mercoledì 3 aprile 2019

Ravenna: il Mausoleo di Galla Placidia


Uno degli otto siti di Ravenna riconosciuti nel 1996 Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco è il cosiddetto Mausoleo di Galla Placidia.

Mausoleo di Galla Placidia
"Cosiddetto" perché non ci sono fonti che attestino la reale committenza dell'Augusta Galla Placidia di questa costruzione con funzione di luogo funerario per sé e per alcuni membri della sua famiglia.
La funzione sepolcrale del sacello potrebbe essere testimoniata dalla pigna marmorea posta esternamente sul tiburio, e dalla presenza di tre sarcofagi all'interno, ma non si ha la certezza dell'appartenenza.

Si racconta infatti che una di queste sepolture abbia accolto la salma mummifica, assisa su un trono di legno, dell'imperatrice Galla Placida sino al 1577.
Il cadavere riccamente vestito si poteva scorgere da un foro praticato nella parte posteriore del sarcofago, ma un visitatore, nell'introdurre una candela nella cassa per poterlo vedere meglio, avesse provocato un incendio, che fece perdere ogni traccia terrena di quelle che veniva definita la "Nobilissima".

Ma in realtà si pensa che sia più certa una sepoltura dell'imperatrice, con le spoglie del figlioletto Teodosio (avuto dal primo marito Ataulfo), nel Mausoleo Onoriano a Roma (posto vicino l'antica Basilica di S.Pietro e rintitolato a S.Petronilla da papa Paolo II), dove morì il 27 novembre 450.
Galla Placidia era nata a Costantinopoli tra il 388 e il 392 d.C.
Era figlia e moglie di imperatori: il padre era infatti Teodosio I il Grande e il secondo marito il patrizio Costanzo III, che regnò solo sette mesi.
Da parte materna inoltre fu nipote di Valentiniano I (suo nonno) e di Graziano e Valentiniano II (suoi zii).
Imperatori erano anche stati i suoi fratellastri Arcadio (che governò la parte orientale dell'impero) e Onorio (che governò la parte occidentale dell'impero).
Fu proprio Onorio nel 402 a spostare la capitale dell'impero da Mediolanum (Milano) a Ravenna, per esigenze di difendibilità contro i barbari e per il suo sbocco sul mare.
Galla Placidia era richiamata in Italia dalla Spagna, dove era dovuta andare in sposa al re visigoto Ataulfo, per sposare in seconde nozze Costanzo III.
Nel 423, morto Onorio, succedette al comando dell'impero Gallia Placidia con il titolo di Augusta in qualità di reggente (425/437), in quanto il figlio Valentiniano, avuto da Costanzo III, era all'epoca minorenne.

La costruzione di questo edificio, posto oggi nella stessa area in cui si trova la Basilica di S.Vitale,  risale alla prima metà del V secolo d.C. (425/450).

Mausoleo di Galla Placidia e dietro la  Basilica di S.Vitale
Originariamente il mausoleo era attaccato al lato meridionale da un portichetto (ardica), che costituiva il nartece della vicina e coeva  Chiesa di S.Croce, anch'essa fatta costruire da Galla Placidia.
Il Mausoleo di Galla Placidia venne separato dalla chiesa nel 1602, quando venne creata l'attuale Via Galla Placidia.

Mausoleo di Galla Placidia e Via Galla Placidia
Galla Placidia aveva una grande fede religiosa e fece costruire infatti oltre 100 pievi cristiane, sui luoghi in cui prima sorgevano templi pagani (il Cristianesimo era infatti divenuto religione di Stato nel 380, per volere di suo padre Teodosio I).
C'è chi pensa che l'edificio fosse stato già all'inizio un oratorio della chiesa, dedicato a S.Lorenzo e ai Santi Nazaro e Celso.

