mercoledì 24 gennaio 2018

Cercando Virgilio a Mantova


Durante una visita a Mantova non si può dimenticare che la città ha dato i natali a Publius Virgilius Maro (Publio Virgilio Marone), ovvero il grande poeta latino Virgilio.

Virgilio nacque il 15 ottobre del 70 a.C. nel villaggio di Andes, che dal Tredicesimo secolo viene identificato come borgo Pietole grazie alla citazione di Dante Alighieri nella Divina Commedia:
"E quell’ombra gentil per cui si noma
Pietola più che villa mantoana,

..."  (Purgatorio canto XVIII 82,83)

Dante Alighieri nel suo capolavoro si esprime così sui natali di Virgilio:
"Rispuosemi: "Non omo, omo già fui,
e li parenti miei furon lombardi,
mantoani per patrïa ambedui.

Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi,
e vissi a Roma sotto ’l buono Augusto
nel tempo de li dèi falsi e bugiardi.

              (Inferno canto I 67,72)
C'è chi pensa invece che Virgilio sia nato a Castel Goffredo, nell'Alto Mantovano.
Dovunque sia nato, Virgilio rappresenta per Mantova una figura importante e di riferimento, e i Mantovani lo hanno sempre onorato e venerato,
Nella prima metà del Quattrocento Carlo Malatesta, tutore di Gianfrancesco Gonzaga, fece demolire una statua di Virgilio che si trovava nella Piazza delle Erbe, per punire i Mantovani che idolatravano il poeta.
Si possono quindi cercare, andando in giro nella città e visitando i suoi monumenti e luoghi più importanti, le effigi che i cittadini di Mantova o stranieri di ogni epoca hanno voluto porvi omaggio.

L'immagine di Virgilio più cara ai Mantovani è quella che loro chiamano familiarmente in dialetto "la vecia" ("la vecchia"): Virgilio è seduto in cattedra con in testa un berretto dottorale che lo fa sembrare una donna anziana.

L'altorilievo del 1227 è coevo al palazzo sulla cui facciata è posto: il Palazzo del Podestà, in Piazza Broletto.
Oggi è poco visibile perché coperta dalle impalcature che ricoprono l'esterno del palazzo per un restauro.

altorilievo di Virgilio sulla facciata del Palazzo del Podestà a Piazza Broletto (nascosto dalle impalcature)
Sul leggio che ha davanti a sé Virgilio, è scritto:
"VIRGILIUS MANTOVANUS POETARUM CLARISSIMUS"
"Virgilio Mantovano il più illustre tra i poeti"
Sulla base dell'altorilievo è scritto un distico elegiaco:
"MANTUA ME GENUIT, CALABRI RAPUERE, TENENT NUC PARTINOPE, CECINI PASCUA, RURA, DUCES"
"Mi generò Mantova, la Calabria (la Puglia ) mi rapì, ora mi custodisce Partenope (Napoli); cantai i pascoli (una sua opera  fu le "Bucoliche"), i campi (un'altra opera fu le "Georgiche"), i comandanti (nell' "Eneide")".
Questa stessa scritta compare nell'epitaffio della sua tomba sulla collina di Posillipo a Napoli.
Virgilio morì a Brindisi nel 19 a.C. e i suoi resti furono poi traslati e sepolti a Napoli.
_______

Una copia simile di questo altorilievo, in stile romanico anziché gotico, si può trovare al Museo della Città di Palazzo S.Sebastiano.

altorilievo di Virgilio (Maestro Campionese - 1215 - Museo della Città di Palazzo S.Sebastiano)
La statua in marmo rosso di Verona, con tracce di policromia, realizzata dal Mastro Campionese nel 1215 circa, era in origine posta sull'arengario del Palazzo della Ragione, spostata poi nella Galleria del Passerino a Palazzo Ducale ed infine spostata in questo museo a testimonianza del passato della città.

