domenica 18 ottobre 2020

Bologna: la Cattedrale di S.Pietro


Anche se la Basilica di S.Petronio potrebbe essere confusa come la chiesa più importante di Bologna, la sede arcivescovile è invece la Cattedrale di S.Pietro.

Già dal IV secolo fuori dalle mura esisteva probabilmente una chiesa che fungeva da cattedrale, distrutta nel 906.

Venne così costruita una cattedrale all'interno delle mura, nel sito attuale nell'XI secolo.
Annesso alla chiesa vi era un battistero ottagonale e un campanile a base ellittica, forse appartenuti ad un precedente luogo di culto (assomigliavano al Battistero degli Ariani a Ravenna e ai campanili ravennati).
Dopo lo scoppio di un incendio nel 1141 che la danneggiò in maniera rilevante, la chiesa venne ricostruita in stile romanico e consacrata nel 1184.

Subì poi altri interventi nei secoli successivi: fu costruito un ingresso sul fianco Sud, la cosiddetta Porta dei Leoni (1220), un portico sulla facciata principale (1396), che venne poi ricostruito nel XV secolo, per poi essere radicalmente e internamente rinnovata nel 1575 ad opera di Domenico Tibaldi, di Pietro Fiorini, di Foriano Ambrosini (nel 1605 su progetto di Ambrogio Magenta) e infine per mano di Alfonso Torreggiani (1743/1747), che eliminò il portico innalzando una nuova facciata.

Nel 1582 papa Gregorio XII aveva nel frattempo elevato a cattedrale la chiesa.

La facciata della Cattedrale di S.Pietro affaccia su Via Indipendenza, la via principale di Bologna, che collega la Stazione Centrale a Piazza Maggiore.

Via Indipendenza
La facciata è in cortine di mattoni rossi con elementi architettonici e modanature in pietra bianca d'Istria.
E' strutturata a salienti: è divisa in due ordini architettonici sovrapposti, uno ionico e l'altro corinzio, e presenta un frontone triangolare terminale (opera di Francesco Tadolini - 1776).

facciata della Cattedrale di S.Pietro
Nella fascia inferiore, divisa verticalmente in cinque parti da lesene, si trovano tre portali.

portale centrale della facciata con lo stemma di papa Benedetto XIV Lambertini
Nella fascia superiore, divisa da due lesene corinzie in tre parti, si trova una finestra centrale, affiancata dalle statue di S.Pietro (opera di Agostino Corsini) e di S.Paolo (opera di Piero Verschaffelt).
 
particolare della facciata della Cattedrale di S.Pietro: S.Pietro
Sul lato Sud è posto il campanile, la seconda torre più alta di Bologna (70m).

campanile della Cattedrale di S.Pietro che svetta dietro alla Fontana del Nettuno
Il campanile, che incorpora una torre cilindrica del X secolo, fu terminato nel XV secolo.
La parte superiore del campanile è scandita da lesene e cornici marcapiano ad archetti pensili.
La cella campanaria presenta su ognuno dei quattro lati una quadrifora e contiene quattro campane.
Nel 1254 fu aggiunta una guglia in legno coperta da lastre di piombo, che venne rifatta in copera cementizia nel 1426.
Il campanile è visitabile.

Orari: sabato 14.00/16.30
Costo: offerta 5€

interno della Cattedrale di S.Pietro
L'interno della chiesa è un'aula con cappelle laterali comunicanti, che si aprono sulla navata tramite arcate alternate da pilastri con doppie coppie di paraste con al centro quattro coretti settecenteschi.

coretto settecentesco
cappelle comunicanti del lato sinistro della cattedrale
cappelle comunicanti del lato destro della cattedrale
La volta a botte della navata s'innesta su una trabeazione riccamente decorata da puttini alternati ad elementi vegetali.

paraste, coretti e fregio della navata
volta a botte della navata
Sette finestroni (tre su ogni lato più uno in controfacciata), illuminano lo spazio centrale.