L'architettura del mausoleo è semplice: un edificio (12,75m X 10,25m) a pianta a croce latina (anche se un braccio è solo poco più lungo dell'altro), con cupola nascosta esternamente da un tiburio a base quadrata.

pianta e prospetto del Mausoleo di Galla Placidia
Le pareti esterne sono in laterizio e non presentano decorazioni importanti, se non lesene unite da arcate cieche e una cornice.
Presenta esternamente un tetto a due spioventi sui bracci e un tetto a quattro spioventi sul tiburio.

tiburio centrale e tetti a due spioventi sui bracci del monumento
Nella parte bassa dell'edificio si aprono sette finestre a forma di feritoia, mentre nel tiburio le quattro finestre rettangolari sono di più grandi dimensioni.

In realtà il fenomeno della subsidenza (il lento e progressivo sprofondare del fondo di quest'area), ha abbassato la struttura di 1,5m.

La facciata era in origine decorata diversamente: il fregio sopra il portale d'ingresso, ornato con due felini che si affrontano ai lati di un cratere a volute, tra rami di vite con grappoli d'uva, decorava infatti l'interno e fu qui ricollocato tra il 1898 e il 1902.

ingresso del Mausoleo di Galla Placidia
particolare del fregio del portale d'ingresso
Entrando nel mausoleo si viene accolti dalla luce soffusa creata dalle sottili lastre di alabastro giallo che chiudono le finestre: sono il dono fatto da Vittorio Emanuele III nel 1908.

finestra con alabastro giallo
L'interno sorprende per la sua decorazione sontuosa e preziosa che ricopre con mosaici la cupola centrale, le volte dei quattro bracci e le lunette poste alle estremità delle volte.

Tra il 1898 e il 1902 il rivestimento interno inferiore delle pareti in marmo giallo antico fu rimosso e sostituito con uno zoccolo in marmo giallo di Siena.
Lungo le pareti corre anche una cornice con motivo a fuseruola.

L'iconografia di questo ciclo di mosaici così ben conservati, e tra i più antichi di Ravenna, è incentrata sul tema della redenzione  e della vittoria della vita eterna sulla morte.
E' questo un esempio di arte paleocristiana di derivazione ellenico-romana: rispetto alla bidimensionalità dell'arte bizantina, questi mosaici mostrano la plasticità delle figure, una raffigurazione paesistica e un senso di profondità.

intersezione dei bracci Sud ed Est
intersezione dei bracci Nord ed Est
intersezione dei bracci Nord e Ovest
intersezione dei bracci Sud e Ovest
Al centro della cupola semisferica, tempestata da giri concentrici di 570 stelle dorate decrescenti su fondo indaco, si trova una Croce gloriosa, la promessa di salvezza per i fedeli e simbolo del trionfo di Cristo sulla morte.

cupola del Mausoleo di Galla Placidia
particolare della cupola del Mausoleo di Galla Placidia: Croce gloriosa e stelle
Sui pennacchi ai quattro angoli della volta sono raffigurati i quattro Viventi alati del tetramorfo (leone, uomo, vitello e aquila), che annunciano la seconda venuta del Salvatore, presi dal Libro di Ezechiele e dall'Apocalisse di S.Giovanni (4,7).
All'epoca della costruzione del mausoleo non rappresentavano ancora i simboli degli Evangelisti (lo saranno solo a partire dal VI secolo).

pennacchio della volta della cupola: aquila alata

pennacchio della volta della cupola: leone alato
pennacchio della volta della cupola: vitello alato

pennacchio della volta della cupola: uomo alato
Nei quattro lunettoni che delimitano il tamburo al di sotto della cupola sono stati raffigurati, due a due, otto Apostoli, nell'atto della "acclamatio crucis", e sormontati da conchiglie ieratiche.

lunettoni con Apostoli, colombe e conchiglia ieratica
particolare del lunettone: Apostoli
particolare del lunettone: Apostoli
particolare del lunettone: Apostoli
Si riconoscono con certezza solo S.Pietro (con la chiave) e S.Paolo (con in mano un rotolo), posti nel braccio orientale.

particolare del lunettone: S.Paolo
particolare del lunettone: S.Pietro
Ai piedi degli Apostoli sono raffigurate coppie di colombe che si abbeverano ad un vaso contenente acqua.

particolare del lunettone: colombe
La cupola e i lunettoni sono divisi da una fascia di color rosso cupo nella quale si svolge un nastro color turchino, con lumeggiature bianche e celesti.

