sabato 7 aprile 2018

Parigi: il Tesoro della Cattedrale di Notre-Dame


La Cattedrale di Notre-Dame custodisce, nella Sacrestia e nella Sala Capitolare poste sul fianco meridionale del coro, il suo Tesoro.
Il Tesoro di Notre-Dame fu sino alla Rivoluzione (1789) tra i più ricchi di Francia, e veniva considerato come una riserva economica a disposizione del re nei momenti di crisi quali carestie, guerre, epidemie.
Vennero perciò venduti preziosi reliquiari per ricavarne denaro e molti oggetti in metalli preziosi furono fusi.
Il Tesoro venne confiscato e poi disperso durante la Rivoluzione.
Per questo la maggior parte degli oggetti qui conservati risalgono ad un'epoca posteriore, donati da re, da famiglie nobili, da Papi o re stranieri in visita, prelati o canonici.
Sono qui conservati cibori, calici, ampolle, brocche, bacili, contenitori per l'Olio Sacro, ostensori e reliquiari preziosi.
Inoltre sono esposte mitre, croci e anelli vescovili, vesti liturgiche, crocifissi e croci processionali.
Non mancano libri antichi e libri miniati.

L'accesso a questi ambienti avviene attraverso due corridoi che si dipartono paralleli dalla seconda e dalla quarta cappella laterale di destra del coro, con accesso dal doppio deambulatorio.

ingresso alla Sacrestia e al Tesoro della cattedrale
Questi due corridoi paralleli racchiudono, insieme ai due ambienti della Sacrestia e della Sala Capitolare, uno spazio quadrato che costituisce un piccolo chiostro, il cosiddetto Chiostro del Capitolo.

galleria del Chiostro del Capitolo
galleria del Chiostro del Capitolo
Le 18 arcate di queste gallerie del chiostro sono state chiuse da 18 vetrate, di cui solo 6 sono visibili al pubblico.
Quelle in mostra, dai colori più chiari rispetto alle altre, costituiscono il Loggiato di Santa Genoveffa, patrona di Parigi.
Sotto ogni vetrata si trova un'iscrizione in latino che spiega la scena raffigurata.
Nel medaglione della finestra principale del chiostro è raffigurata l'Incoronazione della Vergine.
Sono l'opera di Alfred Gérente su disegno di Louis Steinheil.

vetrate del Loggiato di Santa Genoveffa
vetrate del Loggiato di Santa Genoveffa
vetrate del Loggiato di Santa Genoveffa
La Sacrestia fu costruita nel 1758, ma venne distrutta il 14 febbraio 1831, insieme al Palazzo Arcivescovile.
Questo edificio fu poi ricostruito nel 1849 in stile neogotico dall'architetto Eugène Viollet-le-Duc, che disegnò nello stesso stile anche gli arredi in legno e alcuni oggetti qui presenti.

decorazione della galleria del Chiostro del Capitolo
decorazione della galleria del Chiostro del Capitolo


decorazione della galleria del Chiostro del Capitolo
decorazione della galleria del Chiostro del Capitolo


decorazione della Sacrestia

decorazione della Sacrestia

decorazione della Sacrestia
decorazione della Sacrestia


decorazione della Sacrestia

decorazione della Sacrestia
decorazione della Sala Capitolare
decorazione della Sala Capitolare

Le vetrate del locale della Sacrestia del Capitolo sono invece opera di Laurent-Charles Maréchal di Metz e raffigurano i vescovi e gli arcivescovi di Parigi.

vetrate della Sacrestia con vescovi e arcivescovi
vetrate della Sacrestia con vescovi e arcivescovi
L'esposizione dei preziosi oggetti del Tesoro inizia nella galleria del Chiostro del Capitolo.
Qui sono conservate:

- le reliquie di S.Luigi IX re di Francia, provenienti dal Tesoro di re Carlo VI: una tunica in lino mancante di una manica, la sua mandibola e una sua costola, la disciplina (le funicelle per flagellarsi).

reliquie di S.Luigi IX
Durante la Rivoluzione anche il Tesoro della Sainte-Chapelle fu smantellato e alcune reliquie che vi facevano parte furono portate alla Biblioteca Nazionale.
Nel 1804 queste reliquie furono poi affidate alla Cattedrale di Notre-Dame.
- i paramenti liturgici in seta e broccato offerti dall'imperatore Napoleone III in occasione della cerimonia del Battesimo del figlio nella cattedrale (1856).

