Da come si può notare nella foto sopra, c'è una certa vicinanza tra queste due fontane di Roma, la Fontana dell'Acqua Paola e la Fontana di Ponte Sisto, ma non solo la vicinanza le accomuna...vediamo il perché.
La Fontana dell'Acqua Paola viene più comunemente chiamata il Fontanone del Gianicolo e dai Romani "Er Fontanone".
Fontana dell'Acqua Paola |
Venne fatta costruire da Papa Paolo V Borghese tra il 1610 e il 1614, dopo che era stato ripristinato dallo stesso pontefice l'antico Acquedotto di Traiano (1608), per approvvigionare d'acqua gli scarsamente riforniti rioni del Vaticano, di Borgo e di Trastevere, ovvero le zone della città poste al di là del Tevere.
Fontana dell'Acqua Paola |
Il lavoro costò 5200 scudi d'oro.
L'acqua proveniva dal Lago di Bracciano, come in epoca romana per l'Acquedotto di Traiano, a circa 40 km da Roma.
Giovanni Fontana, coadiuvato da Flaminio Ponzio, si occupò della progetto che riprendeva quello da lui realizzato, insieme al fratello Domenico, per la Fontana del Mosè (a Piazza S.Bernardo a Roma), costruita più di vent'anni prima.
Il disegno richiamava l'antico arco trionfale romano: cinque arcate fiancheggiate da sei colonne ioniche su alti piedistalli, sormontate da un grande attico, dove trovava posto l'iscrizione dedicatoria.
Fontana dell'Acqua Paola |
Le colonne poste su piedistalli sono in granito rosso e grigio, e le quattro centrali provengono dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di S.Pietro costantiniana, che in quegli anni veniva sostituita dalla nuova costruzione.
colonne ioniche su piedistalli della fontana |
finestrone aperto centrale della fontana |
finestrone aperto visto dal retro della fontana |
iscrizione dedicatoria con errore storico sull'acquedotto che alimentava la fontana |
angeli e stemma di Papa Paolo V Borghese (Ippolito Buzio) |
Originariamente la fontana era posizionata a picco sul colle, e l'acqua scendeva a valle formando una cascata.
ingresso al giardino ex Orto Botanico |
L'Orto, affidato all'Università della Sapienza, venne poi spostato a Palazzo Salviati nel 1820 e poi a Palazzo Corsini (dove ancor oggi si trova), nel 1883.
quel che resta dell'originale Orto Botanico con colonne |
porticato dietro i finestroni delle nicchie centrali della fontana che affaccia sull'ex Orto Botanico |
ninfeo dell'ex Orto Botanico |
aquila emblema araldico dei Borghese |
drago emblema araldico dei Borghese |
Alla fine del '600 Alessandro VIII Ottoboni chiese a Carlo Fontana (nipote di Giovanni Fontana), di modificare il prospetto della fontana.
Venne così realizzato un bacino in marmo antistante le vasche di raccolta originali.
Tramite larghe bocche ora l'acqua era gettata in piccoli catini che a loro volta la facevano ricadere nel bacino.
percorso dell'acqua dal catino al bacino |
stemma di Alessandro VIII Ottoboni nella volta dell'arco centrale |
aquile e draghi simboli della famiglia Borghese |
drago simbolo della famiglia Borghese |
drago simbolo della famiglia Borghese |
colonnine intorno al bacino con emblemi dei Borghese |
Questo era una vasca di raccolta che aveva la funzione di distribuire l'acqua alle varie utenze, e di stabilizzare la pressione fissando il livello di partenza delle tubazioni a valle.
vasca circolare di raccolta delle acque |
bocche di presa sul bordo della vasca |
Oggi questa vasca non assolve più la sua funzione originaria: la distibuzione dell'acqua è affidata a un moderno sistema di valvole e tubi in metallo che si trova in un locale accanto, dietro una grata di protezione.
nuovo impianto di distribuzione |
L'acqua di questo fontana e dell'acquedotto che la serviva non era un'acqua molto buona, e il detto "Valere quanto l'Acqua Paola" andò a significare qualcosa di poco valore.
Nel 1849 fu bombardata dai Francesi durante la Repubblica Romana.
Dal 1901 agli anni '30 la fontana alimentò la prima centrale elettrica di Roma.
Oggi nel giardino dietro la fontana vengono rappresentati spettacoli nella stagione estiva nell'ambito del FONTANONESTATE.
Dal finestrone centrale della fontana e dal piazzale antistante si può ammirare uno dei panorami più belli sulla città eterna!
panorama su Roma dalla terrazza davanti alla Fontana dell'Acqua Paola |
Nel 1613 fu costruita la Fontana di Ponte Sisto : una seconda mostra dell'acquedotto, per servire anche i rioni Regola e Ponte con una diramazione dell'Acqua Paola.
Fontana di Ponte Sisto |
L'acqua attraversava il fiume in condotti posti sul ponte.
Fontana di Ponte Sisto nella sua collocazione originale in una foto d'epoca |
Fontana di Ponte Sisto nella sua collocazione originale in un acquerello |
Solo nel 1898 si ricostruì la fontana nella posizione dove oggi si trova, in Piazza Trilussa a Trastevere, dall'altra parte di Ponte Sisto, dal quale aveva preso il nome.
I progettisti della fontana furono Giovanni Vasanzio (Jan Van Santen) e Giovanni Fontana.
prospetto della Fontana di Ponte Sisto |
Il prospetto presentava un arco monumentale con nicchia centrale, fiancheggiato da due colonne ioniche in marmo.
Sull'attico vi era un'iscrizione e lo stemma della famiglia Borghese con aquila e drago.
Quando la fontana venne ricostruita nella posizione attuale, venne aggiunta la scalinata con quindici gradini sulla quale fu posta, opera di Angelo Vescovali.
Poterono essere utilizzati solo la metà dei materiali originali.
Vennero poste anche due iscrizioni che ricordano il suo cambiamento di posizione, una nell'interno dell'arcata centrale e una all'esterno sulla fiancata destra.
Oggi la fontana non è più attiva, ma quando era funzionante l'acqua veniva gettata da una larga bocca in un catino, e da questo versata nel sottostante bacino.
Da due teste di leone ai lati della vasca e due draghi alati posti alle basi delle colonne zampillava poi altra acqua.
CONCLUSIONI
Nell'idea di Papa Paolo V Borghese di rifornire i quartieri posti oltre il Tevere, vi era anche l'intento di poter aver più disponibilità idrica per irrigare i giardini del Vaticano e alimentare le sue fontane.
Per questo venne creata una diramazione che dall'acquedotto portava direttamente l'acqua al Vaticano.
Ciò detto, non si può negare che la Fontana dell'Acqua Paola non sia un monumento degno di ammirazione e non per niente è stata il quadro della sequenza iniziale del film premiato con l'Oscar "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino (2013).
1 commento:
Grazie mille, tutti le dati forniti sono molto interssanti.
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