SITO TURISTICO www.esztergom.hu
Esztergom è la sede dell'arcivescovado cattolico e del primate d'Ungheria.
Si trova sulla riva destra del Danubio, che segna il confine tra Ungheria e Repubblica Slovacca.
La città si divide in due zone: Vizivaros (città d'acqua) o città bassa, con il Municipio, le case barocche, la chiesa dei Francescani e la colonna dell'Immacolata, e Varhegy o cittadella, con la cattedrale e l'antico castello.
Nel 350 a.C. fu abitata dai Celti provenienti dall'ovest dell'Europa.
I legionari romani conquistarono la regione chiamandola Solva, e divenne un forte militare romano nella zona di confine dell'Impero in Pannonia, da Flavio a Traiano.
Marco Aurelio vi soggiornò come da lui scritto in una sua opera.
Fu poi invasa dai Germani, dai Franchi e dagli Avari che con la loro migrazione posero fine all'Impero Romano.
Nel 960 il futuro re Géza scelse Esztergom come sua residenza, e suo figlio Vajk, chiamato poi S.Stefano I nacque in questo palazzo costruito sul castrum romano.
Il re Géza costruì una prima chiesa in onore di S.Stefano martire.
Re Stefano costruì una nuova residenza e la chiesa di S.Adalberto, dedicata al capo della chiesa d'Ungheria e arcivescovo di Esztergom.
Fino al 1241 il castello diviene il centro dello Stato dell'Ungheria, della religione e della contea di Esztergom.
L'arcivescovo aveva una funzione importante nello Stato.
castello |
Bela IV diede il suo palazzo all'arcivescovo quando decise di spostare la sua residenza a Buda, ma lui e la sua famiglia furono seppelliti nella chiesa francescana di Esztergom, distrutta durante l'invasione tartara.
Il centro della città reale circondata da mura era comunque ancora sotto l'autorità del re.
Il castello, uno dei più antichi edifici d'Ungheria (X secolo), ricostruito in parte, è visitabile e ospita il Museo del Castello.
Si visitano la camera romanica di S.Stefano e la cappella gotica.
(il giorno della nostra visita era giorno di chiusura)
Orario: aprile/ottobre 10.00/18.00
novembre/marzo 10.00/16.00
lunedì chiuso
Costo 1800F
cittadella con castello e basilica |
Gli edifici danneggiati e distrutti non furono più ricostruiti, e la città divenne un castello importante sui confini dell'Impero turco.
Gli invasori costruirono minareti, moschee e bagni, distrutti con la liberazione nell'assedio del 1683.
città bassa |
Nel XVIII secolo si assistette allo sviluppo della città bassa in stile barocco e classico, intorno alla piazza del mercato.
Qui si trova il Municipio fronteggiato dalla Colonna dell'Immacolata.
piazza del Municipio |
Municipio |
colonna dell'Immacolata |
Nella città bassa si trova anche la parrocchiale dei Gesuiti, del XVIII secolo.
La sua alta navata e la facciata arrotondata sono un esempio di barocco.
Le guglie furono aggiunte a metà del XIX secolo.
Accanto si trova il palazzo primaziale neorinascimentale del XIX secolo dove è allestito al II piano il Museo Cristiano (Keresteny Muzeum), con opere di arte ecclesiastica dal medioevo e dipinti italiani e dell'ovest europeo. La collezione venne lasciata dal primate d'Ungheria Janos Simor nel 1887.
www.keresztenymuseum.hu
Orario: marzo/novembre 10.00/17.00
chiuso il lunedì e il martedì
Costo 900F
audioguida in inglese 500F
foto 500F
parrocchiale dei Gesuiti |
Nel 1761 ha inizio la ricostruzione del centro religioso con l'edificazione della nuova cattedrale.
basilica |
portico della facciata |
Dopo la II guerra mondiale che aveva devastato l'abitato, si ha una nuova ricostruzione con la costruzione della basilica, il più monumentale edificio in stile classico in Ungheria.
