giovedì 25 luglio 2013

A Vienna nel suo tempio della musica: il Teatro dell'Opera


Sicuramente la Wiener Staatsoper è uno dei templi della musica più importanti al mondo.
Il suo prestigio è noto a tutti, amanti della musica lirica o del balletto.
Sul suo palcoscenico si sono esibiti i più famosi artisti internazionali del bel canto, hanno diretto l'orchestra i più conosciuti direttori del mondo, e si sono esibiti i più grandi ballerini che hanno calcato i palcoscenici.
Tra i direttori del teatro dell'Opera si sono succeduti personalità del calibro di Richard Strauss, Karl Bohm, Gustav Mahler, Herbert von Karajan e Claudio Abbado.
Hanno ballato su questo palcoscenico Rudolf Nureyev, Margot Fonteyn e Roberto Bolle.
Hanno cantato voci quali Enrico Caruso, Maria Callas, Luciano Pavarotti, Placido Domingo.
Arturo Toscanini, Zubin Mehta, Lorin Maazel e Riccardo Muti, sono solo alcuni nomi dei famosi direttori che hanno diretto l'orchestra della Wiener Staatsoper.

foto autografata di Maria Callas

In questo teatro ogni giorno vi è un programma diverso, per un totale di 300 giorni all'anno di spettacoli.
In ogni stagione teatrale vengono rappresentati oltre 50 tra opere e balletti.

Il pubblico che frequenta questo teatro è tra i più critici ed esperti.
Per poter far ascoltare l'opera e far vedere il balletto a costo zero, tra aprile e giugno, su uno schermo di 50 m² posto su la facciata laterale del teatro, vengono trasmessi dal vivo 150 spettacoli.

facciata dell'edificio dell'Opera
Col nome di Wiener Hofoper ("Opera di Corte") questo prestigioso teatro venne costruito tra il 1861 e il 1869.
Venne inaugurato il 25 maggio 1869 con l'opera di Mozart Don Giovanni, alla presenza dell'Imperatore Francesco Giuseppe e dell'Imperatrice Elisabetta.
L'edificio neo-rinascimentale che lo ospita fu molto criticato.
Fu progettato dagli architetti August Sicard von Sicardsburg (che morì d'infarto) e Eduard van der Null (che morì suicida), che però non ne videro l'inaugurazione.
Il teatro fu bombardato dagli americani il 12 marzo1945, e vennero risparmiati dalla distruzione solo la Hall d'ingresso, la sala centrale, il Foyer Schwind e il Salone da Tè.

facciata laterale dell'edificio

Per gli anni occorsi per poterlo ricostruire, gli spettacoli vennero rappresentati al Theater an der Wien e al Wiener Volksoper.
Il Teatro dell'Opera venne riaperto il 5 novembre 1955 con l'opera Fidelio di Beethoven.

porticato della facciata
ingresso al Teatro






















La facciata che si trova sul Ring, presenta un portico e una loggia con cinque statue di bronzo di Ernst Julius Hahnel (eroismo, tragedia, fantasia, commedia e amore).
Sulla sommità si trovano due statue poste nel 1876.
Rappresentano due cavalli alati di Erato guidati da Armonia e dalla Musa della Poesia.
Ai lati della facciata, sui lati del teatro, vi sono due fontane di J.Gasser: quella a sinistra rappresenta la musica, la danza, la gioia e la leggerezza; quella di destra raffigura la seduzione (la sirena Lorelei), sorretta dal dolore, dall'amore e dalla vendetta.

facciata laterale del Teatro con fontana (coperta per il gelo)
fontana a destra
scalinata dalla Hall




Varcato l'ingresso ci si trova nella Hall con davanti la scalinata principale in marmo,dove trovano posto i medaglioni dello scultore J.Cesar raffiguranti gli architetti che diedero vita al teatro, e rilievi raffiguranti il balletto e l'opera.


