mercoledì 10 febbraio 2016

Roma: il complesso monastico della Basilica dei Santi Quattro Coronati


Un'altra chiesa di Roma che si trova sulle pendici del colle Celio è la Basilica dei Santi Quattro Coronati.

Non è molto chiaro chi fossero i veri martiri ai quali la basilica è dedicata.
Forse  Castorio, Sinfroniano, Simplicio, Claudio e Nicostrato, i cinque (e non quattro) marmorari cristiani della Pannonia che, per essersi rifiutati di scolpire il dio Esculapio, furono messi a morte sotto Diocleziano.
Oppure quattro militari romani, Severo, Severiano, Carpoforo e Vittorino (di cui inizialmente non si conosceva il nome e per questo chiamati semplicemente "Quattro Coronati"), che subirono anch'essi il martirio vicino alle Terme di Traiano nello stesso giorno due anni dopo di loro, e che furono sepolti vicino alle loro tombe.
L'appellativo "Coronati" dei Santi si riferisce all'essere stati coronati con il lauro del martirio.
Nel IX secolo furono quindi traslati nella chiesa dei "Quatuor Coronati" i resti di ben nove martiri, creando una certa confusione: la professione di scalpellini venne associata ai quattro (e non cinque) martiri (soldati) a cui la chiesa era dedicata.
Questi Santi vengono quindi considerati i patroni delle corporazioni edili e delle arti murarie.

complesso monastico visto da Via Santi Quattro
Colpisce, ancor prima di entrare attraverso la sua torre d'ingresso, l'imponente complesso monastico fortificato medievale, costruito lungo la Via Tuscolana (oggi Via dei Santi Quattro), sopra una residenza aristocratica di età tardo-antica.

facciata del complesso monastico e Via Santi Quattro
Un'aula absidata di questa residenza fu convertita in luogo di culto prima del 499, in quanto già allora era conosciuta con il Titulus Aemilianae.

abside della Basilica dei Santi Quattro Coronati
resti dell'aula absidale del sito romano
La chiesa fu costruita in un sito strategico, in posizione soprelevata e in vicinanza al Laterano, che a quell'epoca era la sede papale, fungendo da suo bastione difensivo.

Palazzo Cardinalizio visto da Via Santi Quattro
In epoca carolingia (IX secolo) Papa Leone IV fece allargare la chiesa aggiungendo le due navate laterali con tre oratori, fece costruire la cripta semianulare, la torre d'ingresso, il primo cortile con portico ad arcate e pilastri ed alcuni edifici per il clero. 

Dell'austero complesso monastico fanno parte, oltre la basilica con la sua cripta, due cortili, un convento e un antico palazzo cardinalizio.

Dopo i danni subiti nel 1084 dall'incendio normanno appiccato da Roberto il Guiscardo, durante la lotta per le investiture (tra Gregorio VII ed Enrico IV), Papa Pasquale II fece ricostruire la basilica riducendola notevolmente, tamponando i colonnati della chiesa e tripartendola con nuove colonne, ed accorciandola mantenendo solo la metà occidentale.

Lo spazio della navata centrale, che non fece più parte della basilica, fu trasformato in cortile (il cosiddetto secondo cortile), la navata destra fu inglobata nel palazzo del cardinale (refettorio), mentre la navata sinistra nel chiostro del monastero.

Dal 1138 il Monastero della Basilica dei Santi Quattro Coronati venne a far parte dell'Abbazia di S.Croce di Sassovivo a Foligno.
 
Nel 1265 il complesso monastico ospitò Carlo d'Angiò.

Nel XV secolo, dopo il ritorno a Roma dei Papi, Papa Martino V dichiarò la basilica sede pontificia e vennero fatti lavori di restauro.

Quando poi nel 1564 il Vaticano divenne la nuova sede papale, il convento venne dato alle Monache Agostiniane di clausura e venne fondato un orfanotrofio femminile (soppresso poi nell'800).

