gennaio di ogni anno si celebra in questa chiesa una Messa di suffragio in ricordo del Principe Rodolfo, cosi come a novembre si ricorda l'Imperatore, il fondatore del convento.



Prima di entrare nella chiesa si passano due piccole sale adibite a museo, dove viene raccontata la tragedia, e dove trovano spazio alcuni mobili del castello, un prezioso calice donato al convento dall'Imperatore e una delle quattro bare che racchiusero i resti della baronessa (la sua tomba fu infatti profanata).

alcuni mobili del castello di caccia

www.karmel-mayerling.org
Orario: estate    9.00/13.00  13.30/18.00
             inverno 9.00/13.00  13.30/17.00
sabato e domenica apre alle 10.00
Costo 2,80€


Le spoglie del Principe Rodolfo, come ho già detto, riposano nella Kaisergruft, la cripta della Kapuzinerkirche (S.Maria degli Angeli), la chiesa dei Cappuccini a Vienna, nel Neur Markt.
Per poterlo tumulare nella cripta (nonostante fosse morto suicida), venne dichiarato che il Principe era morto in uno stato di "disordine mentale".

Kapuzinerkirche

La chiesa fu costruita dall'Imperatore Ferdinando II tra il 1622 e il 1632, come luogo di sepoltura della casa imperiale.
La facciata è stata ricostruita nel 1930.
L'interno è barocco, e vi si trova la tomba di Marco d'Aviano il cappuccino che animò la difesa contro l'assedio dei Turchi nel 1683.
Una sua statua si trova anche in una nicchia della facciata della chiesa.

interno della chiesa dei Cappuccini

Alla cripta che conserva i sarcofaghi di 146 membri della casa d'Asburgo, imbalsamati e senza viscere e senza cuore (le urne con le viscere si trovano nella cripta della cattedrale di S.Stefano, mentre i cuori si trovano nella cripta della chiesa degli Agostiniani), si accede da un portone posto alla destra della chiesa.
I corridoi della cripta prendono il nome dagli importanti defunti che qui riposano, dai fondatori della chiesa l'Imperatore Mattia e Anna del Tirolo, a Zita moglie dell'ultimo Imperatore Carlo I morto esule.

cripta della chiesa dei Cappuccini
cupola della cripta

Molto imponenti sono i sarcofaghi di Maria Teresa e del consorte Francesco di Lorena, eseguiti da B.F.Moll.
Anche Maria Luisa, moglie di Napoleone riposa in questa cripta.
L'unica estranea alla casa imperiale è una dama di compagnia di Maria Teresa.

sarcofago di Maria Teresa e di Francesco I

Il sarcofago di Rodolfo si trova accanto a quelli di suo padre Francesco Giuseppe e di sua madre Elisabetta di Baviera.
Le donne ungheresi hanno donato a Sissi, dopo l'assassinio della loro cara sovrana, la statua della Madonna che qui si trova,
Non è di certo un posto allegro da visitare, ma bisogna dire che anche l'arte "funeraria" ha il suo valore.

sarcofaghi dell'Imperatore Francesco Giuseppe, di Sissi e di Rodolfo (a destra)


www.kaisergruft.at
Orario: 10.00/18.00
Costo 5,50€

CONCLUSIONI
La tragedia di Mayerling fu un doppio suicidio o un doppio omicidio politico?
Un dramma passionale o una congiura?
Gli ultimi eredi della dinastia asburgica si sono estinti, e con loro la possibilità di fare chiarezza.
Rimane dunque una vicenda avvolta da un alone di mistero, che la rende romantica e affascinante.



martedì 20 agosto 2013

I Piccoli Cantori di Vienna


Tra le attrazioni musicali più conosciute a livello internazionale della capitale austriaca vi sono le famose voci bianche dei Piccoli Cantori di Vienna, ovvero i Wiener Sangerknaben.

Questo coro di ragazzi tra i 10 e i 14 anni, composto inizialmente da 20/40 elementi, fu fondato da Massimiliano I d'Asburgo nel 1498.
Da allora rimase in attività cantando per la corte, per messe, concerti privati ed eventi statali fino al 1918, ovvero quando l'impero austroungarico finì.

