giovedì 3 dicembre 2015

Roma: il Museo di scultura antica Giovanni Barracco


Il Museo di scultura antica Giovanni Barracco, posto a Roma vicino Campo de' Fiori, è uno di quei musei della città conosciuto da pochi e frequentato da chi lo scopre un po' per caso, nonostante la sua posizione centrale.

Invece è questo un museo che a mio parere andrebbe valorizzato di più, segnalandolo per la sua preziosa collezione di sculture d'arte egizia, assira, cipriota, fenicia, etrusca e greco-romana, donata dal ricco e nobile collezionista Giovanni Barracco.


La famiglia calabrese dei Barracco era considerata la più ricca del Regno delle Due Sicilie.
Animati da ideali liberali durante i moti del '48, finanziarono l'impresa garibaldina in Calabria.

Giovanni Barracco





Giovanni Barracco fu consigliere comunale a Napoli, fu deputato al primo parlamento dell'Italia unita e membro della commissione che conferì il titolo di re d'Italia a Vittorio Emanuele II, fu eletto alla camera dei deputati per più legislazioni ed eletto Senatore del Regno.
Fu un appassionato d'archeologia e si occupò in politica della conservazione del patrimonio artistico.









La sua formazione classica e l'amicizia con il direttore degli scavi di Pompei e del Museo Archeologico di Napoli Giuseppe Fiorelli lo portarono ad occuparsi di scultura antica, e ad acquistare opere d'arte sul mercato antiquario internazionale .
Fu soprattutto un esperto di arte egizia e sapeva leggere i geroglifici.
A Roma, la sua abitazione di Via del Corso era divenuta una casa-museo.
Nel 1902 Giovanni Barracco donò la sua collezione al Comune di Roma in cambio di un terreno edificabile vicino al Tevere, dove venne costruito un edificio per conservare le opere d'arte.
Negli anni '30 però in occasione della ristrutturazione urbanistica l'edificio fu demolito e la collezione fu poi allestita nel 1948 nell'odierna sede museale, il palazzo chiamato Farnesina ai Balluari.

ingresso al museo e facciata della Farnesina ai Baullari
L'edificio fu costruito tra il 1520 e il 1523 dal prelato bretone Thomas le Roy, su progetto forse di Antonio da Sangallo il Giovane, ma più probabilmente di Jean de Chenevières.

L'edificio prese il nome di "Farnesina ai Balluari" o "Piccola Farnesina" per i gigli di Francia che decorano gli ambienti del palazzo (concessi al prelato da Francesco I per aver collaborato alla stipula del concordato nel 1516 tra Leone X e il re francese, e aggiunti agli ermellini bretoni già presenti nel suo stemma), simboli che vennero confusi con quelli della famiglia Farnese, e che fecero pensare che il progetto dell'edificio fosse attribuibile a Michelangelo.

gigli di Francia e code di ermellino sulle piastrelle del pavimento del palazzo
Prende il nome dei "balluari" dai fabbricanti di bauli che avevano le loro botteghe in questa zona.

Nel 1671 l'edificio passò ai Silvestri: lo scorpione del loro stemma e le api dei Barberini ai quali erano imparentati, si ritrovano negli affreschi del primo piano.

putti con uno scorpione in mano nelle volte del pianerottolo del primo piano del palazzo
Il palazzo fu poi espropriato dal Comune di Roma nel 1885 per permettere l'apertura di Corso Vittorio Emanuele II.
Per questo, pur essendo stato salvato dalla demolizione, venne ristrutturato da Enrico Guj con l'aggiunta di una facciata su Corso Vittorio Emanuele II in stile con il resto del palazzo, e una scalinata davanti all'ingresso attuale.
Durante questi lavori si trovarono, a quattro metri sotto l'attuale piano stradale, i resti di una casa romana del III/IV secolo d.C., oggi non visitabili.

