martedì 11 dicembre 2012

Midi-Pirenei: Cahors, tra arte e gastronomia


SITO TURISTICO                          www.tourisme-cahors.fr
UFFICIO TURISTICO                    Place Francois Mitterand

Cahors è una città della Francia del sud-ovest, del nord della regione dei Midi-Pirenei, nel dipartimento del Lot.
Ha una caratteristica geografica particolare, sorge in una curva del fiume Lot, che la circonda per la maggior parte, costituendo così una penisola.


il fiume Lot

I Cadurci, una popolazione celtica, le diedero il nome di Divona, il nome di una divinità dell'acqua, per la presenza in questa zona di una sorgente naturale.
Nel 50 a.C. la città divenne gallo-romana e prese il nome di Civitas Cadurcorum (città dei Cadurci), e il nome si andò col tempo cambiando in Cadurcum, Caurs, e infine Cahors.

Durante il periodo gallo-romano fu una città fiorente, che esportava stoffe e vino, già famoso allora.
In seguito fu occupata dai Saraceni, dai Vichinghi e dagli Ungari.























 
Nel 1249 diede i natali a Jacques Duèze, che divenne Papa col nome di Giovanni XXII durante la Cattività avignonese, che migliorò notevolmente la città, costruendo il ponte per cui Cahors è famosa, e fondò l'università che nel 1751si fuse con quella di Toulouse.
Per Cahors il periodo tra il XII e il XIV è un'età d'oro, durante il quale sostavano nella città molti pellegrini diretti a Santiago di Compostela (come tutt'ora fanno), e il potere era dei vescovi-conti, che intrapresero la costruzione di mura, della cattedrale e di nuove case.


Tra il XIII e il XIV secolo alcune famiglie di mercanti della città e banchieri lombardi praticano l'attività dell'usura, condannata in quell'epoca dalla chiesa, e il termine Caorsin era divenuto sinonimo di usuraio.
Per questo motivo gli usurai di Cahors vengono nominati insieme a quelli di Sodoma, come malvagi nell'Inferno di Dante (XI.50).

La prosperità della città ebbe un arresto durante le guerre di religione e la Guerra dei 100 anni con la dominazione inglese.
La città fu anche occupata dalle truppe di Enrico di Navarra nel 1580.




Il simbolo della città è certamente il Pont Valentrè, capolavoro dell'arte fortificata.
E' considerato il ponte fortificato più bello e meglio conservato in Europa.
Il ponte pedonale che attraversa il fiume è posto nell'angolo nord-ovest della città e come passaggio sul cammino per Santiago de Compostela è stato elencato nel Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.


viti vicino al ponte

una delle tre torri
una delle tre torri
































Il ponte è su 6 arcate gotiche e possiede 3 torri merlate a 3 piani, due delle quali con piombatoi per difesa.
La sua costruzione fu iniziata nel 1308 e a quell'epoca era affiancato da altri due ponti che attraversavano il fiume, ora scomparsi.







Quando fu restaurato nel XIX secolo sulla sua torre centrale fu posto un diavolo scolpito, in ricordo della leggenda che si narra intorno al ponte: il suo costruttore non vedendo mai la fine dei lavori di costruzione fece un patto con Satana, che s'impegnava ad aiutarlo in cambio della sua anima.
A ponte quasi finito il costruttore cercò di non mantenere la sua promessa, quindi il diavolo si sistemò su una torre e ogni volta che si poneva l'ultima pietra lui la notte la toglieva, non permettendo di terminare mai il lavoro.



statua di Léon Gambetta




Il centro della città medievale è diviso dalla città moderna dal Boulevard Gambetta, strada costruita sul tracciato delle vecchie mura.
Lungo questa strada costruita nel XIX secolo si trova Place Mitterand dove c'è la statua del suo famoso concittadino Léon Gambetta, presidente del consiglio dei ministri e padre della III Repubblica, nato a Cahors nel 1838.
(Abbiamo notato che in Francia in ogni città c'è una via dedicata a questo uomo di Stato!)




