Un'altra chiesa di Roma che si trova sulle pendici del colle
Celio è la
Basilica dei Santi Quattro Coronati.
Non è molto chiaro chi fossero i veri martiri ai quali la basilica è dedicata.
Forse Castorio, Sinfroniano, Simplicio, Claudio e Nicostrato, i cinque (e non quattro) marmorari cristiani della Pannonia che, per essersi rifiutati di scolpire il dio Esculapio, furono messi a morte sotto Diocleziano.
Oppure quattro militari romani, Severo, Severiano, Carpoforo e Vittorino (di cui inizialmente non si conosceva il nome e per questo chiamati semplicemente "Quattro Coronati"), che subirono anch'essi il martirio vicino alle Terme di Traiano nello stesso giorno due anni dopo di loro, e che furono sepolti vicino alle loro tombe.
L'appellativo "Coronati" dei Santi si riferisce all'essere stati coronati con il lauro del martirio.
Nel IX secolo furono quindi traslati nella chiesa dei "Quatuor Coronati" i resti di ben nove martiri, creando una certa confusione: la professione di scalpellini venne associata ai quattro (e non cinque) martiri (soldati) a cui la chiesa era dedicata.
Questi Santi vengono quindi considerati i patroni delle corporazioni edili e delle arti murarie.
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complesso monastico visto da Via Santi Quattro |
Colpisce, ancor prima di entrare attraverso la sua torre d'ingresso, l'imponente complesso monastico fortificato medievale, costruito lungo la
Via Tuscolana (oggi
Via dei Santi Quattro), sopra una residenza aristocratica di età tardo-antica.
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facciata del complesso monastico e Via Santi Quattro |
Un'aula absidata di questa residenza fu convertita in luogo di culto prima del 499, in quanto già allora era conosciuta con il
Titulus Aemilianae.
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abside della Basilica dei Santi Quattro Coronati |
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resti dell'aula absidale del sito romano |
La chiesa fu costruita in un sito strategico, in posizione soprelevata e in vicinanza al
Laterano, che a quell'epoca era la sede papale, fungendo da suo bastione difensivo.
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Palazzo Cardinalizio visto da Via Santi Quattro |
In epoca carolingia (IX secolo) Papa Leone IV fece allargare la chiesa aggiungendo le due navate laterali con tre oratori, fece costruire la cripta semianulare, la torre d'ingresso, il primo cortile con portico ad arcate e pilastri ed alcuni edifici per il clero.
Dell'austero complesso monastico fanno parte, oltre la
basilica con la sua
cripta, due
cortili, un
convento e un antico
palazzo cardinalizio.
Dopo i danni subiti nel 1084 dall'incendio normanno appiccato da Roberto il Guiscardo, durante la lotta per le investiture (tra Gregorio VII ed Enrico IV), Papa Pasquale II fece ricostruire la basilica riducendola notevolmente, tamponando i colonnati della chiesa e tripartendola con nuove colonne, ed accorciandola mantenendo solo la metà occidentale.
Lo spazio della navata centrale, che non fece più parte della basilica, fu trasformato in cortile (il cosiddetto
secondo cortile), la navata destra fu inglobata nel
palazzo del cardinale (refettorio), mentre la navata sinistra nel
chiostro del monastero.
Dal 1138 il
Monastero della Basilica dei Santi Quattro Coronati venne a far parte dell'
Abbazia di S.Croce di Sassovivo a Foligno.
Nel 1265 il complesso monastico ospitò Carlo d'Angiò.
Nel XV secolo, dopo il ritorno a Roma dei Papi, Papa Martino V dichiarò la basilica sede pontificia e vennero fatti lavori di restauro.
Quando poi nel 1564 il
Vaticano divenne la nuova sede papale, il convento venne dato alle Monache Agostiniane di clausura e venne fondato un orfanotrofio femminile (soppresso poi nell'800).
Tra il XVI e il XVII secolo vennero così realizzati, sui lati nord ed ovest del primo cortile, due porticati a volte su pilastri, sormontati da un altro piano che divenne il dormitorio delle orfane
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dormitorio dell'ex orfanotrofio |
S'inizia la visita del complesso monastico varcando il portale ad arco della
torre d'ingresso, divenuta poi la
torre campanaria, alta 22 m e un tempo decorata sia internamente che esternamente.
