domenica 19 agosto 2018

Roma: il Mitreo Barberini


Come nel caso del Mitreo di S.Prisca, anche per il Mitreo Barberini è stato per noi un ritornare a visitarlo a distanza di molti anni, nei quali tra l'altro è rimasto chiuso per parecchio tempo.

Il Mitreo Barberini è così chiamato perché si trova nel Comprensorio della Galleria Nazionale d'Arte Antica del Palazzo Barberini.

E' stato infatti scoperto nel 1936 durante la costruzione della neoclassica Palazzina Savorgnan Brazzà, oggi sede del Circolo Ufficiale delle Forze Armate Italiane, che si trova appunto nei giardini di Palazzo Barberini, oltre la grande rampa centrale del Palazzo.

rampa del Palazzo Barberini e ingresso alla Palazzina Savorgnan Brazzà
ingresso alla Palazzina Savorgnan Brazzà
Da una porticina posta al pianterreno della Palazzina Savorgnan Brazzà si accede ai sotterranei dove è ubicato il mitreo.

Mitreo Barberini
Da una pensilina posta su un podium del mitreo si può ammirare questo ambiente, anche in origine ipogeo, costruito nel III secolo d.C. all'interno di un edificio di II secolo d.C. (nella parte occidentale), riutilizzando le precedenti strutture.
Il mitreo ha occupato una delle tre navate di una parte dell'edificio: è infatti affiancato da due sale più piccole e più strette.

Il mitreo è una sala rettangolare (11,85 X 6,25m e alta 4,45m) con volta a botte.
I pilastri in muratura che attraversano la sala fanno parte di un successivo intervento sulla struttura, sempre in epoca antica.

podia
Come negli schemi costruttivi degli altri mitrei i lati lunghi della sala sono occupati dai banconi (podia o praesepia), originariamente coperti di marmo (rimangono solo pochi frammenti), sui quali si accomodavano i fedeli.
 
bancone con resti di rivestimento in marmo
Nel bancone destro si trova murata l'iscrizione in cui è indicato il nome del fedele al culto (un certo Yperanthes), che ha donato la struttura al "Dio Invicto":
"YPERANTHES BASEM INBICTO DONUM DEDIT".

iscrizione del committente del mitreo
A circa metà dei podia sono presenti due nicchie (una squadrata in marmo e l'altra semicircolare), che si suppone servissero per riporre l'acqua lustrale e altri oggetti utili al rito.

nicchia semicircolare
nicchia squadrata
L'ambiente prendeva luce e aria da due aperture a bocca di lupo e da un'apertura centrale nella volta.

un lucernario a bocca di lupo
Il Mitreo Barberini è importante tra i mitrei scoperti finora in Italia per essere tra i pochi ad avere una raffigurazione dell'uccisione del toro (tauroctonia) dipinta e non a rilievo.
Queste rappresentazioni dipinte sono state ritrovate solo nel Mitreo di Capua e nel Mitreo di Marino.
Mitra, divinità di origini indo-iraniche molto antiche, è il dio dei patti, dell'amicizia, dell'onesta: il suo nome significa "contratto".
Portato nel mondo romano dai legionari che erano stati in contatto con il mondo orientale durante le loro campagne militari, si divulgò tra il II e il III secolo d.C. in ambito militare e amministrativo, riuscendo a coinvolgere anche alcuni imperatori.

In fondo alla sala si trova il dipinto che ritrae Mitra intento ad uccidere il toro.

tauroctonia
Essendo il Mitraismo una religione "democratica", aperta a tutti gli uomini di qualsiasi ceto, il dipinto doveva poter essere comprensibile anche agli analfabeti delle classi più povere.
Ecco perché, oltre ad essere raffigurate le solite figure che raccontano la storia e le imprese di Mitra (Cautes e Cautopetes, la Luna e il Sole, il serpente, lo scorpione e il cane), sono state dipinte in dieci riquadri (pinakes) alcune scene che dovevano ricordare ai fedeli o agli adepti il culto al quale partecipavano, in una sorta di fumetto.

lo scorpione, il serpente e il cane
Cautes
Cautopates


il Sole
la Luna
Nei riquadri a sinistra a partire dall'alto sono state così descritte le scene:

- Giove che fulmina i Giganti

Giove che fulmina i Giganti
- Saturno semisdraiato

Saturno semisdraiato
- la nascita di Mitra da una roccia

la nascita di Mitra da una roccia
- Mitra che colpisce una roccia con una freccia e scaturisce l'acqua

Mitra che colpisce una roccia con una freccia e scaturisce l'acqua
- Mitra che trasporta un toro.

Mitra che trasporta un toro

I riquadri di destra si devono leggere invece dal basso verso l'alto:

- Mitra che porge un pezzo di carne ad un personaggio inginocchiato (o forse colpisce il dio Sole con
  la zampa del toro)

Mitra che porge un pezzo di carne ad un personaggio inginocchiato (o forse colpisce il dio Sole con  la zampa del toro)
- Mitra inginocchiato tra due alberi con due fiaccole (Mitra tocca il pavimento e la volta della
  caverna, facendo da ponte tra terra e cielo)

Mitra inginocchiato tra due alberi con due fiaccole (Mitra tocca il pavimento e la volta della  caverna, facendo da ponte tra terra e cielo)
- Mitra che si allea con il Sole

Mitra che si allea con il Sole
- Mitra sulla quadriga del Sole

Mitra sulla quadriga del Sole
- il banchetto mistico.

banchetto mistico
Il alto al centro della scena è raffigurato Crono (Leontocefalo), posto sopra un globo e avvolto dalle spirali di un serpente (= le spirali del tempo).

Crono e i segni zodiacali
Al di sopra sono state disegnati due semicerchi con la raffigurazione dei segni zodiacali, a simboleggiare la volta celeste con le costellazioni.

Nella scena centrale sono venute alla luce dopo un attento restauro le raffigurazioni di stelle di colore ocra e rosso con tracce di doratura.
Sul mantello di Mitra sono disegnate sette stelle tante quanti i pianeti allora conosciuti.

stelle sul mantello di Mitra e intorno al dio
Tutta la scena doveva essere inquadrata da un arco con concrezioni in calcare e conchiglie, di cui rimangono alcune tracce sulla spalletta destra, insieme alla raffigurazione di due pesci (la raffigurazione zodiacale del segno dei Pesci).

arco davanti all'affresco della tauroctonia
raffigurazione di due Pesci sulla spalletta dell'arco
La parte bassa della nicchia di fondo è costituita da due banchi in muratura separati al centro: sono due are decorate e dipinte, usate per i sacrifici.
Davanti alle are si trova un pilastrino con una nicchia, probabilmente per contenere una lucerna.
Accanto alle are si trovano i gradini per salire su i podia.

are dipinte
are dipinte, pilastrino con nicchia e gradini per accesso ai podia
Sulla parete destra della sala sono presenti alcuni graffiti più moderni.

Orario: SU PRENOTAZIONE al numero 06 39967700
             II e IV sabato del mese       visita guidata ore 10.00     durata 1 ora
https://www.coopculture.it/heritage.cfm?id=52
Costo: 5,50€


CONCLUSIONI
Il Mitreo Barberini è uno degli esempi più importanti del culto mitraico a Roma.
E' tra i mitrei scoperti nella Capitale l'unico che presenta una rappresentazione della tauroctonia dipinta.
Inoltre la rappresentazione iconografica nei riquadri del mito di Mitra ha dato la possibilità di aggiungere dati importanti alla comprensione di questa religione ancora per molti aspetti misteriosa.


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