martedì 7 ottobre 2014

Roma: una passeggiata a Villa Borghese


Nel "cuore" di Roma vi è un parco a forma di "cuore": il Parco di Villa Borghese.

Ma non sempre questa zona di Roma è stata una zona centrale.
Nel '600 infatti, nelle aree al di fuori dalle Mura Aureliane, vi erano tenute agricole, dove le famiglie ricche romane costruivano le loro residenze estive.

Qui si trovava un vigneto della famiglia Borghese.

Cardinal Scipione Caffarelli Borghese


Il capostipite della famiglia Borghese fu un mercante senese di lana del XIII secolo, Tiezzo da Monticiano.
Ebbe due figli: Bencivenne e Benincasa.
Da Bencivenne e da suo figlio Borghese (che dette il cognome al casato) discesero i Borghesi di Siena, i Borghesi di Firenze (ramo estinto) e i Borghese di Roma.
Da Benincasa, si dice discese l'omonima famiglia senese dei Benincasa, famiglia di Santa Caterina da Siena.

Il Cardinale Scipione Caffarelli Borghese, nipote di Papa Paolo V (sua madre Ortensia Borghese era la sorella del Papa, al secolo Camillo Borghese), volle trasformare questa tenuta in una"Villa delle Delizie", simbolo dello status sociale della nobile famiglia.




Per realizzare il suo progetto il Cardinal Scipione acquista degli appezzamenti limitrofi alla sua tenuta ed affida agli architetti Flaminio Ponzio e Giovanni Vasanzio la progettazione della sua residenza, e coadiuvati dal giardiniere Domenico Savini da Montepulciano il parco, con giardini e aree riservate alla caccia, con paesaggio selvatico, elementi architettonici, fontane e alcuni edifici per diverse utilizzazioni.
Oltre al Casino Nobile con i Giardini Segreti sono di questo stesso periodo l'Ucceleria, la Meridiana, il Casino Graziano e il Casino Giustiniani.

I lavori, a cui collaborarono anche altri artisti quali Pietro e Gian Lorenzo Bernini, iniziarono nel 1606 e continuarono fino al 1633.

Nel 1766 il principe Marcantonio IV fece realizzare lavori di trasformazione del Casino Nobile e dell'Aranciera, e l'allestimento del Giardino del Lago, opera di Antonio Asprucci.
Sono di quest'epoca la Fontana dei Cavalli Marini, il Tempio di Diana, il Tempio di Antonino e Faustina, il Tempio di Esculapio e la Mostra dell'Acqua Felix.

Il figlio Camillo che sposò Paolina Bonaparte, ampliò la proprietà (Villa Giustiniani, Villa Pamphili e Villa Manfroni) e si avvalse dell'opera dell'architetto Luigi Canina per aggiungere nel parco fabbriche d'ispirazione eclettica e neoclassica.
Purtroppo Camillo Borghese si fece convincere dal cognato Napoleone Bonaparte a vendergli numerosi marmi che decoravano la Villa: 523 pezzi che oggi costituiscono il nucleo Borghese del Louvre di Parigi (per nostra fortuna furono considerate di minore importanza le statue che il Principe Scipione aveva commissionato al Bernini!).

Lo Stato acquistò Villa Borghese nel 1901, e nel 1903 fu aperta al pubblico.
Il parco pubblico fu battezzato Villa Comunale Umberto I, ma si è continuata a chiamare Villa Borghese.

Villa Borghese, uno dei più estesi parchi di Roma (dopo Villa Pamphili e Villa Ada), ha un perimetro di 6 km, lungo il quale si trovano 9 ingressi: Via Aldrovandi, Via Raimondi (2 ingressi), Via Pinciana (2 ingressi), Piazzale San Paolo del Brasile, Piazzale Flaminio, Piazzale Cervantes, Piazzale Pablo Picasso (via di Valle Giulia).

Tra gli ingressi più monumentali ci sono:
- i Propilei Neoclassici di Piazzale Flaminio, di architettura greca, di Luigi
  Canina (1827)
Propilei Neoclassici
 - i Propilei delle Aquile a Piazza S.Paolo del Brasile, di A.Asprucci (1790),
  posti originariamente lungo il Muro Torto e poi spostati a Porta Pinciana nel
  1933

Propilei della Aquile
Propileo delle Aquile
- il Portale del Leone a via Raimondi, di F.Ponzio (XVII secolo), con protome
  leonina sopra l'arco
- il Portale del Drago di via Pinciana (1617), sormontato d un timpano curvo
  con il drago araldico dei Borghese
-il Portale dei Vasi in via Aldovrandi che fu spostato nel 1914 come ingresso
 allo zoo

Ingresso dei Vasi
-il Portale Flaminio Ponzio di via Pinciana, ingresso principale di cui parlerò
 più avanti.
Ingresso Flaminio Ponzio

I 79 ettari della Villa sono chiusi tra le Mura Aureliane, il quartiere Pinciano e il quartiere Flaminio.

cedro del Libano piantato nel 1852

E' una delle Ville romane con più testimonianze paesaggistiche e artistiche, con alberi secolari ed edifici e monumenti barocchi, neoclassici ed eclettici.


