Uno dei più antichi esempi di architettura romanica pisana è la Chiesa di San Sisto in Cortevecchia.La Chiesa di San Sisto in Cortevecchia fu eretta sull'area della città in cui vi era la corte dei Gastaldi (ufficiali regi) e poi la corte dei Conti di Pisa. La chiesa è stata il simbolo del potere comunale in quanto dal 1110 è stata il luogo di rogazioni di atti del Comune e di riunioni civiche. Per questo è da considerarsi una chiesa civica. La chiesa perse la sua importanza nella metà del Duecento perché il nuovo polo del Comune divenne la vicina Piazza delle Sette Vie (poi Piazza dei Cavalieri).
Questa antica chiesa fu eretta nel 1087 dopo il buon esito della spedizione punitiva contro le azioni di pirateria di Tamin ibn Al-Mu'izz, re di Al-Mahdia (attuale Tunisia). La coalizione di Pisa, Genova e Amalfi aveva uno scopo politico ed economico: la liberazione dei prigionieri dei pirati, la fine delle attività corsare e il versamento dei tributi a Roma, a Pisa e Genova insieme ad un cospicua indennità.
La chiesa, eretta dove sorgeva la Chiesa di San Pietro in Cortevecchia, fu dedicata a San Sisto II papa e martire del III secolo martirizzato sotto l'imperatore Valeriano, festeggiato il 6 agosto, data della vincita di questa spedizione, ma anche di altre vittoriose battaglie vinte dai Pisani: contro i Saraceni (1003), il sacco di Palermo (1064), contro Genova a Portovenere (1119), il sacco di Amalfi (1137).
San Sisto divenne il patrono di Pisa, soppiantato da San Ranieri solo dopo la sconfitta contro Genova nella Battaglia della Meloria del 6 agosto 1284 a largo di Livorno.
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| lapide che ricorda le assemblee cittadine medievali in questa chiesa e le vittorie avvenute nel giorno dedicato a San Sisto (6 agosto) |
La chiesa fu consacrata nel 1333 e usata dai membri dell'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano in attesa del completamento della Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri. Fu concessa nel 1716 all'ordine carmelitano.
Nel 1786 vennero apportate delle modifiche stilistiche alla chiesa: furono aggiunte decorazioni in stucco nell'interno, intonaci esterni e interni, e una volta a botte che sostituì il soffitto in legno originale. Queste aggiunte furono poi rimosse un secolo e mezzo dopo e la chiesa venne riportata al suo aspetto medievale.
L'austera Chiesa di San Sisto in Cortevecchia fu costruita in pietra.
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| facciata della Chiesa di San Sisto in Cortevecchia |
La facciata a doppio saliente è tripartita da due lesene in pietra che separano i tre ingressi con lunette (quello centrale più grande). Un marcapiano separa la parte inferiore da quella superiore della facciata dove si trovano una bifora (aggiunta nel Novecento) e una finestra a forma di croce.
La facciata è decorata con archetti ciechi pensili tra i quali erano posti bacini ceramici per la maggior parte islamici (XI/XII secolo), oggi sostituiti da copie (gli originali sono esposti al Museo Nazionale di San Matteo di Pisa).
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| archetti pensili con bacini ceramici |
Anche l'unica fiancata visibile della chiesa presenta la decorazione ad archetti. Sul lato sinistro della chiesa si trovano anche un ingresso e 12 monofore.
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| facciata laterale della Chiesa di San Siro in Cortevecchia |
Sul retro della chiesa si trova il campanile costruito metà in pietra e metà in laterizi (parte alta). La torre campanaria a base quadrata è decorata con archetti ciechi e presenta monofore disposte su due piani. La cuspide fu aggiunta nel XV secolo.
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| campanile della Chiesa di San Siro in Cortevecchia |
L'interno della chiesa è a pianta longitudinale con tre navate divise da 16 colonne (8 per lato) in granito e marmo cipollino (molte sono romane di spoglio), con capitelli romanici diversi tra loro.
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| navata centrale della Chiesa di San Sisto in Cortevecchia |
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| navata centrale della Chiesa di San Sisto in Cortevecchia |
Sulle colonne poggiano archi a tutto sesto in tufo che formano 9 campate (di cui due occupate dal presbiterio).
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| colonne e archi della Chiesa di San Sisto in Cortevecchia |
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colonne e archi della Chiesa di San Sisto in Cortevecchia
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Le navate laterali terminano piatte, mentre la navata centrale presenta un'abside semicircolare.
Il soffitto ligneo parzialmente dipinto della navata centrale è a capanna a doppio spiovente, mentre quello delle navate laterali ad uno solo spiovente.
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| soffitto ligneo della navata centrale |
Il presbiterio occupa due campate ed è sopraelevato da un gradino. Lo racchiude una recinzione marmorea settecentesca proveniente dalla Chiesa di San Felice e Regolo, collocata nel 1786.