paramenti liturgici donati da Napoleone III
- i progetti degli architetti Eugène Viollet-le-Duc e di Jean-Baptiste-Antoine Lassus per la costruzione della Sacrestia e della Sala Capitolare

progetto della Sacrestia
progetto della Sacrestia
- i ricordi della visita di papa Giovanni Paolo II alla Cattedrale di Notre-Dame in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù (1997): un calice donato dal papa (realizzato per l'occasione in stile medievale insieme ad altri vasi sacri da Sylvain Dubuisson) e le vesti liturgiche realizzate in quell'occasione per i 5500 ecclesiasti che parteciparono alle cerimonie (create dal sarto Jean-Charles  de Castelbajac)

vesti liturgiche realizzate per la Giornata Mondiale della Gioventù (1997)
ricordi della visita di papa Giovanni Paolo II
Prima di accedere alla Sacrestia del Capitolo si può ammirare alla destra dell'ingresso la statua in argento della Vergine col Bambino.

Vergine col Bambino detta di Carlo X
Questa statua era stata promessa da Luigi XVIII, e donata poi dal suo successore Carlo X (1826).
La statua, opera di Jean-Baptiste-Claude Odiot, viene portata in processione nel giorno dell'Assunzione da quando Luigi XVIII ha ristabilito la processione del "Voto di Luigi XIII" che rinnovava ogni anno il voto reale di offrire la Francia alla Vergine.
Si entra quindi nel locale della Sacrestia del Capitolo.

Sacrestia del Capitolo
Qui sono esposti in armadi e teche altri manufatti preziosi del Tesoro:

- in una teca sono custoditi gli attribuiti del vescovo: mitra, anello, bastone pastorale, croce pettorale, libri liturgici, guanti 

attributi del vescovo
- in un armadio sulla destra della Sacrestia del Capitolo sono esposti:
       - la copia reinterpretata dell'Ostensorio offerto da Luigi XVIII (e in seguito rubato) per il Te
          Deum per la liberazione del re di Spagna Ferdinando VII

copia dell'Ostensorio donato da Luigi XVIII
     - l'Ostensorio donato dalla Corporazione degli Orefici in occasione del 500esimo anniversario
       delle donazioni di offerte alla cattedrale

Ostensorio della Corporazione degli Orefici e Corona per la statua della Vergine col Bambino
     - la Corona offerta da una donatrice per la statua della Vergine col Bambino

Corona per la statua della Vergine col Bambino detta di Carlo X
     - il  Reliquiario della Corona di Spine, realizzato su richiesta del Capitolo per custodire la preziosa
        reliquia. Nel globo, sorretto da tre angeli e sormontato dal leone di Giuda e dalla Fede, vi era
        posta la Corona di Spine. Sulla base sono raffigurati Cristo, gli Apostoli e gli strumenti della
        Passione

Reliquiario della Corone di Spine (Charles Cahier - 1806)
      - la Corona è stata donata dai fedeli messicani per il mosaico della Madonna di Guadalupe posta
        in una delle cappelle della cattedrale (1949), mentre la Croce è stata donata dall'imperatore Hailé
        Sélassié (1954)

Corona (1949) e Croce (1954)
     - il Reliquiario della Croce, detta di Saint-Claude, è stato realizzato su disegno dell'architetto
       Jules Astruc ed è stato presentato all'Esposizione Universale del 1900.                            
       La reliquia è stata donata dal re René (raffigurato sulla base insieme a S.Claudio di Besançon) al
       Convento dei Celestini di Avignone nel XV secolo 

Reliquiario della Croce detta di Saint-Claude (Placide Poussielgue-Rusand - 1900)

La teca alla sinistra dell'armadio custodisce oggetti di oreficeria (cibori, bacili, brocche e calici) realizzati dopo la Rivoluzione.

oggetti d'oreficeria posteriori alla Rivoluzione
Segue il busto-reliquiario di S.Luigi realizzato su disegno di Eugène Viollet-le-Duc che s'ispirò a quello realizzato da Guillaume Julien, offerto alla Saint-Chapelle nel 1306 da Filippo il Bello.

busto-reliquiario di S.Luigi
Nella teca successiva sono esposti capolavori dell'oreficeria del XIX secolo.
Il grande ciborio qui conservato poteva contenere 200 ostie.

oreficeria del XIX secolo
Segue un'altra teca contenente gli oggetti per le funzioni liturgiche personali firmati Chaier, appartenuti al cardinale Morlot, del quale portano marcate le armi.

oggetti liturgici del cardinale Morlot
Lungo la parete di fondo della Sacrestia, nella prima teca a destra, sono esposti alcuni doni offerti alla cattedrale durante il XIX secolo.

