mercoledì 10 luglio 2013

Le Kaffeehaus di Vienna: un viaggio intorno al caffè


Come tutti noi ormai sappiamo, il CAFFE' è una bevanda che deriva dalla torrefazione e dalla macinazione dei semi di un arbusto del genere Coffea, appartenente alla famiglia delle Rubiaceae.
Questa pianta è originaria dell'acrocoro abissino.

Il nome "caffè" sembra derivare dalla città etiope di Kaffa o da una bevanda chiamata "qahwah" dei popoli nomadi.
La polpa che si trova intorno ai chicchi ha un'alta concentrazione di zuccheri, e sembra che venisse masticata già 100.000 anni fa.
Nel XI secolo il medico e filosofo Avicenna consigliava il caffè per la cura della tosse, dei calcoli renali, della gotta e del morbillo.
Tra i popoli arabi il caffè veniva chiamato "vino dell'Islam", in quanto il Corano vietava di bere vino. 
Il caffè si diffuse in Oriente durante il XIV secolo, mentre in Occidente fu portato dai mercanti veneziani nel XVI/XVII secolo.


A Vienna invece il caffè arrivò con l'assedio della città e la successiva ritirata da parte dei Turchi, sconfitti nel 1683.
I Turchi infatti nella loro fuga lasciarono 500 sacchi contenenti semi di caffè.
I Viennesi credevano che questi sacchi contenessero mangime per i cammelli dell'esercito turco.
L'ufficiale Jerzy Franciszek Kolschitzky, una spia di origini polacche che trafficava in informazioni e caffè con i Turchi, per i suoi servigi si fece donare i sacchi dal re polacco Jan III Sobiesky (al quale i sacchi di strani fagoli verdi erano stati concessi), e aprì nel 1865 nel centro di Vienna la "Hof Zur Blauen Flasche" ("Casa della bottiglia blu"), la prima Kaffehaus ("bottega del caffè") a Vienna.
Una statua di questo pioniere nella divulgazione del caffè è stata donata alla città dall'Associazione dei caffè viennesi, per il bicentenario della vittoria sui Turchi, e si trova attaccata al muro dell'edificio d'angolo tra la Kolschitzskygasse e la Favoritenstrasse. Raffigura il personaggio vestito alla turca che versa il caffè con una caffettiera nella tazzina sul vassoio che reca in mano.
Ma il primo caffè turco aperto a Vienna con licenza concessa da Leopoldo I, si deve a Johannes Diodato nel 1685.

Da questo momento ha inizio il diffondersi a Vienna di quei locali che ancor oggi hanno una storia da raccontare, e che dallo scorso anno sono stati iscritti dall'Unesco nell'inventario del Patrimonio Culturale Immateriale.

giornali messi a disposizione
giornali messi a disposizione
























I caffè viennesi degni di questo riconoscimento sono quelli che hanno tavoli con piano in marmo, sedie thonet, lampadari, giornali e dettagli di interior design nello stile dello storicismo,
"dove si consumano il tempo e lo spazio, ma solo il caffè compare nel conto"
Il Caffè è un luogo dove non bisogna avere fretta, e tanto meno farla al cameriere, che fino alla fine del XIX secolo era vestito con giacca, cravatta bianca, scarpe con i lacci, calze a righe, grembiule verde e con i capelli raccolti in una coda.

Un motto viennese dice
"Dio ci ha dato il tempo, ma della fretta non ha parlato"
Per avere l'attenzione del cameriere bisogna rivolgersi a lui con le parole " Herr Ober".


Il caffè viene servito al tavolo su vassoi d'argento accompagnato da un bicchiere d'acqua.
Qui c'è da aprire una parentesi: il motivo per il quale viene portata l'acqua sembra essere legato al ricordo del primo modo di consumare questa bevanda, e cioè alla turca, non filtrandolo, e con la conseguente esigenza di sciacquarsi la bocca dal fastidioso fondo; o come usiamo fare noi in Italia per pulire la bocca prima di sorseggiarlo per non avere nessun altro sapore che ne condizioni la degustazione ("alla napoletana"); oppure l'acqua è da bere dopo l'assunzione del caffè, per togliere il gusto acre della bevanda ("alla palermitana"). Vere correnti di pensiero. Chiusa parentesi.

