Il capolavoro dell'ingegneria romana, posto ad est del Foro di Traiano, al quale è stato dato il nome di Mercati di Traiano, era una costruzione utilitaria, un complesso polifunzionale sede di archivi e/o uffici.
Gli venne dato erroneamente questo nome perché si pensò che i Mercati di Traiano fossero un "centro commerciale" dell'antica Roma, ma la presenza di strade non percorribili da carri ha fatto ipotizzare una diversa funzione degli edifici che compongono questo articolato complesso.
ricostruzione dei Mercati di Traiano |
Ciò è testimoniato dal rinvenimento recente di un'iscrizione su un blocco di travertino dove è menzionato un certo Orazio Rogato che restaurò il Foro dopo un incendio.
L'iscrizione venne poi usata come soglia per una porta.
pianta del Foro di Traiano e dei Mercati di Traiano |
Per questo motivo gli ambienti hanno una profondità sempre maggiore salendo verso i piani superiori.
L'architetto che ideò questo complesso fu probabilmente Apollodoro di Damasco, lo stesso che si occupò della realizzazione del Foro di Traiano.
L'intero complesso è stato costruito in laterizio: opus cementizio con rivestimento esterno in mattoni.
Il complesso di edifici si articola su sei piani, separati da vie urbane.
Grande Emiciclo dei Mercati di Traiano |
La facciata presenta una grande esedra, il Grande Emiciclo, concentrica a quella orientale del Foro di Traiano; tra le due passa una strada.
via che separava il Grande Emiciclo dei Mercati di Traiano dall'esedra del Foro di Traiano |
Le porte di questi ambienti sono quasi quadrate, con stipiti e architravi in travertino.
Sono coperte a volta, ed hanno una piccola finestra.
esedra del Grande Emiciclo |
botteghe del piano terra del Grande Emiciclo |
taberna del piano terra del Grande Emiciclo con resti di mosaico e decorazione pittorica |
bottega del piano terra del Grande Emiciclo |
Quella meridionale ha solo tre finestre.
Forse la funzione di queste aule era quella di accogliere scuole o auditori.
facciata dell'Aula di Testata settentrionale |
facciata dell'Aula di Testata meridionale (a sinistra) |
La parte superiore della facciata del Grande Emiciclo ha una serie di finestrine ad arco (cinque ogni tre tabernae), inquadrate da pilastrini di mattoni con basi e capitelli in travertino, sormontate da frontoncini interi o spezzati.
finestre del Grande Emiciclo |
corridoio fiancheggiato da botteghe |
corridoio fiancheggiato da botteghe |
Su questo piano vi era verso ovest un'altra sala ad emiciclo, adiacente a quella del piano inferiore, e ricoperta anch'essa da una semicupola.
copertura a semicupola della sala ad emiciclo |
corridoio del Piccolo Emiciclo |
La Via Biberatica, la strada che congiungeva il Campo Marzio con la Subura, prendeva probabilmente il nome dalla parola "biber" = "bevanda", forse perché lungo la strada si aprivano dei thermopolia (gli equivalenti dei bar di oggi).
Via Biberatica |
botteghe sulla Via Biberatica |
Una balconata, sostenuta da arcate su mensole, sormontava le porte delle botteghe, per proteggerle dalle intemperie.
resti della balconata sopra le porte delle botteghe lungo la Via Biberatica |
Fu costruito per fare da contrafforte alla muratura del Corpo Centrale.
il cosiddetto "arcone" |
Sul questo livello del complesso si trovava una terrazza e un gruppo di tabernae oggi scomparse.
Via Biberatica passante davanti al Corpo Centrale |
botteghe distrutte lungo la Via Biberatica davanti al Corpo Centrale |
pavimento di una bottega trasformata nel Cinquecento in stalla |
In una taberna si è riscoperto il pavimento rinascimentale sul quale in una fila d'incassi erano infilati i pali di una staccionata che doveva delimitare un ricovero per animali: era probabilmente la stalla utilizzata dalle suore del Convento di S.Caterina da Siena, sorto nel Cinquecento sulle rovine dei Mercati di Traiano.
