sabato 1 novembre 2025

Pisa: il Museo delle Sinopie, una collezione unica al mondo

 

In un edificio a pianta rettangolare, posto sul lato Sud della Piazza del Duomo a Pisa, è stato allestito nel 1979 il Museo delle Sinopie

Museo delle Sinopie

L'edificio fu costruito (insieme alla Chiesa di Santa Chiara chiamata originariamente Chiesa di Santo Spirito), tra il 1257 e il 1386 dall'architetto Giovanni di Simone.  

La costruzione in laterizio con funzione di ospedale fu voluta da Papa Alessandro IV come condizione per la riconciliazione tra Pisa e la Chiesa. Con una bolla infatti Alessandro IV annullò la scomunica a Pisa di Papa Gregorio IX (1241) per aver parteggiato per Federico II. 

L'Aula de Pelegrinaio degli Infermi era una struttura per i poveri, i pellegrini e i malati che passavano per la città ed era gestita da religiosi. Venne chiamato Spedale Nuovo di Santo Spirito o "di Alessandro IV" o "della Misericordia", e infine Ospedale di Santa Chiara

Durante la dominazione fiorentina medicea vennero apportate delle modifiche che fecero perdere le sue connotazioni gotiche per acquisire quelle tardo rinascimentali. I portali furono incorniciati in pietra e vennero aperte altre finestre.

portale rinascimentale con stemma mediceo

L'interno dell'aula aveva pareti dipinte a righe orizzontali bianche e nere e nicchie al pian terreno. 

decorazione a strisce bianche e nere della parete

La parte alta della struttura (oggi non più esistente) era in legno e serviva ai medici per assistere a distanza i malati di peste. Il soffitto era a capriate lignee.

La struttura ebbe funzione di ospedale per sette secoli e chiuse ne 1969. La parte più antica, una volta ripristinate le sue forme originali, fu trasformata nel 1979 in museo.

ingresso del Museo delle Sinopie

Il Museo delle Sinopie raccoglie il più ampio ciclo di grafica Tre/Quattrocentesca conosciuto, una collezione unica al mondo nel suo genere per quantità e qualità.

Le "sinopie" sono il disegno preparatorio degli affreschi, un tracciato dato sul primo strato d'intonaco (arriccio) e sono realizzate con un pigmento rosso, un'argilla chiamata "Terra di Sinope" (dalla colonia greca sul Mar Nero da cui proviene) mischiata ad acqua e data a pennello. Le tracce delle sinopie venivano poi coperte dall'intonachino che veniva dipinto a fresco. 

Le sinopie sono la testimonianza grafica dell'artista, il pensiero che si fa disegno, e custodisce i ripensamenti artistici dell'autore.

Il Museo delle Sinopie ospita e conserva i grandi disegni preparatori venuti alla luce sotto gli affreschi del vicino Camposanto Monumentale.

Camposanto Monumentale

A causa del bombardamento della città del 27 luglio 1944, durante la seconda guerra  mondiale, una granata dell'artiglieria americana cadde suCamposanto Monumentale. Scoppiò un incendio e il piombo del tetto si fuse, colando sulle pareti e danneggiando gli affreschi che le decoravano. Essendo necessario un restauro, gli affreschi furono staccati dagli intonaci con la tecnica dello "strappo" della pellicola pittorica.

Le prime sinopie del percorso museale esposte al pian terreno sono quelle dei primi affreschi realizzati nel Camposanto Monumentale, ovvero la Cosmogonia Teologica e i primi affreschi del ciclo Storie del Vecchio Testamento di Piero di Puccio, Storie Cristologiche di Bonamico di Martino da Firenze detto Buffalmacco e la Crocifissione di Francesco Traini.

sinopia della Crocifissione (Francesco Traini - 1330/1335)

sinopia della Cosmogonia Teologica (Pietro di Puccio - 1389/1391)

sinopia della Costruzione dell'Arca di Noè (Piero di Puccio - 1389/1391)

sinopia del Diluvio Universale (Piero di Puccio - 1389/1391)


sinopia della Ascensione (Bonamico Buffalmacco - 1336/1341)

Nelle sinopie di Francesco Traini e di Buffalmacco gli artisti definiscono i personaggi nei minimi particolari, mentre in quelle di Piero di Puccio la plasticità delle figure è resa attraverso un accennato chiaroscuro.