Sempre nel Museo della Città di Palazzo S.Sebastiano si trova un busto in terracotta raffigurante Virgilio, detto busto Fiera, realizzato nel XVI secolo da uno scultore lombardo-veneto da un originale di Andrea Mantegna, proveniente dal demolito Arco di Porta Nuova ((che si trovava vicino alla Chiesa di S.Francesco) e conservato nell'abitazione del medico e poeta Battista Fiera.
L'abitazione del Fiera e l'arco furono demoliti dagli Austriaci per costruire nuove fortificazioni nel 1852.

busto di Virgilio detto busto Fiera (scultore lombardo-veneto - XVI sec. - Museo della Città di Palazzo S.Sebastiano)
E ancora, in un'altra sala del palazzo, si trova un frammento di affresco raffigurante Virgilio con la Syrinx, nelle vesti di un poeta pastorale.

Virgilio con la Syrinx  (1540 - collaboratore di Giulio Romano)
L'affresco facente parte della composizione perduta Augusto e la Sibilla, dipinta da un collaboratore di Giulio Romano (1540), fu strappato nell'Ottocento da un palazzo mantovano.
Il disegno autografo di Giulio Romano della composizione è conservato a Monaco di Baviera.

Cesare e la Sibilla (disegno di Giulio Romano - Monaco di Baviera)
E ancora un ultimo riferimento a Virgilio in questo luogo lo si trova in una sedia greca in marmo bardiglio detta "Trono di Virgilio"(II secolo a.C.), proveniente da un teatro greco di Notion in Asia Minore (vicino a Efeso in Anatolia), della quale però non si hanno notizie a Mantova anteriori al XVIII secolo. 

La leggenda voleva  che la sedia esposta nella Sala dei Brevi del palazzo, e precedentemente esposta nella Galleria delle Metamorfosi a Palazzo Ducale, fosse stata il seggio di Virgilio.


sedia antica detta "Trono di Virgilio" (II sec.a.C. - Asia Minore)
_______

A Palazzo Te troviamo nella Loggia delle Muse l'immagine di Virgilio che, con in testa una corona d'alloro, esce da una vasca di fonte da cui sgorga acqua.

lunetta parete est della Loggia delle Muse di Palazzo Te: Virgilio laureato esce dalla vasca di una fonte
L'immagine è raffigurata nell'affresco della lunetta posta sulla parete est, e vuole celebrare la poesia latina.
_______

A Palazzo Ducale invece, si trova il busto Carli, una copia romana del II secolo d.C. di un originale greco di IV secolo a.C., realizzata da Prassitele e commissionata da Licurgo, ritenuta per molto tempo il ritratto di Virgilio.

Da poco si è accertato che così non è: il busto rappresenta infatti il guardiano di porci Eubuleo, testimone oculare del rapimento di Kore (Persefone) da parte di Ade.
Il busto in marmo di Luni di Carrara, ritrovato dall'abate Giangirolamo Carli nel 1775 nella  Sala dei Sogni del Palazzo Giardino di Sabbioneta, ha rappresentato il prototipo di tutte le raffigurazioni mantovane del poeta.

CURIOSITÀ: un'altra delle 12 copie di questo busto è quella Albani che si trova nella Sala dei Filosofi dei Musei Capitolini di Roma.
________

Un busto di Virgilio del XVI secolo si trova anche nel Giardino dei Cani, limitrofo all'Appartamento di Troia nel Palazzo Ducale.
Scolpite sul basamento le lettere PVM (Publio Virgilio Marone).

busto di Virgilio nel Giardino dei Cani (XVI sec. - Palazzo Ducale)
_________

L'immagine di Virgilio andò a far parte dello scudo crociato dello stemma comunale di Mantova, dopo la morte della contessa Matilde di Canossa e il riconoscimento del Comune di Mantova da parte dell'imperatore (1115).

Il busto laureato posto nel quadrante superiore sinistro dello scudo crociato dello stemma si può ancora vedere affisso su alcuni edifici del centro.