Sul lato sinistro della navata, sotto il coretto tra la seconda e la terza cappella, si trova uno dei tre organi della cattedrale (gli altri sono uno nell'abside e l'altro nella cripta), costruito nel 1997/2000.

organo della navata
organo della navata
Il pavimento in marmo fu realizzato nel 1905 su disegno di Silvio Gordini.

pavimento della Cattedrale di S.Pietro
pavimento della Cattedrale di S.Pietro
La controfacciata, disegnata da Alfonso Torreggiani, è decorata con nicchie nelle quali Lorenzo Sarti ha scolpito i Dottori della Chiesa.

controfacciata
portale con statue della Fede e della Temperanza (Lorenzo Sarti)
nicchie della controfacciata con i Dottori della Chiesa (Lorenzo Sarti)
Sulle volute del portale lo stesso artista ha scolpito le figure della Fede e della Temperanza.
Sulla cimasa dell'arco vi è lo stemma di papa Benedetto XIV Lambertini attorniato da due figure allegoriche.

stemma di papa Benedetto XIV Lambertini
Ai lati del portale si trovano due leoni romanici stilofori in marmo rosso, trasformati in acquasantiere, appartenuti alla Porta dei Leoni, la porta fatta costruire per volere del vescovo Enrico della Fratta nel 1220 e realizzata dal Maestro Ventura sul fianco Sud della chiesa, poi smantellata.

leone stiloforo/acquasantiera (XIII secolo)
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Vi sono cinque cappelle per ognuno dei due fianchi della chiesa.
La prima cappella del lato destro è la Cappella del Beato Nicolò Albergati.

Cappella del Beato Nicolò Albergati
La quadratura sull'altare fu dipinta da Stefano Orlandi (1752).
La pala d'altare raffigurante la Consacrazione episcopale del Beato Nicolò Albergati fu dipinta nel 1748 da Antonio Rossi.

Consacrazione episcopale del Beato Nicolò Albergati (Antonio Rossi - 1748)
Nel 1992 fu posto in questa cappella il gruppo scultoreo in terracotta del Compianto sul Cristo morto, opera di Alfonso Lombardi che lo realizzà tra il 1522 e il 1526.

Compianto sul Cristo morto (Alfonso Lombardi - 1522/1526)
Quest'opera fu donata al cardinale Gabriele Paleotti nel 1582 dalle monache benedettine di S.Margherita in occasione della consacrazione a cattedrale da parte di papa Gregorio XIII. Fu inizialmente posto nella cripta della cattedrale.
Le sei figure che compongono il gruppo scultoreo (Cristo, Giuseppe d'Arimatea, Nicodemo, S.Giovanni Evangelista, la Madonna, la Maddalena, Maria Salome e Maria di Cleofa) sono a grandezza naturale (ma la Maddalena è alta 2m), e originariamente erano policrome.
Il gruppo centrale con la Madonna sorretta dalle Pie Donne presenta la parte posteriore piatta, perché in origine era appoggiato ad un muro.

particolare del Compianto sul Cristo morto: Giuseppe d'Arimatea e S.Giovanni Evangelista (Alfonso Lombardi - 1522/1526)
particolare del Compianto sul Cristo morto: la Maddalena e Nicodemo (Alfonso Lombardi - 1522/1526)
particolare centrale del Compianto sul Cristo morto: Cristo giacente, la Madonna, Maria di Cleofa e Maria Salome (Alfonso Lombardi - 1522/1526)
In epoca neoclassica le figure del gruppo scultoreo furono imbiancate a simulare il marmo e un restauro successivo non ha potuto recuperare il colore.
Il Cristo fu rifatto in cemento rosa in stile liberty da Arturo Orsoni nel 1910. 
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La seconda cappella è la Cappella di Sant'Anna.

Cappella di Sant'Anna
L'architetto Edoardo Collemarini si occupò di ridisegnare la decorazione della cappella nel 1905.

Il capo di Sant'Anna, madre della Madonna, è conservato in un reliquiario del XV secolo a forma di tempietto, realizzato in rame dorato e decorato con smalti.
La reliquia venne donata nel 1435 al vescovo di Bologna Nicolò Albergati dal re inglese Enrico IV per aver fatto da pacere tra lui e il re di Francia Carlo VII.

architettura prospettica e tempietto con reliquia di Sant'Anna
Il reliquiario è posto al centro di un'illusoria architettura prospettica realizzata con l'impiego di marmi policromi da Davide Venturi.

E' stato affrescato nella cupola davanti alla cappella da Mauro Cesare Trebbi (1906) il Trionfo di Sant'Anna.

Trionfo di Sant'Anna (Mauro Cesare Trebbi - 1906)
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La terza cappella è la Cappella di Sant'Apollinare.

Cappella di Sant'Apollinare
L'altare e l'ancona sono in stile neoclassico e sono stati realizzati da Angelo Venturoli.
La pala d'altare raffigura Sant'Apollinare consacrato vescovo da S.Pietro, opera di Ercole Graziani il giovane (1737).

Sant'Apollinare consacrato vescovo da S.Pietro (Ercole Graziani il giovane - 1737).
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La quarta cappella è la Cappella di S.Rocco.