I ragazzi ricevevano un'istruzione musicale e venivano mantenuti in cambio dell'ascolto delle loro voci celestiali.

Dopo la seconda guerra mondiale, si è ricostituito nel 1948.
La sua sede con il convitto per i ragazzi si trova nell'Augarten, nel II distretto.
La sala del coro ha nome MUTH, abbreviazione di Musica e Teatro.

Un corista dei Piccoli Cantori che divenne poi famoso per la sua musica fu Schubert, ma molti furono i musicisti che collaborarono e lavorarono con il coro: Mozart, Salieri, Bruckner, Abbado, Karajan, Maazel, Metha, Muti, Ozawa, Solti e Harnoncourt.

Oggi il coro è costituito da 100 ragazzi divisi in 4 gruppi che oltre a cantare a Vienna e in Austria, sono divenuti i più piccoli ambasciatori della musica austriaca portandola in tutto il mondo.
Ogni anno infatti partecipano a ben 300 concerti cantando davanti a circa mezzo milione di persone.

Se si è a Vienna e si vuole ascoltarli, due sono i luoghi preposti a questo scopo:
- la sala Brahms del MUSIKVEREIN (il venerdì di aprile, maggio, giugno,
  settembre e ottobre)
- la HOFMUSIKKAPPELLE (durante la Messa della domenica mattina,
  ore 9.15 nella Cappella Imperiale dell'Hofburg).

Per i concerti domenicali nella Cappella di corte dell'Hofburg, si possono acquistare i biglietti online (magari con anticipo!), e farseli recapitare a casa o in albergo.

Porta degli Svizzeri con Piccolo Cantore
ingresso al Cappella reale

L'ingresso alla cappella si trova, subito dopo aver varcato la Porta degli Svizzeri (Schweizertor), nel cortile del Schweizerhof, la parte più antica dell'Hofburg.
Si trova sopra alla Schatkammer.
Se avete comperato già il biglietto, non mettetevi in fila ma entrate direttamente salendo la scalinata d'accesso.

interno dell'atrio della cappella reale

Dopo aver passato un atrio dove vengono custodite alcune teche con reliquie e oggetti sacri, vi troverete nella gotica cappella imperiale.

oggetti sacri della cappella reale
teche reliquiarie

Le dimensioni della cappella sono relativamente piccole.
Fu fatta costruire da Federico III, il primo Asburgo a divenire Imperatore del sacro Romano Impero, tra il 1447 e il 1449.
Di questo periodo sono gli elementi gotici tra i quali la volta in legno ancora conservata.
Furono poi fatte delle modifiche in stile barocco nel XVII e XVIII secolo.
Nel XIX secolo l'interno fu riconvertito in stile gotico.

Cappella reale dell'Hofburg

gallerie della cappella

L'unica navata della cappella ha pareti adornate con 13 statue di legno rappresentanti Santi (XV secolo) poste su pilastri, e da intagli gotici.
Su un altare del lato sinistro della cappella si trova una statua della Madonna del 1410.
Il Tabernacolo contiene la Croce miracolosa di Ferdinando II che lo ispirò durante le Guerre i Religione.
Il crocifisso di Johann Kanischbauer è del XVIII secolo.

Madonna del XV secolo
Madonna sull'altare
statue lignee

In una galleria di fronte all'altare, costruita durante il medioevo, prendono posto gli strumentisti, l'organista, il Coro dell'Opera di Stato, il direttore d'orchestra e i Piccoli Cantori.
Quindi non pensiate di ascoltarli vedendoli...
ci si deve concentrare solo sulla musica celestiale delle loro voci durante le parti cantate della Messa in latino, con omelia in tedesco ma ripetuta anche in inglese e in italiano.


Non si tratta quindi di uno spettacolo, ma di un rito arricchito da una gran musica.
Alla fine della celebrazione poi i Piccoli Cantori si esibiscono con un pezzo del loro repertorio scendendo davanti all'altare.


