sabato 1 agosto 2015

Roma: i Mercati di Traiano


Il capolavoro dell'ingegneria romana, posto ad est del Foro di Traiano, al quale è stato dato il nome di Mercati di Traiano, era una costruzione utilitaria, un complesso polifunzionale sede di archivi e/o uffici.

Gli venne dato erroneamente questo nome perché si pensò che i Mercati di Traiano fossero un "centro commerciale" dell'antica Roma, ma la presenza di strade non percorribili da carri ha fatto ipotizzare una diversa funzione degli edifici che compongono questo articolato complesso.

ricostruzione dei Mercati di Traiano
Probabilmente era la sede del Procurator, il magistrato preposto all'amministrazione del complesso e del Foro di Traiano.
Ciò è testimoniato dal rinvenimento recente di un'iscrizione su un blocco di travertino dove è menzionato un certo Orazio Rogato che restaurò il Foro dopo un incendio.
L'iscrizione venne poi usata come soglia per una porta.

pianta del Foro di Traiano e dei Mercati di Traiano
La costruzione dei Mercati di Traiano precedette quella del Foro di Traiano: il complesso, costruito per sostenere il taglio della collina alle pendici del Quirinale fatto per creare spazio al Foro di Traiano, si appoggia infatti su una serie di gradini.
Per questo motivo gli ambienti hanno una profondità sempre maggiore salendo verso i piani superiori.

L'architetto che ideò questo complesso fu probabilmente Apollodoro di Damasco, lo stesso che si occupò della realizzazione del Foro di Traiano.
L'intero complesso è stato costruito in laterizio: opus cementizio con rivestimento esterno in mattoni.

Il complesso di edifici si articola su sei piani, separati da vie urbane.

Grande Emiciclo dei Mercati di Traiano

La facciata presenta una grande esedra, il Grande Emiciclo, concentrica a quella orientale del Foro di Traiano; tra le due passa una strada.

via che separava il Grande Emiciclo dei Mercati di Traiano dall'esedra del Foro di Traiano
L'esedra si apre in basso con 11 tabernae e ai margini 2 ingressi.
Le porte di questi ambienti sono quasi quadrate, con stipiti e architravi in travertino.
Sono coperte a volta, ed hanno una piccola finestra.

esedra del Grande Emiciclo
botteghe del piano terra del Grande Emiciclo
Alcune botteghe conservano ancora i resti di intonaco a disegni geometrici e alcuni graffiti, e un pavimento a mosaico bianco e nero.
 
taberna del piano terra del Grande Emiciclo con resti di mosaico e decorazione pittorica
bottega del piano terra del Grande Emiciclo
Alle estremità della facciata si trovano due sale semicircolari coperte da semicupole: le Aule di Testata.


Quella settentrionale è più grande ed è illuminata da cinque finestre.
Quella meridionale ha solo tre finestre.
Forse la funzione di queste aule era quella di accogliere scuole o auditori.

facciata dell'Aula di Testata settentrionale
facciata dell'Aula di Testata meridionale (a sinistra)

La parte superiore della facciata del Grande Emiciclo ha una serie di finestrine ad arco (cinque ogni tre tabernae), inquadrate da pilastrini di mattoni con basi e capitelli in travertino, sormontate da frontoncini interi o spezzati.

finestre del Grande Emiciclo
Queste finestre servivano a dare luce ad un corridoio coperto a volta e con pavimento in opus spicatum, sul quale si aprono 12 ambienti.

corridoio fiancheggiato da botteghe
corridoio fiancheggiato da botteghe




Su questo piano vi era verso ovest un'altra sala ad emiciclo, adiacente a quella del piano inferiore, e ricoperta anch'essa da una semicupola.

copertura a semicupola della sala ad emiciclo
Intorno a questa sala, a nord del Grande Emiciclo, si trovava il cosiddetto Piccolo Emiciclo, con ambienti disposti su tre livelli, alcuni dei quali si affacciavano lungo la Via Biberatica.

corridoio del Piccolo Emiciclo

La Via Biberatica, la strada che congiungeva il Campo Marzio con la Subura, prendeva probabilmente il nome dalla parola "biber" = "bevanda", forse perché lungo la strada si aprivano dei thermopolia (gli equivalenti dei bar di oggi).

Via Biberatica
La strada, con pavimento in basolati e fiancheggiata da marciapiedi originariamente in lastroni di travertino, costeggiava il terzo piano dei Mercati di Traiano.

botteghe sulla Via Biberatica
Le botteghe che si trovavano lungo questa strada presentavano porte con incassi sulla soglia e sugli architravi per l'inserimento di tre o quattro pannelli mobili in legno che scorrevano nei solchi.
Una balconata, sostenuta da arcate su mensole, sormontava le porte delle botteghe, per proteggerle dalle intemperie.

resti della balconata sopra le porte delle botteghe lungo la Via Biberatica
Alla fine di questo tratto della Via Biberatica che correva davanti ai Mercati di Traiano, si trova il cosiddetto "arcone".
Fu costruito per fare da contrafforte alla muratura del Corpo Centrale.

il cosiddetto "arcone"
Lungo la strada, all'altezza dell'ingresso attuale al complesso, si trovava un piccolo vano, una sorta di "guardiola" per controllare l'accesso ai Mercati di Traiano.

Sul questo livello del complesso si trovava una terrazza e un gruppo di tabernae oggi scomparse.

