giovedì 3 ottobre 2013

Il castello di Sully-sur-Loire, porta orientale della Valle della Loira


Il castello di Sully sur Loire (da non confondersi con il castello di Sully in Borgogna) si trova in Francia nella regione del Centro, nel dipartimento Loiret.
Sorge sulla riva sinistra della Loira.

Questo castello rinascimentale dall'aspetto fiabesco costituisce la porta orientale della Valle della Loira, e facendo parte dei castelli che impreziosiscono questa valle, è anch'esso iscritto nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.

In questo luogo già in epoca gallo-romana vi si trovava un forte.
Sully deve forse il suo nome proprio al generale romano Sillius che all'epoca di Giulio Cesare fece costruire in quest'area una villa.

Il castello viene però per la prima volta menzionato in epoca medievale (1102), come postazione di controllo a difesa di un ponte in pietra, di epoca romana, che attraversava la Loira in questo punto, andato distrutto nel 1363.

La fortezza medievale venne costruita da Gauthier de Sully.
L'edificio aveva otto torri angolari, di cui una sola ancora ne rimane.
Nel 1218 Filippo Augusto costruì una torre di forma cilindrica oggi scomparsa.

L'attuale costruzione venne voluta nel 1395 da Guy de la Trémoille.
L'opera venne affidata all'architetto del Louvre e di Vincennes, Raymond du Temple.

Subì dei danni durante le guerre di religione, e la cappella fu distrutta nel 1563.
Nel 1602 il castello venne acquistato da Maximilien de Béthune, Grand Sully, primo duca di Sully, ministro e consigliere del re Enrico IV.

Nel XVIII secolo si apportarono modifiche e nuove costruzioni al castello.
Nel 1714 il Maresciallo di Vianges Claude Morey fece costruire la facciata nord.
 
Tra i personaggi che soggiornarono al castello di Sully si ricorda Giovanna d'Arco, imprigionata da Georges de Trèmoille, favorito del Delfino di Francia (futuro re Carlo IV), all'epoca proprietario del castello, che temeva l'influenza sul re esercitata dall'eroina.
Giovanna d'Arco infatti si era recata al castello per convincere il Delfino a recarsi a Reims per essere incoronato re di Francia dopo la sconfitta degli Inglesi a Patay.

Voltaire fu esiliato in questo castello tra il 1716 e il 1719.
Era stato allontanato dal re da Parigi per aver scritto testi denigratori ed epigrammi.
Per lui nella sala d'onore fu costruito un teatro per poter rappresentare le sue opere.

Nel castello il giovane re Luigi XIV, accompagnato dalla madre Anna d'Austria e dal cardinal Mazzarino, vi trovò rifugio durante il periodo della Fronda.
Tra i suoi proprietari ci fu anche il Maresciallo Mac-Mahon, duca di Magenta e primo Presidente della Repubblica Francese.


Il castello si presenta ai nostri occhi circondato da fossati ancora alimentatati dalla Sange, un affluente della Loira.
Ci appare imponente, con le sue alte torri con tetti muniti di garitte, con il possente mastio e la sua ala residenziale.

lato est del mastio

Il mastio, costruito nel XIV secolo, è a pianta rettangolare, con torri cilindriche sporgenti agli angoli.
Quelle del lato ovest si chiamano "Nouvion" e "Vilebon", quelle del lato est "Chapelle d'Anguillon" e "Verrines".
Alcune di esse hanno il tetto a punta, merli e cammino di ronda.

mastio

La porta d'accesso è fiancheggiata da torri cilindriche, ed era dotata un tempo di ponte levatoio.

facciata orientale del Petit Chateau ed entrata al castello

entrata al castello

tombe del duca di Sully e di sua moglie






Entrando si visitano alcuni ambienti con soffitto a volta, la cucina e la dispensa.
Trovano posto in questi primi ambienti le tombe del duca di Sully Maximilien e della sua seconda moglie Rachel de Cochefilet.


cucina
ambiente medievale

Poi si sale al piano nobile, dove si attraversano la grande Sala d'onore e gli appartamenti residenziali del duca.
Vi sono due sale medievali del XIV secolo con 13 ritratti di famiglia.
Su un camino monumentale si trova una grande pittura rappresentante il "Castello di Roisney-sur-Seine".
Porte in ferro si aprono sullo studio di Sully, mentre altre in legno sono del XVII secolo.

salone d'onore con ritratti
camino con pittura del "Castello di Roisney-sur-Seine"
salone d'onore

Alcuni arazzi del XVII secolo si trovano negli Appartamenti di Psyché, che prendono il nome  dal soggetto che i sei arazzi stessi rappresentano: le avventure di Psiche tratte dalle "Metamorfosi" di Apuleio, scrittore latino del II secolo.

un arazzo con storia di Psiche
un arazzo con storia di Psiche
appartamenti di Psiche

Tra le stanze del castello vi è anche quella riservata al re, arredata in stile Luigi XIV, con bellissime tappezzerie in seta blu e oro e arazzi del XVII secolo.

camera del re
camera del re
arazzo del XVII secolo della camera del re

Nella Torre di Anguillon i piani sono collegati da una scala a chiocciola che conduce sino all'ultimo piano, dove si trova una struttura in legno a forma di carena rovesciata del XIV secolo, ancora ben conservata, e il cammino di ronda.

cammino di ronda
scala a chiocciola


carpenteria del sottotetto

Nella corte quadrangolare, davanti al mastio, si trova il Petit Chateau, la residenza dei Sully rimaneggiata nel XIX secolo, e la Torre di Béthune costruita per ospitare i cannoni, con muri spessi 5m, di cui è rimasto solo il secondo piano.
Il collegamento tra il Petit Chateau e l'ala settentrionale fu costruito nel XVIII secolo.

corte
grande salone
camera del Petit Chateau
camera del Petit Chateau

Nel parco del castello, attraversato da canali, un tempo si trovava la Collegiale di Saint-Ythier, divenuta parte poi dell'abitato di Sully.
Dedicata al vescovo di Nevers, conserva belle vetrate.

Orario: febbraio/marzo  e ottobre/dicembre
                                          martedì/domenica   10.00/12.00  14.00/17.00
             aprile/giugno     e settembre
                                          martedì/domenica   10.00/18.00
             luglio/agosto      tutti i giorni               10.00/18.00
             chiuso in gennaio
Costo 7€
visite guidate 8€


CONCLUSIONI
Il castello di Sully rappresenta il "primo assaggio" dei famosi castelli di cui la Valle della Loira è costellata.
Certamente questo castello non ha la notorietà di quello di Chambord o di Amboise o di Cheverny, ma certamente ha anch'esso un valore storico e artistico non indifferente, basti solo pensare alle personalità che hanno soggiornato in esso, o alla pregevole carpenteria eseguita da validissimi capi-mastri di Orleans che ha cavalcato i secoli.



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