Ferec Liszt scrisse per l'occasione dell'inaugurazione la Messa di Esztergom.
interno della basilica |
Fu costruita tra il 1822 e il 186.
Le colonne che compongono la facciata sono 8 e misurano 21 m.
I due campanili hanno pianta esagonale.
Ha una cupola con un diametro di 33 m, è alta 71 m e poggia su 24 colonne.
Si può salire sulla cupola per ammirare il Danubio e la città.
cupola della basilica |
altare della cappella Bakolz |
Nel 1507 architetti italiani costruirono la cappella Bakocz, dedicata al cardinale Tamas Bakocz qui sepolto.
E' il primo e il più bel edificio del Rinascimento toscano in Ungheria.
cupola della cappella |
decorazioni della cappella |
A croce latina, la cappella è stata ricoperta di marmi rossi.
L'altare in marmo bianco è stato realizzato da Andrea Ferrucci, scultore fiesolano.
Nel 1543 il sultano Suleiman II la trasformò in moschea.
Nel 1822 venne divisa in 1600 pezzi e ricostruita nella nuova cattedrale.
pala d'altare "Assunzione di Maria" |
La basilica è anche nota per la sua pala d'altare, dipinta dal veneziano Michelangelo Grigoletti, rappresentante "l'Assunzione di Maria".
E' una copia del dipinto di Tiziano che si trova a Venezia nella chiesa di Santa Maria Gloriosa.
Le sue dimensioni (13m X 6,5m) la eleggono il dipinto più largo del mondo.
altare della basilica |
paramenti liturgici |
Nella cripta in stile antico Egitto, sono sepolti preti e arcivescovi.
Il Tesoro della basilica custodisce arte tessile sacra ungherese ed europea e capolavori di oreficeria usati durante le incoronazioni.
Tra i preziosi oggetti custoditi si trova il cosiddetto "Calvario di Re Mattia Corvino", d'oro, perle e gemme.
La parte alta fu creata a Parigi nel 1402, mentre la parte bassa nel 1480 a Firenze dal Pollaiolo.
Tra i più preziosi oggetti si trovano anche il Suki, calice del 1440 proveniente dalla Transivania, e una croce dell'incoronazione in filigrana dell'epoca della dinastia Arpad.
NO FOTO
www.bazilika-esztergom.hu
Orario basilica: 27 marzo/27 ottobre 8.00/18.00
inverno 8.00/16.00
Orario Tesoro: marzo/ottobre 9.00/16.30
novembre/12 gennaio 10.00/15.30
chiuso il lunedì
13 gennaio/febbraio chiuso
Costo 800F
Orario cripta: marzo/ottobre 9.00/16.30
novembre/febbraio 10.00/15.30
Costo 200F
Orario cupola:aprile/ottobre 9.30/17.00
(solo col bel tempo)
Costo 600F
RISTORANTE CSULOK CSARDA
www.csulokcsarda.hu
Batthyany utca 9
+36 33 501 151
GIUDIZIO
Non lontano dalla scalinata d'accesso alla cittadella si trova questo ristorante ambientato in cantine voltate, dallo stile rustico.Offre cucina ungherese, prediligendo il maialino.
Ottimo lo stinco di maiale con verdure e patate, servito su un enorme tagliere di legno capace di contenere l'enorme portata.
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ALBERGO HOTEL CHATEAU BELA *****
www.chateau-bela.com
Béla 1
94353 Béla
421 36 7577 600
camera Superior 116€
colazione inclusa
cena "HUBERT DINNER" 45€/persona
Per pernottare abbiamo varcato il Danubio recandoci in Slovacchia, a meno di dieci chilometri da Esztergom.
Abbiamo scelto questo affascinante hotel collocato all'interno di un castello in stile barocco francese, costruito nel XVIII secolo, circondato da un parco al cui interno si trova anche un piccolo laghetto.
entrata al castello |
Varcato l'ingresso ci si trova catapultati in un'alta epoca.