Si possono trovare esempi di giardino all'italiana, alla francese e all'inglese.
E' ricca d'acqua con fontane e laghetti.

E' difficile elencare tutti gli edifici, i monumenti, le statue, le fontane, i giardini e i musei che sono racchiusi in questo "polmone verde", dove i romani amano passeggiare, fare jogging, rinfrescarsi ad uno dei chioschi lungo i viali, visitare uno dei tanti musei, andare in bici, portare i bambini al teatro dei burattini, o la fidanzata in barca sul laghetto.


relax a Villa Borghese
relax a Villa Borghese
relax a Villa Borghese
relax a Villa Borghese

Descriverò quindi il percorso di una giornata trascorsa nel parco, in ordine progressivo delle foto scattate lungo l'itinerario da noi compiuto.

Piazza del Popolo
Partendo da Piazza del Popolo si può accedere alla Villa salendo le Rampe del Pincio, poste dietro ad uno degli emicicli che racchiudono la piazza progettata da Giuseppe Valadier nel 1816 per Pio VII.

Rampe del Pincio e Piazza del Popolo
Si giunge al Giardino del Pincio, creato nel 1813/1814 dall'amministrazione francese che governava all'epoca Roma.
Quando nel 1902 Villa Borghese divenne pubblica, si unì il Giardino del Pincio ad essa tramite un ponte sulla via del Muro Torto.

strutture del Giardino del Pincio
Valadier creò qui un giardino pubblico alla francese, con aiuole geometriche, viali che a raggiera partono da slarghi rotondi, logge, esedre, boschetti, terrazze e belvedere.

Giardino del Pincio e busto di Canova
fontana del Giardino del Pincio
Ed è proprio dal belvedere di Piazzale Napoleone che si può ammirare un bel panorama sui monumenti e sui tetti del centro di Roma.

panorama dal belvedere
S.Pietro dal belvedere del Pincio
Valadier, su un casale del XVII secolo, progettò e realizzò tra il 1818 e il 1837 anche la palazzina che prende il suo nome: Casina Valadier.

L'edificio era stato costruito su una cisterna per l'acqua di epoca romana che alimentava gli Horti Aciliani.
Le tubature di questa cisterna vennero usate come nascondiglio e via di fuga durante il sacco di Roma del 1527.

Casina Valadier
L'edificio è a forma di cubo con un'esedra con colonnato ionico.
L'interno è in stile neoclassico con affreschi e pitture in stile pompeiano.

Il Caffè del Pincio divenne un ritrovo alla moda, grazie anche alla sua posizione panoramica.

Casina Valadier
Alla fine dell'ottocento era divenuta la dimora del custode del parco.
Nel 1920 divenne un ristorante.
Fu occupato dai Tedeschi durante la II guerra mondiale.
Venne chiusa nel 1990 e riaperta nel 2004.
Nuovamente ospita oggi un elegante caffè/ristorante.

giardino della Casina Valadier
CURIOSITA': presso la balaustra, nella base del busto dell'astronomo Secchi, c'è un buco attraverso il quale passa il meridiano di Roma.

Si prosegue verso l'Obelisco Pinciano o di Antinoo, in Piazza Bucarest.
Questo obelisco di epoca adrianea, è uno dei 13 obelischi che si possono trovare a Roma.

Obelisco Pinciano


Non è un monoblocco come gli obelischi egizi, ma si tratta di 4 lastre che poggiano su una colonna centrale.
E' alto 9,24 m e sulla sommità è posta una stella.


Anticamente fu collocato da Eliogabalo nel Circo Variano, poi ritrovato e portato nel palazzo Barberini, e successivamente donato a Clemente XIV che vi adornò il Cortile della Pigna in Vaticano.
Infine nel 1822 fu posto sul Pincio da Pio VII.


Percorrendo via dell'Obelisco s'incrocia via dell'Orologio.
Qui si trova un orologio ad acqua del 1873.

orologio ad acqua
orologio ad acqua



L'ideatore per l'Esposizione Universale di Parigi fu il monaco domenicano Giovanni Battista Embriaco.
E' composto da quattro quadranti in una torre con decorazioni lignee, posta al centro di un laghetto.
L'acqua mette in moto un pendolo, caricando il movimento e la soneria dei quarti e delle ore, mediante il riempimento di due bacinelle.


In Roma ce ne sono tre esemplari.
Vi è però un "difetto" nel funzionamento di questo orologio: non può funzionare in caso di gelo!
 