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| presbiterio della Chiesa di San Sisto in Cortevecchia |
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| recinzione marmorea del presbiterio (XVIII sec.) |
L'altare maggiore in marmo policromo fu scolpito nel 1730 dalla bottega di Giuseppe Vaccà per la confinante Chiesa di San Rocco e venne poi qui posizionato nel 1786. Tra le decorazioni vi sono Cherubini e le figure allegoriche di Fede e Carità. A completare l'altare vi è un Crocifisso ligneo cinquecentesco di autore toscano ignoto.
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| altare maggiore (bott. Giuseppe Vaccà - 1730) |
Partendo dall'ingresso, sulla parete della navata destra si trova l'Estasi di Santa Teresa d'Avila opera di Mauro Soderini.
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| Estasi di Santa Teresa d'Avila (Mauro Soderini - 1725/1749) |
Segue la tela dello Sposalizio mistico di Santa Caterina di Alessandria di Giovan Battista Paggi.
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| a sinistra: Sposalizio mistico di Santa Caterina d'Alessandria (Giovan Battista Paggi - 1590) |
Poco oltre si trova un altare in pietra serena e marmi policromi che ospita il reliquiario di San Sisto opera in bronzo di Antonio Fascetti.
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| altare con Reliquiario di San Sisto (Antonio Fascetti - 1977) |
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| Reliquiario di San Sisto (Antonio Fascetti - 1977) |
Sulla parete è poi incastonato un confessionale a tre fornici progettato da Torpè Donati nel 1819 e realizzato per la Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri.
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| confessionale (prog. Torpè Donati - 1819) |
Seguono un tabernacolo per gli Oli Santi incassato nella parete (XVIII secolo) e il fonte battesimale.
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| tabernacolo per gli Oli Santi (XVIII sec.) |
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| fonte battesimale |
Sulla parete è poi appeso un Crocifisso ligneo realizzato da un artista anonimo di scuola pisana nel 1370 che emula il Volto Santo di Lucca (un'immagine acheropita conservata e venerata nella Cattedrale di San Martino di Lucca, realizzata nell'VIII/IX secolo).
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| Crocifisso (autore anonimo - 1370) |
In testa alla navata destra si trovano un altare con formelle in bronzo realizzato da Mario Bertini nel 1960 e la Madonna della Purità un'opera di scuola pisana (1290/1300) proveniente dalla Chiesa di San Rocco.
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| altare di testata della navata destra (Mario Bertini - 1960) |
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| Madonna della Purità (scuola pisana - 1290/1300) |
Partendo dall'ingresso, lungo la parete della navata sinistra sono poste due tele: La Predica di San Giovanni Battista di Rutilio Manetti (1603) e la Madonna col Bambino e i Santi Luigi Re, Simone Stock e Maria Maddalena, opera di Jean François De Troy (XVIII secolo).
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| La Predica di San Giovanni Battista (Rutilio Manetti - 1603) |
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| Madonna col Bambino e i Santi Luigi Re, Simone Stock e Maria Maddalena (Jean François De Troy - XVIII sec.) |
Seguono un altare che conserva la statua della Madonna di Loreto e un confessionale ottocentesco uguale a quello della navata destra.
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altare con la Madonna di Loreto
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| confessionale (prog. Torpè Donati - 1819) |
Oltrepassato l'accesso laterale della chiesa, si possono notare a fine navata i pioli in ferro murati nel muro per accedere al campanile.
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| testata navata sinistra con scala del campanile |
Sulla controfacciata sono posti oggetti che ricordano il passato di Pisa e l'importanza che questa ha ricoperto in quell'epoca: le bandiere dei quattro quartieri storici della Repubblica di Pisa (Ponte, Mezzo, Foriporta e Kinzica) e dell'Aquila Pisana e della Croce Pisana, relitti di navi antiche (un timone e un albero di nave), e la epigrafe funeraria a caratteri cufici dell'emiro Al Murtada portata a Pisa dopo la conquista delle Baleari (1115).
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controfacciata della Chiesa di San Sisto in Cortevecchia
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| quartieri storici della Repubblica di Pisa |
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| relitto di nave |
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| epigrafe funeraria dell'emiro Al Murtada (deceduto il 1 gennaio 1094) |
Orari: 9.00/18.30
CONCLUSIONI Come ogni chiesa in stile romanico anche la Chiesa di San Sisto in Cortevecchia ha mantenuto il suo fascino mistico nonostante i rifacimenti avvenuti in varie epoche. Al suo interno si respira il glorioso passato della città e la volontà di ricordarlo e perpetuarlo. Recenti scavi nel cortile adiacente la chiesa hanno poi portato alla luce reperti di varie epoche e i resti di costruzioni antiche o inerenti la chiesa che avvalorano ancor più l'importanza di questo sito civico e religioso.
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