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ingresso al Complesso monastico dei Santi Quattro Coronati |
Sopra il portale d'ingresso vi è una lunetta con raffigurazione dei
Santi titolari e la scritta MONASTERIUM SS MARTYR .QUARTUOR CORONATORUM.
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quadrifore della torre campanaria |
La torre del IX secolo è traforata da arcate e da quadrifore con pilastrini in marmo.
La cornice è costituita da mensole in marmo.
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Torre campanaria vista dall'interno del complesso monastico |
Si accede quindi al
primo cortile, il quadriportico della chiesa primitiva.
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primo cortile del complesso monastico visto dall'ingresso della torre |
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porticato cinquecentesco dei lati nord ed ovest del primo cortile del complesso monastico |
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primo cortile visto dal lato ovest del porticato |
Sopra l'arco d'ingresso vi è un'iscrizione a caratteri gotici che riguarda il restauro avvenuto nel XV secolo.
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iscrizione a caratteri gotici del restauro del complesso monastico |
Sotto il porticato ovest sono stati da poco restaurati alcuni affreschi.
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affresco durante il restauro |
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affresco dei Santi Quattro Coronati durante il restauro |
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affresco dei Santi Quattro Coronati dopo il restauro |
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affresco dopo il restauro (a destra: Presentazione al Tempio) |
Si entra quindi nel
secondo cortile.
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secondo cortile |
Sulla destra vi sono i resti della basilica di Leone IV: tre arcate sorrette da colonne e un frammento di architrave.
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resti della basilica carolingia nel portico della basilica e nel secondo cortile |
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arcate con colonne e frammento di architrave della basilica carolingi - ingresso alla Stanza del Calendario |
Su questo lato del cortile vi è anche l'ingresso alla
Stanza del Calendario, ricavata nella navata sinistra della basilica primitiva, facente parte del
Palazzo Cardinalizio e poi divenuto parlatorio delle monache (ruota e grate lo fanno intuire).
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Stanza del Calendario |
Sulle pareti è dipinto un calendario liturgico del XIII secolo, quattro colonne su ogni parete.
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colonne del calendario liturgico |
Una porta di questa stanza si apre sull'
Oratorio di S.Silvestro.
Per accedervi bisogna suonare il campanello e le monache attraverso la "ruota" daranno la chiave (è uso lasciare un'offerta).
Fu costruito e fatto affrescare nel 1246 dal cardinal Stefano Conti, nipote di Papa Innocenzo III e cardinale della
Basilica di Santa Maria in Trastevere.
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Oratorio di S.Silvestro |
L'
Oratorio è a pianta rettangolare e ha una volta a botte decorata con stelle e croci policrome, con al centro una croce formata da scodelle di maiolica islamica.
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decorazione a stelle e croci policrome della volta a botte e croce formata da scodelle di maiolica islamica |
A separare la volta e le decorazioni pittoriche delle pareti si trova un fregio a foglie.
Il pavimento è cosmatesco.
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pavimento cosmatesco dell'Oratorio di S.Silvestro |
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pavimento cosmatesco dell'Oratorio di S.Silvestro |
Il ciclo di affreschi duecenteschi in stile bizantineggiante che corrono lungo tre pareti dell'
Oratorio, illustrano come un fumetto, la
Storia di Papa Silvestro e dell'Imperatore Costantino I (dagli
Acta Silvestri).
E' un esempio iconografico della cosiddetta "
Donazione di Costantino", un documento che riproduceva un editto in cui l'imperatore faceva dono a Papa Silvestro I, e ai papi che l'avrebbero succeduto, del primato sui cinque patriarcati di Roma, Costantinopoli, Antiochia, Gerusalemme ed Alessandria d'Egitto.
Il documento datato 315, che ribadiva la sovranità temporale della Chiesa su Roma e sull'Impero Romano d'Occidente, è risultato falso nel 1440.
Il ciclo di affreschi va letto partendo dalla parete d'ingresso, poi sulla parete sinistra verso l'altare e poi sulla parete destra dall'altare all'ingresso dell'
Oratorio.