Via Biberatica passante davanti al Corpo Centrale
botteghe distrutte lungo la Via Biberatica davanti al Corpo Centrale
pavimento di una bottega trasformata nel Cinquecento in stalla




In una taberna si è riscoperto il pavimento rinascimentale sul quale in una fila d'incassi erano infilati i pali di una staccionata che doveva delimitare un ricovero per animali: era probabilmente la stalla utilizzata dalle suore del Convento di S.Caterina da Siena, sorto nel Cinquecento sulle rovine dei Mercati di Traiano.










Una ripida scala porta dal livello della Via Biberatica all'Aula Grande, un grande ambiente (32m X 8m), alto due piani e coperto da una volta a sei crociere poggianti su mensoloni di travertino, che costituisce il centro del complesso.

Aula Grande dei Mercati di Traiano
Originariamente le volte erano separate da costolature in laterizio.

Nell'Aula Grande  si svolgevano cerimonie ufficiali pubbliche.
Al pian terreno dell'Aula Grande si aprono sei botteghe per lato, con porta sormontata da finestrina.
Quelle occidentali che si affacciano sulla Via Biberatica sono comunicanti tra loro e presentano grandi finestre.

botteghe del pian terreno dell'Aula Grande
Al piano superiore invece le botteghe con volta a botte si affacciano sul corridoio scoperto che le fronteggia.

corridoio con botteghe del primo piano dell'Aula Grande
Dal lato meridionale dell'aula si diparte su due piani il Corpo Centrale, con ambienti con destinazione differente dagli altri, probabilmente erano gli uffici di direzione del complesso.

Un ambiente a due piani del secondo piano del Corpo Centrale, sul quale si aprono due vani decorati da nicchie semicircolari e rettangolari, ha un lucernaio con modanature in laterizio.
Si trova qui un pozzo foderato di blocchi di peperino, appartenuto ad una domus repubblicana.

ambiente del Corpo Centrale con lucernario
Parte della facciata del Corpo Centrale fu rialzata in età medievale.

Giardino delle Milizie
Varie famiglie nobili romane (Annibaldi, Caetani, Conti), occuparono il complesso trasformandolo in Castellum Miliciae: la Torre delle Milizie dall'aspetto a cannocchiale, costruita nel cosiddetto Giardino delle Milizie nel retro dell'Aula Grande, venne edificata in fasi successive a partire dal Duecento, divenendo il mastio della struttura militare.

Torre delle Milizie
Fu prima costruito un palazzo nobile con loggiato ad arcate su colonne antiche di riutilizzo.
Poi il loggiato fu inglobato di un'alta torre in tufelli, che venne successivamente fasciata da mura in laterizio.

Sono venuti recentemente alla luce nel Giardino delle Milizie anche un tratto basolato di strada romana fiancheggiato da marciapiede in travertino e un corridoio medievale,

strada romana (a destra) e corridoio medievale (a sinistra)

Dopo il degrado subito dall'area nel XV/XVI secolo, venne costruito il Convento di S.Caterina da Siena, già citato.

Convento di S.Caterina da Siena costruito sui Mercati di Traiano
Di fronte alla Torre delle Milizie si trova una struttura sotterranea coperta con volta a botte, utilizzata come cisterna delle suore del Convento.
La cisterna fu ricavata dividendo con un muro un edificio quadrangolare preesistente, appartenuta ad una torre contemporanea alla Torre delle Milizie

cisterna del Convento
Nel Giardino delle Milizie si trovava un ingresso al Corpo Centrale di cui si è conservato il portale originale.

portale d'accesso al Corpo Centrale dei Mercati di Traiano
Nella prima metà del Seicento venne costruito sui resti del Piccolo Emiciclo parte del Palazzo Ceva-Tiberi.
Si possono ancora vedere in un ambiente le modifiche fatte all'edificio romano antico: la volta a crociera intonacata e i resti di una porta di passaggio ad un livello più alto dell'attuale (ovvero quello originale romano).

ambiente del Piccolo Emiciclo modificato per la costruzione di Palazzo Ceva-Tiberi
Nel 1928/1929 furono demolite le strutture aggiunte ai Mercati di Traiano dalla costruzione del palazzo: il Palazzotto dei Busti e due ninfei.

Il Convento cedette il posto nel 1885 alla Caserma Goffredo Mameli.
Il sito fu poi riscoperto e restaurato nel 1926/1934.

Oggi i Mercati di Traiano sono divenuti la sede del Museo dei Fori Imperiali, che raccoglie i reperti di maggior valore trovati negli scavi dei Fori Imperiali.
Leggendo i miei post riguardanti i singoli Fori Imperiali potrete vederli descritti nel loro contesto originale.

www.mercatiditraiano.it
Orario:    9.30/19.30
Costo:      museo                    11,50€       (9,50€    per i residenti a Roma)
                museo + mostre     14€            (12€       per i residenti a Roma)
                GRATIS la prima domenica del mese per i residenti a Roma
                audioguida 4€

CONCLUSIONI 
Questo complesso davvero unico dell'architettura romana è riuscito a sopravvivere per duemila anni, pur modificato e cambiando di utilizzo nei secoli.
Nonostante il degrado subito, grazie ad un accurato restauro, ha ricquistato le sue forme originali e ci trasmette quell'atmosfera famigliare vissuta dagli uomini che frequentavano per varie ragioni quest'area a diretta vicinanza con il Foro di Traiano.
Inoltre alla visita del monumento si aggiunge la visita dell'allestimento museale che, con spiegazioni molto esaurienti, illustra i Fori Imperiali e i ritrovamenti delle decorazioni architettoniche avvenuti durante gli scavi.
Un'ottima occasione per conoscere e scoprire l'antica Roma: un museo in un museo.
      

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