Anni fa visitai il suggestivo sito romano (di cui si conservano parte del colonnato, del pavimento marmoreo e degli affreschi con scene di caccia e di pesca conservati nella Sala dei Calchi al pianterreno del palazzo), inizialmente edificio pubblico ad uso delle quattro fazioni equestri che gareggiavano a Roma,e divenuto in seguito una domus privata.
Peccato non poterlo visitare!

affresco di anatra con biscia (dalla domus romana)
Varcato l'ingresso del palazzo ci si trova in un piccolo cortile interno dove si trova il torso di una copia romana da originale ellenistico di Apollo seduto su una roccia (dagli Horti di Cesare a Trastevere).

cortile della Farnesina ai Baullari
cortile della Farnesina ai Baullari


torso di Apollo seduto su una roccia (copia romana da un originale ellenistico - dagli Horti di Cesare in Trastevere)
Il museo è allestito al pianterreno, al primo piano e al secondo piano del palazzo.
Nelle nove sale espositive sono conservate 400 opere, raggruppate in base alla civiltà a cui appartengono, dal III millennio a.C. all'Alto Medioevo. 

Al pianterreno oltre la biglietteria e il bookshop, si trovano la Biblioteca Barracco (con classici greci e latini e volumi dedicati alle civiltà legate alla sua collezione), la Biblioteca Pollah (Ludwing Pollak era un antiquario e uno studioso amico di Giovanni Barracco, e dopo la morte di quest'ultimo divenne direttore onorario del museo), e la Sala dei Calchi.

In questa sala sono esposti i calchi di opere d'arte conservate in altri importanti musei.

copia della statua acefala del Principe Gudea di Lagash (dal Museo del Louvre - Parigi)
copia del Busto di Amenemhet III  (dal Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps)
copia del Fregio in mattoni smaltati policromi del Palazzo di Susa (dal Museo del Louvre)
Salendo alle sale del museo poste al primo piano si può iniziare ad ammirare l'architettura del palazzo e le sue decorazioni pittoriche nelle volte delle scale.

interno del palazzo
interno del palazzo


decorazione pittorica del soffitto del palazzo
un soffitto ligneo del palazzo
decorazioni del palazzo
particolari del palazzo



Nella Sala I sono esposte opere di arte egizia (scultura e rilievi funerari).

Sala I
Stele del dignitario Nefer (Alto Regno IV Dinastia - da Giza)
Stele di Keti (Medio Regno XII Dinastia) - Rilievo funerario di Akhethopet (Antico Regno IV Dinastia - da Giza) - Rilievo funerario con scena di mungitura (Antico Regno -V Dinastia - da Menfis)
Sfinge femminile di personaggio di alto lignaggio della corte di Thutmosis III (Nuovo Regno XVIII Dinastia - dall'Iseo del Campo Marzio a Roma)
vaso canopo con coperchio di cinocefalo (a sinistra) e vaso canopo con coperchio a testa di falco (a destra) - (Età saltica XVI Dinastia)
a sinistra: Testa di Sethi I (Nuovo Regno XIX Dinastia) - a destra: Testa maschile barbuta (Epoca Tolemaica - I sec. a.C.)
Opere degne di nota racchiuse nelle vetrine sono: una statuetta di impastatrice (Antico Regno V Dinastia), la statuetta di Kenthi-Kheti (Medio Regno XII Dinastia), la statuetta di Sobekhotep (Medio Regno) e la stele di Memi (Medio Regno).

vetrine della Sala I
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Nella Sala II sono esposte opere di arte egizia e arte mesopotamica.

Sala II

Arte Egizia: sarcofagi, ushabiti e maschere di mummia

clessidra ad acqua (epoca tolemaica III sec.a.C. - dall'Iseo del Campo Marzio a Roma)
frammento di coperchio di sarcofago (epoca tolemaica III sec.a.C.)
maschera di mummia (epoca tolemaica I sec.a.C.)
maschera di mummia (epoca romana II sec. d.C.)
Inoltre nelle vetrine: frammento di sarcofago (terzo periodo intermedio XXI Dinastia), modello di scultura (epoca tolemaica IV sec.a.C.) e ushabiti (epoca tarda).