Una ripida scala porta dal livello della Via Biberatica all'Aula Grande, un grande ambiente (32m X 8m), alto due piani e coperto da una volta a sei crociere poggianti su mensoloni di travertino, che costituisce il centro del complesso.
Aula Grande dei Mercati di Traiano |
Nell'Aula Grande si svolgevano cerimonie ufficiali pubbliche.
Al pian terreno dell'Aula Grande si aprono sei botteghe per lato, con porta sormontata da finestrina.
Quelle occidentali che si affacciano sulla Via Biberatica sono comunicanti tra loro e presentano grandi finestre.
botteghe del pian terreno dell'Aula Grande |
corridoio con botteghe del primo piano dell'Aula Grande |
Un ambiente a due piani del secondo piano del Corpo Centrale, sul quale si aprono due vani decorati da nicchie semicircolari e rettangolari, ha un lucernaio con modanature in laterizio.
Si trova qui un pozzo foderato di blocchi di peperino, appartenuto ad una domus repubblicana.
ambiente del Corpo Centrale con lucernario |
Giardino delle Milizie |
Torre delle Milizie |
Poi il loggiato fu inglobato di un'alta torre in tufelli, che venne successivamente fasciata da mura in laterizio.
Sono venuti recentemente alla luce nel Giardino delle Milizie anche un tratto basolato di strada romana fiancheggiato da marciapiede in travertino e un corridoio medievale,
strada romana (a destra) e corridoio medievale (a sinistra) |
Dopo il degrado subito dall'area nel XV/XVI secolo, venne costruito il Convento di S.Caterina da Siena, già citato.
Convento di S.Caterina da Siena costruito sui Mercati di Traiano |
La cisterna fu ricavata dividendo con un muro un edificio quadrangolare preesistente, appartenuta ad una torre contemporanea alla Torre delle Milizie.
cisterna del Convento |
portale d'accesso al Corpo Centrale dei Mercati di Traiano |
Si possono ancora vedere in un ambiente le modifiche fatte all'edificio romano antico: la volta a crociera intonacata e i resti di una porta di passaggio ad un livello più alto dell'attuale (ovvero quello originale romano).
ambiente del Piccolo Emiciclo modificato per la costruzione di Palazzo Ceva-Tiberi |
Il Convento cedette il posto nel 1885 alla Caserma Goffredo Mameli.
Il sito fu poi riscoperto e restaurato nel 1926/1934.
Oggi i Mercati di Traiano sono divenuti la sede del Museo dei Fori Imperiali, che raccoglie i reperti di maggior valore trovati negli scavi dei Fori Imperiali.
Leggendo i miei post riguardanti i singoli Fori Imperiali potrete vederli descritti nel loro contesto originale.
www.mercatiditraiano.it
Orario: 9.30/19.30
Costo: museo 11,50€ (9,50€ per i residenti a Roma)
museo + mostre 14€ (12€ per i residenti a Roma)
GRATIS la prima domenica del mese per i residenti a Roma
audioguida 4€
CONCLUSIONI
Questo complesso davvero unico dell'architettura romana è riuscito a sopravvivere per duemila anni, pur modificato e cambiando di utilizzo nei secoli.
Nonostante il degrado subito, grazie ad un accurato restauro, ha ricquistato le sue forme originali e ci trasmette quell'atmosfera famigliare vissuta dagli uomini che frequentavano per varie ragioni quest'area a diretta vicinanza con il Foro di Traiano.
Inoltre alla visita del monumento si aggiunge la visita dell'allestimento museale che, con spiegazioni molto esaurienti, illustra i Fori Imperiali e i ritrovamenti delle decorazioni architettoniche avvenuti durante gli scavi.
Un'ottima occasione per conoscere e scoprire l'antica Roma: un museo in un museo.
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