Piccoli Cantori nella loro divisa stile marinaro

Ragazzi di tutte le razze si uniscono per cantare insieme, con gioia e professionalità, esprimendo molto tenerezza.
Finita l'esibizione li troverete nel cortile d'accesso alla cappella un po' imbarazzati alcuni, e vere star altri,prestandosi con molta pazienza a farsi fotografare dai turisti che vogliono portarsi a casa il loro ricordo.
Durante la Messa non è invece possibile scattare foto.




CONCLUSIONI
Vienna è la capitale della musica, e nel panorama musicale che questa città offre non è da mancare l'ascolto di questo coro di voci bianche.
L'acustica della cappella è molto buona e ciò rende ancor più apprezzabile queste performances.
E' facile trovare il "tutto esaurito", quindi se siete interessati a queste rappresentazioni, vi consiglio di attivarvi per tempo programmandolo con anticipo.
Buon ascolto!


giovedì 8 agosto 2013

Heurigen: vino e musica a Vienna


La storia della viticultura a Vienna risale al 750 a.C., come alcuni scavi archeologici testimoniano.
Sia i Celti che gli Illiri coltivarono le viti sulle rive del Danubio, e quando i Romani decisero di costruire nel villaggio celtico di Vindobona, l'attuale Vienna, una loro fortezza al confine con la Germania, piantarono sui ceppi già presenti le mazze portate dall'Italia, garantendo così ai legionari, lontani da casa, di poter coltivare la vite per la produzione del loro vino.
La produzione di vino nel medioevo fu molto fiorente.
Un fermo lo ebbe durante i due assedi posti dai Turchi alla città (1529 e 1683), in quanto gli Ottomani, stanziatisi fuori dalle mura, arrecarono gravi danni ai vigneti.


Nel 1784 Giuseppe II emanò il decreto che ha permesso ai vignaioli di vendere e servire il vino di propria produzione insieme a succhi di frutta e prodotti alimentari.

Nacquero così i primi Heurigen.
Il termine "heuer" significa "corrente anno", e con "heurigen" s'intende sia il vino novello che il locale dove viene degustato e venduto questo vino, che non è più tale dal giorno di S.Martino (11 novembre).


Alcuni di questi locali in stile campagnolo, sono aperti solo durante la vendemmia, altri solo in alcuni periodi dell'anno.
Certo il periodo migliore per visitarli è in autunno, quando la campagna si tinge di colori ambrati.
Anche d'estate sono luoghi frequentati dai Viennesi che cercano un po' di fresco, e dai turisti che trovano ameno sedersi sui tavoli di legno nei giardini che circondano questi allegri posti di ritrovo.



Si riconosce che un heurigen è aperto dall'insegna con la scritta "Ausg'steckt" o per un ramo di pino posto sopra l'entrata (il cosiddetto Rauschbaum = "albero dell'ubriacatura").
A chi abita a Roma questo segno di riconoscimento riporterà certamente alla mente le cosiddette "Fraschette" dei Castelli Romani, dove vengono segnalate le osterie con mescita di vino esponendo all'ingresso una frasca.

heurigen con esposta la frasca
interno di un heurigen

Questi locali rustici, con ampi spazi con soffitti a volta, con tavoli e sedie in legno, dall'ambiente informale e simpatico, offrono oltre il loro vino novello (Sturm), sidro di mele o pere (Mostheuriger), accompagnati da piatti freddi al bufet e a volte qualche piatto caldo tipico.
A Vienna vi sono circa 200 Heurigen.


Uno dei vini più diffusi è il Gemischter satz, una miscela di uve, da almeno tre a venti vitigni diversi provenienti dallo stesso vigneto, vinificati insieme e imbottigliati in loco.
Il Gespritzt ("spruzzato") è un vino bianco o rosso con acqua minerale gasata.

Si può ordinare un Viertel (un quartino) o un Achtel (un ottavo).


A rendere l'atmosfera ancora più allegra contribuisce a volte l'accompagnamento di musica tradizionale.
I Schrammeln sono gruppi di 4 musicisti, di solito composti da una fisarmonica, una chitarra e due violini.