In questo punto si attraversa con un ponte via del Muro Torto, nel punto di collegamento tra il Giardino del Pincio e Villa Borghese.

dal ponte verso il Giardino del Pincio
ponte su via del Muro Torto
dal ponte verso Villa Borghese
Inizia qui via delle Magnolie.
Sulla sinistra s'intravede la Fontana Ovale o anche detta del Peschiera, che rifornisce d'acqua le fontane della Villa.
Il grande bacino risale al 1908.

Fontana Ovale (del Peschiera)
Sulla destra invece si estende quella zona chiamata Galoppatoio, dove "galoppavano" un tempo i cavalli.

Galoppatoio
Qui si trovava il giardino all'inglese e la cosiddetta Casina di Raffaello, così chiamata per gli affreschi raffaelleschi, staccati nel 1836 e conservati nella Galleria Borghese.
La Casina invece fu distrutta dai bombardamenti francesi del 1849. 

Si arriva quindi a piazza delle Canestre.
Sulla sinistra parte via Fiorello La Guardia.

Orangiera e Portico dei Leoni
Sulla sinistra si vede il Portico dei Leoni.

Portico dei Leoni
Preceduto da un giardino con essenze esotiche, il portico racchiude iscrizioni antiche.
E' opera di A.Asprucci (la parte settecentesca) e di L.Canina (la parte ottocentesca).

Portico dei Leoni
Poi segue l'Oragiera, un tempo Casino dei Giochi d'Acqua per i suoi ninfei con conchiglie e fontane.

Orangiera/Museo Bilotti
Fu aggiunto in seguito un nuovo corpo di fabbrica per ospitare l'orchestra per concerti.
Nel giardino vi erano pergolati con agrumi.
Nel 1849 i cannoni francesi danneggiarono la struttura, poi ricostruita più modestamente.
Divenne allora il ricovero per le piante di agrumi (da qui il suo nome).

Orangiera/Museo Carlo Bilotti (dal giardino del lago)
Nel 2006 è divenuta la sede del Museo Carlo Bilotti.
Qui vengono esposte le collezioni di dipinti, sculture e disegni d'arte contemporanea appartenute a Carlo Bilotti, grande collezionista.
Si possono vedere opere di De Chirico, Andy Warhol, Gino Severini, Giacomo Manzù.

www.museocarlobilotti.it
Orario:  ottobre/maggio     martedì/venerdì    10.00/16.00
                                            sabato/domenica  10.00/19.00
             giugno/settembre   martedì/venerdì    13.00/19.00
                                            sabato/domenica  10.00/19.00
Costo: GRATIS
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Poco più oltre troviamo i Propilei Egizi opera del 1827 di L.Canina, dal gusto eclettico, in stile egizio.

Propilei Egizi
Propilei Egizi
Propilei Egizi
Furono in parte demoliti nel 1938 per far spazio alla sede stradale.

Tornando indietro e prendendo invece viale Pietro Canonica sulla destra si vede la Mostra dell'Acqua Felix.

Mostra dell'Acqua Felix

fontanella a forma di conchiglia

lastra di sarcofago della Mostra dell'Acqua Felix





E' quel che resta del condotto che nel 1610 riforniva la villa con l'acqua dell'acquedotto Felice.
Si tratta di una lastra di sarcofago sorretta da due grifi, sovrastata da un leone con a lato due fontanelle a forma di conchiglia.

Sulla sinistra invece si aprono i cancelli del Giardino del Lago, allestito alla fine del 1700 al posto di una piantagione di 800 lecci.

Giardino del Lago
E' un giardino paesaggistico all'inglese, uno di quei pochi esempi nell'area romana.
Fu piantato con specie esotiche: banani, bambù, cipressi calvi.

laghetto del Giardino del Lago
Quello che lo rende un angolo romantico è il laghetto con al centro un isolotto artificiale sul quale sorge il Tempio di Esculapio, dio della medicina.

Tempio di Esculapio
Fu Antonio Asprucci a realizzarlo tra il 1785 e il 1792.
Doveva contenere una colossale statua di Esculapio ritrovata nei pressi del Mausoleo di Augusto.

Tempio di Esculapio

ingresso al Tempio di Esculapio

Tempio di Esculapio
Il tempietto neoclassico ha 4 colonne scanalate con capitelli ionici.
La trabeazione porta una dedica a Esculapio Salvatore.
Il timpano triangolare ha un bassorilievo in stucco con scena dell'arrivo a Roma del dio.
Ai lati del tempietto sono posizionate due statue di ninfe.

statua di ninfa del Tempio di Esculapio
statua di ninfa al Tempio di Esculapio
Si possono noleggiare piccole barchette e remare intorno al laghetto in compagnia di qualche uccello acquatico e di tartarughe, che nelle belle giornate si fermano a prendere il sole sulle rocce.

tartarughe al sole
Sulla riva del lago si può notare la Fonte Gaia o anche detta dei Satiri (o dei Conigli) del 1927/1928, opera di Giovanni Nicolini.