donazioni del XIX secolo
Segue la Croce-reliquario della Principessa Palatina, così chiamata perché custodisce un frammento della Croce di Cristo appartenuto alla principessa palatina Anna Gonzaga de Cléves, che lo donò all'Abbazia di Saint-Germain des Prés nel 1683.
La reliquia era stata donata alla cognata Anna Gonzaga dal re di Polonia Jean Casimir Wasa. Precedentemente nel XIII secolo era appartenuta all'imperatore bizantino Munuel I Comnène.
Croce-reliquario della Principessa Palatina
Nel XIX secolo venne comandato, per custodire la reliquia privata del suo reliquario originale, un nuovo reliquario all'orefice Jean-Pierre Famechon.

La teca successiva espone altri doni e depositi: un porta ostie a forma di sarcofago, una croce reliquiaria, due calici,un piatto, un'ampolla.

doni e depositi
Proseguendo in senso antiorario la visita della Sacrestia del Capitolo, sul lato sinistro della sala si trova una teca che racchiude i ricordi delle visite dei pontefici alla cattedrale: Pio IX offrì un bastone pastorale decorato con le sue armi papali, Leone X donò un ciborio in stile neo-medievale, Giovanni XXIII offrì un ciborio, un calice e una patena, medaglie ricordano il viaggio in Terra Santa di Paolo VI.

ricordi delle visite papali alla Cattedrale di Notre-Dame
La teca successiva conserva i ricordi degli arcivescovi di Parigi: anelli, croci pettorali, calici con patene, un crocifisso.

ricordi degli arcivescovi di Parigi
Segue il busto-reliquario di S.Dionigi realizzato su disegno di Eugène Viollet-le-Duc.

busto-reliquiario di S.Dionigi
La teca che segue mostra calici e patene di più recente realizzazione, tra i quali anche un calice in terracotta.

calici e patene recenti
E' poi in mostra la lampada per Notre-Dame, offerta dai fedeli e posta ai piedi della statua di Notre-Dame.
E' raffigurata la Vergine che porge il rosario a S.Domenico e a Santa Bernadette di Lourdes.
E' stata realizzata su disegno di Jean Le Chevallier.

Lampada per Notre-Dame
Nell'armadio della parete sinistra della Sacrestia sono esposti altri preziosi capolavori d'arte:

- il Reliquiario del Chiodo e del legno della Croce fu realizzato da Placide Poussielgue-Rusand su
  disegno di Eugène Viollet-le-Duc e presentato all'Esposizione Universale di Londra nel 1862.
  Nella stessa teca trovano posto due contenitori per l'Olio Santo utilizzati uno per il Battesimo, la
  Cresima e l'Ordinazione, l'altro per l'unzione dei malati.
  Al centro un contenitore per il Balsamo, realizzato su disegno di Eugène Viollet-le-Duc, utilizzato
  per la benedizione degli Oli Santi il Giovedì Santo.

Reliquiario del Chiodo e del legno della Croce, un contenitore per il Balsamo e due contenitori per l'Olio Santo
- l'Ostensorio di Santa Genoveffa apparteneva alla chiesa dedicata alla Santa, trasformata poi nel
  Pantheon

Ostensorio di Santa Genoveffa
- il Reliquiario della Corona di Spine in oro, argento, bronzo dorato e pietre preziose, fu disegnato da
  Eugène Viollet-le-Duc in stile neogotico e realizzato dall'orafo Placide Poussielgue-Rusand.
  Le figure di Sant'Elena, Baldovino II di Gerusalemme e San Luigi IX di Francia poste alla base del
  reliquiario sono state realizzate da sculture di Adolphe-Victor Geoffroy-Dechaume.

Reliquiario della Corona di Spine (Placide Poussielgue-Rusand e Adolphe-Victor Geoffroy-Dechaume - 1862)
La Corona di Spine è posta in questo reliquario in un tubo circolare di cristallo di rocca realizzato nel 1896 da Maurice Poussielgue-Rusand (figlio di Placide).

- un Ostensorio, realizzato su disegno in stile neogotico di Eugène Viollet-le-Duc, venne presentato
  all'Esposizione Universale del 1867.

