martedì 16 maggio 2017

Roma: dove l'aria profuma di rose


Come ogni anno il 21 aprile il Roseto Comunale di Roma, posto ai piedi dell'Aventino, ha aperto i suoi cancelli al pubblico.

Roseto Comunale di Roma
Come riporta Tacito nei suoi "Annales", questo giardino romantico di Roma è  sorto dove in antichità si trovava il primo tempio dedicato a Flora (241 a.C.), dove in primavera venivano celebrati i "Floralia", i festeggiamenti in onore della dea.



Fino al XVI secolo in quest'area vi erano orti e vigne.
Nel 1645 la zona venne acquistata dalla Compagnia Ebraica di Carità e Morte, per edificarvi un cimitero ebraico.
Fino a quella data infatti, gl Ebrei seppellivano i loro cari nel cimitero posto vicino alla Vecchia Porta Portese a Trastevere.
Quando il pontefice decise di costruire una nuova porta, gli Ebrei furono costretti a lasciare il loro antico cimitero e a spostarsi sulle pendici dell'Aventino, dove si trovava un tempo la fortezza della famiglia Savelli.
Nel 1775 Pio VI proibì di collocare lapidi e iscrizioni in questo cimitero, e quelle presenti furono distrutte.
L'editto fu abolito poi nel 1886, ma il cimitero fu chiuso nel 1895 per una nuova urbanizzazione della zona.
Nel 1934 infine le tombe ebraiche furono trasferite nel Cimitero del Verano.
pianta dell'area occupata dal Cimitero Ebraico/Roseto
In ricordo del cimitero ebraico fu posta all'ingresso del roseto una stele che rappresenta le Tavole della Legge di Mosè, con i Dieci Comandamenti scritti in ebraico, opera dell'architetto Angelo Di Castro.

Tavole della Legge
Inoltre i vialetti che dividono le aiuole della collezione permanente di rose (settore superiore), disegnano una Menrah, il candelabro ebraico a sette bracci.


Fu la Contessa Mary Gailey Senni, esperta botanica, a volere un roseto a Roma.
Inizialmente ella donò al Comune nel 1924 la sua collezione di piante di rose, che erano piantate in una sua tenuta a Grottaferrata.
La collezione fu allestita sul Colle Pincio, ma la contessa non era soddisfatta della loro sistemazione e se le riprese.
Su decisione del Governatore di Roma Principe Francesco Boncompagni Ludovisi nel 1932 fu creato un roseto, questa volta sul Colle Oppio, che però venne distrutto durante la seconda guerra mondiale.

Divenuta un'area adibita agli orti di guerra durante il secondo conflitto mondiale, l'area dell'abbandonato cimitero ebraico rimase in stato di abbandono sino al 1950. 
A questo punto si pensò di ricreare qui un nuovo roseto.




ll Roseto Comunale di Roma è diviso in due settori dalla Via di Valle Marcia.

Via di Valle Marcia
gli ingressi dei due settori del roseto
Nel settore alto, l'area in pendenza e più vasta del roseto, si trova la collezione permanente di rose.

ingresso del settore alto del roseto


Le piante di rose, provenienti da molti paesi del mondo, sono state messe a dimora in aiuole tematiche, divise in categorie.





Si può passeggiare sul prato che le circonda, o percorrere i vialetti che separano le aiuole.



Per raggiungere la sommità dell'area si passeggia sotto i pergolati, ombreggiati dalle piante di rose rampicanti che vi si appoggiano.







Anche lungo la recinzione del sito sono stati fatti rampicare bellissimi esemplari di rose.








Nel settore più piccolo del roseto, posto più in basso, sono piantate invece le nuove varietà di rose che a maggio partecipano al Concorso Internazionale Premio Roma e quelle che hanno vinto dal 1933, anno di istituzione del premio.




Il Concorso Internazionale Premio Roma, secondo solo a quello di Bagatelle a Parigi, si svolge il terzo sabato di maggio.
Le nuove varietà di rosa arrivano due anni (se a cespuglio) o tre anni prima (se rampicanti), curate da tecnici del roseto e visionate da una "giuria permanente", che esprime il suo giudizio tecnico (resistenza alle malattie, fiorescenza e portamento), e da una "giuria internazionale", che esprime un giudizio estetico e olfattivo.

Il concorso precede le manifestazioni dedicate alle rose che si svolgono a Madrid, Parigi, Vienna, Londra, Dublino e Glasgow.

Vengono assegnati premi alle categorie di rose: le Floribunde, le Sermentose, gli Ibridi del The (HT) e le Arbustive da parco.

