giovedì 16 gennaio 2014

La "Danza Macabra" de La Ferté Loupiere


Un piccolo post dal tema insolito...su un piccolo villaggio della Borgogna.

In effetti il tema che voglio trattare non è usuale, ma proprio per la rarità dell'argomento può essere di un certo interesse.
Di queste pitture murali ne esistono solo 8 in Francia, e molto poche in Europa.

La rappresentazione murale di cui parlerò si trova nella chiesa di Saint-Germain nel villaggio francese di La Fertè Loupiere in Borgogna, a soli 27 chilometri da Auxerre.

La piccola chiesa che preserva questo gioiello del XV/XVI secolo fu costruita nel XIII secolo in stile romanico: era ad un'unica navata e con abside semicircolare.
Di quest'epoca si conserva il portale romanico.

portale romanico della chiesa

La chiesa fu rimaneggiata nel XV secolo in stile gotico fiammeggiante dalla famiglia Courtnay (si trova lo stemma di questa famiglia nella finestra della cappella nord).
La volta attuale e la scala a chiocciola in legno che porta al campanile risalgono invece al XVII secolo.

scala a chiocciola
Sulla parete nord della navata centrale si trova la "Danza Macabra".
E' un intonaco su calce secca dipinto con pigmenti naturali.
E' lungo 25 m ed occupa le prime tre arcate della chiesa.
Venne dipinta tra il 1471 e il 1504.
Su uno sfondo bianco spiccano i costumi colorati di ocra, terra, verde, rosa e viola.

navata centrale della chiesa

Dopo la prima pandemia di peste del 1348 che causò in pochi mesi la morte di quasi la metà della popolazione europea, gli uomini dell'epoca, non essendo consapevoli delle cause naturali della malattia, interpretarono la morte di tante persone come un segno della collera di Dio.
Per questo cercarono capri espiatori (gli Ebrei per esempio), intrapresero pellegrinaggi, e si punivano e fustigavano.

La morte divenne un fenomeno familiare.
La Danza Macabra aveva nel tardo-medioevo la funzione di memento mori (ovvero "ricordati che devi morire").

E' questo il monito della scena iniziale del "murales": è raffigurato il "Dict des trois morts et des trois vifs", l'opera di Baudouin de Condé del 1275 che narra l'incontro tra tre morti-viventi e tre gentiluomini vivi.
Qui vengono raffigurati tre mummie-scheletri, di cui uno con falce e lancia, che vanno incontro, vicino ad una croce sormontata da un uccello, a tre uomini a cavallo, un duca, un conte e un principe, che durante una battuta di caccia si trovano vicino ad un antico cimitero.

i tre morti-viventi
i tre cavalieri
"Ciò che sarete voi, noi siamo adesso. Chi si scorda di noi, scorda se stesso"

è il messaggio della scena rappresentata.
Gli uomini sono invitati a rinunciare alla vanità, agli onori e alla ricchezza e a vivere da cristiani devoti se vogliono la salvezza delle loro anime.

Nella scena che segue si vede poi il narratore seduto sotto un arco che scrive su una pergamena.
Seguono tre scheletri musicisti che ritmano la danza suonando l'arpa, la cornamusa e l'organo portatile.

il narratore e i tre scheletri musicisti
La morte è inattesa, inevitabile e uguale per tutti.
E' per questo che nella scena successiva vengono rappresentate tutte le classi sociali.
Ecco quindi 19 coppie costituite ognuna da uno scheletro e da un rappresentante di una classe sociale: il Papa, l'Imperatore, il Cardinale, il Re, il Legato, il Duca, il Patriarca, l'Arcivescovo, il Poliziotto, il Vescovo, l'Amante, l'Avvocato, il Menestrello, il Sacerdote, l'Aratore, il Frate, il Bambino, il Chierico e l'Eremita.

i tre scheletri musicisti - il Papa, l'Imperatore, il Cardinale, il Re
l'Amante, l'Avvocato, il Menestrello, il Curato, l'Aratore
il Bambino, il Chierico, l'Eremita
Sotto questa fascia di personaggi dai visi impauriti, vi sono due altre piccole pitture:
- un "San Michele con il drago", una copia del quadro di Raffaello dipinta nel 1505 oggi custodita al Louvre di Parigi, o la riproduzione di una miniatura d'ispirazione italiana che era stata il modello anche per Raffaello

"San Michele e il drago"
"San Michele e il drago" - Raffaello

- una "Vergine dell'Annunciazione", dove la Vergine inginocchiata e avvolta da un nimbo tiene nella mano sinistra un libro aperto e alza l'altra.