Il centro città medievale è un dedalo di stradine con case rinascimentali ed ad arcata, dove dominano i mattoni e il pan de bois.

case a pan de bois

Tra gli edifici spicca la Tour de Jean XXII, la cosiddetta la torre del Papa, che un tempo faceva parte del trecentesco Palazzo di Jacques Duèze, alta 34m.


Tour Jean XXII

Accanto ad essa si trova la chiesa di Saint-Barthelemy del XIV secolo, con campanile sulla facciata.

chiesa di Saint-Barthelemy
campanile e facciata di Saint-Barthelemy



Cattedrale di Saint-Etienne









La Cattedrale di Saint-Etienne è simile a quella di Saint-Front a Perigueux, per la sua impostazione architetturale e le sue due cupole in stile bizantino rette da 6 pilastri, le più ampie di Francia.




abside della Cattedrale

Lo stile che viene rappresentato è un esempio di quello di transizione tra il romanico e il gotico.
Fu costruita nel XI secolo su una chiesa costruita nel VII secolo da Saint-Didier.
Fu consacrata nel 1119 dal Papa Callisto II.
Appare come un edificio fortificato con finestre nascoste, in quanto a quell'epoca i vescovi avevano il potere di signori feudali, come conti o visconti di Cahors.

Cattedrale

facciata della Cattedrale

La facciata della cattedrale ha un portale a 3 strombature, sormontato da una galleria di piccoli archi e un grosso rosone .
Nella parte nord della cattedrale la facciata secondaria è in stile romanico ed è anch'essa fortificata.







portale della facciata della Cattedrale
portale romanico della Cattedrale


cupole della Cattedrale

particolare del timpano

timpano del portale romanico


L'interno è ad una navata senza il transetto.
Vi sono muri con affreschi medievali e in una volta l'affresco del XIV secolo raffigurante S.Stefano con 8 profeti che rincorrono ognuno un animale.
L'abside presenta 3 cappelle gotiche.
In un piccolo museo sono custodite le reliquie della Santa Cappa che copriva la testa di Cristo nella tomba.


affresco in una cupola

navata della Cattedrale
abside della Cattedrale

Il chiostro è in stile gotico fiammeggiante.
Fu costruito nel 1504, e in esso sono illustrate le scene di vita quotidiana e vi si trovano una Madonna e un affresco del Giudizio Universale.

chiostro della Cattedrale
chiostro della Cattedrale




chiostro
particolare del chiostro



mercato al coperto
Di fronte alla cattedrale si trova il mercato coperto e nella piazza il sabato e il giovedì mattina si svolge un mercato all'aperto.
Cahors è infatti una città nota per la sua gastronomia, costituita dai "diamanti neri" ossia i tartufi che si possono acquistare da dicembre a marzo, per il foie gras e il confit d'anatra e d'oca, e per il suo vino AOC (Appelation d'Origine Controlée), un robusto vino rosso tanninico e il suo cépage è costituito per il 70% da Cot (chiamato anche Malbec) e il restante 30% da Merlot o da Tannat.
I suoi aromi speziati, che si avvicinano al caffè e ai frutti rossi, si adattano ai piatti tipici della regione come la cassoulet, il confit d'anatra e d'oca, e i funghi.







CONCLUSIONI
A volte si può capitare in luoghi visti casualmente in televisione per motivi diversi dal turismo.
A noi è capitato di vedere in una trasmissione di cucina del canale Gambero Rosso, lo chef inglese Jamie Oliver recatosi a Cahors per descrivere i prodotti di questa città. Vedendo il Ponte  Valentrè alle spalle dello chef mentre parlava, ci siamo incuriositi e abbiamo deciso di inserire questa città nel viaggio in cui abbiamo percorso il sud-ovest della Francia nell'agosto di quest'anno. 
Abbiamo scoperto così per caso un sito turistico non troppo pubblicizzato.
Un gradita sorpresa!

Troverete citato questo mio post al link http://www.goeuro.it/blog/francia-tolosa-midi-pirenei/


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