Hall d'ingresso
decorazione del soffitto della Hall


scalinata

scalinata
scalinata


particolare della decorazione
particolare della decorazione










































Sul soffitto è rappresentata "Fortuna che sparge i suoi doni".
Nei tre archi J.Preleuthner ha dipinto il balletto, l'opera comica e l'opera tragica.
J.Gasser ha realizzato le statue allegoriche delle sette arti liberali: architettura, danza, poesia, arte musicale, teatro, pittura e scultura.

scalinata

balaustra della scalinata con iniziali dell'Imperatore

pitture con figure allegoriche della scalinata


L'auditorium del teatro all'italiana, è a forma di ferro di cavallo.
Fu ristrutturato dopo la distruzione della guerra rispettando nella forma il piano originario.

disegno dell'Auditorium originale

E' a tre livelli e due ordini di palchi aperti (balcone e galleria).
Originariamente poteva ospitare 2881 persone, oggi per le norme antincendio ne può contenere 2284 (1709 sedute, 567 in piedi, 3 sedie a rotelle e 3 posti per accompagnatori).
 
palchi dell'auditorium
palcoscenico dell'auditorium

dai palchi centrali dell'Auditorium
palchi centrali dell'auditorium



Per quei posti in alto laterali, dove la visuale è molto limitata, sono state poste lampade per la lettura della partitura musicale.
Le decorazioni sono nei colori rosso, oro e avorio.
Una grande plafoniera ha sostituito il grande lampadario che illuminava la sala.
Essa pesa 3000 kg, ha un diametro di 7 m e un'altezza di 5 m.
E' composta da 1100 lampadine.

plafoniera dell'auditorium

Sulla cortina di ferro che separa il pubblico dal palcoscenico, l'originale opera raffigurante "Orfeo ed Euridice" viene sostituita ogni stagione da una nuova immagine.
Nella buca dell'orchestra trovano posto gli orchestrali che la Filarmonica di Vienna recluta in tutto il mondo.

buca dell'orchestra
palcoscenico e macchine sceniche

Nel backstage sono state poste piattaforme di sollevamento a comando idraulico.
Vi sono tre sale per le prove d'insieme, una sala prova per il balletto, e una sala prove al 6° piano dotata di un organo con 2500 canne, che può funzionare anche durante gli spettacoli diffondendo la musica in sala.
Quello di Vienna è l'unico teatro al mondo ad avere un organo a canne.

 
scene del "Rigoletto"
allestimento delle scene

Sala da Tè




Proprio di fronte ai palchi centrali si trova la Sala da Tè, ex salone dell'Imperatore, dove Francesco Giuseppe e il suo entourage trascorrevano gli intervalli degli spettacoli.







 
L'affresco sul soffitto "La Musica su ali d'aquila" rappresenta la musica lirica e tragica.
Il soffitto e le pareti sono decorate con foglie d'oro 22 carati.
Le pareti sono tappezzate in seta con le iniziali di Francesco Giuseppe I.

affresco "Musica su ali d'aquila"
decorazione del camino della Sala da Tè

Il Foyer Schwind è chiamato così per i 16 dipinti ad olio rappresentanti opere liriche che adornano la sala dipinte da Moritz von Schwind.
Tra i busti di grandi musicisti si trova anche quello in bronzo eseguito da Rodin, raffigurante Gustav Mahler.

Foyer Schwind
busto di Donizetti
lunette con opere liriche e busti di musicisti

La Sala Gustav Mahler, dedicata al grande musicista per festeggiare i 100 anni dal suo debutto al Teatro dell'Opera, è chiamata anche "sala degli arazzi" per essere tappezzata da scene dall'opera il "Flauto Magico" disegnate da Rudolf Eisenmenger.
Un tempo era una sala del direttore dell'Opera.
 
Sala Gustav Mahler
Sala Gustav Mahler

Un altro ridotto è chiamato Foyer dei marmi per la presenza di opere murarie eseguite con questo materiale e per il pavimento anch'esso in marmo.
 
Foyer dei marmi
decorazioni in marmo del foyer
decorazioni in marmo del foyer

Questi ambienti si possono visitare, oltre che durante gli spettacoli, solo con visite guidate di 40' (anche in italiano).

Museo del Teatro

Si può combinare la visita con il Museo del Teatro posto alle spalle del museo dell'Albertina (Hanuschgasse 3).
In questo luogo sono in mostra 140 anni di storia della musica e del balletto a Vienna (1869/2009): costumi, disegni di scena, programmi e foto sono esposti per raccontare tutto questo.

costumi di scena disegnati da Picasso
costumi di scena
costumi del balletto Giselle (gilet di Nureyev)
scarpetta da ballo di Margot Fonteyn
foto di Arturo Toscanini (destra)

www.wiener-staatsoper.at
Orario visite guidate:   consultare il sito perché variabili
(di solito il primo pomeriggio)
Orario museo:  10.00/18.00   martedì/domenica
Costo 6,50€ museo + teatro
          3€      solo museo
          5€      solo visita


Il Teatro dell'Opera è conosciuto anche per il gran Ballo delle Debuttanti che si tiene ogni anno l'ultimo giovedì di Carnevale (il prossimo si terrà il 27 febbraio 2014).