La reception è preceduta da una corte su cui affacciano le quattro ali del castello e la cappella, il cui ingresso è rivolto verso la strada per permettere agli abitanti di accedervi per le funzioni religiose.
esterno del castello con chiesa |
corte interna del castello |
enoteca |
Quadri alle pareti, boiserie accuratamente restaurate, stufe in maiolica, trofei di caccia e luci soffuse rendono gli ambienti molto accoglienti.
un salotto |
particolari di un salotto |
un salotto |
un salone |
salone da gioco |
salone grande con terrazza |
salone grande |
biblioteca |
salone bar |
un corridoio |
un corridoio |
La nostra camera al primo piano affacciava sulla corte, ed era preceduta da un ingresso con armadio.
la nostra camera |
l'angolo salotto della nostra camera |
Aveva il soffitto retto da travi di legno.
Molto grande nelle dimensioni, aveva un angolo salotto ed una grande scrivania.
L'arredamento sobrio prevalentemente di stile gustaviano, era ravvivato dai tessuti del letto e delle tende ad allegri colori.
la nostra camera |
Il bagno nei toni del verde e del nero, era molto spazioso e dotato di doppio lavandino e di una doccia comodissima.
il nostro bagno |
il nostro bagno |
Abbiamo scelto il pacchetto "Hubert dinner" con una cena degustazione di 6 portate con relativi vini abbinati.
Hubert è il patrono dei cacciatori, e perciò la cena era a base di cacciagione e selvaggina.
cappuccino di castagne e noci con medaglioni di fegato d'oca |
ravioli ripieni di carne |
sorbetto di ciliege selvatiche e vino rosso |
I piatti cucinati con maestria (nell'hotel si tengono anche corsi di cucina), erano accompagnati da verdure e frutti di stagione, castagne, zucche e funghi.
La presentazione dei piatti era all'altezza di un ottimo ristorante.
Il servizio impeccabile e la spiegazione degli ottimi vini prodotti nel castello esauriente.
entrecote di cervo con cavoli rossi speziati, tortino di patate al tartufo e salsa di ciliege selvatiche |
parfait di Natale con frutti canditi, zabaglione di vino e pere caramellate |
La degustazione si è svolta in una sala piccola arredata con eleganza ed apparecchiata con gusto, usando servizi con stemmi del castello e posateria d'argento.
sala ristorante per la degustazione |
La vera sala ristorante, chiamata Baldacci dal nome di uno dei proprietari del passato del castello, è molto sfarzosa e grande, con grandi specchi e stucchi.
sala ristorante Baldacci |
esterno del ristorante che affaccia sul parco |
La sala della colazione è invece collocata nell'ala opposta del castello.
Anch'essa è molto curata ed elegante, in stile gustaviano .
Il buffet molto vario ed accontenta tutti i gusti, da quello salato a quello dolce, donando un vero buon inizio di giornata.
Originale l'affettatrice per il prosciutto da tagliarsi da soli.
sala della colazione |
tavolo buffet |
L'hotel ha una piscina all'aperto, da noi non usata data la stagione.
E' messa a disposizione degli ospiti una sala fitness e bagni di vapore nelle cantine voltate del castello.
palestra |
spa |
bagno di vapore |
Si possono acquistare i vini prodotti dal castello, davvero ottimi.
Abbiamo passato un weekend rilassante e all'insegna del buon gusto, della raffinatezza e della buona tavola.
CONCLUSIONI
Slovacchia e Ungheria, due nazioni separate dal "bel Danubio blu".
In tempi lontani hanno fatto parte dello stesso Impero, e hanno vissuto la stessa storia d'invasione da parte di popolazioni con tradizioni tanto diverse.
Pur avendo identità diverse, vivono lo stesso passato, e sono allo stesso tempo molto diverse.
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