Tra il XVI e il XVII secolo vennero così realizzati, sui lati nord ed ovest del primo cortile, due porticati a volte su pilastri, sormontati da un altro piano che divenne il dormitorio delle orfane

dormitorio dell'ex orfanotrofio

S'inizia la visita del complesso monastico varcando il portale ad arco della torre d'ingresso, divenuta poi la torre campanaria, alta 22 m e un tempo decorata sia internamente che esternamente.

ingresso al Complesso monastico dei Santi Quattro Coronati
Sopra il portale d'ingresso vi è una lunetta con raffigurazione dei Santi titolari e la scritta MONASTERIUM SS MARTYR .QUARTUOR CORONATORUM.

quadrifore della torre campanaria
La torre del IX secolo è traforata da arcate e da quadrifore con pilastrini in marmo.
La cornice è costituita da mensole in marmo.

Torre campanaria vista dall'interno del complesso monastico
Si accede quindi al primo cortile, il quadriportico della chiesa primitiva.

primo cortile del complesso monastico visto dall'ingresso della torre
porticato cinquecentesco dei lati nord ed ovest del primo cortile del complesso monastico
primo cortile visto dal lato ovest del porticato
Sopra l'arco d'ingresso vi è un'iscrizione a caratteri gotici che riguarda il restauro avvenuto nel XV secolo.

iscrizione a caratteri gotici del restauro del complesso monastico
Sotto il porticato ovest sono stati da poco restaurati alcuni affreschi.

affresco durante il restauro
affresco dei Santi Quattro Coronati durante il restauro
affresco dei Santi Quattro Coronati dopo il restauro
affresco dopo il restauro (a destra: Presentazione al Tempio)

Si entra quindi nel secondo cortile.

secondo cortile
Sulla destra vi sono i resti della basilica di Leone IV: tre arcate sorrette da colonne e un frammento di architrave.

resti della basilica carolingia nel portico della basilica e nel secondo cortile
arcate con colonne e frammento di architrave della basilica carolingi - ingresso alla Stanza del Calendario
Su questo lato del cortile vi è anche l'ingresso alla Stanza del Calendario, ricavata nella navata sinistra della basilica primitiva, facente parte del Palazzo Cardinalizio e poi divenuto parlatorio delle monache (ruota e grate lo fanno intuire).

Stanza del Calendario
Sulle pareti è dipinto un calendario liturgico del XIII secolo, quattro colonne su ogni parete.

colonne del calendario liturgico

Una porta di questa stanza si apre sull'Oratorio di S.Silvestro.

Per accedervi bisogna suonare il campanello e le monache attraverso la "ruota" daranno la chiave (è uso lasciare un'offerta).

Fu costruito e fatto affrescare nel 1246 dal cardinal Stefano Conti, nipote di Papa Innocenzo III e cardinale della Basilica di  Santa Maria in Trastevere.

Oratorio di S.Silvestro
L'Oratorio è a pianta rettangolare e ha una volta a botte decorata con stelle e croci policrome, con al centro una croce formata da scodelle di maiolica islamica.

decorazione a stelle e croci policrome della volta a botte e croce formata da scodelle di maiolica islamica
A separare la volta e le decorazioni pittoriche delle pareti si trova un fregio a foglie.

Il pavimento è cosmatesco.
 
pavimento cosmatesco dell'Oratorio di S.Silvestro
pavimento cosmatesco dell'Oratorio di S.Silvestro
Il ciclo di affreschi duecenteschi in stile bizantineggiante che corrono lungo tre pareti dell'Oratorio, illustrano come un fumetto, la Storia di Papa Silvestro e dell'Imperatore Costantino I (dagli Acta Silvestri).

E' un esempio iconografico della cosiddetta "Donazione di Costantino", un documento che riproduceva un editto in cui l'imperatore faceva dono a Papa Silvestro I, e ai papi che l'avrebbero succeduto, del primato sui cinque patriarcati di Roma, Costantinopoli, Antiochia, Gerusalemme ed Alessandria d'Egitto.
Il documento datato 315, che ribadiva la sovranità temporale della Chiesa su Roma e sull'Impero Romano d'Occidente, è risultato falso nel 1440.