Le sinopie seguenti sono quelle realizzate da Benozzo di Lese detto Gozzoli, le ultime in ordine di tempo realizzate nel Camposanto Monumentale, sempre del ciclo Storie del Vecchio Testamento.

particolare della sinopia dell'Adorazione dei Magi (Benozzo Gozzoli - 1468/1470)

sinopia della Verga di Aronne e il serpente di bronzo (Benozzo Gozzoli - 1481)

particolare della sinopia della Giovinezza e sacrificio di Isacco (Benozzo Gozzoli - 1473/1475)

Nelle sinopie di Benozzo Gozzoli si evidenziano le demarcazioni delle linee di fuga e le quadrettature.

Nel piano ammezzato, sono visibili su due registri le sinopie del Trionfo della Morte, del Giudizio Universale, l'Inferno e delle Storie dei Santi Padri (o Tebaide) di Bonamico di Martino da Firenze detto Buffalmacco (del ciclo dei Novissima), delle Storie di Giobbe di Taddeo Gaddi, delle Storie di Efisio e Potito di Spinello Aretino e delle Storie di San Ranieri di Andrea Bonaiuto e Antonio Veneziano.

piano ammezzato

piano ammezzato

sinopia del Giudizio Universale e dell'Inferno (Buffalmacco - 1336/1341)

sinopia dell'Inferno (Buffalmacco - 1336/1341)

sinopia del Giudizio Universale (Buffalmacco - 1336/1341)

sinopia delle Storie dei Santi Padri o Tebaide (Bonamico Buffalmacco - 1336/1341)

particolare della sinopia del Trionfo della Morte (Bonamico Buffalmacco - 1336/1341)

sinopia del Combattimento di Sant'Efisio (Spinello Aretino - 1390/1391)

Taddeo Gaddi accenna lo schema generale e fissa le figure essenziali, di Spinello Aretino si intravvedono i segni dello sviluppo dell'opera, Andrea di Bonaiuto è un compositore dal tratto leggero, mentre Antonio Veneziano è un abile disegnatore.

Nell'Ottocento si fecero copie dei cicli pittorici del Camposanto per fissarne la memoria di ciò che stava sparendo sotto gli occhi per le condizioni climatiche e il passare del tempo. Una serie di queste copie fu incisa da Carlo Lisinio, maestro d'intaglio e Conservatore del Camposanto

Al piano superiore del museo sono esposte le sue incisioni (1812), insieme a due delle quarantasei realizzate dal figlio Giovanni Paolo su disegno di Giuseppe Rossi (1832).

San Ranieri prende l'abito da eremita (Andrea Bonaiuti - disegno e incisione di Carlo Lisinio - 1828)

Costruzione dell'Arca, approdo al monte Ararat e sacrificio (Pietro di Puccio - disegno e incisione di Carlo Lisinio - 1828)

Ogni sinopia è accompagnata da pannelli esplicativi molto validi per comprendere meglio le parti poco leggibili delle opere.

www.opapisa.it

Orari:   lunedì/domenica    9.00/20.00
             controllare sempre il sito ufficiale per possibili variazioni (domenica e festivi)
Costo:  Museo delle Sinopie + Cattedrale                                                                             8 €
            Camposanto + Cattedrale + Battistero + Museo Opera + Museo Sinopie              11 €
            Camposanto +Cattedrale + Battistero + Museo Opera + Museo Sinopie + Torre  27 € 
  
            i biglietti sono validi per 1 anno dalla data scelta

CONCLUSIONI                                                                                                                         Il Museo delle Sinopie è un completamento della lettura degli affreschi ammirati in precedenza in situ. E' un museo che rappresenta una rarità, sia per il numero di sinopie, sia per l'importanza delle opere che con esse sono state create. Nei post che ho già pubblicato riguardanti gli affreschi del Camposanto ho introdotto le foto delle sinopie e delle incisioni di Carlo Lisinio, in modo da avere un quadro completo delle opere. Per questo in questo post le foto non sono così numerose rispetto a quelle scattate.