Nei Caffè ci si può andare per la colazione, per una pausa o per uno spuntino veloce composto da toasts, wurstel, omelettes o gulasch.
Per quel che riguarda i dolci, la scelta è molto ampia.
Nelle Konditorei (Pasticcerie) potrete avere anche la scelta di praline ed altri dolciumi.
Heiner un'ottima Konditorei
uno dei caffè-pasticcerie Aida

Naturalmente entrando in un caffè non è facile non essere attratti ed invogliati dalla vetrina dei dolci che silenziosamente dicono "MANGIAMI".
Quindi certamente ordinerete una fetta di torta tra le tante che ho elencato nel post "Vademecum culinario della capitale austriaca".
Oppure prenderete un croissant, chiamato in Austria Kipfel, anch'esso risalente alla guerra con i Turchi del 1683.
Apro una nuova parentesi.
La parola "croissant" in francese significa "mezzaluna", e l'antenato di questo dolce con questa forma, fu inventato a Vienna per celebrare la vittoria contro quel popolo che aveva raffigurato sui propri stendardi proprio una "mezzaluna".
Il dolce si diffuse in Francia: si ricorda la frase della regina Maria Antonietta (nata in Austria), che quando le dissero che il popolo non aveva il pane, rispose che allora poteva mangiare brioches
Insomma sembrerà strano, ma noi chiamiamo dei dolci con nomi francesi ciò che i Francesi chiamano "viennoiseries".
Chiudo nuovamente parentesi. 

I Caffè viennesi sono una vera e propria istituzione.
Sono stati, e continuano in maniera meno evidente ad essere tutt'oggi, il fulcro della vita intellettuale della città.
Sono un luogo accogliente, un "salotto pubblico" dove, come si è detto
"si sta soli e in compagnia allo stesso tempo".
Con l'urbanizzazione ci si recava nei Caffè per riscaldarsi e passare del tempo da soli prima di coricarsi in quelle case condivise con molti e molto fredde.
Ci si recava per giocare a carte, a scacchi o a biliardo, e soprattutto leggere i quotidiani messi a disposizione dai Caffè, una delle tradizioni dei locali viennesi.
Ci si recava per ascoltare musica, in quelli che nel XVIII secolo vennero aperti e chiamati "Caffè Concerto", nei quali si esibirono, presentando le proprie opere, Strauss, Beethoven e Mozart. 
Ancor oggi in molti Caffè si può ascoltare musica dal vivo.

Nei Caffè ci si recava per scambiare idee culturali e politiche.
Nacquero così i Caffè Letterari, frequentati dai cosiddetti "Poeti caffetteriani".
In questi locali fumosi, con separé imbottiti, vecchi parquet, specchi e camerieri in livrea, videro la luce e vennero scritte alcune riviste.

Durante l'embargo che l'Austria e Napoleone posero nel 1813 alla Gran Bretagna, principale esportatrice di caffè, i locali viennesi servirono bevande a base di orzo, segale e cicoria.  
Un calo di presenze nelle caffetterie si presentò negli anni '50 con l'avvento della televisione e dei bar.
Oggi vi sono a Vienna 1083 Caffè, di cui 900 Cafè-Restaurant e 181 Cafè-Konditorei.
Molti sono stati restaurati, e hanno riacquistato quell'allure di un tempo.


Per aiutarvi ad individuare il nome con il quale a Vienna servono il vostro caffè preferito, ecco la lista di quelli che potete trovare:

MELANGE
      Caffè con spuma di latte (latte e caffè in parti uguali).
      Si differenzia dal cappuccino per il caffè più lungo e la tostatura più leggera.
KAISERRMELANGE
      Melange con albume d'uovo, miele e cognac.
 VERKEHRTER  (="sbagliato")
      Melange con 1/3 di caffè e 2/3 di latte.
FRANZISKANER
      Melange con panna.
KAPUZINER (perché simile al colore dei sai dei Capuccini)
      Caffè nero grande con poco latte.
KLEINER BRAUNER
      Caffè ristretto, con latte o panna a parte.
GROSSER BRAUNER
      Doppio Klainer, ovvero caffè lungo con latte.
KLEINER SCHWARZER
      Caffè ristretto senza zucchero. 
FLAKER (="carozzella")
      Ovvero "caffè del cocchiere", in quanto è un caffè corretto con rum, servito
      in un bicchiere con manico, per poter permettere ai cocchieri di tenerlo con
      una sola mano, mentre l'altra mano regge le redini.
EINSPANNER (= "calesse")
     Anche questo tipo di caffè con panna è servito in un bicchiere con manico.
VERLANGESTER
     Caffè allungato con acqua, tipo caffè americano, servito con latte.
ESPRESSO
     Caffè nero tipo il nostro espresso.
MOKKA
     Caffè piccolo e concentrato.
TURKISCHER
     Caffè alla turca (non filtrato), servito con fondo e zucchero in un bricco di
     rame. Non è raro che venga accompagnato con un Lokum, un cubetto dolce
     arabo.
INTERMEZZO
     Caffè corto con cioccolata calda, crema di cacao e panna, servito con un
     chicco di caffè e un cioccolatino.
PHARISAER (="fariseo")
     Caffè con rum, panna e spolverata di cacao.
CAFE MARIA THERESIA
     Caffè con liquore all'arancia e poca panna montata.
BIEDERMEIER
     Grosser Brauner con una goccia di liquore Biedermeier.
MAZAGRAN
     Caffè freddo con ghiaccio e rum.
SCHLAGOBERS
     Panna montata.