Fontana Gaia
Fontana Gaia
E' un gruppo scultoreo bronzeo raffigurante due satiri che sorreggono un piccolo satiro (e la testa dove è finita?).

Alle spalle del Tempio di Esculapio si possono vedere da una terrazza i Giardini di Valle Giulia.
Furono allestiti in occasione dell'Expo del 1911 per collegare Valle Giulia a Villa Borghese.
Sono cinti da balaustre e adornati da ninfei neoclassici.

Giardini di Valle Giulia
arco di Settimio Severo






Vi è anche nei pressi del lago l'Arco di Settimio Severo, ispirato all'arco trionfale di Tito posto nel Foro Romano.
Lo realizzò Luigi Canina nel 1830.
Al di sopra dell'arco vi è la statua di Settimio Severo.

statua di Settimio Severo
Per poter godere di questo angolo del parco ci si può sedere ai tavoli della Casina del Lago, una caffetteria che si trova davanti all'ingresso del Museo Carlo Bilotti.
E' uno chalet degli anni '20 del XX secolo.

Casina del Lago
Ritornando sui nostri passi, usciti da questo giardino, proseguiamo davanti a noi su viale della Casina di Raffaello.
Le origini del nome di questa Casina di Raffaello che sorge lungo questo viale non si conoscono.
Forse Raffaello amava passeggiare in questo luogo.

via della Casina di Raffaello
In origine era la Palazzina dell'Alboreto dei Gelsi.
Nel 1791 venne costruita la Chiesa dell'Immacolata, e per questo venne chiamata Casino della Cappella.

Casina di Raffaello/Ludoteca e Chiesa dell'Immacolata
L'interno della chiesa ha marmi policromi, è affrescata da Felice Giani, e ospita la tomba di Pietro Canonica.

matrimonio alla chiesa dell'Immacolata (Casina di Raffaello)
In questa chiesa nel secolo scorso si celebravano matrimoni, soprattutto di coloro che si erano innamorati in questo parco.
Tra gli altri celebrò il suo matrimonio il cantante Alberto Rabagliati, che uscito dalla chiesa cantò la sua famosa canzone "Sposi"...
Oggi la Casina ospita una Ludoteca.

Oltrepassata la Casina di Raffaello si giunge al Tempietto di Diana, un'imitazione del Tempio dell'Amore di Versailles.
E' un'opera di Antonio Asprucci del 1789.

Tempietto di Diana
Tempio di Diana






Il tempietto neoclassico ha 8 colonne di marmo bigio africano, e in origine custodiva su un piedistallo una statua di Diana, finita al Louvre di Parigi (sempre grazie a Napoleone!).
Oggi occasionali "Diane" si pongono sul piedistallo per farsi fotografare in posizioni più o meno aggraziate!

















Da qui prendendo via dei Pupazzi, ortogonale al viale appena percorso, si costeggia uno dei lati corti di Piazza di Siena, nota per il Concorso Ippico Internazionale che si tiene a maggio, e per il Carosello dei Carabinieri.
E' a forma di stadio ed è lunga 200 m.

Piazza di Siena

Piazza di Siena
Un tempo questa zona era destinata a Gran Ragnaia, un boschetto dove venivano messe le reti per la caccia agli uccelli.
L'invaso delimitato da gradinate in peperino per le corse dei cavalli (come appunto a Siena, città originaria della famiglia Borghese), fu creato nel 1792.
Questo era un luogo dove un tempo si tenevano feste popolari.

gradinata di Piazza di Siena
Piazza di Siena e Casina di Raffaello
ingresso di Piazza di Siena
Qui domina la Piazza la Fontana dei Pupazzi, un catino in granito, che un tempo si avvaleva di un gruppo con delfini e una coppia di putti (da questi il nome "dei pupazzi"), rubato nel 1983.

Fontana dei Pupazzi
All'incrocio tra via dei Pupazzi e via dei Cavalli Marini incontriamo la Fontana dei Cavalli Marini.
Fu progettata da Cristoforo Unterperger e scolpita da Vincenzo Pacetti alla fine del '700, al posto della Fontana del Mascherone andata distrutta.

Fontana dei Cavalli Marini
Di fronte alla Casina di Raffaello, sull'altro lato lungo di Piazza di Siena, si trova il Casino dell'Orologio.

Casino dell'Orologio
Casino dell'Orologio

Casino dell'Orologio

Era l'antica casa del giardiniere del pineto.
Fu modificato con l'aggiunta di un porticato e di una torretta con l'orologio.
Per breve tempo ospitò un museo con reperti provenienti da Gabii, antica città sulla via Prenestina (anche questi finiti al Louvre di Parigi!).
Oggi è una sede degli uffici comunali.

Ritornando verso la Fontana dei Cavalli Marini e proseguendo sull'omonimo viale, sulla destra si nota un enorme monumento: è il Monumento a Re Umberto I.

Monumento a Re Umberto I
Su un basamento di porfido poggia la statua equestre in bronzo del re.
Il Valore e la Pietà Regale sono rappresentati nei bassorilievi.

