All'interno delle
Mura Aureliane, in prossimità di
Porta Latina, nel rione del
Celio, si trova un oratorio dedicato al discepolo prediletto di Gesù, fratello di Giacomo Maggiore, l'unico degli Apostoli ad essersi salvato dal martirio ed essere morto di morte naturale.
Come riporta l'apologeta cristiano Tertulliano nel II secolo...
...S.Giovanni Evangelista fu condannato da Domiziano nel 92 d.C. a subire il suplizio immerso in un calderone con olio bollente.
Ma l'Apostolo non solo non morì, ma non riportò nessuna scottatura.
Per paura che fosse un mago, fu chiesta dagli astanti al martirio la commutazione della sua pena in esilio a Patmos, un'isola delle Sporadi.
Fu per questo che in questo luogo, dove la tradizione voleva fosse accaduto il fatto miracoloso ("in oleo" significa "in olio"), fu dedicato a S.Giovanni Evangelista un
"martiryum" di forma circolare nel V secolo.
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Tempietto di S.Giovanni in Oleo e Porta Latina |
Probabilmente, in questa zona anticamente occupata da magazzini, sorgeva un tempio dedicato a Diana, come i ritrovamenti di epoca rinascimentale testimoniavano, e l'oratorio prese il posto di un mausoleo pagano circolare posto lungo questa via consolare.
Versando in cattive condizioni, la costruzione medievale fu trasformata nel 1509 in una cappella rinascimentale per volere di Benoît Adam, prelato francese della corte di papa Giulio II, che fece apporre su uno dei due ingressi la scritta:
"AU PLAISIR DE DIEU".
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iscrizione dedicatoria di Benoît Adam |
Non si hanno notizie certe sull'architetto che eseguì il progetto: Donato Bramante o forse Antonio da Sangallo il Giovane.
Il tempietto di forma ottagonale e a pianta centrale, è decorato esternamente con lesene doriche sugli angoli e con una semplice trabeazione.
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decorazione esterna del tempietto con lesene doriche |
Nel 1657 il tempietto, su commissione del cardinale Francesco Paolucci, titolare della vicina
Chiesa di S.Giovanni a Porta Latina, fu restaurato da Francesco Borromini per farlo divenire una cappella di famiglia.
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iscrizione dedicatoria del cardinale Francesco Paolucci all'interno del tempietto |
Borromini si limitò a modificare la copertura a cupola a padiglione, aggiungendo un tamburo, che decorò con un fregio a stucco con festoni di rose e palme.
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copertura del tempietto |
Sopra al tamburo poggiò poi una copertura conica terminante con 8 foglie di palma ritorte e gigli, un globo di sei rose (emblema della famiglia del committente ), e una croce.
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fregio del tamburo del tempietto con stemma del cardinale Francesco Paolucci |
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cuspide del tempietto |
Questa terminazione fu rimossa nel 1967 e sostituita da un calco in gesso di Paolo Marconi.
L'originale si trova sotto il portico della
Chiesa di S.Giovanni a Porta Latina.
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terminazione originale del tempietto |
Borromini s'ispirò forse alla
Torre dei Venti di Atene e ripropose la decorazione da lui realizzata per il fregio del
Battistero Lateranense.
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prospetto della Torre dei Venti ad Atene |
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decorazione del fregio del Battistero Lateranense |
Sormonta uno degli ingressi l'emblema di papa Alessandro VII Chigi, sotto il cui pontificato si eseguì il restauro.
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emblema Chigi su un portale del tempietto |
Nel 1661 Lorenzo Baldi, allievo di Pietro da Cortona, affrescò l'interno del tempietto con scene della
Vita di S.Giovanni Evangelista.
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Vita di S.Giovanni Evangelista (Lazzaro Baldi - XVII sec.) |
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Cattura di S.Giovanni Evangelista (Lazzaro Baldi - XVII sec.) |
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Martirio di S.Giovanni Evangelista nell'olio bollente (Lazzaro Baldi - XVII sec.) |
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S.Giovanni Evangelista in catene (Lazzaro Baldi - XVII sec.) |
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Tentativo di avvelenamento di S.Giovanni Evangelista (Lazzaro Baldi - XVII sec.) |
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Visione di S.Giovanni Evangelista (Lazzaro Baldi - XVII sec.) |
Gli stucchi dell'interno sono di dubbia attribuzione (forse borrominiani).
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stucchi dell'interno del tempietto |
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stucchi dell'interno del tempietto |
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stucchi dell'interno del tempietto |
Il cardinale Stefano Augustini, fece eseguire dei successivi restauri dopo essere divenuto titolare della
Chiesa di S.Giovanni a Porta Latina (1681).
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altare del tempietto |
Orario:
il tempietto è visitabile durante particolari giorni d'apertura al pubblico oppure
chiedendo le chiavi alla portineria della
Chiesa di S.Giovanni a Porta Latina (noi è così che abbiamo potuto accedervi).
CONCLUSIONI
Il
Tempietto di S.Giovanni in Oleo è uno di quei monumenti che pochi conoscono, sia per la sua posizione un po' defilata rispetto al centro storico, sia per la sua normale chiusura al pubblico.
Mi è capitato spesso di vedere, passandovi vicino, persone che cercavano di intravedere l'interno dallo spioncino dell'ingresso.
Peccato che questo gioiellino non sia stato risparmiato dal vandalismo dei graffiti di alcuni
writers!
2 commenti:
Cara Raffaella, anche ad anni di distanza dal tuo post ti ringrazio per le tue indicazioni!
M.Cristima
Cara M.Cristina,grazie per aver letto il mio post e di averlo trovato interessante.
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