vetrina della sala II
vetrina della sala II
Arte mesopotamica: rilievi assiri, chiodi di fondazione, scrittura cuneiforme e arte partica.

rilievo di Arcieri elamiti in alta uniforme (impero neo-assiro VII sec.a.C. dal Palazzo Nord di Ninive)
rilievo di Soldati e cavalli (impero neo-assiro VII sec.a.C. dal Palazzo Nord di Ninive)
rilievo di Soldati elamiti (impero neo-assiro VII sec.a.C. dal Palazzo Nord di Ninive)
rilievo di Genio alato inginocchiato (impero neo-assiro IX sec. a.C. dal Palazzo Nord-Ovest di Nimrud)
rilievo di Cavalieri e soldati armati di fionda (impero neo-assiro VII sec.a.C. dal Palazzo Sud-Ovest di Ninive)
rilievo di Donne deportate (impero neo-assiro VII sec.a.C. dal Palazzo Nord di Ninive)
rilievo La preda della caccia (impero neo-assiro VII sec. a.C. dal Palazzo Nord di Ninive)
nel retro della foto a sinistra chiodo di fondazione con Divinità maschile inginocchiata (epoca neo-sumerica 2150/2125 a.C. da Girsu - Mesopotamia meridionale) - a destra: chiodo di fondazione con Sovrano che regge un cesto sul capo (Terza Dinastia di Ur 2094/2045 a.C. dalla Mesopotamia meridionale)
tavolette con iscrizioni cuneiformi in sumerico (III Dinastia di Ur inizio III millennio a.C.))
figurine stanti e distese su un fianco (epoca partica I/II sec.d.C.)
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 Nella Sala III sono esposte le opere di arte etrusca e arte fenicia.

Sala III
Arte Etrusca:

Testa femminile (II sec. a. c. da Bolsena)
Testa femminile (III sec. a.C. da Orvieto)


Antefissa a testa femminile (V sec. a.C.)
decorazione di un lato di un Cippo funerario (V sec.a.C. da Chiusi-Toscana)
decorazione di un lato di un Cippo funerario (V sec.a.C. da Chiusi)
Arte fenicia:

Testa di leone fenicia (IV/III sec. a. C. S.Antioco-Sardegna)
statua di Bes (epoca romana I sec.d.C. da Colonna-Lazio)
stele e cippo di Bes (I sec. a.C. )
coperchio di sarcofago femminile fenicio a forma umana (V/IV sec.a.C. da Sidone)
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Nella Sala IV sono esposte opere di arte cipriota.

Testa maschile di sacerdote coronato (VI/V sec. a.C. da Cipro)
Testa di sacerdote (VI/V sec. a. C. da Cipro)
statuetta di Herakles-Melqart (V sec. a.C. da Cipro)

da sinistra: Testa di Herakles-Melqart (V sec. a.C. da Cipro) - Testina maschile (IV sec. a.C.) - Testa maschile (V sec.a.C. da Cipro)
Testa maschile (V sec. a.C. da Cipro)
carro da parata con due personaggi (V sec. a.C. da Cipro)
Suonatrice di tamburello e Suonatore di doppio flauto (VI sec. a.C. da Cipro)
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Si sale ora al secondo piano.

Nella  Sala V sono raccolte opere di arte greca.
Sono qui esposte sculture originali greche e copie romane di opere realizzate in Grecia nel V/IV secolo a.C.