Monumento a Re Umberto I

Una statua velata simboleggia l'Italia che piange la morte del suo re.
Realizzarono il monumento Davide Calandra ed Edoardo Rubino nel 1926.

statua equestre e Donna Velata
Percorrendo via del Museo Borghese verso l'ingresso alla villa di P.za San Paolo del Brasile, con i Propilei delle Aquile (Antonio Asprucci 1790), si arriva alla Casina delle Rose.

Appartenuta a Villa Manfroni la Casina fu acquistata dalla famiglia Borghese nel 1833 e restaurata.
 
Casina delle Rose/Casa del Cinema/Cinecaffè
Divenne una trattoria decantata anche da Gioacchino Belli in uno dei suoi sonetti...

Villa Bborghese

 “Lì c’è ttrattoreria dove godete
bon locale, aria uperta e bella vista;
e in tutta libbertà ppranzate a llista
sino c’avete fame e avete sete.


Llí, ttutti inzieme, la regazza, er prete,
l’omo, la donna, er nobbile, l’artista,
er medico, er curiale, er computista,
fate caggnara, cantate e rridete.

Poi ve n’annate ar lago e ppe la villa,
e dda per tutto trovate chi mmaggna,
chi ggiuca a ppalla, chi ccurre e cchi strilla.


Cqua sse bballa a l’usanza der paese,
là er pallone, l’orchestra, la cuccaggna...
Viva er core der Prencipe Bborghese!.”


Fu trasformata poi in una vaccheria, un dancing, una abitazione per gli inservienti, magazzino e stalla con mucche il cui latte e insieme ad altri prodotti da esso derivati, veniva venduto al pubblico.
Fu poi adibita a punto ristoro.
Dal 2004 ospita la la Casa del Cinema, con sala cinematografica e sala convegni.

Casa del Cinema

E' qui presente anche il Cinema dei Piccoli, la più piccola sala cinematografica al mondo: solo 71,5m².

Il Cinecaffè della Casina delle Rose è un po' caro (due thè freddi 10€), il servizio un po' lento e spartano.


Qui, al limitare della Villa si trovano il Monumento a George Byron (1959, copia in marmo dell'originale conservata al Trinity College di Cambridge) e l'Edicola della Musa, costruita tra il 1834 e il 1842.

Monumento a George Byron
Edicola della Musa
Nell'edicola trova posto la statua di una musa un tempo affiancata da due statue femminili andate perdute.

statua della Musa
Qui parte via Goethe, e se arriviamo all'incrocio con viale San Paolo del Brasile, sulla sinistra si trova il Monumento a Wolfgang Goethe.

Monumento a Wolfgang Goethe
Fu donato dal Kaiser Guglielmo II.
L'autore dell'opera in marmo di Carrara è Valentino Casali .

particolare del Monumento a Wolfgang Goethe
particolare del Monumento a Wolfgang Goethe
particolare del monumento a Wolfgang Goethe


particolare del Monumento a Wolfgang Goethe
Ritornando sui nostri passi, ripercorrendo al contrario via del Museo Borghese, si passa in mezzo a quello che un tempo era il Giardino Boschereccio, posto davanti al Casino Nobile.
Era un giardino accessibile a tutti, con 23 riquadri di diversa alberatura, scanditi da siepi sagomate.

Ai lati del viale ci sono due Fontane Oscure, chiamate così perché messe in ombra dagli alberi.
Fontana oscura

In questo settore della Villa si trova la Grotta dei Vini (Flaminio Ponzio 1609/1618).

Grotta dei Vini
Si tratta di una grotta dove si conservavano in fresco i vini, collegata con un sotterraneo al Casino Nobile, con un loggiato di forma ovale.
La volta affrescata da Archita Ricci rappresenta il Convivio degli Dei.

Grotta dei Vini
Nel loggiato si allestiva un grande tavolo ovale con scanalatura per tenere in fresco il vino.
Qui venivano invitati tutti i personaggi illustri d'Europa.
E chi non poteva rientrare nel numero degli invitati al desco, poteva vedere le persone che vi banchettavano da balconate soprelevate.

Grotta dei Vini
Dall'alto venivano fatti cadere sui commensali petali di fiori, e intorno vi erano giochi d'acqua.


Eccoci giunti all'edificio principale di Villa Borghese.