I° classificata "Categoria Floribunde" 2016 (Kordes - Germania)
I° classificata "Categoria Sermentose" 2016 (Richardier - Francia)
I° classificata "Categoria Arbustive da Parco" 2016 (Adadianaq - Francia)
Vi sono anche premi speciali: il "Premio Fragranza", il "Premio Rosa dei Bambini" (con giuria composta da bambini della scuola elementare), e un premio diverso ogni anno: il "Premio della Legalità", il "Premio Una Rosa per Carmen" (dedicato a Carmen Gattullo, uccisa sulle strisce pedonali mentre andava a scuola), quello dedicato al Giappone...

I° classificata "Categoria Ibridi del The" 2016 e I° classificata "Premio Fragranza" 2016 (Adarosier - Francia)
Premio Speciale "Una Rosa per Carmen" (Francia)
 "La Rosa dei Bambini" (Redova - Danimarca)
Nell'aiuola ovale al centro del settore riservato al concorso si trova l'albo d'oro, rose vincitrici delle precedenti edizioni: Contesa de Santiago, è stata la prima varietà ad essere stata premiata (1933).

albo d'oro delle rose vincitrici
Occorrono almeno cinque anni di studio e lavoro per ottenere delle ibridazioni, inoltre 10/15 incroci su 50 possono produrre semi, e di questi solo 1/4 arriverà a germinazione.
Per questo diviene sempre più difficile ottenere caratteri nuovi.
















Già 5000 anni fa la rosa era coltivata dai Sumeri.

Gli Egizi la deponevano con i defunti ed era un fiore consacrato ad Iside.

Nell'antica Grecia era il fiore di Afrodite, dea dell'amore ed era simbolo di bellezza femminile.
Omero racconta che Ettore fu unto con balsami a base di rose prima di essere sepolto.

“Se Giove vorrà dare una regina ai fiori, è la rosa che avrà la corona” (frase attribuita alla poetessa Saffo)

Gli antichi Romani utilizzavano le piante di rose per decorare i giardini e per produrre cosmetici, ma le usavano anche per curare l'insonnia, il mal di pancia e con le radici curavano la rabbia (rosa canina).
In epoca imperiale la rosa divenne simbolo di potere e lussuria: gli imperatori amavano far cadere dai soffitti delle loro ville piogge di petali di rosa.
Si importavano rose dall'Egitto, che arrivavano al porto di Ostia ancora fresche dopo una settimana di viaggio. Si coltivavano però anche nell'area dei Campi Flegrei (Napoli).
Plinio il Vecchio dedicò gran parte del XXI libro della sua "Historia Naturalis" alla rosa.

Dopo i gigli, la rosa occupava il secondo posto nelle coltivazioni degli horti della corona di Carlo Magno.

In persiano la parola "fiore" indicava anche la parola "rosa". 

Nel XVIII secolo Giuseppina Beauharnais, moglie di Napoleone, appassionata di rose, creò nel giardino del Castello della Malmaison un roseto con centinaia di varietà di queste piante  provenenti da ogni parte del mondo.
All'artista Pierre J.Redouté chiese poi d'illustrare 170 delle sue rose.

Ma la più antica rappresentazione della rosa la si è ritrovata in un frammento di un affresco del Palazzo di Minosse a Cnosso: è anteriore al XVI secolo a.C. (epoca dell'incendio che distrusse la residenza reale), e si trova conservata nel Museo di Heraklion a Creta.


Nel Roseto Comunale di Roma, su circa un ettaro di terra a forma di anfiteatro, sono state piantate 1.100 varietà di rose botaniche, antiche e moderne.
Ecco la classificazione delle rose, accompagnata dalle foto scattate nel Roseto Comunale di Roma.

Le Rose Botaniche ( o Specie) sono rose spontanee, che crescono in varie zone dai climi diversi, ma localizzate solo nell'Emisfero Settentrionale.
Ne esistono circa 150/200 specie, già presenti 40 milioni di anni fa.
Alcune sono le progenitrici delle rose antiche e delle rose moderne.
Sono in genere grandi rampicanti o rose arbustive a fiore singolo e piatto.
Esistono solo rose botaniche dai fiori bianchi o rosa.
La Rosa Foetida Persiana è l'unica Rosa Botanica di color giallo.
Ha la caratteristica di essere maleodorante.
R.Foetida Persiana (Iran)
La Rosa Canina è la Rosa Botanica più diffusa in Europa, e come già detto, prende il nome dal fatto che le sue radici curavano la rabbia trasmessa dai cani.
La Rosa Eglanteria, celebrata da William Shakespeare, profuma di frutta: le sue foglie odorano di mela.
Julia Mannering (Inghilterra)
La Omeiensis Pteracantha Lutea  è una rosa cinese con la particolarità di avere sui nuovi rami spine a forma di ala rossa e trasparente.
Omeiensis Pteracantha Lutea
spine della R.Omeiensis Pteracantha Lutea

       La Rosa Gigantea (o Macrocarpa) è considerata la progenitrice delle
       Rose Moderne.
       E' stata rinvenuta nel 1889 nella Cina del Sud-Ovest.
       Ha grandi fiori a 5 petali.