Questo tipo di ballo ha avuto inizio più o meno all'epoca del Congresso di Vienna (1814/1815).
Intorno al 1848, dopo la Rivoluzione, non si ballò.
Si riprese nel 1862 con una nuova autorizzazione e dopo la costruzione dell'Opera, si tenne il primo vero ballo nel teatro (1877).
L'ultimo ballo prima dell'inizio della seconda guerra mondiale si tenne nel 1935, per poi ricominciare nel 1956.


100 coppie di giovani dai 17 ai 24 anni, provenienti da ogni parte del mondo, possono partecipare, dopo un'audizione che si svolge in autunno, solo una volta al ballo.
Requisito indispensabile per poter partecipare è avere un'ottima conoscenza del valzer, e in particolare saper volteggiare a sinistra.
Il costo per l'iscrizione è di 100€.

Le dame debuttanti devono essere vestite in abito lungo bianco senza crinolina, guanti e scarpe bianche.
I cavalieri debuttanti in tuxedo nero, guanti bianchi e scarpe di vernice nera.

Il ballo incomincia alle 22.00 con l'ingresso dei debuttanti nell'auditorium del teatro trasformato in una grande sala: viene ricoperta la buca dell'orchestra e l'intera platea, e dove si trova il palcoscenico vengono posti palchi aggiuntivi.
Le signore partecipanti devono essere vestite in abito lungo da sera, mentre gli uomini in tuxedo.

I costi sono:

Biglietto d'entrata EURO 250,-
Palchi EURO 18.500,-
Stage palchi (palchi doppi) EURO 18.500,-
Stage palchi (palco singolo) EURO 10.200,-
Tavolo palco stage EURO 9.000,-
Tavolo per 6 persone EURO 1.080,-
Tavolo per 4 Persone EURO 720,-
Tavolo per 4 persone - 6°piano EURO 360,-
Tavolo in comune, 2 Persone EURO 360,-
Tavolo in comune, 2 persone - 6° piano  EURO 180,-

A questi si devono aggiungere 20/40€ per posti a sedere, o 15€ per posti in piedi per le prove.

Si aprono le danze con una polonaise formale, seguono valzer, swing e fox-trot.
Chi non è avvezzo a questo tipo di danze, può optare per la discoteca che si trova nel seminterrato del teatro o semplicemente può guardare gli altri ballare!

L'evento vede la partecipazione di artisti di fama mondiale.
Certo non è un ballo alla portata di tutte le tasche, ma la partecipazione a questo evento è sicuramente indimenticabile!


venerdì 19 luglio 2013

Vienna: i musei del Neue Burg


A Vienna, il Neue Burg rappresenta l'ultima aggiunta architettonica operata al complesso dell'Hofburg.
Il suo edificio arcuato si trova nella Heldeplatz, e fu costruito in stile neo-rinascimentale tra il 1881 e il 1913.
Gli architetti che si occuparono del progetto furono Karl von Hasenaur e Gottfried Semper.

marmi e stucchi del Neue Burg
interno del NeueBurg

I suoi interni hanno scale monumentali e halls in marmo.
Era stato pianificato anche un edificio ad esso speculare ma che, per mancanza di finanziamenti, non fu mai realizzato.

scaloni de NeueBurg
Si ricorda che dal balcone sopra il colonnato, nel marzo del 1938, Hitler ha pronunciato alla folla "Vienna è una perla.Ho intenzione di metterla in un ambiente di cui è degna" dichiarazione dell'annessione dell'Austria alla Germania.


Oggi il Neue Burg ospita la Biblioteca Nazionale e alcuni musei:
- Museo Etnologico                                     (Volkerkunde-museum)
- Museo di Efeso                                          (Ephesos Museum)
- Museo degli Strumenti Musicali           (Sammlung Alter Musikinstrumente)
- Camera della caccia e delle armature   (Hofjagd und Rustkammer)


Noi abbiamo visitato gli ultimi tre, posti in comunicazione tra loro, con ingresso centrale all'edificio.
www.khm.at
Orario:  mercoledì/domenica  10.00/18.00
Costo 14€ biglietto comprensivo del Museo di Storia dell'Arte (Kunsthistorisches Museum) che si trova al di là del Ring, in Maria Theresia Platz
          4€ audioguida