La Danza Macabra fu ricoperta per un periodo con calce.
Fu riportata poi alla luce nel 1910, e si può oggi visitare liberamente.
Orario 8.30/19.00


CONCLUSIONE
Certo il tema trattato in questo post non è dei più allegri.
In ogni caso questo genere d'arte medievale ha rappresentato il monito per coloro che, non sapendo scrivere e leggere, non avevano altro mezzo per apprendere gli insegnamenti della Chiesa se non questo genere di "fumetti".
Ancora oggi la Danza Macabra riesce a trasmettere spunti di riflessione e incute un certo timore.


mercoledì 8 gennaio 2014

Vienna : il Kunsthistorisches Museum (prima parte)


Il Kunsthistorisches Museum, ovvero il Museo di Storia dell'Arte, è una tra le più grandi collezioni d'arte d'Europa.
L'edificio che lo ospita fu costruito tra il 1872 e il 1881 per conservare le collezioni degli Asburgo.
Il sontuoso palazzo fu progettato con una struttura esterna uguale al Naturhistorisches Museum, il Museo di Storia Naturale, che si trova di fronte nella stessa Maria-Theresien-Platz.
Fu ideato da G.Semper e da K.Hasenauer.

Maria-Theresien- Platz e il Naturhistorisches Museum

La facciata presenta un corpo centrale sporgente e un'alta cupola (60 m).
La balaustra di coronamento è decorata da statue di grandi artisti.
All'ingresso si trovano le statue che rappresentano la Scultura e la Pittura.

La decorazione dell'interno del museo, in marmo, stucchi, oro e pitture, richiese dieci anni di lavoro.
Il museo venne aperto al pubblico nel 1891 dall'Imperatore Francesco Giuseppe.

atrio d'ingresso del museo

Le collezioni del museo si distribuiscono sui due piani delle due ali dell'edificio.
per accedere alle collezioni al piano rialzato si devono salire le scale a destra e a sinistra dello scalone centrale, che invece fa accedere alle collezioni del primo piano.

decorazione della cupola
decorazione con stucchi e oro dell'interno


Collezioni egizie e del vicino oriente


Salendo al piano rialzato dell'ala a destra dell'ingresso, si entra nella sezione riguardante queste collezioni che occupano le sale I/VIII.
Questa collezione è tra le più importanti al mondo.
Comprende 12.000 oggetti riguardanti 4.000 anni di storia, dal periodo Predinastico (3500 a.C.), al periodo Paleocristiano.
Le zone trattate sono l'Egitto, la Nubia, la Mesopotamia e il Mediterraneo orientale fino alla Penisola Araba.
Si dividono in 4 aree: Il culto funerario, la storia culturale, la scultura e il rilievo, e lo sviluppo della scrittura.

Le decorazioni delle sale sono murales su carta, copie di pitture murali della tomba del Principe Khnum Hetep a Beni Hassan nel Medio Egitto, eseguite da E.Weidenbalk.

una stele
frammenti del Libro dei Morti e amuleti

Il primo acquisto della famiglia imperiale riguardante questa collezione è stata la figura inginocchiata di Gem-Nef-Hor-Bak acquistata a Costantinopoli nel 1560.
Gli oggetti qui riuniti provengono da donazioni e acquisizioni, da parte di privati e di alcuni membri della famiglia imperiale quali il Principe ereditario Rodolfo e l'Imperatore Massimiliano del Messico.
Altri oggetti furono regali del governo egiziano o provenienti da scavi archeologici compiuti in Egitto e Nubia.

Stele di Imen-Hetep
Thutmosi III























Troviamo sarcofaghi, mummie, vasi canopi, esempi del Libro dei Morti, animali mummificati, ushabti, steli incise, figure divine, oggetti della vita quotidiana (abbigliamento, gioielli e cosmetici) e capolavori di scultura.

sarcofaghi lignei
gioielli























Cito alcune tra le più importanti opere presenti:
- il Sarcofago di Nes-Sciu-Tefnut in pietra grigio verdognola (metanfibolite) del 300 a. C. (proveniente da Saqqara),
- la Mustaba del Principe Ka-Ni-Nisut della V dinastia (proveniente da Giza) ricca di decorazioni,
- l'Ippopotamo in maiolica azzurra (XI/XII dinastia),
- la Testa di riserva della IV dinastia (proveniente da Giza),
- un Bassorilievo raffigurante un leone in mattoni smaltati del VI secolo a.C. (proveniente da Babilonia),
e la lista potrebbe continuare...

Sarcofago di Nes-Sciu-Tefnut
Mustaba di Ka-Ni-Nisut
ippopotamo in ceramica
Testa di riserva
bassorilievo con leone

Collezione greco-romana


Occupa il resto dell'ala destra del piano rialzato del museo, in prosecuzione delle collezioni egizie (sale IX/XVIII).
Comprende 2500 oggetti di arte cipriota, scultura greca e greco-romana, d'arte etrusca e italica, arte romana, arte di tarda antichità, arte paleocristiana e del periodo barbarico.
E' rappresentata l'arte dalle ceramiche dell'età del bronzo di Cipro (terzo millennio a.C.), a reperti medievali.