Casino Nobile/Galleria Borghese

Il Casino Nobile, la residenza fatta costruire dal Cardinal Scipione, doveva ospitare la sua ricca collezione di opere d'arte.

scalinata della facciata del Casino Nobile
Era decorato con sculture e 144 bassorilievi (venduti nel 1807 a Napoleone e per questo ora si trovano al Louvre di Parigi, insieme a 154 statue, 160 busti, 30 colonne, vasi e altri bassorilievi provenienti dalla stessa Villa).
La loggia aperta al piano nobile, fu affrescata da Giovanni Lanfranco, e successivamente venne chiusa.

simboli della famiglia Borghese (aquila e drago)
fontana della balaustra
balaustra davanti al Casino Nobile con giardino boschereccio

Nell'ottocento si risistemò la facciata in gusto neoclassico, e la piazzola antistante con una copia della balaustra originale con draghi e aquile, simboli della famiglia Borghese, e con copie di statue antiche.

retro del Casino Nobile con giardino
Il Casino venne aperto al pubblico come museo nel 1902.
La Galleria Borghese, una delle più belle collezioni d'arte al mondo, racchiude opere di scultura e di pittura del XVI/XVII secolo.
Alcuni esempi...

- statua di "Paolina Borghese" (Canova)
- statue di "Apollo e Dafne", "David","Enea, Anchise e Ascanio", "Plutone e 
  Proserpina" (G.Lorenzo Bernini)
- "Deposizione", "Ritratto d'uomo", "Dama con Liocorno" (Raffaello)
- "Amor Sacro e Amor Profano", "Venere che benda Amore" (Tiziano)
- "Ragazzo con Cesto di Frutta", "Ritratto in Veste di Bacco", "Davide con Testa 
  di Golia", "Madonna dei Palafrenieri" (Caravaggio)
- "La Caccia di Diana", "Sibilla Cumana" (Domenichino)
- "Davide che uccide Golia" (Giulio Romano)
- "Mosè con le Tavole della Legge" (Guido Reni)

...e poi opere di Pinturicchio, Rubens, Veronese, Perugino, Antonello da Messina,...

www.galleriaborghese.it
Orario:  PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
              NO FOTO
              lunedì chiuso
              martedì/domenica  8.30/19.30  turni di visita di 2 ore
              (allo scadere uscita obbligatoria)
              visite guidate 11.10-15.10-17.10
Costo: 11€  + 2€ prenotazione
           audioguida 5€
           visita guidata 6€
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Il Casino Nobile è attorniato da giardini.
Sul retro della residenza vi è un Giardino posteriore al Casino Nobile, dall'assetto formale, disegnato con siepi basse, ornato da statue e vasi.

giardino nel retro del Casino Nobile
retro del Casino Nobile
retro del Casino Nobile
Al centro di questo giardino si trova la Fontana di Venere che ha preso il posto della Fontana di Narciso.

Fontana di Venere
Una vasca circolare del XIX secolo ha al centro una statua di Venere posta sopra una scogliera. 

A destra e a sinistra della facciata del Casino Nobile sono cinti da mura due dei quattro Giardini Segreti.

Giardino Segreto dei melangoli
Giardino Segreto dei fiori
Erano giardini privati, con fontane centrali.
Poco rimane dell'impianto originale.
Uno dei giardini è chiamato "dei melangoli" ovvero gli aranci amari, l'altro "dei fiori".

Nel 1680 si aggiunse tra l'Uccelliera e la Meridiana un terzo giardino segreto con fiori rari e esotici.

Il quarto giardino detto "di propagazione" serve da vivaio agli altri tre giardini.

Portale Flaminio Ponzio
Vicino al Casino Nobile si trova l'ingresso principale di Villa Borghese: il  Portale Flaminio Ponzio.

Portale Flaminio Ponzio visto da Villa Borghese

Portale Flaminio Ponzio visto da via Pinciana
L'ingresso che si apre su via Pinciana fu costruito nel 1609.
Sull'arco ci sono gli stemmi araldici della famiglia Borghese.
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Riprendiamo la passeggiata dal retro del Casino Nobile, percorrendo viale dei Daini.

Poco dopo vi è l'edificio prospettico al secondo Giardino Segreto, l'Uccelliera.

Uccelliera
In questa grande voliera in rame, divisa nel centro da una galleria a volta, si trovavano uccelli rari.

Uccelliera
Uccelliera


particolari decorativi dell'Uccelliera
L'interno era affrescato con soggetti agresti, festoni, pergole e dalla rappresentazione di uccelli.

terzo Giardino Segreto tra l'Uccelliera e la Meridiana

Di fronte all'Uccelleria si trova l'edificio della Meridiana.
La ideò Carlo Rainaldi nel 1688 al posto di un edificio per l'allevamento dei polli.

facciata della Meridiana
Prende questo nome dall'orologio solare posto sulla facciata rivolta verso il Casino Nobile.
volta dell'ingresso della Meridiana








Sono numerose le decorazioni in stucco e marmo che l'abbelliscono.
Anche la volta a botte dell'ingresso è affrescata con uccelli.



orologio solare della Meridiana
Ha al suo interno pavimenti in mosaico e pareti affrescate.
E' una sede degli uffici comunali.

Questi due ultimi edifici sono costeggiati dal Parco dei Daini.

Parco dei Daini
Parco dei Daini
erma di satiro nel Parco dei Daini

Era una zona del parco riservata al Principe.
Fino all'800 vi si trovavano daini e gazzelle.