Il ciclo di affreschi va letto partendo dalla parete d'ingresso, poi sulla parete sinistra verso l'altare e poi sulla parete destra dall'altare all'ingresso dell'Oratorio.

lunetta: Giudizio Universale con Cristo Giudice, la Vergine, S.Giovanni, gli Apostoli e due angeli - sotto da sinistra a destra: Costantino è colpito dalla lebbra - Pietro e Paolo appaiono in sogno a Costantino malato e lo esortano ad affidarsi a Papa Silvestro - i messi imperiali si recano sul Monte Soratte per incontrare Papa Silvestro
parete sinistra, da sinistra a destra: i messi salgono sul Monte Soratte - Papa Silvestro rientrato a Roma mostra a Costantino le effigi di Pietro e Paolo
da sinistra a destra: Costantino riceve da Papa Silvestro il battesimo - Costantino, curato dalla lebbra, è davanti a Papa Silvestro che siede in trono
Papa Silvestro a cavallo è accompagnato da Costantino
parete destra, da sinistra a destra: Silvestro resuscita il toro ucciso dal sacerdote ebreo - Elena, madre di Costantino, trova la Vera Croce - Silvestro libera il popolo romano da un drago
Sotto il ciclo pittorico vi sono clipei con raffigurati busti di profeti e patriarchi.

Nel XVI secolo venne poi aggiunto nell'Oratorio il presbiterio alzato su alcuni gradini.

presbiterio dell'Oratorio di S.Silvestro
Gli affreschi sull'arco trionfale, sulla volta a crociera e sulle pareti del presbiterio, commissionati dall'Università dei Marmorari che nel 1570 acquistò l'oratorio, si pensa siano di Raffaellino da Reggio.

Gli affreschi delle pareti laterali rappresentano Scene delle vite e dei martiri dei Santi Quattro Coronati, mentre sul fondo del presbiterio vi sono un'Annunciazione e una Crocifissione, a modo di pala d'altare.

Crocifissione e Annunciazione nel presbiterio dell'Oratorio di S.Silvestro
Scene delle vite dei martiri dei Santi Quattro Coronati (Raffaellino da Reggio)
Scene delle vite e dei martiri dei Santi Quattro Coronati



volta del presbiterio dell'Oratorio di S.Silvestro
Sulla volta sono raffigurati il Salvatore e gli Apostoli.

Sull'arco trionfale sono raffigurati Costantino e S.Silvestro.

arco trionfale del presbiterio dell'Oratorio di S.Silvestro
S.Silvestro rappresentato sull'arco trionfale
Costantino rappresentato sull'arco trionfale



Al cardinal Stefano Conti si deve anche l'ampliamento del Palazzo Cardinalizio, la struttura fortificata sul lato nord della basilica.

Aula Gotica vista esternamente da Via dei Santi Quattro
Aula Gotica vista esternamente da Via dei Santi Quattro
Da non molto (1995), al primo piano della Torre Maggiore, nella cosiddetta Aula Gotica, l'ambiente più prestigioso della residenza dove si svolsero banchetti, ricevimenti e dove s'amministrava la giustizia, è stato riportato alla luce, sotto sette strati d'intonaco, un importante ciclo di affreschi  del XIII secolo, che testimoniano l'arte gotica a Roma.

L'aula è costituita da due ambienti coperti da volte a crociera divisi da un'arcata ogivale.

Il ciclo d'affreschi copriva 850 m² (ne rimangono 350m²), dipinti con figure umane su fondo blu in azzurrite.

Gli affreschi sono simili a quelli della Cappella di S.Gregorio nel Sacro Speco di Subiaco, e agli affreschi realizzati dal Terzo Maestro nella Cripta di S.Magno della Cattedrale di Santa Maria Annunziata di Anagni (vi invito a leggere i miei due post che li descrivono: "Subiaco: il Sacro Speco, la Porta del Paradiso" e "Anagni, la città dei Papi e dello Schiaffo").

Il ciclo pittorico rappresenta un catechismo illustrato.

Nella campata meridionale sono affrescati i 12 Mesi, i Vizi, le Arti, le Stagioni con i venti (nei costoloni della volta), un Paesaggio marino, lo Zodiaco (sulla vela della volta) e le Costellazioni.