Rosa Gigantea Laevigata
Rosa Gigantea Laevigata
                                                                ________

Le Rose Antiche sono raggruppate in classi a seconda delle loro origini.
Sono spesso incroci spontanei tra rose botaniche.
Le prime sperimentazioni di ibridi avvennero nell'Ottocento.
Sono molto profumate, sono molto resistenti e di dimensioni grandi.

Tra le rose antiche vi sono la R.Gallica, la R.Alba, la R.Damascena, la R.Muscosa, la R.Noisette, la R.Rugosa, la R.Chinensis, la R.Borboniana, la R.Portland, la R.Multiflora e gli Ibridi perenni.

- La Rosa Gallica è l'unica che nell'antichità era di colore rosso ed era
  sacra ai Persiani.
  Fiorisce una sola volta all'anno ed è molto profumata.

Rosa Gallica
La Rosa di Provins (R.Gallica Offcinalis) è originaria della Francia, e prende il nome dal luogo in cui veniva coltivata per uso officinale per curare il mal d'orecchi e l'insonnia.
- La Rosa Alba è una rosa molto delicata e molto elegante: la leggenda
  racconta che sia nata con Venere dalla spuma del mare.
  E' un ibrido spontaneo di grandi dimensioni, non rifiorente e molto
  profumato.
 
- La Rosa Borboniana ebbe origine nel 1817 nell'Isola di Bourbon
  nell'Oceano Indiano (oggi Reunion), dove siepi di rose cinesi e rose
  damascene diedero origine a rose intermedie dai cui semi nacquero le Rose 
  Bourbon originali, che incrociate con Rose Galliche e Rose Damascene 
  originarono le borboniane attuali.
  Sono state le regine dei giardini dell'Ottocento.
  Rifioriscono e profumano molto.

M.me Isaac Pereire (Francia)
- La Rosa Damascena fu portata dal Medio Oriente in Europa dai
  Crociati.
  Il suo nome deriva da Damasco in Siria.
  Era coltivata dai Greci e dai Persiani, che la consideravano il fiore del
  Profeta Maometto.
  Era apprezzata a Pompei e a Paestum.
  Il suo profumo è composto da 400 sostanze aromatiche differenti, e sono
  ottimi basi per essenze profumate. Servono quintali di petali per poche
  gocce d'essenza.

Rosa Damascena Celsiana
La Rosa York and Lancaster è stata dedicata alla fine della Guerra delle due Rose, nella quale le due famiglie combatterono per il trono inglese.
La rosa emblema dei Lancaster era rossa, mentre quella degli York era bianca: sulla stessa pianta vi sono fiori rosa e bianchi, e a volte i colori si mischiano.

- La Rosa Centifolia prende il nome dal grande numero di petali che la
  caratterizza.

Rosa Centifolia Bullata

  Nata in Olanda tra il XVI e il XVII secolo, portata forse dall'Asia Minore da
  mercanti olandesi.
  E' stata ritratta dai pittori olandesi del XVII e XVIII secolo in molte nature
  morte.
  Oltre ad essere chiamata la "rosa dei pittori", per la forma globulare del
  fiore è anche conosciuta come "cabbage rose", assomigliando ad un cavolo.

Gros Choux d'Hollande (Francia)
La Rosa Centifolia Muscosa ha la particolarità di produrre sui sepali e sui boccioli una sorta di muschio (borracina), e se stropicciata di emanare un profumo di resina di pino.

- La Rosa Chinensis, coltivata in Cina già nel 3000 a.C., arrivò in Europa
  attraverso le Indie nel XVII secolo.
  Ha la capacità di rifiorire ininterrottamente e di intensificare il colore dei
  suoi fiori man mano che invecchiano.
  E' la progenitrice delle Ibride Tea e delle Floribunde.
La Chinensis Mirabilis cambia il colore del fiore in quattro giorni: il bocciolo è rosso, poi quando si schiude diviene giallo, per passare poi al rosa e successivamente al rosso cremisi.
La Chinensis Verdiflora ha petali ridotti a scaglie di color verde che fanno somigliare i fiori non ancora aperti a piccoli carciofi.