Cammeo Ottaviano e Roma
Vetri e mosaico Scena d'amore

Vi si trovano sarcofaghi molto decorati, bronzi, statue e rilievi in marmo, ritratti di imperatori romani, oggetti trovati nelle tombe, vasi etruschi, vetri, ceramiche, cammei e gioielli.

Vaso di Achille e Pentesilea
Apollo























Tra le opere più rappresentative c'è:
- la Gemma Augustea, un cammeo in onice con l'apoteosi di Augusto del I
  secolo d.C.,
- la Gemma Claudia con i ritratti di Claudio e Germanico con mogli del I secolo
  d.C.
- la Statua votiva di uomo (proveniente da Cipro),
- il Mosaico di Teseo con labirinto del II secolo d.C. (proveniente da
  Salisburgo),
- la Tavoletta del Senatum Consultum de Bacchanalibus, scoperta in
  provincia di Catanzaro, decreto che vietava i Baccanalia,
- il Sarcofago delle Amazzoni del IV secolo a.C. di arte greca,  
- Ritratti su tavolette di legno di tarda antichità provenienti dall'Egitto,
- la Statua di Athena proveniente da Roccaspromonte, di arte italica
- l'Urna cineraria di Cadmo contro il drago, del II secolo a.C. etrusca
- il Sarcofago con caccia al leone del III secolo d.C.,
- il Fregio Pecora con Agnello proveniente da una fontana in marmo,
- il Torso di doriforo (portatore di lancia),
- Il Busto di Eutrobio
- l'Afrodite d'Este statua in marmo con Eros
...e molti altri.

Gemma Augustea
Gemma Claudia
Statua votiva di uomo
mosaico di Teseo
Sarcofago delle Amazzoni
ritratti su legno
Atena di Roccaspromonte
sarcofago con caccia al leone
fregio Pecora con Agnello

busto di Eutrobio
Torso di doriforo

Afrodite d'Este
Afrodite d'Este

Collezione di scultura e arti decorative


Sempre al piano rialzato, ma sulla sinistra dell'ingresso, è stata riaperta il 1 marzo dopo anni di restauro la Kunstkammer Wien, quest'ala del museo dedicata alle arti e alle curiosità, provenienti dalle camere dei tesori e delle meraviglie degli Asburgo.
E' la più importante collezione del suo genere al mondo, "un museo nel museo".
Sono esposti nelle 20 gallerie 2200 opere medievali, rinascimentali e barocche che percorrono 1000 anni di storia dell'arte.

gioco da tavola con 20 pedine

brocca in oro con Trionfo
bacile con Trionfo dell'Amore



Coppia di Giovani - Tullio Lombardo

Vi sono raccolti materiali esotici e non comuni che un tempo si pensava avessero poteri magici: pietre preziose, corallo, uova di struzzo, denti di squalo (o lingue di drago come si credeva).
Da questi materiali gli artisti hanno creato vere opere d'arte.

strumenti per misurare il tempo
strumenti nautici

Vi si trovano avori, bronzetti, vasi con pietre preziose, orologi, automi, strumenti scientifici, sculture in legno, monete e armi.
Un grande collezionista di queste opere fu Rodolfo II.


coppa con perle e pietre preziose
nave automa


automa

La Vanità - Michel Erhart


Tra le opere di maggior pregio vi sono:
- la Saliera di Benvenuto Cellini del XVI eseguita dall'orafo italiano per il re
  francese Francesco I, rappresentante l'Allegoria del Cosmo con Tellus (la
  Terra) e Nettuno (il Mare),
- una serie di 900 Arazzi fiamminghi e francesi del XVI/XVIII secolo,
- il Servizio da colazione di Maria Teresa in oro,
- Busto di Maria Antonietta, di J.B.Lamoyne
- il Busto dell'Imperatore Rodolfo II,
- il Mercurio alato di Giambologna in bronzo,
- la Madonna col Bambino di A.Rosselino,
- la Madonna di Krumau, del 1390/1400 proveniente da Praga
- una Coppa a forma di drago in lapislazzuli.
- Busto femminile di Francesco Laurana,
- Servizio da tavola di Carlo Alessandro di Lorena, cognato dell'Imperatrice
  Maria Teresa,
insieme a molti altri capolavori.

Saliera di Benvenuto Cellini
particolare della Saliera di Benvenuto Cellini
arazzo
Mercurio alato - Giambologna
Madonna con Bambino - Rossellino
Madonna di Kramau
Busto di Maria Antonietta - Lemoyne
coppa con lapislazzuli
busto femminile di Laurana
Servizio da tavola di Carlo Alessandro di Lorena



Il secondo piano del museo (per ragioni di lunghezza), lo descrivo nel post "Vienna: il Kunsthistorisches Museum (seconda parte)".