Nella campata settentrionale sono raffigurati Re Salomone circondato dalle Virtù in abiti militari che recano sulle spalle il personaggio più rappresentativo della virtù rappresentata, e nella parte inferiore, in contrapposizione, il vizio antitetico della virtù e il personaggio negativo per eccellenza.
Nel registro inferiore è anche rappresentato Mitra Tauroctono, due Figure Allegoriche, il Sole e la Luna.

S'accede all'Aula Gotica sulla sinistra del portico che precede la facciata della basilica primitiva, nel primo cortile.

Salite le scale si attraversa la Sala delle Pentafore, lungo ambiente che prende il nome dalle finestre originarie duecentesche in marmo, introduce alla Sala Gotica.

NO FOTO.
Le visite sono a cura dell'Associazione Contesti.
www.associazionecontesti.org
www.aulagoticasantiquattrocoronati.it

Orario: con prenotazione in giorni stabiliti (vedere il calendario sul sito)
             la visita guidata è prevista solo per due turni giornalieri
Costo:  10€ + offerta 2€ alle monache
             primo turno di visita GRATIS
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Nel secondo cortile venne fatto costruito da Papa Pasquale II un porticato di quattro colonne davanti alla facciata della chiesa, per la realizzazione del coro delle monache.

porticato della basilica
La basilica possiede uno degli ultimi matronei costruiti a Roma.
Su ogni lato delle navate laterali si aprono sulla navata centrale due trifore con colonnine ioniche e parapetto in marmo.

matroneo della Basilica dei Santi Quattro Coronati
L'interno della basilica è, come ho già detto, a tre navate divise da quattro colonne di granito con capitelli di spoglio, corinzi e composti.

navata centrale della Basilica dei Santi Quattro Coronati
Il pavimento è precosmatesco, con riutizzazione di lastre con iscrizioni provenienti da un cimitero cristiano nelle navate laterali, mentre è cosmatesco nella navata centrale.

pavimento cosmatesco della basilica
pavimento cosmatesco della basilica con lastra di riuso con iscrizione
Il soffitto ligneo a cassettoni del XVI secolo porta lo stemma del suo committente, il Cardinale titolare Enrico re di Portogallo.

soffitto ligneo della basilica
L'arco trionfale, che immette nel transetto, è sorretto da due pilastri.
Il presbiterio fu rialzato nel IX secolo per costruire la sottostante cripta.

presbiterio
L'abside, unico esempio a Roma, abbraccia tutte e tre le navate (era l'abside della navata centrale della precedente chiesa, divisa poi ancora in tre navate).

La decorazione pittorica dell'abside è opera di Giovanni da S.Giovanni (XVII secolo): paraste scanalate di ordine corinzio con cornici in stucco dorato sono affiancate dalle Storie dei Santi Quattro (zona superiore)e Storie dei Martiri di Pannonia (zona inferiore).

abside: Storie dei Santi Quattro Coronati e Storie dei Martiri di Pannonia
Nel catino absidale è dipinta la Gloria di tutti i Santi o Paradiso, anche comunemente detto il "Coro delle Angelesse" per le rassomiglianze ad efebi degli angeli.

catino absidale: Gloria di tutti i Santi
Le pareti della chiesa sono decorate con affreschi del XIV secolo con funzione votiva.

affreschi del XIV secolo e tamponatura degli archi tra le colonne della basilica carolingia
Vi sono tre altari nelle navate laterali.

navata sinistra: altare di S.Sebastiano e altare addossato al pilastro con ciborio del XV secolo
Lungo la navata sinistra si trova l'Altare di S.Sebastiano con la pala di S.Sebastiano curato dalle matrone Lucina ed Irene (G.Baglione XVI secolo) e dove in una nicchia è conservato il cranio di S.Sebastiano (il resto del corpo riposa nella Basilica delle Catacombe di S.Sebastiano sull'Appia Antica).

Due altari sono addossati ai pilasti dell'arco trionfale.
Su quello di sinistra vi è un ciborio in marmo del XV secolo.

Nella navata sinistra vi è anche una colonnina con capitello ricavati in unico blocco di marmo bianco, probabilmente appartenuta al ciborio di Leone IV.