Sala V
Torso di Apollo (copia romana da originale greco del V sec.a.C.)
Stele funeraria con cavaliere (originale attico del VI sec. a.C.da Porta Salaria a Roma)
da sinistra: Testa di Atena con elmo attico (opera arcaizzante del I sec.a.C. - da Capri) - Testa di Atena (originale greco del V sec.a.C.) - Testa di giovane (Kouros originale greco magno-greco del VI/V sec. a.C.)
Testa del Sileno Marsia (copia romana da originale greco di Mirone del V sec.a.C.)
Testa di Apollo (tipo Kassel - copia romana da originale greco di Fidia del V sec. a.C. - dal Viminale a Roma)
a sinistra: Testa di Omero (tipo Epimenide copia romana da originale greco del V sec.a.C.)
Erma maschile bifronte (copia romana da originale greco del V se.a.C.) -
Testa di giovane (copia romana da originale greco del v sec.a.C.)
Rilievo funerario con scena di banchetto (originale magno-greco del V sec.a.C.)
Efebo (tipo Westmacott - copia romana da originale bronzeo della scuola di Policleto del V sec.a.C.)
Torso di Amazzone ferita (copia romana da originale greco del V sec.a.C. - dalle Terme di Caracalla a Roma)
da sinistra: Testa di stratega (cosiddetto Milziade copia romana  da originale attico del V sec.a.C.) - Testa di Pericle (copia romana del II sec. d.C. da originale greco di Kresilas del V sec.a.C.)
Torso di Narciso (copia romana da originale greco della scuola di Policleto del V sec. a.C.)
Busto maschile (tipo Hermes Richellieu - copia romana da originale greco del IV sec. a.C.)
Testa di giovane (Efebo tipo Dresda - copia romana da originale greco del V sec. a.C.)
Statuetta di Herakles (copia romana del I sec.d.C. da originale greco di Policleto del V sec.a.C.
Rilievo votivo di Eracle e Teseo (originale attico del IV sec.a.C. - da Atene)
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Anche nella Sala VI sono esposte opere di arte greca: sculture e rilievi originali greci e copie romane.

Sala VI
a destra: Testa maschile frammentaria (copia romana da originale greco del IV sec.a.C.)
Testa femminile tipo Barracco-Budapest (copia romana da originale greco del V se.a.C.)
Testa di Afrodite (copia romana da originale greco del IV sec.a.C.)
Testa di Paride (copia romana di originale greco del IV sec.a.C.)
Rilievo con menadi danzanti (rielaborazione neoattica da modelli di Kallimachos del IV sec.a.C.)
particolare del Rilievo con menadi danzanti
particolare del Rilievo con menadi danzanti


particolare del Rilievo con menadi danzanti
a sinistra: Testa di Hermes (rielaborazione romana di originale greco del IV sec.a.C.)
Statuetta femminile cicladica (III millennio a.C.)
Testa di Apollo Liceo (copia romana da originale greco attribuito a Euphranor del IV sec.a.C.)
Rilievo votivo (originale attico del IV sec.a.C. - da Teano)
Rilievo votivo con dedica ad Apollo (originale attico del IV sec.a.C.)
Testa maschile da un rilievo funerario attico (originale attico IV sec.a.C.)
Testa femminile da un rilievo funerario attico (originale attico del IV sec.a.C.)
vaso funerario (Lekythos) iscritto (originale attico del IV sec.a.C.)
vaso funerario (Lekythos) iscritto (originale attico del IV sec.a.C.)
Testa di vecchio barbuto (copia augustea di originale greco del III sec.a.C.)
vetrina con vasi greci e terracotte provenienti dall'area tarantina
nel fondo della vetrina (a sinistra) due statuette Portatrici d'acqua (terracotte romane d'ispirazione greca del V sec.a.C. - da Poggio Mirteto-Lazio)
terracotte all'area tarantina
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Nella Sale VII e VIII sono esposte opere di arte ellenistica.
Sono qui conservate opere greche di epoca arcaica ed copie romane di età ellenistica.