Il braccio meridionale e il braccio settentrionale del mausoleo presentano nella volta a botte un mosaico con fiori (margherite bianche, rose stilizzate e fiori con petali dentellati).

volta dei bracci meridionale e settentrionale: fiori stilizzati
Il braccio meridionale è introdotto da un sottarco decorato con un doppio meandro prospettico.

sottarco braccio meridionale: decorazione a doppio meandro
Il braccio meridionale termina con una lunetta con la raffigurazione di S.Lorenzo, rappresentato in abito bianco, con la croce e un libro, che si dirige verso una graticola fiammeggiante (strumento del suo martirio).

braccio meridionale: sottarco a doppio meandro, volta a fiori stilizzati e lunetta con S.Lorenzo
Accanto alla graticola vi è un armadietto con gli sportelli aperti, contenente i quattro Vangeli (simboli della fede).

lunetta braccio meridionale: S.Lorenzo
particolare della lunetta del braccio meridionale: armadietto con i Vangeli
particolare della lunetta del braccio meridionale: S.Lorenzo
Il braccio settentrionale è preceduto da un sottarco con decorazione con cesti di foglie e frutta.
Al centro del sottarco è raffigurata una Croce.

sottarco del braccio settentrionale
particolare del sottarco settentrionale: cesto di vimini con fiori e frutta
particolare del sottarco settentrionale: cesto di vimini con fiori e frutta
particolare del sottarco settentrionale: Croce
Nella lunetta terminale del braccio settentrionale (posta sopra l'ingresso del mausoleo), è raffigurato il Buon Pastore (= Cristo), con sei pecore che guardano tutte verso il Cristo imberbe, vestito con abiti imperiali (tunica d'oro e mantello porpora).
Seduto su una roccia, Cristo si appoggia ad un'alta croce dorata e con una mano accarezza una pecora.

braccio settentrionale: volta e lunetta del Buon Pastore
lunetta braccio settentrionale: Buon Pastore
Le volte del braccio orientale e del braccio occidentale hanno una decorazione con tralci di vite, all'interno dei quali è raffigurato il monogramma cristologico, a richiamare il Vangelo secondo Giovanni (15,5):
"Io sono la vite, voi i tralci, chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto...".
volta a botte del braccio occidentale
volta a botte del braccio occidentale
particolare della volta a botte del braccio occidentale e orientale
particolare della volta a botte del braccio occidentale e orientale: monogramma cristologico
Sono anche raffigurate in queste volte quattro figure (due in ogni volta): sono forse Profeti o i quattro Apostoli che mancano nelle lunettone al si sotto della volta.

particolare della volta: Profeta o Apostolo
particolare della volta: Profeta o Apostolo
particolare della volta: Profeta o Apostolo
particolare della volta: Profeta o Apostolo
Come ghiera agli archi si trova una fascia di color indaco decorata con tralci di vite, pampini e grappoli d'uva dorati.
I sottarchi che precedono le volte di questi due bracci laterali sono decorati con fiori tripetali.

sottarco orientale: fiori tripetali
Questi due bracci laterali terminano con una lunetta dove è raffigurata, tra racemi d'acanto, una coppia di cervi che s'abbevera ad un laghetto.
In questa raffigurazione vi é un riferimento al Salmo 42:
"come la cerva anela ai rivi delle acque, così l'anima mia anela a Te o Dio".
Sebbene il soggetto iconografico sia lo stesso, le raffigurazioni delle due lunette si differenziano per la stagione rappresentata:

- nella lunetta orientale è raffigurata la bella stagione con giovani cervi dal manto pomellato, fiori d'acanto bianchi

lunetta del braccio orientale: coppia di cervi pomellati e fiori d'acanto bianchi (bella stagione)
particolare della lunetta del braccio orientale
- nella lunetta occidentale è raffigurata la brutta stagione con cervi dal manto uniforme

lunetta del braccio occidentale: coppia di cervi dal manto uniforme
particolare della lunetta occidentale
Nel Mausoleo di Galla Placidia si trovano tre sarcofaghi di marmo greco.
Non si hanno notizie sull'introduzione di questi sepolcri nel sacello, e non si ha nessuna certezza su chi fosse qui sepolto.

Per tradizione quello centrale viene detto Sarcofago di Galla Placidia, e presenta un tetto a doppia ala con acroteri laterali di tipologia romana di III secolo.
E' stato privato delle cornici che correvano lungo i lati della tabella con iscrizione, non più esistente o non finita.

cosiddetto Sarcofago di Galla Placidia
Il sarcofago posto nel braccio sinistro è del V/VI secolo e viene detto Sarcofago di Costanzo III (secondo marito di Galla Placidia).

cosiddetto Sarcofago di Costanzo III (V/VI sec.d.C.)
Su una facciata è decorato con l'Agnello mistico nimbato con il monogramma di Cristo, posto su un monte dal quale sgorgano i quattro fiumi del Paradiso, e affiancato da due agnelli e due palme.
Gli altri lati del sarcofago non sono decorati, quindi potrebbe anche questo non essere stato ultimato.

Nel braccio destro vi è il cosiddetto Sarcofago di Valentiniano III (figlio di Galla Placidia) o a detta da alcuni appartenuto ad Onorio (fratello di Galla Placidia).

cosiddetto Sarcofago di Valentiniano III (VI sec.d.C.)
Questo sarcofago del VI secolo presenta un coperchio a baule decorato con squame e un fronte con tre edicole racchiudenti un Agnello sul monte con i quattro fiumi del Paradiso e la croce sulla quale sono posate due colombe nella nicchia centrale, e una croce con conchiglia nelle nicchie laterali.


http://www.ravennamosaici.it
Orari: marzo/ottobre   9.00/19.00    novembre/febbraio  10.00/17.00
BIGLIETTO UNICO 
(Museo Arcivescovile + Battistero Neoniano + Basilica di Sant'Apollinare Nuovo + Basilica di S.Vitale + Mausoleo di Galla Placidia)
Costo: dal 16 giugno al 28 febbraio    9,50€
           dal 1 marzo al 16 giugno        11,50€


CONCLUSIONI
Il Mausoleo di Galla Placidia, un monumento funerario paleocristiano tra i più importanti, è un gioiello dell'architettura e dell'arte musiva ravennate.
I coloratissimi e ricchissimi tappeti musivi in esso contenuti sono una gioia per gli occhi.
Entrando in questo sito si respira un'atmosfera magica, la stessa atmosfera che colpì D'Annunzio e che ha ispirato artisti come Cole Porter che, colpito e ispirato dalle  stelle della sua cupola durante la visita del mausoleo in occasione del suo viaggio di nozze, ha scritto la canzone "Night and Day", o come il poeta sloveno Alojz Gradnik che ha scritto la poesia "Davanti a Galla Placidia".
In questo monumento può essere letto anche il disegno iconografico e iconologico collegato all'ortodossia imperiale contro l'eresia ariana.


2 commenti:

Roberto ha detto...

Complimenti, come sempre, per i tuoi belli e approfonditi reportage. È sempre un piacere leggerli. Grazie della condivisione.
Un saluto.
Roberto.

Raffaella ha detto...

Grazie Roberto per l'attenzione che poni alla lettura dei miei post.
Spero di continuare ad interessarti e ad averti ancora tra i lettori del mio blog.

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