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lunetta: Giudizio Universale con Cristo Giudice, la Vergine, S.Giovanni, gli Apostoli e due angeli - sotto da sinistra a destra: Costantino è colpito dalla lebbra - Pietro e Paolo appaiono in sogno a Costantino malato e lo esortano ad affidarsi a Papa Silvestro - i messi imperiali si recano sul Monte Soratte per incontrare Papa Silvestro |
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parete sinistra, da sinistra a destra: i
messi salgono sul Monte Soratte - Papa Silvestro rientrato a Roma mostra
a Costantino le effigi di Pietro e Paolo |
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da sinistra a destra: Costantino riceve da Papa
Silvestro il battesimo - Costantino, curato dalla lebbra, è davanti a Papa Silvestro che siede in trono |
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Papa Silvestro a cavallo è accompagnato da Costantino |
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parete destra, da sinistra a destra: Silvestro resuscita il toro ucciso dal sacerdote ebreo - Elena, madre di Costantino, trova la Vera Croce - Silvestro libera il popolo romano da un drago |
Sotto il ciclo pittorico vi sono clipei con raffigurati busti di profeti e patriarchi.
Nel XVI secolo venne poi aggiunto nell
'Oratorio il presbiterio alzato su alcuni gradini.
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presbiterio dell'Oratorio di S.Silvestro |
Gli affreschi sull'arco trionfale, sulla volta a crociera e sulle pareti del presbiterio, commissionati dall'
Università dei Marmorari che nel 1570 acquistò l'
oratorio, si pensa siano di Raffaellino da Reggio.
Gli affreschi delle pareti laterali rappresentano
Scene delle vite e dei martiri dei Santi Quattro Coronati, mentre sul fondo del presbiterio vi sono un'
Annunciazione e una
Crocifissione, a modo di pala d'altare.
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Crocifissione e Annunciazione nel presbiterio dell'Oratorio di S.Silvestro |
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Scene delle vite dei martiri dei Santi Quattro Coronati (Raffaellino da Reggio) |
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Scene delle vite e dei martiri dei Santi Quattro Coronati |
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volta del presbiterio dell'Oratorio di S.Silvestro |
Sulla volta sono raffigurati il
Salvatore e gli
Apostoli.
Sull'arco trionfale sono raffigurati
Costantino e
S.Silvestro.
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arco trionfale del presbiterio dell'Oratorio di S.Silvestro |
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S.Silvestro rappresentato sull'arco trionfale |
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Costantino rappresentato sull'arco trionfale |
Al cardinal Stefano Conti si deve anche l'ampliamento del
Palazzo Cardinalizio, la struttura fortificata sul lato nord della basilica.
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Aula Gotica vista esternamente da Via dei Santi Quattro |
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Aula Gotica vista esternamente da Via dei Santi Quattro |
Da non molto (1995), al primo piano della
Torre Maggiore, nella cosiddetta
Aula Gotica, l'ambiente più prestigioso della residenza dove si svolsero banchetti, ricevimenti e dove s'amministrava la giustizia, è stato riportato alla luce, sotto sette strati d'intonaco, un importante ciclo di affreschi del XIII secolo, che testimoniano l'arte gotica a Roma.
L'aula è costituita da due ambienti coperti da volte a crociera divisi da un'arcata ogivale.
Il ciclo d'affreschi copriva 850 m² (ne rimangono 350m²), dipinti con figure umane su fondo blu in azzurrite.
Gli affreschi sono simili a quelli della
Cappella di S.Gregorio nel
Sacro Speco di Subiaco, e agli affreschi realizzati dal Terzo Maestro nella
Cripta di S.Magno della
Cattedrale di Santa Maria Annunziata di Anagni (vi invito a leggere i miei due post che li descrivono: "
Subiaco: il Sacro Speco, la Porta del Paradiso" e "
Anagni, la città dei Papi e dello Schiaffo").
Il ciclo pittorico rappresenta un catechismo illustrato.
Nella
campata meridionale sono affrescati i
12 Mesi, i
Vizi, le
Arti, le
Stagioni con i venti (nei costoloni della volta), un
Paesaggio marino, lo
Zodiaco (sulla vela della volta) e le
Costellazioni.