Questi stemmi servivano a delimitare le piazze in cui si svolgeva il mercato (confines platearum): Piazza Broletto, Piazza delle Erbe, Piazza Mantegna, Piazza Marconi, Via Calvi sino all'incrocio con Via Orefici.

su un edificio tra Via Verdi e Vicolo San Longino a sinistra: stemma gonzagesco (il leone di Boemia inquadrato tra le originali fasce della famiglia Gonzaga, in uso tra il 1394 e il 1433) / a destra: scudetto comunale con Virgilio
scudetto con Virgilio (Piazza Guglielmo Marconi)
scudetto con stemma gonzagesco e scudetto comunale con Virgilio (Via Calvi angolo con Via Orefici)
_______

Nella Biblioteca Teresiana che ha sede nel Palazzo degli Studi, costruito dalla Compagnia del Gesù, si trovano circa 500 testi antichi e moderni che riguardano Virgilio.
Tra questi vi sono anche due manoscritti dell'Eneide del XV secolo.
La Biblioteca Teresiana, voluta da Maria Teresa d'Austria, fu aperta al pubblico nel 1780.

Palazzo degli Studi
________

Sulla facciata neoclassica (opera di Giuseppe Piermarini) del Palazzo Accademico (opera di Paolo Pozzo), che ospita dal 1767 la Reale Accademia di Scienze e Belle Lettere, chiamata Virgiliana per volere di Napoleone Bonaparte, si trova il profilo di Virgilio, tratto dal busto Carli di Virgilio.

Palazzo Accademico: nel medaglione di sinistra il profilo di Virgilio
L'Accademia Virgiliana ha il compito di promuovere e diffondere le opere di Virgilio.
_________

Nel Palazzo Accademico è ospitato il Teatro Scientifico Bibiena, nella cui scena fissa in una nicchia si trova la statua lignea di Virgilio che regge tre libri: l' "Eneide", le "Bucoliche" e le "Georgiche".

statua di Virgilio nella scena fissa del Teatro Scientifico Bibiena (statua a sinistra)
_________

Nella biblioteca del settecentesco Palazzo d'Arco sono custoditi volumi antichi dedicati a Virgilio.

biblioteca di Palazzo d'Arco
Questi sono solo alcuni esempi di dove trovare la sua effige in città, ma ne esistono molti altri dove noi non siamo stati.Ecco anche dove lo si può ritrovare.

Il generale Alexandre Miollis durante la dominazione francese della città (1797/1799 e 1801/1914), essendo un estimatore di Virgilio, volle che gli si rendesse onore con l'intitolamento di una piazza ricavata dall'interramento di un'ansa del Lago di Mezzo: la Piazza Virgiliana.
Al centro della piazza fece sistemare un busto in bronzo che ritraeva il poeta, ricavato dal calco in gesso del busto Carli e realizzato da Giovanni Bellavite.
Il monumento a Virgilio venne smantellato nel 1821 e sostituito da un anfiteatro.
Nel 1919 l'anfiteatro venne smantellato a sua volta e venne eretto nel 1927 una scultura in bronzo realizzata da Emilio Quadrelli su ispirazione di un disegno realizzato dal Mantegna per Isabella d'Este (oggi il disegno si trova al Musèe du Louvre a Parigi).

Ma Virgilio compare anche in uno stemma comunale sulla facciata del Palazzo Municipale, con un busto in bronzo sullo scalone d'onore dello stesso palazzo, con una statua nel giardino di Palazzo Cavriani, su alcune monete conservate nel Museo di Palazzo Te, nelle decorazioni di una sala penale del Palazzo di Giustizia.
Il grande poeta fu anche commemorato nel 1930 con la realizzazione del Bosco Virgiliano, a sud della città, dove le essenze arboree e arbustive che furono piantate dovevano avere una targhetta con il proprio nome in latino e il brano letterario scritto da Virgilio dal quale erano state tratte.
Insomma cercare Virgilio a Mantova equivale a visitare tutta la città.

Per notizie più dettagliate vi riporto un link del comune che può essere un'ottima guida
http://www.comune.mantova.gov.it/attachments/article/870/Virgilio%20a%20Mantova_GUIDA.pdf


CONCLUSIONI
Virgilio è sicuramente un personaggio legato alla storia di Mantova da sempre.
E' quindi naturale incontrarlo in questa città in ogni dove e nell'arte di ogni epoca.




Nessun commento:

Posta un commento