domenica 23 marzo 2025

Marrakech: la Madrasa di Ben Youssef, capolavoro dell'arte tradizionale marocchina

Durante gli anni della nostra permanenza in Marocco abbiamo visitato Marrakech più volte, e durante queste visite abbiamo tentato di visitare la Madrasa di Ben Youssef inutilmente, visto che era in restauro dal 2017.

Finalmente siamo riusciti nel nostro intento, anzi abbiamo avuto modo di visitarla tre volte, dopo la nuova apertura a fine restauro e poi altre due volte dopo il terremoto del settembre 2023, per accompagnare degli amici.

La Madrasa di Ben Yousset è una delle più grandi scuole teologiche del Nord Africa.

La scuola coranica più grande del Marocco dall'architettura araba-andalusa si trova nel cuore della Medina, nel quartiere Ben Youssef. 

E' l'unico edificio religioso di Marrakech accessibile ai non mussulmani.

La madrasa fu fondata nel XIV secolo (periodo merinide) dal sultano Abu Al-Hassan che fondò anche la vicina Moschea Youssef (della quale non rimane più nulla), ma il suo aspetto attuale si deve al sultano saadiano Abdullah Al-Ghalib (XVI secolo) che ricostruì anche l'adiacente moschea. 

La madrasa, oggi Patrimonio Mondiale dell'Unesco, fu terminata nel 1565 come riportato in un'iscrizione posta nella stanza delle preghiere.

La scuola coranica è stata dedicata all'emiro almoravide Ali Ibn Yusuf, fondatore della dinastia, figlio del fondatore di Marrakech, e uno dei più importanti governatori dell'era medievale e della storia del Marocco. 

Il Marocco è il Paese mussulmano con il maggior numero di madrase. La madrasa (o medersa) era una residenza studentesca, e le lezioni si tenevano nelle moschee vicine.

Inizialmente la Madrasa Ben Youssef fungeva anche da moschea e biblioteca. Fu abbandonata nel XVIII secolo e cadde in rovina. Fu poi restaurata nel XIX secolo dal Sultano Moulay Hassan I e riaperta come scuola islamica fino al 1960 quando fu chiusa dal governo coloniale francese. Fu restaurata nuovamente nel 2017 e aperta al pubblico per le visite nel 2022.

La Madrasa Ben Youssef è un complesso in arenaria rossa a pianta quasi quadrata (40 X 43 m), con una simmetria dell'architettura. Ricopre una superficie di 1720 mq.

L'accesso alla madrasa (adiacente al muro Est della Moschea Ben Youssef), avviene sotto un portico coperto, direttamente dalla strada.

portico voltato dell'ingresso alla Madrasa Ben Youssef

Sull'architrave in legno di cedro posta sopra l'ingresso della madrasa si legge:

"Sono stata costruita per la conoscenza e per la preghiera dal Principe dei Credenti, il discendente dei Profeti, Abdullah, il più glorioso dei califfi. Tu che entri dalla mia porta, siano superate le tue più alte aspettative". 
scritta sull'architrave in legno dell'ingresso
 
Dopo aver varcato il portone d'ingresso con porte in bronzo decorate con motivi geometrici, ed essere passati sotto una cupola muqarnas, si percorre uno stretto corridoio piastrellato con zellige, illuminato da lucernai e coperto con soffitto in legno.  

ingresso della Madrasa Ben Youssef

porta in bronzo della Madrasa Ben Youssef

porta in bronzo della Madrasa Ben Youssef

corridoio d'ingresso

soffitto in legno e decorazioni in stucco del corridoio d'ingresso

lucernario

Il corridoio conduce ad un atrio con scale che permette di accedere alle camere del piano superiore, a quelle del piano terra o di uscire nel grande cortile.

atrio visto dall'alto

L'atrio è sormontato da un soffitto in legno scolpito dalla forma piramidale con disegni a stella, dal quale pende un grande lampadario.

finestre e soffitto dell'atrio

soffitto in legno dell'atrio

lampadario dell'atrio

La parte alta delle pareti dell'atrio è decorata in stucco, il pavimento e la parte bassa in zellige.

decorazione in stucco dell'atrio

decorazione in stucco dell'atrio

Sull'atrio affacciano le aperture ad arco del corridoio che corre sul piano superiore, circondate da lavorazione in stucco e parapetti in legno. 