                                                     INDIRIZZI

Del:
CAFE' CENTRAL (Herrengasse 14 - www.cafecentral-wien.at),
DEMEL (Kohlmarkt 14 - www.demel.at),
CAFE' SACHER (Philarmonikersrasse 4 - www.sacher.com), 
(per me in cima alla lista dei Caffè da visitare se si è a Vienna per pochi giorni),
vi ho già parlato nel post "Una signora elegante: Vienna" (marzo 2012).
Ora invece vi sottoporrò un elenco di altri Caffè storici:


CAFE' LANDTMANN (Dr. Karl-Lueger-Ring 4 - www.landtmann.at)

Cafè Landtmann
Si trova lungo il Ring, davanti al Burgtheater.
Aprì i suoi battenti nel 1873, e tra i suoi illustri clienti vi sono Sigmund Freud, Marlene Dietrich, Romy Schneider, Burt Lancaster, Paul Mc Cartney e Hillary Clinton.
Vi regna un'atmosfera elegante e compassata, e nel locale è vietato fumare.
Si possono ascoltare concerti di domenica, lunedì e martedì 20.00/23.00
(in agosto sino alle 24.00).

Cafè Landtmann
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CAFE' IMPERIAL (Karntner Ring 16 - www.hotelimperial.at)

Cafè Imperial

E' il Caffè del lussuoso Hotel Imperial, posto lungo il Ring.
 
giornali e Imperial Torte al Cafè Imperial

sala del Cafè Imperial

Oltre che per l'eleganza dei suoi ambienti, è famoso per la sua Torta Imperial,  torta margherita con pasta di mandorle e crema al cioccolato, con glassa al cioccolato e marzapane e dischi di cioccolato al latte, creata si dice da un giovane apprendista di cucina in onore dell'Imperatore Francesco Giuseppe.

Imperial Torte
Noi abbiamo pranzato in questo Cafè e la presentazione, il servizio e la bontà dei piatti ci hanno soddisfatto pienamente.

piatto di pesce
Vitello tonnato con asparagi
 Si possono ascoltare concerti il sabato e la domenica 15.30/19.30.

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CAFE' SCHWARZENBERG (Karntner Ring 17 - www.cafe-schwarzenberg.at)

Cafè Schwarzenberg
Aperto nel XIX secolo questo Caffè è uno dei più antichi posti sul Ring.
Dopo che nel 1945 era stato occupato dall'Armata Sovietica che ne distrusse gli arredi, è stato restaurato con interni pomposi in stile Belle-Epoque.

sala del Cafè Schawarzenberg

Si tengono concerti il giovedì e il venerdì 19.30/23.00
                                il sabato e domenica  17.00/20.00

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CAFE' MOZART (Albertinaplatz 2 - www.cafe-mozart.at)

Cafè Mozart
Si trova vicino al Museo dell'Albertina e accanto all'Hotel Sacher.
Porta il nome del famoso musicista che però al momento dell'apertura del locale, aperto con il nome di Cafè Katzmayr, era già scomparso da tre anni.
Il Caffè infatti risale al 1794.
Il suo nome attuale risale al 1882, quando l'edificio in stile barocco fu rimodernato.
Graham Green vi lavorò per la scenografia del "Il Terzo Uomo".
 
sala Cafè Mozart
In esso si può gustare il "caffè Mozart", un caffè con panna e mandorle spezzettate e liquore al cioccolato, e la "Mozart Torte" dolce al cioccolato con crema al pistacchio e mousse al cioccolato.
Non si può fumare in questo Caffè.

Mozart Torte

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CAFE' MUSEUM  (Operngasse 7 - www.cafemuseum.at)

Cafè Museum

Questo locale fu aperto nel 1899 e divenne il punto di riferimento per artisti aderenti alla Secessione come Klimt, Kraus, Musil, Kokoschka e Wagner.

dolci del Cafè Museum

sala Cafè Museum
Il premio Nobel per la Letteratura Elias Canetti s'ispirò a questo Caffè per il suo romanzo "Auto da Fé" e qui passava molto tempo.
In tutto il locale è vietato fumare (non tutti i Caffè a Vienna sposano questa filosofia!).
Concerti il venerdì, sabato e domenica 17.00/20.00

dolce al Cafe Museum
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CAFE' GRIENSTEIDL (Michaeler Platz 2 -  www.cafegriensteidl.at)

Cafè Griensteidl

 

Molto centrale, posto proprio difronte al Hofburg.
Fu tra il 1890 e il 1897 era il polo di scultori, critici, musicisti, architetti ed attori.
Quando l'originale edificio fu demolito nel 1897, i suoi clienti si spostarono nel vicino Cafè Central.
Riaprì nel 1990.


