Il bel borgo pugliese di Cisternino, uno dei "Borghi più belli d'Italia", si trova nella Valle d'Itria.
Anch'esso fa parte della zona chiamata la Murgia dei Trulli ed appartiene alla provincia di Brindisi.
Fino al 1927 però, faceva parte della provincia di Bari.
Corso Umberto I |
La romana Sturninum fu distrutta da Annibale nel 216 a.C.
Fu poi saccheggiata dai Goti.
Nel medioevo (VIII secolo) i monaci Basiliani la fecero rinascere e chiamarono la zona di Cisternino Cis-Sturnium, ovvero al di qua di Sturnium.
Dal XII secolo la storia di Cisternino è legata alle vicende storiche di Monopoli.
Fino al 1505 infatti furono i vescovi-baroni di Monopoli a governare la città, grazie alla Bolla papale di Alessandro III del 1180 che attribuiva loro queste terre.
Dopo la dominazione normanno-sveva ci fu quella degli Angioini nel trecento.
Cisternino fu venduta successivamente dal vescovo ad un nobile di Monopoli per poi essere restituita ai vescovi da Ferdinando I d'Aragona nel 1463.
Subì l'assalto dei Turchi, poi la città fu conquistata dai Veneziani nel 1495 e poi ancora dagli Spagnoli nel 1528.
Infine fu assoggettata al Regno dei Borboni.
palazzo in via Umberto I |
palazzo in via Umberto I |
La mia descrizione di Cisternino si basa su una piacevole passeggiata alla scoperta della città da noi effettuata in una serata di fine estate, ed è per questo che molti siti sono stati da noi fotografati solo esteriormente perché non in orario di visita.
Le foto sono suggestive, anche se non traspare pienamente la luce che il biancore delle case riflette sotto i raggi del sole.
Anche nel centro storico di questo borgo ci si trova davanti un'architettura "spontanea", costituita da piccole vie e vicoli lastricati affiancati da case imbiancate a calce anno dopo anno, dove s'intersecano logge, balconi fioriti, scalette alte e ripide, archi rampanti...
Il centro storico di Cisternino è diviso in quattro quartieri: "Li Siggnuredde" o "Scheledd", "U Pandene", "L'Isule" e "BBere Vecchje" all'interno della scomparsa cinta muraria, più il quartiere "U BBùrie" costruito fuori dalle mura angioine.
Il quartiere più antico è "BBere Vecchje", il Borgo Vecchio, ed è anche il più grande.
Occupa la parte nord-occidentale del borgo.
Al limitare di questo quartiere si trovava la Porta Grande, oggi scomparsa, posta accanto alla più antica Torre Grande.
Torre Grande |
Era la più grande torre della cinta muraria angioina, nella quale fu inglobata.
La torre è di forma quadrangolare ed è alta 18m; la sua base misura 8m x 10m.
Fu ingrandita poi nel XIV secolo.
ingresso alla Torre Grande |
Torre Grande |
Sulla sua sommità fu collocata la statua di S.Nicola di Patara benedicente.
Nel 1860 divenne la sede della Guardia Nazionale e poi del Comune: per questo è anche detta Torre Comunale o Civica.
Oggi è sede di esposizioni.
statua di S.Nicola di Patara sulla Torre Grande (con molta immaginazione!) |
Accanto alla torre, e un tempo in comunicazione con essa, si trova il Palazzo Vescovile o Baronale, costruito durante la dominazione dei vescovi di Monopoli.
Palazzo Vescovile |
Il palazzo fu poi ampliato, ma mai terminato, per mano del vescovo Porzio nel 1583 come è riportato nella scritta della finestra laterale.
La sua facciata è in stile tardo-rinascimentale con stemmi del vescovo-barone.
Il palazzo fu dato alle fiamme nel 1647 durante la rivolta di Masaniello a Napoli.
Ponte della Madonnina |
La facciata di questo palazzo è caratterizzata da tre arcate con veranda e balaustre con colonnine alternate a mascheroni ed erme.
Palazzo e Torre Amati |
La parte alta della torre è ornata da beccatelli.
Le mura comprendevano 10/12 torri di difesa e di queste ne sono rimaste solo 4: due quadrangolari e due cilindriche.
Alla sinistra del Palazzo Amati si trova il Palazzo Bardin del XIX/XX secolo con mascheroni, e alla destra Palazzo Soleti.
Poco più avanti si trova la chiesa di S.Quirico e Santa Giulitta.
La leggenda narra che durante gli anni del XVII secolo in cui gli abitanti di Cisternino erano decimati dalla peste, apparve, dove ora sorge la chiesa, S.Quirico (martire in Turchia del IV secolo) che liberò la città dall'epidemia.
La chiesa fu costruita quindi fuori le mura dedicandola al Santo apparso e a sua madre Santa Giulitta.
chiesa di S.Quirico e Santa Giulitta |
portale della chiesa di S.Quirico e Santa Giulitta |
Il timpano dell'ingresso è sporgente e nella lunetta è posta la statua del Santo bambino.
Il profilo superiore della facciata è costituito da archetti a sesto acuto pieni.
La chiesa è a navata unica.
Altri palazzi di questo quartiere degni di nota sono il Palazzo Costa del XVI secolo con balconate rinascimentali, il Palazzo Devitofranceschi e il Palazzo Lagravinese.
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Un altro quartiere posto nel nord del centro storico è "Li Seggnuredde" o "Scheledd".
