E' anche il più grande monastero dell'Austria e uno dei monasteri medioevali più grandi del mondo.
Fu fatta costruire dal margravio Leopoldo III di Babenberg il Santo nel 1133, su richiesta di suo figlio Otto che era entrato nell'ordine cistercense (le sue reliquie si trovano all'abbazia).
uno degli ingressi del monastero |
I primi dodici monaci chiamarono l'abbazia Heiligenkreuz, ovvero "Santa Croce", come segno di devozione alla redenzione da parte della croce.
Il re di Gerusalemme, Baldovino IV fece dono di un frammento della Santa Croce a Leopoldo V d'Austria, che a sua volta lo portò all'abbazia nel 1188.
L'abbazia fondò numerosi monasteri, dove vengono venerati S.Benedetto (dalla cocolla nera) e S.Berardo (dalla cocolla bianca).
ingresso al cortile interno dell'abbazia |
Nel XVI/XVII secolo subì gravi danni durante le guerre con i Turchi.
L'abbazia fu dunque ricostruita e trasformata in stile barocco nei secoli XVII/XVIII .
cortile |
Varcato l'ingresso ci si trova in un cortile barocco, circondato da arcate e decorato con un'Assunzione della Vergine e una fontana opere di Giovanni Giuliani, uno degli artisti che più lavorarono nel monastero.
cortile con colonna della Trinità |
cortile con fontana |
Sul cortile si trova anche la facciata romanica asimmetrica della chiesa abbaziale: presenta tre finestre, simbolo della Trinità.
Alle sue spalle si trova la torre del XVII secolo.
facciata della chiesa abbaziale, torre e colonna della Trinità |
La chiesa presenta elementi romanici e gotici dell'architettura cistercense.
All'interno, le tre navate della chiesa e le volte a crociera sono romaniche (terminate nel 1187), mentre il coro (1295) su alti pilastri, con trifore e vetrate del XIV secolo, è un capolavoro del gotico austriaco.
navata dell'abbaziale |
navata romanica dell'abbaziale |
Giovanni Giuliani ha ideato la tribuna d'organo e gli stalli (1708/1712).
Gli stalli sono di legno di noce e tiglio.
Presentano rilievi che raffigurano la vita di Gesù, e busti rappresentanti Santi, abati, vescovi e uomini politici.
stalli con busti e bassorilievi |
stalli |
Vi hanno suonato Franz Schubert e Anton Bruckner.
Viene chiamato "organo di Schubert" in quanto il musicista vi compose uno speciale brano d'organo.
organo di Schubert |
tribuna d'organo |
Nel 1900 venne tolta la parte in stile barocco interna della chiesa.
L'altare maggiore è quindi neogotico come il baldacchino che lo sovrasta, copia di uno italiano di una chiesa vicino a La Spezia.
La croce è in legno verniciato ed imita un crocifisso italiano del XII secolo.
Alcune tombe trovano posto nella chiesa, tra le quali quelle di G.Giuliani e M.Altomonte che lavorarono nel monastero.
baldacchino con crocefisso |
baldacchino dell'altare maggiore |
coro |
vetrate del coro |
Dall'abside si passa nella Sacrestia barocca del XVIII secolo, con stucchi rococò, un crocefisso in piombo e armadi intarsiati di 20 tipi diversi di legno, che richiesero un tempo di realizzazione di 20 anni.
Sacrestia |
armadi intagliati della Sacrestia |
soffitti con stucchi rococò della Sacrestia |
Si attraversa poi la Frateria, usata per fabbricare scarpe e stivali.
La sala di lavoro dei monaci è a tre basse navate con massicci pilastri.
Dei dipinti murali del XIII secolo rimangono solo macchie scure, ma un tempo erano in due colori: bianco e rosso.
Sono disegnati in rosso anche i mattoni.
Frateria |
E' costituito da 400 colonne di marmo rosso.
La volta è a crociera e in esso si trovano numerose tombe.
Sono collocate in esso due gruppi scultorei di G.Giuliani: "Gesù che lava i piedi a S.Pietro" e "La Maddalena che unge i piedi i Gesù" in legno di tiglio del 1705.
chiostro |
chiostro |
chiostro |
chiostro |
chiostro con tombe |
"Gesù che lava i piedi a S.Pietro" |
Lungo il chiostro si trova la Sala Capitolare dove avviene l'elezione dell'abate e l'investitura dei novizi.
E' anche il sepolcro più importante dell'Austria, quello della stirpe più antica dell'Impero austriaco.
Sala Capitolare |
tomba del duca Federico II |
rosone della Sala Capitolare |
soffitto barocco della Sala Capitolare |
Sulle pareti sono rappresentati i membri della famiglia dei Babenberg, di alcuni dei quali si conservano le tombe in questa sala: il margravio Leopoldo IV, il duca Leopoldo V, il duca Federico I e il duca Federico II il Belligerante.
Sulla volta vi si trovano dipinti barocchi.
Il rosone vinse il primo premio per i colori e la composizione alla Mostra Mondiale di Parigi nel 1889.
Vita della famiglia Bebenberg |
Si affaccia sul chiostro il Padiglione della fontana, sala di lavaggio fino al XVI secolo, con alcune vetrate del XIII secolo che rappresentano le due abbazie fondate da Leopoldo III, qui rappresentato con la moglie Agnese e sei dei loro figli, e con il figlio Otto divenuto poi vescovo.
La fontana con cinque bacini in piombo, venne fatta a Roma nel 1556.
Padiglione della fontana |
vetrate del Padiglione della fontana |
vetrata del Padiglione della fontana |
Sempre lungo il chiostro si trovano la barocca Cappella di S.Anna, che in origine fungeva da sacrestia e biblioteca, e la barocca Cappella funeraria, in origine il parlatorio, l'unico luogo dove i monaci potevano parlare in quanto dovevano rispettare il silenzio (oggi il silenzio è d'obbligo solo nelle ore notturne).
Oggi funge da cappella che ospita i morti prima di essere sepolti.
Cappella di S.Anna |
Cappella funeraria |
Infine il Corridoio di lettura, dove alle 20.00 i monaci leggono un capitolo della Regola di S.Benedetto e dove il Giovedì Santo avviene il rito della lavanda dei piedi.
Le finestre semicircolari sul pulpito di lettura sono del XIII secolo in grigio chiaro, per testimoniare una vita semplice.
Corridoio della Lettura |
vetrate del corridoio di lettura |
vetrata del corridoio di lettura |
L'abbazia è sempre stata un importante centro della musica in Austria.
Il canto monodico dei monaci è l'espressione dell'individualità che si fonda nella comunità.
Il coro dell'abbazia, le "più belle voci sante", ha raggiunto una fama mondiale; si può assistere alle Messe con i canti gregoriani dei monaci.
Nell'abbazia si trova una Scuola di Filosofia e Teologia per 100 studenti.
www.stift-heiligenkreuz.org
Orario: solo con visite guidate lunedì/sabato 10.00-11.00-14.00-15.00-16.00
domenica e festivi 11.00-14.00-15.00-16.00
Costo 7,50€
CONCLUSIONE
Siamo capitati in quest'abbazia un po' per caso, dopo esserci recati a Mayerling (al quale ho dedicato il post "Mayerling: cronaca di due aristocratici amanti"), dal quale dista pochissimi chilometri.
E' qui che fu seppellita in fretta e di notte la baronessa Mary Vetsera, trovata morta con il principe Rodolfo nel castello di caccia non molto distante.
Questa abbazia e' stata una piacevole scoperta che consiglio per una breve gita nel bosco viennese.
Nessun commento:
Posta un commento