ingresso del Cafè Griensteidl
sala del Cafè Griensteidl
un dolce al Cafè Griensteidl

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CAFE' HOFBURG (Innerer Burghof - www.cafe-hofburg.at)


Cafè Hofburg

Si trova nel Palazzo imperiale, vicino al Museo di Sissi e agli appartamenti imperiali.
Tavolini all'aperto nel grande piazzale.
Vengono eseguiti concerti la domenica 11.30/13.30.

dolci al Cafè Hofburg
         
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CAFE' BRAUNERHOF (Stallburggasse 2 - www.braunerhof.at)

Cafè Braunerhof

Si trova nel quartiere degli antiquari, tra il Palazzo Imperiale e il Graben.
Fornisce moltissimi quotidiani ai suoi clienti, anche quotidiani stranieri.
Originariamente era un Caffè ebreo chiamato "Sans Souci", che venne ribattezzato nel periodo nazista arianizzandolo.
Musica eseguita da un trio di violino, violoncello e pianoforte, si può godere durante i concerti offerti il sabato, domenica e festivi 15.00/18.00.

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CAFE' SPERL (Gumpendorfer Strasse 11 - www.cafesperl.at)

Si trova vicino al Quartiere dei Musei, nel 6° distretto.
Questo Caffè dai tavolini di marmo bianco, tavoli da biliardo, lampadari in cristallo e specchi di fine '800, venne frequentato da Kolo Moser, J.Olbrich, J.Hoffmann e anche da Adolf Hitler.
E' la location cinematografica più ripresa a Vienna.
Vige in questo locale il divieto di usare i cellulari (buona iniziativa!).
Si tengono concerti il sabato 15.30/17.30.
Chiuso in luglio e agosto.

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CAFE' HAWELKA (Dorotheergasse 6 - www.hawelka.at)

Cafè Hawelka

Dal 1910 ospita i suoi clienti in un ambiente tappezzato da vecchi cartelloni che pubblicizzano spettacoli e concerti, fumo e dall'arredamento consunto.
Tra i suoi clienti si possono citare Andy Warhol, Senta Berger, Hans Moser, Elias Canetti, Klaus Maria Brandauer e Peter Ustinov.
Negli anni '50 e '60 divenne il salotto pubblico di individualisti.
Questo Caffè è anche conosciuto per i suoi Buchteln, bignè alla vaniglia ripieni di marmellata, cotti uno vicino all'altro. Vengono sfornati dalle 22.00.

sala del Cafè Hawelka
interno del Cafè Hawelka
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CAFE' KUNSTHISTORISCHES MUSEUM 
(Brurgring 5 - www.genussimmuseum.at)

Cafè Kunsthistorisches Museum

E' il Caffè del Museo Kunsthistorisches, uno dei musei più importanti al mondo, costruito durante l'Impero di Francesco Giuseppe per ospitare le collezioni degli Asburgo.
E' collocato all'ultimo piano nella Cupola Hall, una sala circolare sotto la cupola dell'edificio, circondata da grandi vetrate.
E' (o forse dovrei dire "sarebbe"!) un luogo magnifico per riposarsi, prendere un caffè o un pasto leggero durante la visita del grande museo, circondati da opere d'arte.
Abbiamo pranzato un paio di volte in questo elegante Caffè: soddisfacente la qualità dei piatti, e la scelta dei dolci ampia.
Quello che stona invece è il servizio: frettoloso, distratto e poco professionale in tutte e due le occasioni, e nonostante questo ci hanno chiesto di aggiungere al nostro conto la mancia!
Questo servizio non fa onore alla filosofia dei Caffè Viennesi!

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GERSTNER K&K HOFZUCKERBACKER
(Karntner Strasse 13/15 - www.gerstner.at)

Questo Caffè-Konditorei lungo la strada dello shopping, tra l'Opera e la Cattedrale di S.Stefano, è stato aperto nel 1847.
Nel 1873, il proprietario di questa pasticceria Anton Gerstner fu nominato Pasticcere della Corte Imperiale, e si occupò di tutti i ricevimenti dati a corte.
Ancor oggi è presente con la sua produzione gastronomica a tutte le più importanti manifestazioni sociali.
La sua pasticceria, realizzata a mano, è ad un alto livello.


...e l'elenco potrebbe continuare ancora...

CONCLUSIONE
Intorno ad un chicco di caffè si può dissertare per ore, e i "Cafè" viennesi rappresentano un fulcro dal quale partire per lunghe conversazioni.
I locali a Vienna nei quali si consumano i rituali di questa bevanda scura non hanno mai perso il loro fascino anche se si sono rimodernati dopo i danni subiti con lo scorrere del tempo, e rappresentano un'istituzione alla quale i Viennesi non sanno rinunciare e che quindi proteggono gelosamente.





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