R.Chinensis Verdiflora
fiore della R.Chinensis Verdiflora

- La Rosa Portland ha avuto origine nel XVIII secolo dall'ibridazione tra una
  R.Gallica Officinalis e una R.Damascena.
  Prende il nome da Margaret Cavendish Bentick Duchessa di Portland, la
  donna più ricca dell'Inghilterra alla fine del '700, che le portò dall'Italia
  del Sud in Gran Bretagna.

- La Rosa Multiflora è originaria dell'Estremo Oriente.
  Ha fiori semplici raggruppati in corimbi.

- La Rosa Rugosa è originaria dell'Asia del nord-est, e si è espansa poi in
  Cina, Manciuria, Giappone e Corea.
  Fu portata in Europa nel 1784.
  Le foglie sono incise da profonde venature che formano quella rugosita da
  cui deriva il nome.
  E' molto spinosa, produce frutti dai colori vivaci e resiste bene alle malattie
  delle rose.

- La Rosa Noisette ha avuto origine tra il XVII e il XVIII secolo negli Stati
  Uniti dall'incrocio tra una Rosa Cinese e una Rosa Moschata.
  E' una rosa rampicante che prende il nome dal rosaista Philippe Noisette,
  che spedì i suoi semi al fratello a Parigi, che a sua volta la incrociò.

Rosa Noisettiana

- Gli Ibridi Perenni sono considerate il passaggio tra le rose antiche e le rose 
  moderne.
  Sono il risultato tra incroci di rose Cinesi, Portland, Bourbon e Noisette, 
  ottenuti a partire dalla metà del XIX secolo, divenendo in quell'epoca le rose
  più diffuse nei giardini.
  Oggi rimangono solo circa 600 varietà.

                                                              ________                                                             
Le Rose Moderne sono quelle rose ottenute dall'uomo da rose provenienti dalla Cina e dall'Estremo Oriente, a partire dalla fine dell'Ottocento.
Gli Inglesi portarono le rose dalla Cina sulle navi insieme ai carichi di tè.
Dall'incrocio della R.Gigantea e della R.Chinensis si è ottenuta la Rosa Tea (che dal tè prende il nome), considerata la progenitrice delle rose moderne.

Le rose moderne sono divise in: Ibridi del The, Inglesi, Floribunde, Polyantha, Arbustive moderne, Patio, Miniatura, Rampicanti e Tappezzanti.

- Gli Ibridi di The derivano da una R.Tea con una R.Borboniane e Ibridi 
  Perenni, ha dato origine agli Ibridi di Tea (abbreviati con la sigla HT), dal
  lungo stelo con uno o pochi fiori: le rose recise che si trovano in commercio.
  Oggi esistono circa 40.000 varietà registrate (il Roseto Comunale di Roma 
  ne possiede 800).

Jacques Prevert (Francia)
Victor Hugo (Francia)
Botero (Francia)
Grafin Diana (Germania)
Amelia (Danimarca)
Sissel (Danimarca)
Letitia Casta (Franca)
Aloha (Usa)
Au Bonheur des Roses (Francia)
Meipotcros (Francia)
Biedermeier Garden (Germania)
Parfum de Nuit (origine sconosciuta)
Yannick Noah (Francia)
Melany (Danimarca)
Traviata (Francia)
Tresor du Jardin (Francia)
Prince Jardinier (Francia)
Queen Mary 2 (Francia)
Tenerè (Francia)
Korioxspira (Germania)
Bellevue (Germania)
Tivoli 150 (Danimarca)
Hamilton Gardens (Nuova Zelanda)
Terracotta (Nuova Zelanda)
Dortian (Francia)
Roseto Carla Fineschi (Italia)
Topaz (Usa)
Caprice de Meilland (Francia)
Eureka (Francia)
Cervino (Usa)
Reine des Parfums (Francia)
La France, dal fiore molto profumato, è il primo Ibrido di The ottenuto nel 1867 da Jean-Baptiste André Guillot.
La rosa Peace, è così chiamata negli Stati Uniti, mentre in Francia è nota col nome di M.me A.Meilland, in Italia di Gioia e in Germania di Gloria Dei.
Questa rosa era stata acquistata da Italia, Germania e Stati Uniti prima dell'inizio della seconda guerra mondiale, e rappresenta un simbolo di pace perché fu posta poi sui tavoli della trattativa alla Conferenza di S.Francisco.
Peace (Usa)/ Gloria degli Dei (Germania) / M.me A.Meilland (Francia) / Gioia (Italia)

- Le Polyantha sono rose molto fiorifere ("Polyantha"= "molti fiori"), ma
  mancano di profumo.
  Sono state originate dall'incrocio tra una R.Chinensis e una R.Multiflora.