Cappella di S.Rocco
La cappella fu fatta restaurare dal cardinale Giacomo Boncompagni nel 1725 circa.
I lavori furono affidati a Giuseppe Antonio Ambrosi.

Le quadrature vennero realizzate da Stefano Orlandi.

Camillo Rusconi ha realizzato l'altare.
I Putti in marmo sulla cimasa sono di Angelo Gabriello Piò.
Sull'altare la pala dipinta da Marcantonio Franceschini raffigura la Sacra Famiglia con S.Rocco e S.Giacomo Maggiore (1727/1728).

Sacra Famiglia con S.Rocco e S.Giacomo Maggiore (Marcantonio Franceschini - 1727/1728).
Nel sottarco Marcantonio Franceschini ha dipinto S.Petronio e S.Pancrazio.
Vittorio Bigari ha affrescato la cupola davanti l'altare con S.Pietro che appare a Celestino I e gli suggerisce di elegge S.Petronio vescovo di Bologna.

S.Pietro che appare a Celestino I e gli suggerisce di elegge S.Petronio vescovo di Bologna (Marcantonio Franceschini - 1727/1728)
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La quinta cappella è la Cappella di S.Carlo Borromeo.

Cappella di S.Carlo Borromeo
Nell'architettura illusoria realizzata nel 1883 da Luigi Samoggia si trova la monumentale pala di Donato Creti che rappresenta S.Carlo che distribuisce l'elemosina (1740).

S.Carlo che distribuisce l'elemosina (Luigi Samoggia - 1740)
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In fondo alla navata destra si trova un ingresso secondario sul quale si trova un medaglione dorato di Giuseppe Mazza.
La leonessa che allatta i leoncini in marmo rosso di Verona, posta a fianco di questo ingresso con funzioni di acquasantiera, proviene forse da un portale diverso dalla Porta dei Leoni.
Il capitello usato come acquasantiera è decorato con draghi intrecciati.

ingresso secondario della navata destra
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Ci troviamo ora davanti al presbiterio realizzato da Domenico Tibaldi.

presbiterio della Cattedrale di S.Pietro
Nei pilastri dell'arco che immette al presbiterio sono collocate le statue degli Evangelisti realizzate da Lorenzo Sarti.

statue degli Evangelisti Luca e Giovanni (Lorenzo Sarti)
statue degli Evangelisti Matteo e Marco (Lorenzo Sarti)
Il presbiterio cinquecentesco a croce greca è coperto da una volta a crociera costolonata, sorretta da quattro colonne corinzie.
E' a pianta quadrata sulla quale s'innestrano due absidi laterali e un'abside semicircolare sul fondo.
E' sopraelevato di qualche gradino.

scalini davanti al presbiterio
L'altare maggiore in marmo è decorato con figure in bronzo argentato racchiuse in mandorle in marmo giallo di Siena.
E' opera, insieme all'ambone e alla cattedra vescovile, di Lello Scorzelli (XX secolo).

altare maggiore (Lello Scorzelli - XX sec.)
ambone e cattedra vescovile (Lello Scorzelli - XX sec.)
Sull'arco trionfale due Angeli reggono lo stemma di papa Gregorio XV.

stemma di papa Gregorio XV retto da due Angeli
Nel 1579 Prospero Fontana ha affrescato l'Eterno Padre sulla crociera, mentre Cesare Aretusi e Cesare Fiorini hanno dipinto nel catino absidale Cristo che consegna le chiavi a S.Pietro.

crociera: Eterno Padre (Prospero Fontana - 1579)
catino absidale: Cristo che consegna le chiavi a S.Pietro (Cesare Aretusi e Cesare Fiorini)
Nel lunettone sotto la volta è raffigurata un'Annunciazione, opera di Ludovico Carracci (1619).

Annunciazione (Ludovico Carracci - 1619)
Sull'altare maggiore settecentesco realizzato da Alfonso Torreggiani (oggi nell'abside) è posta una Crocifissione del XII secolo in legno di cedro provenienti dall'antica cattedra romanica.
Oltre a Cristo in croce sono raffigurati la Madonna e S.Giovanni Evangelista.

Crocifissione (XII sec.)
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Dal presbiterio si può raggiungere la cripta cinquecentesca, dedicata ai protomartiri S.Vitale e Sant'Agricola, con le annesse due aree archeologiche con reperti e strutture di varie epoche.