A metà della navata destra si trova l'altare del SS Sacramento, con paliotto limitato da pilastrini cosmateschi.
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Dalla navata sinistra della basilica si può accedere al chiostro, vero gioiello gotico del XIII secolo.

chiostro cosmatesco della Basilica dei Santi Quattro Coronati
Il chiostro cosmatesco è stato edificato sopra sostruzione romane.

A pianta rettangolare, è composto da quattro gallerie coperte da volte a botte.

colonnine binate del chiostro cosmatesco della Basilica dei Santi Quattro Coronati
gallerie del chiostro cosmatesco della Basilica dei Santi Quattro Coronati
Gli archetti che compongono il chiostro sono sostenuti da 96 colonnine binate con capitelli a foglia piatta e da 10 pilastri di marmo ornati da lesene scanalate.

chiostro cosmatesco della Basilica dei Santi Quattro Coronati
I sottarchi sono decorati con gocce verdi e rosse e triangoli bianchi e neri.

decorazione dei sottarchi del chiostro cosmatesco
Sopra gli archetti vi è una cornice in cotto con mensoline marmoree e intarsi in mosaico.

cornice in cotto con mensoline in marmo del chiostro cosmatesco

La parte centrale del chiostro è un giardino.

giardino con cantaro del chiostro cosmatesco della Basilica dei Santi Quattro Coronati
Nel XX secolo A.Munoz fece collocare al centro del giardino un cantaro romanico, a doppia vasca in marmo ornata di protomi animali, dell'XI secolo, posto prima nel secondo cortile.

cantaro del chiostro cosmatesco della Basilica dei Santi Quattro Coronati
Sopra le gallerie poggia un loggiato.

Nelle gallerie si trovano epigrafi romane e paleocristiane, e reperti scultorei trovati nel sito.

reperti esposti nelle gallerie del chiostro
reperti esposti nelle gallerie del chiostro
reperti esposti nelle gallerie del chiostro
reperti esposti nelle gallerie del chiostro

Dalla galleria orientale si può accedere alla Cappella di S.Barbara.

ingresso alla Cappella di S.Barbara
E' uno dei tre oratori della basilica carolingia (l'Oratorio di S.Nicola, gemello e simmetrico alla Cappella di S.Barbara, non si può visitare perché facente parte degli spazi di clausura, mentre l'Oratorio di S.Sisto è scomparso).

interno della Cappella di S.Barbara
La Cappella di S.Barbara è a pianta centrale con tre absidi.
E' ornata da mensoloni marmorei del IV/V secolo riccamente adorni, che sostengono la volta a crociera.

mensoloni che reggono la volta a crociera
mensola della Cappella di S.Barbara
mensola della Cappella di S.Barbara






















La cappella è decorata con affreschi del IX e del XIII secolo, non ben conservati.
Si è invece mantenuta la transenna originale di una delle finestre.

affreschi della Cappella di S.Barbara
affreschi della Cappella di S.Barbara

www.santiquattrocoronati.org
Orario: chiesa, chiostro e Oratorio di S.Silvestro    10.00/11.45   16.00/17.45
Costo:  Oratorio di S.Silvestro  offerta 2€
             chiostro                        offerta


CONCLUSIONI
Anche se la Basilica dei Santi Quattro Coronati si erge in una posizione centrale di Roma, tra il Colosseo e il Laterano, sembra non risentire affatto del traffico, del rumore, della moltitudine dei turisti che animano il centro storico e i suoi monumenti.
E' un'oasi di pace, dove si ci può immergere nel silenzio.
Visitare il complesso monastico ricco di storia, è come essere catapultati nel passato.
La sua austerità esteriore nasconde veri gioielli d'arte medievale...la sua Aula Gotica, con i suoi affreschi che ridisegnano le conoscenze dell'arte gotica a Roma, regalano la vera emozione di una nuova scoperta.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Descrizione che rende perfettamente l'idea; quando capito a Roma non manco mai di visitare questo complesso, che trovo fra i più interessanti della città. Per fortuna è ancora fuori dai grandi flussi turistici. Qualcosa di intimo in una città che si mostra sin troppo impudicamente.

Raffaella ha detto...

Grazie!! Hai perfettamente ragione!

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