Nella
campata settentrionale sono raffigurati
Re Salomone circondato dalle
Virtù in abiti militari che recano sulle spalle il personaggio più rappresentativo della virtù rappresentata, e nella parte inferiore, in contrapposizione, il vizio antitetico della virtù e il personaggio negativo per eccellenza.
Nel registro inferiore è anche rappresentato
Mitra Tauroctono, due
Figure Allegoriche, il
Sole e la
Luna.
S'accede all'
Aula Gotica sulla sinistra del portico che precede la facciata della basilica primitiva, nel primo cortile.
Salite le scale si attraversa la
Sala delle Pentafore, lungo ambiente che prende il nome dalle finestre originarie duecentesche in marmo, introduce alla
Sala Gotica.
NO FOTO.
Le visite sono a cura dell'
Associazione Contesti.
www.associazionecontesti.org
www.aulagoticasantiquattrocoronati.it
Orario: con prenotazione in giorni stabiliti (vedere il calendario sul sito)
la visita guidata è prevista solo per due turni giornalieri
Costo: 10€ + offerta 2€ alle monache
primo turno di visita GRATIS
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Nel secondo cortile venne fatto costruito da Papa Pasquale II un porticato di quattro colonne davanti alla facciata della
chiesa, per la realizzazione del coro delle monache.
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porticato della basilica |
La
basilica possiede uno degli ultimi
matronei costruiti a Roma.
Su ogni lato delle navate laterali si aprono sulla navata centrale due trifore con colonnine ioniche e parapetto in marmo.
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matroneo della Basilica dei Santi Quattro Coronati |
L'interno della basilica è, come ho già detto, a tre navate divise da quattro colonne di granito con capitelli di spoglio, corinzi e composti.
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navata centrale della Basilica dei Santi Quattro Coronati |
Il pavimento è precosmatesco, con riutizzazione di lastre con iscrizioni provenienti da un cimitero cristiano nelle navate laterali, mentre è cosmatesco nella navata centrale.
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pavimento cosmatesco della basilica |
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pavimento cosmatesco della basilica con lastra di riuso con iscrizione
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Il soffitto ligneo a cassettoni del XVI secolo porta lo stemma del suo committente, il Cardinale titolare Enrico re di Portogallo.
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soffitto ligneo della basilica |
L'arco trionfale, che immette nel transetto, è sorretto da due pilastri.
Il presbiterio fu rialzato nel IX secolo per costruire la sottostante cripta.
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presbiterio |
L'abside, unico esempio a Roma, abbraccia tutte e tre le navate (era l'abside della navata centrale della precedente chiesa, divisa poi ancora in tre navate).
La decorazione pittorica dell'abside è opera di Giovanni da S.Giovanni (XVII secolo): paraste scanalate di ordine corinzio con cornici in stucco dorato sono affiancate dalle
Storie dei Santi Quattro (zona superiore)e
Storie dei Martiri di Pannonia (zona inferiore).
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abside: Storie dei Santi Quattro Coronati e Storie dei Martiri di Pannonia |
Nel catino absidale è dipinta la
Gloria di tutti i Santi o Paradiso, anche comunemente detto il "
Coro delle Angelesse" per le rassomiglianze ad efebi degli angeli.
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catino absidale: Gloria di tutti i Santi |
Le pareti della chiesa sono decorate con affreschi del XIV secolo con funzione votiva.
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affreschi del XIV secolo e tamponatura degli archi tra le colonne della basilica carolingia |
Vi sono tre altari nelle navate laterali.
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navata sinistra: altare di S.Sebastiano e altare addossato al pilastro con ciborio del XV secolo |
Lungo la navata sinistra si trova l'
Altare di S.Sebastiano con la pala di
S.Sebastiano curato dalle matrone Lucina ed Irene (G.Baglione XVI secolo) e dove in una nicchia è conservato il cranio di S.Sebastiano (il resto del corpo riposa nella
Basilica delle Catacombe di S.Sebastiano sull'
Appia Antica).
Due altari sono addossati ai pilasti dell'arco trionfale.
Su quello di sinistra vi è un ciborio in marmo del XV secolo.
Nella navata sinistra vi è anche una colonnina con capitello ricavati in unico blocco di marmo bianco, probabilmente appartenuta al ciborio di Leone IV.
A metà della navata destra si trova l'
altare del SS Sacramento, con paliotto limitato da pilastrini cosmateschi.