Museo di Efeso
 

Questo museo, nato nel 1978, raccoglie i reperti greci e romani degli scavi intrapresi dagli archeologi austriaci dal 1895 a Efeso in Anatolia, l'attuale Turchia, ed in Grecia nell'isola di Samotracia (1870).

sala espositiva del Museo di Efeso
Efeso, in epoca romana, divenne la capitale della Provincia dell'Asia.

testa dell'Imperatore Adriano
fregio della Biblioteca di Celso a Efeso

Tra i pezzi esposti più importanti si trovano i 40 m degli originali 70 m del fregio del Monumento partico, con scene belligeranti d'epoca romana (II secolo d.C.), con "Adozione di Lucio Vero e di Marco Aurelio", "Selene" e "Apoteosi di Lucio Vero";

sala che contiene parte del fregio del Monumento partico
adozione di Lucio Vero e Marco Aurelio
"Apoteosi di Lucio Vero"
"Selene"
"ottagono"

l'Amazzone dell'altare di Artemide, una delle sette meraviglie del mondo antico;

"Amazzone"
"Artemide"























le sculture provenienti dal Tempio dei Misteri in Samotracia;

fregio con amorini

una statua di atleta in bronzo e una statua di bambino con l'oca.

"Bambino con oca"
"Atleta"





















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Museo degli Strumenti Musicali


E' la sezione museale del Neue Burg aperta nel 1947, dedicata agli strumenti musicali di tutti i tempi, e in particolare dell'epoca rinascimentale e dell'epoca barocca.

pianoforte
strumenti a corda
Sono esposti alcuni degli strumenti suonati da eccelsi musicisti che hanno contribuito alla storia della musica, e strumenti che sono vere opere d'arte, non solo per l'acustica ma anche per la cura delle decorazioni e delle forme date ad essi.

strumento a fiato da parata
strumenti musicali particolari

particolare della cetra

particolare di una cetra rinascimentale

tromba intarsiata
Pianoforti, clavicembali, spinette, cetre, strumenti a fiato, a corde e a percussione, sono esposti a profusione per dare un'ampia esemplificazione.

violino di Leopold Mozart







Tra i pezzi di raro valore vi è il violino di Leopold Mozart, padre di Amadeus Mozart, il pianoforte di Clara e Robert Schumann, e la cetra con la quale Anton Karas ha composto la colonna sonora del film "Il terzo uomo".










cetra di Anton Karas
Con l'apporto dell'audioguida (fin troppo dettagliata!), si può ascoltare oltre la descrizione degli strumenti, anche pezzi musicali eseguiti allo strumento descritto.

C'è anche un piccolo laboratorio con meccaniche a vista di alcuni strumenti, per provarne il suono e vederne i meccanismi diversi .

laboratorio di meccaniche strumentali
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Camera della Caccia e delle Armature


Questo museo fu aperto al pubblico nel 1935.
E' una delle collezioni più belle, più grandi e preziose al  mondo, di corazze decorate, selle e paramenti per cavalli, armi e armamenti cerimoniali.

sala espositiva
sala espositiva
armature di cavalieri
preziose armature
Comprende armi e armature di diversi periodi storici, dal XV al XX secolo, legati ad eventi politici, matrimoni e incoronazioni degli Asburgo e delle più grandi case regnanti.

sella intagliata in legno e avorio
armature e protezioni per il cavallo

cavallo e cavaliere armati

Tra le armature non mancano esemplari in miniatura destinate alla vestizione di nobili infanti.

armature per infanti

E' sorprendente il numero degli oggetti esposti, tra i quali anche armi da caccia riccamente intarsiate con avorio o filigrana.

Alcune armature sono vere opere d'arte, capolavori della maestria di fabbri, che hanno usato per le loro incisioni schizzi di artisti come Durer e Holbein.

scudo d elmo decorati
scudo riccamente decorato
























Non mancano armi e armature turche, dati gli eventi storici che hanno visto protagonisti l'Impero austro-ungarico e il mondo orientale.

archi, frecce e farete turche

sciabole e copricapi orientali

cavalcature orientali

CONCLUSIONE
Non pensavamo di trovare una così varia e grande esposizione di esemplari,  concernenti questi tre musei diversi, ma accomunati da una stessa ricercatezza del bello.
Per visitare questi musei occorre molto tempo, quindi consiglio di recarvisi con alcune ore di anticipo rispetto alla chiusura.