finestre ad arco dell'atrio

decorazione delle finestre ad arco dell'atrio

Un paravento di legno (mashrabiyya), inquadrato da un monumentale arco riccamente intagliato, permette di accedere al cortile, il luogo in cui si recitava il Corano

mashrabiyya tra atrio e cortile

mashrabiyya

mashrabiyya e arco d'ingresso al cortile

ingresso ad arco del cortile

particolare della decorazione dell'arco d'accesso al cortile

Il cortile è di forma rettangolare (21,90 X 16,50) e occupa un quinto della superficie totale dell'edificio.  

cortile

cortile

cortile

Le pareti che creano il perimetro del cortile sono riccamente decorate. 

decorazioni in legno, stucco e zellige del cortile

Le finestre ad arco che affacciano sul cortile sono quelle delle celle degli studenti.

finestre sul cortile

finestra che si affaccia sul cortile

finestra che si affaccia sul cortile

Pilastri sui lati Est e Ovest segnano due porticati che servivano agli studenti per ripararsi dal sole e dalle intemperie. 

lato del cortile con porticato

arco per accedere al porticato del cortile

Lo zoccolo delle pareti dei porticati e dei pilastri presenta una decorazione in zellige a motivi geometrici a cinque colori (bianco, verde, blu, nero e marrone) e due fregi a caratteri cufici, uno in mosaico e un altro in stucco, che riportano versi coranici, citazioni religiose e poesie arabe. 

decorazioni in zellige e stucco del portico del cortile

decorazioni in zellige e stucco del portico del cortile

Altre decorazioni e un fregio in stucco nella parte alta delle pareti decorano i portici.

decorazioni in stucco

decorazioni in zellige e stucco dei portici del cortile

nicchia con decorazioni in stucco scolpito in muqarmas

decorazioni in zellige e stucco dei portici del cortile

particolare di una decorazione in stucco

decorazione in stucco con iscrizioni e tettoia in travi di legno dei portici

Nell'alto delle pareti del cortile corre un fregio in legno di cedro scolpito. Il cortile è coronato da una tettoia con travi in legno di cedro e ricoperta da tegole.

fregio in legno e tettoia del cortile

La parte centrale del cortile è occupata da un bacino rettangolare (3 X 7 m) con due getti d'acqua in bronzo, è pavimentato in marmo bianco di Carrara.

bacino del cortile

bacino del cortile

Sul lato Sud del cortile si apre la Sala di Preghiera.

ingresso alla Sala di Preghiera

Sala di Preghiera

Sala di Preghiera

Un arco ornato da due pannelli di marmo decorati con palme e pigne segna l'ingresso alla sala.

arco d'ingresso della Sala di Preghiera

arco d'ingresso della Sala di Preghiera

particolare della decorazione del pannello in marmo dell'arco d'ingresso della Sala di Preghiera

particolare della decorazione dell'arco d'ingresso della Sala di Preghiera

La Sala di Preghiera è un ambiente a pianta rettangolare (16,40 X 8,17 m), divisa in tre navate perpendicolari al muro della qibla (punto che indica la direzione della Mecca) da colonne in marmo che sostengono archi in gesso scolpiti con motivi ornamentali. La navata assiale è più larga delle altre due, ed è di forma quadrata.

colonne che dividono in navate la Sala di Preghiera

colonne che dividono in navate la Sala di Preghiera

Il mihrab (la nicchia che contiene la qibla) è di forma pentagonale. Il suo arco è sorretto da quattro colonnine in marmo.

mihrab

decorazione del mihrab

La sala presenta decorazioni in stucco geometriche ed epigrafiche.

decorazioni in stucco della Sala di Preghiera

La sala è sormontata da una cupola in legno scolpito con motivi geometrici. Illuminano l'ambiente 24 finestre in mosaico.

finestre e cupola in legno della Sala di Preghiera

La vasca per le abluzioni esposta al centro della sala reca sulle facciate un'iscrizione in caratteri cufici, parzialmente e difficilmente leggibile, che indica il nome del suo commendatario Abd-Al Malik, figlio del potente visir andaluso Al Mansour, e importata dall'Andalusia (Cordoba) dal sovrano almoravide Youssef Ben Tachfine. La vasca è decorata con motivi floreali e geometrici, e raffigurazioni di numerosi animali (uccelli, pesci). (Nota bene: durante la nostra prima visita alla madrasa non era ancora esposta, ecco perché nelle precedenti foto non è presente!).

vasca per le abluzioni

vasca per le abluzioni

Dopo aver riattraversato il cortile ed essere rientrati nell'atrio si possono visitare le celle degli studenti poste sui due piani dell'edificio.