Sala VII
Sala VIII
Testa maschile (Alessandro Magno - copia romana del II sec.d.C. da originale greco del IV sec.a.C.)
Cagna ferita (copia romana di Sopatro da originale greco di Lisippo del IV sec.a.C.)
Testa di Sofocle (copia romana da originale greco del IV/III sec.a.C.)
Testa di Euripide (copia romana da originale greco del IV sec.a.C.- da Zagarolo-Lazio)
Busto di Epicuro (copia romana da originale greco del III a.C. - da Carsoli-Abruzzo)
Testa di Demostene (copia romana da originale greco di Polyeuktos del III sec.a.C.)
Statuetta acefala di filosofo seduto (copia romana da originale greco del III sec. a.C.)
Testina di vecchio Centauro (copia romana da originale greco del II sec.a.C.)
Testa di Afrodite (copia romana da originale greco del primo ellenismo)
Testa femminile (ispirata ad un modello greco pergameno del II sec.a.C.)
Cratere apulo a volute (attribuito a Licurgo IV sec.a.C.)
frammento di balsamario a testa umana in vetro (II/III sec.d.C.)
Statuetta acefala di divinità (copia romana da originale arcaistico)
da sinistra: Testa di giovane efebo (epoca flavia) - Testa di Priapo (epoca augustea) - Testa di Dioniso (epoca augustea)
Rilievo funerario con Apollo e Nike (età ellenistica)
ceramiche di produzione greca e italica
piccoli manufatti in calcare e marmo
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L'ultima sala del museo, la Sala IX ospita opere di arte romana e arte medievale.

Sala IX
a destra: urna cineraria a forma di tempio (arte italica del III sec.a.C. - da Palestrina-Lazio)
Statuetta di Nettuno (copia romana da opera ellenistica del I sec.a.C.)
Giovane Satiro danzante (copia romana del II sec.d.C. da originale greco di epoca ellenistica)
mosaico a tessere minute (I sec.a.C. - dalla Villa di Livia ad gallinas albas a Prima Porta-Roma)

a destra: ritratto di fanciullo della famiglia giulio-claudia (I sec.d.C. dalla Villa di Livia ad gallinas albas a Prima Porta-Roma) )
Busto di donna (I/II sec.d.C.)
Ritratto femminile (II/III sec.d.c.)
frammento di lastra fittile con ritratto di Ammone (I sec.d.C.)
frammento di sarcofago con Ulisse e Laerte (II sec.d.C.)
Testa di Marte (I/II sec.d.C.)
Testa di Attis (II sec.d.C.)
frammento di sarcofago con Tritone e Nereidi (I sec.d.C.)
frammento di affresco con ermafrodito (II sec.d.C. - da Capua-Campania)
frammento di statua di atleta (I sec.d.C. - da Sorrento-Campania)
altorilievo funerario con ritratto femminile (III sec.d.C. - da Palmira-Siria)
altorilievo funerario con ritratto femminile (III sec.d.C. - da Palmira-Siria)
altorilievo funerario con ritratto maschile (III sec.d.C. - da Palmira-Siria)
a sinistra: formella con cavalli alati (X/XI sec.d.C. - dal Duomo di Sorrento-Campania) - a destra: formella con anatre (X/XI sec.d.C. - dal Duomo di Sorrento-Campania)
mosaico con Ecclesia Romana (XII sec.d.C. - dalla prima Basilica di S.Pietro in Vaticano)

Infine sul pianerottolo del secondo piano del palazzo si trovano:

rilievo con figurazioni eleusinie (copia romana del I sec.a.C. da originale greco del V sec.a.C. - dagli scavi di Corso Vittorio Emanuele II-Roma)
statua frammentaria di Hermes con ariete (copia romana da opera classicistica del I sec.a.C.)
sostegno di tavolo con ermafrodito (I sec.a.C./I sec.d.C.)

www.museobarracco.it
Orari:  ottobre/maggio        10.00/16.00    lunedì chiuso
            giugno/settembre    13.00/19.00
Costo:  GRATIS


CONCLUSIONI
In questo museo, racchiuso in un piccolo gioiello rinascimentale, sono esposte opere d'arte delle civiltà che hanno contribuito alla nascita e all'evoluzione artistica e culturale dell'umanità.
Una raccolta attenta e precisa, di un collezionista che ha saputo fare del suo amore e rispetto dell'arte un prezioso regalo da lasciare ai posteri.
Un museo da scoprire ed apprezzare.


1 commento:

Unknown ha detto...

concordo con le conclusioni precedentemente esposte. Il museo è piccolo e si perde nella vastità delle offerte museali romane. Giovanni Barracco è un esempio di come i soldi si possano spendere non soltanto in cene eleganti.

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