CURIOSITA': nella cripta venivano discusse le tesi di laurea dell'Alma Mater, l'antica Università di Bologna. La tradizione di discutere la tesi davanti all'arcidiacono della cattedrale era stata voluta da Onorio III con una bolla pontificia del 1219. Poi nel 1798 Napoleone, statalizzando l'Alma Mater, pose fine a questo rituale che prevedeva anche per i neodottori l'apertura della Porta dei Leoni e il suono delle campane del campanile della cattedrale .
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Sul lato sinistro della chiesa, accanto al presbiterio, si trova un altro ingresso secondario, sul quale si trova la Memoria di papa Gregorio XV Ludovisi realizzata da Gabriele Brunelli.

portale dell'ingresso secondario (lato sinistro): Memoria di papa Gregorio XV Ludovisi (Gabriele Brunelli)
Qui si accede anche al Museo del Tesoro della Cattedrale che conserva arredi tessili e metallici per uso liturgico, appartenuti per secoli alla cattedrale.

Orario: sabato/domenica  16.00/17.30
Costo: ingresso libero
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Percorrendo il lato sinistro dell'aula, dall'abside alla controfacciata, la quinta cappella è la Cappella di Sant'Ambrogio.

Cappella di Sant'Ambrogio
Luigi Samoggia ha dipinto l'architettura che contiene la pala di Giuseppe Marchesi detto Sansone raffigurante Sant'Ambrogio ferma Teodosio sulla soglia della chiesa.

Sant'Ambrogio ferma Teodosio sulla soglia della chiesa (Giuseppe Marchesi detto Sansone- XVIII sec.)
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La quarta cappella è la Cappella delle Reliquie.

Cappella delle Reliquie
Pietro Fiorini ha realizzato l'ancona in marmo.
Sono attribuiti a Lazzaro Casario i due Angeli sulla cimasa.

Sulla nicchia contenente le reliquie del cardinal Paleotti è stata posta un'immagine della Madonna che ricorda quella venerata a Roma nella Chiesa di S.Lorenzo in Damaso.
Gli stucchi policromi sono di Ferdinando Rossi (1925).

nicchia delle reliquie con immagine mariana
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La terza cappella è la Cappella del Santissimo Sacramento o Cappella Lambertini.

Cappella del Santissimo Sacramento
Cappella del Santissimo Sacramento
La cappella venne ristrutturata da Alfonso Torreggiani (1731).
Donato Creti ha dipinto la pala Sant'Ignazio di Loyola (1737).

Sant'Ignazio di Loyola (Donato Creti - 1737)
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La seconda cappella è la Cappella del Sacro Cuore.

Cappella del Sacro Cuore
Gli stucchi che decorano la cappella furono realizzati da Ferdinando Rossi.
La pala d'altare raffigurante Cristo in trono che mostra il Sacro Cuore alle Sante monache Margherita Maria Alacoque e Geltrude è opera di Giuseppe Cassioli (1925).

Cristo in trono che mostra il Sacro Cuore alle Sante monache Margherita Maria Alacoque e Geltrude (Giuseppe Cassioli - 1925)
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La prima cappella è la Cappella del Battistero.

Cappella del Battistero
La vasca battesimale in marmo fu realizzata da Ferdinand Saint-Urbain nel 1698.
La statua di S.Giovanni Battista è di Camillo Bersani (2000).

vasca battesimale (Ferdinand Saint-Urbain - 1698) / S.Giovanni Battista (Camillo Bersani - 2000)
Sulla parete di fondo è appeso il Battesimo di Cristo, opera di Ercole Graziani (XVIII secolo), racchiuso in una finta architettura di Stefano Orlandi.

Battesimo di Cristo (Ercole Graziani - XVIII sec.)
E' conservata in questa cappella la colonna tortile della già menzionata Porta dei Leoni.
La colonna con capitello corinzio è sorretta sulla schiena da un telamone.

colonna tortile della Porta dei Leoni (Maestro Ventura - 1220)

Orario: 7.00/19.00

CONCLUSIONI
La cattedrale di ogni città è un luogo importante per la sua storia e spesso racchiude opere d'arte di grande bellezza.
L'episcopio bolognese ha dato alla Chiesa diversi pontefici: Innocenzo VII, Niccolò V, Giulio II, Gregorio XV, Benedetto XIV e Benedetto XV.
La Cattedrale di S.Pietro è meno conosciuta dai turisti della Basilica di S.Petronio, forse anche per la sua facciata che pur essendo imponente non domina una piazza, ma è anch'essa un luogo molto interessante da visitare.


3 commenti:

Unknown ha detto...

Ottimo lavoro complimenti

Unknown ha detto...

Ottimo lavoro complimenti

Raffaella ha detto...

Grazie!

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