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Dalla navata sinistra della basilica si può accedere al
chiostro, vero gioiello gotico del XIII secolo.
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chiostro cosmatesco della Basilica dei Santi Quattro Coronati |
Il chiostro cosmatesco è stato edificato sopra sostruzione romane.
A pianta rettangolare, è composto da quattro gallerie coperte da volte a botte.
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colonnine binate del chiostro cosmatesco della Basilica dei Santi Quattro Coronati |
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gallerie del chiostro cosmatesco della Basilica dei Santi Quattro Coronati |
Gli archetti che compongono il chiostro sono sostenuti da 96 colonnine binate con capitelli a foglia piatta e da 10 pilastri di marmo ornati da lesene scanalate.
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chiostro cosmatesco della Basilica dei Santi Quattro Coronati |
I sottarchi sono decorati con gocce verdi e rosse e triangoli bianchi e neri.
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decorazione dei sottarchi del chiostro cosmatesco
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Sopra gli archetti vi è una cornice in cotto con mensoline marmoree e intarsi in mosaico.
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cornice in cotto con mensoline in marmo del chiostro cosmatesco
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La parte centrale del chiostro è un giardino.
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giardino con cantaro del chiostro cosmatesco della Basilica dei Santi Quattro Coronati |
Nel XX secolo A.Munoz fece collocare al centro del giardino un cantaro romanico, a doppia vasca in marmo ornata di protomi animali, dell'XI secolo, posto prima nel secondo cortile.
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cantaro del chiostro cosmatesco della Basilica dei Santi Quattro Coronati |
Sopra le gallerie poggia un loggiato.
Nelle gallerie si trovano epigrafi romane e paleocristiane, e reperti scultorei trovati nel sito.
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reperti esposti nelle gallerie del chiostro |
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reperti esposti nelle gallerie del chiostro |
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reperti esposti nelle gallerie del chiostro |
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reperti esposti nelle gallerie del chiostro |
Dalla galleria orientale si può accedere alla
Cappella di S.Barbara.
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ingresso alla Cappella di S.Barbara |
E' uno dei tre oratori della basilica carolingia (l'
Oratorio di S.Nicola, gemello e simmetrico alla
Cappella di S.Barbara, non si può visitare perché facente parte degli spazi di clausura, mentre l'
Oratorio di S.Sisto è scomparso).
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interno della Cappella di S.Barbara |
La
Cappella di S.Barbara è a pianta centrale con tre absidi.
E' ornata da mensoloni marmorei del IV/V secolo riccamente adorni, che sostengono la volta a crociera.
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mensoloni che reggono la volta a crociera |
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mensola della Cappella di S.Barbara |
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mensola della Cappella di S.Barbara |
La cappella è decorata con affreschi del IX e del XIII secolo, non ben conservati.
Si è invece mantenuta la transenna originale di una delle finestre.
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affreschi della Cappella di S.Barbara |
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affreschi della Cappella di S.Barbara |
www.santiquattrocoronati.org
Orario: chiesa, chiostro e Oratorio di S.Silvestro 10.00/11.45 16.00/17.45
Costo: Oratorio di S.Silvestro offerta 2€
chiostro offerta
CONCLUSIONI
Anche se la
Basilica dei Santi Quattro Coronati si erge in una posizione centrale di Roma, tra il
Colosseo e il
Laterano, sembra non risentire affatto del traffico, del rumore, della moltitudine dei turisti che animano il centro storico e i suoi monumenti.
E' un'oasi di pace, dove si ci può immergere nel silenzio.
Visitare il complesso monastico ricco di storia, è come essere catapultati nel passato.
La sua austerità esteriore nasconde veri gioielli d'arte medievale...la sua Aula Gotica, con i suoi affreschi che ridisegnano le conoscenze dell'arte gotica a Roma, regalano la vera emozione di una nuova scoperta.
2 commenti:
Descrizione che rende perfettamente l'idea; quando capito a Roma non manco mai di visitare questo complesso, che trovo fra i più interessanti della città. Per fortuna è ancora fuori dai grandi flussi turistici. Qualcosa di intimo in una città che si mostra sin troppo impudicamente.
Grazie!! Hai perfettamente ragione!
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