Vienna è il più grande vigneto urbano del mondo, con ben 700 ettari di terreno coltivati a vite, e con ben 230 viticoltori.
Nella zona tra il Danubio e il bosco viennese, si trova un microclima particolare, ideale per coltivare la vite.
Il terreno è composto da sabbia, argilla e calcare.


Vengono prodotti 1,69 milioni di litri di vino all'anno.
L'80% della produzione di vino è costituita da vini bianchi fruttati: Riesling, Weissburgunder, Gruner Veltliner, Sauvignon Blanc, Muskateller.

I vini rossi sono invece il Zweigelt, St-Laurent, Merlot, Pinot Noir e Syrah.

cépages

La maggior parte degli heurigen si trovano nel 19° e 20° distretto di Vienna.
I nomi degli antichi villaggi di viticoltori dove poter trovare i più caratteristici heurigen sono: GRIZING, HEILIGESTADT, SIEVERING, NEUSTIFT AM WALDE, STAMMERDORF, STREBERSDORF, MAUER, OBERLAA, NASSDORF, JEDLERSDORF e BISAMBERG.



Grinzing è il villaggio di vignaioli forse più caratteristico, e per questo forse più gettonato dai turisti, divenuto un quartiere di Vienna nel 1893, con case colorate e molti heurigen.

Durante il fine settimana della Giornata Escursionistica del Vino, si può percorrere il sentiero del vino viennese, che passa attraverso i vigneti privati, ma per l'occasione aperti al pubblico.
Quest'anno questa manifestazione si terrà il 28 e 29 settembre dalle 10.00 alle 18.00.

In realtà sono due gli itinerari segnati percorribili:
- il primo di 10 km, attraversa il XIX distretto, con viste panoramiche sul
  Danubio e la città.
  Va da Neustift am Walde a Nussdorf.
- il secondo anch'esso di 10 km, si snoda tra Strebersdorf e Stammersdorf.

Per il calendario delle manifestazioni legate al vino a Vienna è utile consultare il sito www.vienerwein.at.

Uno degli heurigen da noi visitati è

                                         HEURIGER WIENINGER
                                         www.heuriger-wieninger.at
                                         Stammersdorferstrasse 78
entrata all'heurigen

Questo heurigen si trova a Stammerdorf, a nord-est di Vienna oltre il Danubio.
Una costruzione gialla con all'interno un ameno giardino accoglie coloro che vogliono passare piacevoli ore a degustare vino viennese accompagnato da piatti tipici stagionali che compongono un menù o scelti al buffet e pagati a peso.

piatto dal menù
piatto dal menù
dolci dal menù
buffet

Le sale interne sono rivestite da caldo legno che costituisce anche gli arredi.
Un posto veramente simpatico!

una sala
un'altra sala
il giardino
                                                   ____________________


Grinzing

Nel villaggio vinicolo di Grinzing, raggiungibile con il tram N°38 dal centro di Vienna, troverete molti Heurigen caratteristici.
Tra edifici barocchi, cantine medievali e una chiesa tardogotica, la scelta del posto giusto dove fermarsi a sorseggiare vino accompagnato da piatti locali è varia.
In questo villaggio amavano recarsi musicisti divenuti famosi quali Schubert e Beethoven, e ancor oggi si fa musica e si balla.

fermata del tram N°38
via di Grinzing con Heurigen
via di Grinzing

A Grinzing la nostra scelta è caduta su un Heurigen con un ameno cortile adornato di piante fiorite e viti che si arrampicavano sui muri e formavano pergolati.

entrata del Heurigen Passauerhof
cortile dell'Heurigen Passauerhof
cortile dell'Heurigen

L'Heurigen dove abbiamo passato una piacevole sosta è

                                     PASSAUERHOF WIEN GRINZING
                                     Cobenzlgasse 9

In una costruzione del XII secolo, con  sale arredate con gusto, offre la tipica ospitalità viennese, proponendo piatti tipici.

interno dell'Heurigen Passauerhof
una sala dell'Heurigen
zuppa di gulash
piatto di asparagi bianchi locali


                          
CONCLUSIONI
Raccomandandomi di bere sempre con moderazione, non mi rimane che dirvi
                  PROSIT