I nomi in dialetto di queste due denominazioni derivano:
- "Seggnuredde" da come venivano chiamate le "signorine di buona famiglia", in particolare le due sorelle nubili di Don Achille Devitofranceschi, che erano anche di bassa statura, che abitavano nel palazzo delle Suore Passioniste di questo quartiere
- "Scheledd" dal fatto che nel quartiere, in via della Madonna di Costantinopoli, vi erano dei cordoli sulla pavimentazione per rallentare l'andatura dei carri.
interno della chiesa di S.Lucia |
In questo rione si trova la piccola chiesa di S.Lucia, dopo Porta Piccola, l'altra porta del borgo conservatasi.
La chiesa è del XVII secolo, e possiede due ingressi e una piccola edicola con l'immagine della Santa alla quale la chiesa è dedicata.
L'edificio è sormontato da un campanile a vela.
All'interno un'absidiola dietro l'altare conserva i resti di un affresco, mentre in una nicchia è collocata la statua di S.Lucia.
Alle spalle della chiesa si trova il bel Palazzo De Leonardis con stemma di famiglia, un'aquila bicipite.
Palazzo De Leonardis |
Palazzo De Leonardis |
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Il quartiere "L'Isule" posto ad est del centro storico ha una forma quadrata, racchiuso dalle vie che lo delimitano, formandone "un'isola".
Porta piccola e Palazzo del Governatore |
Il palazzo fu costruito in stile rinascimentale durante la dominazione veneziana di Cisternino, nel XVI secolo.
Come si deduce dal nome era la sede del Governatore.
La costruzione è costituita da una torre traforata da arcate con ballatoi.
Al primo piano la veranda è abbellita da "rosette", motivo decorativo rinascimentale
La veranda del secondo piano è sorretta da due semicolonne scanalate con capitello.
Accanto ad essa vi sono colonnette sospese sorrette da mascheroni.
veranda del secondo piano del Palazzo del Governatore |
Si trovano in questo rione il Palazzo Pepe del XVI/XVII secolo in via Superga, Palazzo Ariani, l'ingresso posteriore del classicheggiante Palazzo Cenci (via Soletti) e Palazzo Soli con balaustra a colonnine.
In questo quartiere vi è anche la Torre Quadrata, una delle due torri quandrangolari rimaste della vecchia città (Piazza Rossi).
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"U Pandene" occupa lo spazio meridionale del borgo.
Ha questa denominazione perché, essendo il rione più basso, era soggetto ad allagamenti che lo rendevano un "pantano".
Fa parte di questo quartiere la Chiesa Matrice dedicata a S.Nicola di Pàtara, costruita nel XIV secolo in stile tardo-romanico sopra una chiesa paleocristiana dell'VIII secolo appartenuta ai monaci Basiliani.
Si trova di fronte alla Torre Grande.
Chiesa Matrice e Torre Grande |
La facciata è scandita da 4 lesene e da 3 portali.
Il coronamento della facciata è a forma triangolare con agli angoli Santi in preghiera.
Chiesa Matrice e Torre Grande |
Sul muro tra le prime cappelle della navata laterale destra si trova la Madonna del Cardellino, opera di Stefano di Putignano del 1517.
Il bambino gioca con un cardellino, simbolo della sua Passione.
Sono rappresentati anche i due committenti dell'opera, i fratelli sacerdoti Longo.
Sull'altare vi si trova una statua di S.Nicola.
Chiesa Matrice |
Con una visita guidata abbiamo potuto visitare i resti archeologici dei sotterranei della Chiesa Matrice da poco accessibili al pubblico.
Costo:2€
archeologia sotto la Chiesa Matrice |
antiche costruzioni sotto la Chiesa Matrice |
ambiente sotterraneo della Chiesa Matrice |
Madonna dei Falegnami |
Piazza Vittorio Emanuele II e Torre dell'Orologio |
Fu costruita nella seconda metà del XIX secolo.
E' scandita da lesene e marcapiani.
Ogni piano è traforato da un'apertura.
Sulla sommità si trova un pinnacolo metallico.
I palazzi che si trovano in questo rione sono il Palazzo Carrieri (XIX/XX secolo), il Palazzo Porzio (XVI secolo), il Palazzo De Amico (XVII secolo), il Palazzo Zizzi e il Palazzo Capece che ha inglobato la Torre Capece o Torre del Vento, l'altra torre cilindrica che si è conservata delle antiche torri di difesa.
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Ultimo quartiere da descrivere è il "BBurie" che significa "borgo".
E' stato l'ultimo rione ad essere stato costruito fuori dalle mura angioine nel XVI secolo.
In questa zona costruirono le loro abitazioni le famiglie benestanti della città.
Il rione è attraversato da Corso Umberto I sul quale affacciano molti palazzetti che hanno dato sfogo all'architettura spontanea tipica di questo borgo.
Corso Umberto I |
Il Palazzo Termetrio-Lagravinese ha ingresso in via La Feria.
Palazzo Termetrio-Lagravinese |
portale del Palazzo Termetrio-Lagravinese |
Altri palazzi del rione sono il Palazzo Ricci-Capece del XVII/XVIII secolo (con inglobata la Torre Capece), la facciata del neoclassico Palazzo Cenci e il Palazzo Boccelli.
Chiesa di S.Cataldo |
Accanto a quest'ultimo si trova la chiesa di S.Cataldo costruita tra il 1772 e il 1783 in stile neobarocco.
Sulla facciata vi è la statua di S.Cataldo.
Questa visita "by night" di Cisternino è un assaggio di quello che sicuramente merita una visita più approfondita della cittadina.
La luce del giorno sicuramente renderà le bellezze di questo borgo ancora più autentiche ed interessanti.
Specialità gastronomica di Cisternino sono i cosiddetti "fornelli pronti" o "bracerie": sono macellerie con annessa una sala e con tavolini all'aperto.
Si scelgono i pezzi di carne che si vuole mangiare e che vengono cotti nei forni a legna, per poi degustarli in un'atmosfera conviviale.
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