Delimitato da erme di satiri opere di Pietro e G.Lorenzo Bernini, auspicio di fecondità e rigogliosità vegetale.

erma nel Parco dei Daini










All'inizio del viale dei Daini, partendo dal Casino Nobile, è collocata l'Edicola del Dace: è un'ara funeraria del II secolo d.C. con i busti di una coppia di defunti.

Edicola del Dace
Edicola del Dace
Sopra all'ara è collocata la statua in marmo di un Dace prigioniero, opera di età traianea.

ara funeraria dell'Edicola del Dace
statua del Dace prigioniero























A metà del viale si trova il Serbatoio dell'Acqua Marcia, qui istallato nel 1925.

Serbatoio dell'Acqua Marcia
Fontana del Sileno







Quasi davanti uno specchio d'acqua artificiale ospita la Fontana del Sileno dell'inizio del secolo scorso.
Su una roccia centrale si intravede una figura in cemento rappresentante un sileno.


Fontana del Sileno
Il parco aveva come fondale la Prospettiva del Teatro (1615) con rilievi antichi che nella maggior parte sono andati persi, come anche nelle pareti di Levante e di Tramontana.

Prospettiva del Teatro
parete della Prospettiva del teatro
Nel Parco dei Daini è stata ritrovata un'iscrizione del Principe Borghese che incitava chiunque passava per la sua villa a sostare, chiedere qualunque cosa, divertirsi e godere delle delizie del luogo.
Aperta infatti al pubblico in alcuni settori, Villa Borghese è sempre stato un luogo di ritrovo per i romani, per feste popolari e balli.

Da qui ci si può dirigere poi verso viale Pietro Canonica.

Tempio di Antonino e Faustina
statua di Faustina nel Tempio di Antonino e Faustina








S'incontra il Tempio di Antonino e Faustina, con frammenti di architetture antiche provenienti dal Foro Romano accostate a parti moderne, come dettava la moda dei giardini all'inglese.
Antica è la statua di Faustina.









Fortezzuola e Monumento all'Alpino e all'Umile Eroe
Si può poi vedere la Fortezzuola, un edificio in stile medievale che in origine era un "Gallinaro", dove venivano allevati struzzi, pavoni e anatre per le battute di caccia.
Fu A.Asprucci che lo ristrutturò in questo stile munendolo di mura turrite nel 1793.
La facciata interna venne dipinta con otto teste di cariatidi da Felice Giani.

ingresso della Fortezzuola/Museo Canonica
Nel 1926 venne concesso allo scultore Pietro Canonica di istallarvisi e di avere qui il suo atelier.
Quando morì lo scultore lasciò al Comune le sue opere perché trovassero posto in un museo.

Fortezzuola
Oggi si possono vedere le sue opere qui riunite e il suo appartamento/atelier.
Inoltre sono in mostra dipinti dell'ottocento piemontese e arazzi fiamminghi.
www.museocanonica.it
Orario: martedì/domenica     ottobre/maggio      10.00/16.00
             martedì/domenica     giugno/settembre   13.00/19.00
Costo:  GRATIS

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Davanti l'ingresso al museo vi è il Monumento all'Alpino e all'Umile Eroe, di Pietro Canonica.

Monumento all'Alpino e all'Umile Eroe
...l'Umile Eroe
Inizialmente vi era solo la statua in bronzo del mulo Scudela, che si guadagnò la medaglia d'oro al Valor Militare nella Prima Guerra Mondiale, e poi fu aggiunta in un secondo tempo la statua dell'Alpino.

Continuando per viale Pietro Canonica s'incontra il Silvano Toti Globe Theatre.

Silvano Toti Globe Theatre
E' questo una ricostruzione del Globe Theatre di Londra (1599) risalente al periodo elisabettiano.
E' stato allestito in legno di quercia nel 2003.
Sono stati usati blocchi di tufo per il pavimento a simulare la terra battuta.
Di forma circolare ha un palcoscenico coperto.
Parte del pubblico è allo scoperto, circondato da palchi che si elevano su tre livelli.
Il repertorio di questo teatro è shakespeariano.
Per i "fidanzati di Villa Borghese" le domeniche vi è una riduzione del biglietto .

botteghino del Globe Theatre
www.globetheatreroma.com
Orario: luglio/agosto  
             dal 30 giugno botteghino  15.00/19.00
             sino alle 21.30 nei giorni di spettacolo
Costo:  10€ platea in piedi    13€ balconata con poca visibilità   15€ balconata

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Ritornando al Tempio di Antonino e Faustina imbocchiamo via di Valle Giulia, scendiamo sino a Piazzale Cervantes.
Qui ci si trova all'ingresso al BioParco e più oltre alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna.
Salendo la scalinata difronte al Museo, si rientra nel parco.
A metà scalinata vi sono le due Fontane delle Tartarughe.

una Fontana delle tartarughe
Queste fontane furono allestite in occasione dell'Esposizione Universale del 1911.
Sono opera di Cesare Bazzani.