- Le Floribunde derivano dall'incrocio di rose Polyantha e Ibridi del The.
  Sono rifiorenti e hanno fiori raggruppati in corimbi.
  Sono idonee a creare bordure.

Gaia (Italia)
Abracadabra (Germania)
Rose der Hoffnung (Germania)
Paolo Pejrone Giardiniere (Italia)
Botticelli (Francia)
Tequila (Francia)
Baronesse (Germania)
Vivienne Westwood (Italia)
Orgamail (Francia)
Stuttgardia (Germania)
Lampion (Germania)
Bel Esprit (Belgio)
Pastella (Germania)
Malbork (Danimarca)
Katie Gordon (Francia)
Flash (Italia)
Albicol (Italia)
Suni (Italia)
Ferus (Spagna)
- Le Arbustive moderne (o Shrub) sono molto resistenti e richiedono
  potature limitate.
  Comprendono molte rose ottenute dall'incrocio tra Rose Botaniche e Rose 
  Moderne.

Rinascimento (Italia)
Summer Lodge (Francia)
Magyarkanisza (Ungheria)
James Galway (Inghilterra)
Sally Holmes (Inghilterra)
Arabia (Germania)
Confusion (Francia)
Bremer Stadtmusikanten (Germania)
Landlust (Germania)
Rosenstadt Freising (Germania)
Carmel Naughton (Irlanda)
Rosy Cushion (Olanda)
Le Rose Inglesi sono ibridi arbustivi ottenuti tutti a partire dal 1961 da David Austin nello Shropshire, incrociando Rose antiche e Rose moderne.
Sono profumate e hanno colori tenui.
- Le Rose Miniature o Lillipuziane hanno la caratteristica di poter essere coltivate in vaso, e quindi essere idonee per terrazzi e balconi.

Cliffs of Dover (Danimarca)
Gentle Maid (Inghilterra)
- Le Rose Patio si classificano tra le Floribunde e le Rose Miniatura.
  Sono adatte a formare siepi.

Lupo (Germania)
- Le Rose Tappezzanti o coprisuolo hanno la caratteristica di ricoprire
  velocemente il terreno e di fiorire molto.

- Le Rose Rampicanti sono arbustive e si adattano a coprire muri e
  recinzioni.

Westerland (Germania)
CURIOSITÀ: Spesso capita di vedere delle rose in testa ai filari dei vigneti, in omaggio alla tradizione che utilizzava questi fiori come campanello d'allarme per segnalare l'arrivo della malattia del "mal bianco".
Questo parassita infatti, attacca prima le rose e poi, dopo circa una settimana, la vite.
Questo dava modo ai viticoltori di intervenire in anticipo con gli anticrittogamici.
Oggi si usano sistemi più scientifici, ma la rosa rimane: rose gialle per i filari di uva bianca, e rose rosse per quelli di uva nera.
Per le uve più importanti poi, sono state create delle varietà specifiche di rose che portano il nome dei vitigni ai quali sono dedicati.



Alla fine della visita, dopo aver passeggiato tra bellissimi cespugli di rose, essersi seduti vicino a rose profumatissime ed essere saliti in cima al roseto passando sotto pergolati ricoperti da rose rampicanti, è d'obbligo una foto affacciandosi dal cuore disegnato dai rami fioriti di una rosa rosa.




http://www.comune.roma.it/pcr/it/newsview.page?contentId=NEW619967
Orario: 21 aprile/18 giugno       tutti i giorni      8.30/19.30
            CHIUSO il 20 maggio per il Premio Rose
            area concorso aperta dal 21 maggio al 18 giugno
Costo:   GRATIS (anche le visite guidate prenotabili al 06/5746810)


CONCLUSIONI
In questo luogo romantico, dalla vista mozzafiato sui monumenti dell'antica Roma, i sensi si confondono.
E' un gioiello di colori e profumi, dove non si smetterebbe mai di cercare le forme più armoniose, i colori più intensi o più tenui, le fragranze più inebrianti.
E' il luogo dove la fantasia della natura e quella dell'uomo s'incontrano, dando vita alla creatività mirata alla bellezza più pura...che ispira artisti di tutte le età!