Ostensorio
- l'insieme di oggetti liturgici detti di Napoleone, realizzati  da Placide Poussielgue-Rusand: una
   croce processionale, una brocca, un piatto e un candeliere. I due "baiser de paix"(dono di
   riconciliazione dopo la Comunione) furono realizzati dall'orefice Alexandre Chertier.

oggetti liturgici detti di Napoleone (Placide Poussielgue-Rusand) e due baiser de paix" (Alexandre Chertier - 1857/1890)

Nella teca alla sinistra dell'entrata della Sacrestia del Capitolo sono conservati dei reliquiari del XIX realizzati in stili di epoche anteriori.
reliquiari del XIX
Al centro della sala si trovano una statua di S.Dionigi e un leggio in bronzo e ferro dorato realizzato nel 1868 da Placide Poussielgue-Rusand su disegno di Eugène Viollet-le-Duc.
Esso rappresenta in forme barocche i simboli dei quattro Evangelisti, le teste degli Apostoli, fiori tentacolari,l'aquila di S.Giovanni con ali spiegate e infuocate, l'Alfa e l'Omega.

statua di S.Dionigi
leggio in bronzo e ferro dorato
particolare del leggio in bronzo e ferro dorato
particolare del leggio in bronzo e ferro dorato

Nel passaggio tra la Sacrestia del Capitolo e la Sala Capitolare si trovano due teche:

- in una si trovano alcuni oggetti che ricordano tre arcivescovi di Parigi morti in circostanze tragiche
   tra il 1848 e il 1871: Monsignor Denis Auguste Affre (morto nel 1848 nel tentativo di riportare la
   pace e colpito sulle barricate da una pallottola in Rue Saint'Antoine), Monsignor Dominique Marie
   Auguste Sibour (morto nel 1857 per mano di uno squilibrato che lo ha colpito con una pietra nella
  Chiesa di Saint-Etienne du Mont a Parigi) e Monsignor Georges Darboy (fucilato nel 1871 durante
   il periodo della Comune di Parigi).

oggetti in ricordo delle morti violente di tre arcivescovi di Parigi
- nell'altra teca sono conservati oggetti risalenti al periodo dell'Ancien Régime e entrati a far parte del
  Tesoro dopo la Rivoluzione tre cartaglorie (tabelle entro cornici, poste sull'altare, che riportano
  scritte formule o parti del Messale), due statuette reliquiarie con S.Pietro e S.Paolo appartenute a
  Leone XII, una statuetta con la Vergine e il Fanciullo

oggetti dell'Ancien Régime (XVII/XVIII sec.)
cartagloria (XVII sec.)
Si entra adesso nella Sala Capitolare, un ambiente a due campate coperte con volte a crociera, illuminato da quattro trifore.

Sala Capitolare
 Qui i canonici si riunivano e si sedevano sugli stalli lignei.

stalli lignei della Sala Capitolare
In un armadio con ante decorate con le scene della Vita di S.Luigi sono conservati oggetti d'oreficeria religiosa risalenti all'Ancien Régime, entrati a far parte del Tesoro a partire del XIX secolo.

armadio con episodi della Vita di S.Luigi dipinti sulle ante
oggetti d'oreficeria religiosa dell'Ancien Régime
anta dell'armadio con Vita di S.Luigi
anta dell'armadio con Vita di S.Luigi























Nella Sala Capitolare sono anche in mostra una collezione di Cammei dei Papi, nella quale sono  raffigurati 269 pontefici, da S.Pietro a Papa Francesco.

Cammei dei Papi
Cammei dei Papi
Cammei dei Papi
Di questi, i primi 258 (fino a Pio IX) sono stati realizzati da artisti di Torre del Greco e donati nel 1887 da un ricco donatore bavarese che ha voluto rimanere anonimo.
I successivi 10 sono stati realizzati nel 2008 dall'orafo Goudji e dall'incisore Pierre Rouge-Pullon.
A questi è recentemente aggiunto quello di Papa Francesco.
Sono tutti scolpiti su conchiglie ed hanno una cornice in argento.

gli ultimi 11 Papi
Questa collezione ricorda quella dei 255 medaglioni in mosaico dei Papi che si trova a Roma nella navata della Basilica di S.Paolo fuori le mura.

CURIOSITÀ: Sul tetto della sacrestia si trova un alveare.

http://www.notredamedeparis.fr/visites/le-tresor/
Orario: tutti i giorni 9.30/18.00
Costo: 3€

CONCLUSIONI
Descrivendo gli interni della Cattedrale di Notre-Dame avevo promesso di parlare del Tesoro della cattedrale in un post a parte.
Merita infatti la trattazione e una visita questa raccolta di oggetti liturgici, capolavori sia per il loro valore artistico, storico, e religioso.
Non si può non apprezzare lo studio per i disegni e la capacità nella realizzazione di queste opere d'arte, oggetti di devozione e al tempo stesso oggetti da ammirare.

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