Arrivati in cima alle scale ci si trova in un'area adorna di statue e monumenti celebrativi, donate da delegazioni straniere, di poeti e scrittori dei loro Paesi.

Ferdousi (poeta persiano)
Henryk Sienkiewicz (premio Nobel e autore di "Quo Vadis, Domine?")
Ahmed Shawki (poeta egiziano)
Garcilaso de La Vega (poeta Inca)


Nizami Ganjani (poeta persiano)

Petar II Petrovic (Principe e poeta del Montenegro)
Gogol (scrittore russo)























Scendendo per via Bernadotte si giunge alla Fontana del Fiocco, opera del 1830/1834 di L.Canina.

Fontana del Fiocco
E' una vasca con alcuni elementi a roccaglie, sormontata da un arco classico con la statua di Esculapio (o almeno ci doveva essere!).
  
Proseguendo per viale Washington si raggiunge infine l'uscita di Villa Borghese su Piazzale Flaminio con i Propilei Neoclassici. 

Propileo Neoclassico
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Villa Borghese è anche chiamata la Valle dei Musei, per il gran numero di siti museali qui presenti.
Oltre quelli già citati della Galleria Borghese, il Museo Carlo Bilotti, la Casa del Cinema e il Museo Canonica, si possono anche visitare:

- la Galleria Nazionale d'Arte Moderna

Galleria Nazionale d'Arte Moderna
  In un edificio neoclassico sono in mostra opere italiane e straniere del XIX e XX
  secolo. 

  www.gnam.beniculturali.it
  Orario: lunedì chiuso              martedì/domenica     8.30/19.30
               mostre temporanee    martedì/domenica   10.30/19.30
  Costo: 12€

- il BioParco
 Fu ideato nel 1911 da Karl Hagenbeck, l'ideatore degli zoo senza barre.
 Nel 1998 divenne BioParco con attività scientifiche e didattiche.
 Vi trovano spazio 1000 animali di 218 specie.

 www.bioparco.it
  Orario:  gennaio/ 28 marzo          9.30/17.00
                29 marzo/26 ottobre       9.30/18.00    ma     28 marzo/28 settembre   9,30/19.00    
                27 ottobre/dicembre       9.30/17.00
   Costo:  15
               
- il Museo Civico di Zoologia
  In 18 sale sono esposti 5 milioni di esemplari animali.

  www.museodizoologia.it
  Orario: lunedì chiuso      9.00/19.00
  Costo:   7€

- il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Villa Giulia/Museo Nazionale Etrusco
  Nello scrigno di una villa rinascimentale fatta costruire da Papa Giulio III nel
  XVI secolo, dove hanno lavorato Vasari, Vignola e Ammannati, sono esposti
  reperti archeologici , maioliche, bronzi e oreficeria dell'antica Etruria.
  Famosi sono il Sarcofago degli Sposi (VI secolo a.C.) e l'Apollo di Veio (VI
  secolo a.C.) qui custoditi.

  www.villagiulia.beniculturali.it
  Orario:  martedì/domenica     8.30/19.30
  Costo:    8€


Intorno a Villa Borghese vi sono alcune Accademie straniere.
Una di queste, confinante con Villa Borghese e il Pincio, è Villa Medici, l'Accademia di Francia a Roma.

Villa Medici
ingresso a Villa Medici

Villa Borghese è un parco sempre aperto.

CONCLUSIONI
A Villa Borghese relax e cultura vanno a braccetto.
Villa Borghese è un vero "museo all'aria aperta": si può godere di bellezze architettoniche e nello stesso tempo fare del sano movimento in mezzo alla natura, a piedi, in bicicletta o sui pattini.
E per chi è un po' pigro c'è sempre la possibilità di guardarsi in giro su di un comodo trenino che, partendo dalla Casina delle Rose (biglietto 3€), compie il giro del parco!


L'unica pecca di questo bel parco è la poca cura riservata alla pulizia.
Non è raro trovare, anche vicino ai monumenti più importanti, sacchi rotti d'immondizia sparsi sul terreno.
Colpevoli i romani e i turisti "scrofolanti", e poco attenti coloro che dovrebbero tenere pulito!
E' un vero peccato!

immondizia vicino ad una delle Fontane Oscure
immondizia vicino al Tempio di Diana

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Raffaella, complimenti e grazie del tuo splendido reportage su questo meraviglioso Parco.
Ti segnalo soltanto che l'ingresso ai Musei Carlo BIlotti e Pietro Canonica è gratuito. E' possibile lasciare un'offerta, ma nessun costo di ingresso è dovuto. ;)
Ciao e ancora grazie per le belle immagini ed interessanti spiegazioni.
Sarah

Raffaella ha detto...

Grazie Sarah, soprattutto per i toui aggiornamenti!

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