La scuola poteva accogliere in 134 piccole stanze circa 900 studenti non risiedenti a Marrakech, di cui 100 potevano essere stranieri; vi erano stanze per studenti di origine rurale e per studenti di origine urbana. Gli studenti avevano un'età compresa tra i 7 e i 20 anni.

Al pian terreno le 54 celle sono accessibili tramite i corridoi che fiancheggiano i portici del cortile. 

ingresso a una cella del pian terreno

ingresso a una cella del pian terreno

celle del pian terreno

Le celle sono distribuite intorno a 6 piccoli cortili balconati riccamente decorati con zellige, stucchi finemente lavorati e legno intagliato e colorato.

piano superiore di un piccolo cortile

piano inferiore di un piccolo cortile

pilastri di un piccolo cortile

coronamento in legno e tegole di un piccolo cortile

decorazioni in stucco di un piccolo cortile

ballatoio e decorazioni in legno di un piccolo cortile

decorazioni di un piccolo cortile

I piccoli cortili servivano a dare luce e aria alle celle tramite le finestrelle che vi si affacciavano, poste sopra o accanto alle porte di legno che servivano d'accesso alle celle.

finestre riccamente decorate in stucco sopra alla porta di una cella

porta e finestra di una cella

finestra con grata di una cella

finestra vista dall'interno di una cella

prese d'aria e di luce sopra una porta di una cella (viste dall'interno)

Le celle, ambienti molto spartani, erano grandi al massimo 9 mq. e potevano accogliere anche quattro studenti. Vicino alla finestra, che affaccia sul cortile centrale o su uno dei cortili interni (mai verso l'esterno dell'edificio), era posizionata la zona studio per sfruttare la luce naturale, mentre nell'area più buia della cella era posto il letto, a volte separato da una parete in legno nelle celle più grandi.

ingresso di una cella che affaccia sul cortile principale

divisorio in legno della cella

stipo presente in una cella

Nell'angolo Nord-Est del piano terra, poste a un livello inferiore rispetto al corridoio, si trovavano le latrine (6,25 X 5,25).

latrine

L'ambiente a pianta quadrata presenta un pavimento con zellige, quattro colonne in marmo che sostengono quattro archi, una cupola muqarnas in gesso scolpito e finestre nella parte alta.

soffitto delle latrine

Il centro dell'ambiente è occupato da una vasca quadrata per le abluzioni mentre lungo il perimetro vi sono le latrine (usate ancor oggi dai visitatori).

vasca della latrina

Lungo il corridoio Nord-Est del pianterreno si può notare una sorta di tombino con tre fori in cui viene raccolta l'acqua: si tratta della cosiddetta maada, una struttura di distribuzione che accumula l'acqua proveniente dalle tubature e la distribuisce per gravità.

maada

L'acqua piovana che cadeva sui tetti veniva convogliata e raccolta nel bacino centrale del cortile. Dopo essere passata nei pozzetti di distribuzione (maada) posti nelle pareti era convogliata nelle fontane e utilizzata per bere, per le abluzioni e per mantenere freschi gli ambienti.

Se si salgono i gradini delle scale poste nell'atrio si può accedere alle 80 celle del primo piano, alcune delle quali (le più grandi e le più belle) hanno finestre che affacciano sul cortile. 

CURIOSITA': Nella Madrasa di Ben Youssef è stato girato il film Hideous Kinky (1998) con la regia di Giles Mackinnon e interpretato da Kate Winslet. Il film è tratto dall'omonimo romanzo semi-biografico di Esther Freud (pronipote di Sigmud Freud).

Orari:  lunedì/domenica      9.00/19.00

Costo: 50 MAD

www.medersabenyoussef.ma

CONCLUSIONI                                                                                                                         La Madrasa di Ben Youssef è uno dei siti più emblematici di Marrakech, e mancarne la visita vorrebbe significare mancare di conoscere e poter apprezzare un edificio che rappresenta il know how dell'artigianato marocchino. Abbiamo visitato la scuola coranica appena subito l'eccellente restauro, e anche dopo il terremoto, e abbiamo potuto costatare che i danni che questo evento ha portato all'edificio per fortuna sono stati limitati. Sarebbe stato un peccato se il sisma avesse causato la rovina di questo gioiello architettonico marocchino.


crepe post terremoto su un arco di una finestra che affaccia sull'atrio

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