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Alberobello, centro della Valle d'Itria e delle Terre dei Trulli, si trova in Puglia in provincia di Bari.
Il nome "Alberobello" deriverebbe da "Sylva Arboris Belli" ovvero "selva dell'albero della guerra" per ricordare un fatto d'armi in una zona coperta da boschi di querce.
Le prime notizie storiche della nascita di un feudo su queste terre risalgono al 1400, terre che durante il Regno di Napoli appartennero a Martina Franca sino al 1481.
Poi furono donate ad Andrea Matteo Acquaviva conte di Conversano perché la sua famiglia aveva combattuto contro i Turchi.
L'innalzamento dei primi trulli, che hanno reso famosa in tutto il mondo Alberobello e che sono stati il motivo dell'inserimento di queste costruzioni tra i beni dell'Umanità dall'Unesco, risale al 1626 quando era padrone del feudo Gian Girolamo II conte Acquaviva d'Aragona detto il Guercio di Puglia.
La particolare costruzione delle cosiddette "casedde" a secco cioè senza malta (ovvero i trulli), è legata alla volontà del conte di non pagare le tasse al re spagnolo (cosiddetta Prammatica De Baronibus) per la costruzione delle case dei contadini chiamati a bonificare, disboscare e coltivare le sue terre.
Questa tecnica di costruzione infatti permise al conte di eludere l'ispezione del re potendo smontare in una sola notte tutte le case costruite.
La servitù feudale durò sino al 1797 anno in cui il re Ferdinando IV di Borbone concesse la libertà agli abitanti del feudo elevando il villaggio a città regia.
Alberobello é l'unico paese pugliese a conservare il nucleo storico interamente composto da trulli.
A proposito di trulli ho già citato le loro caratteristiche nel post "Puglia: la Valle d'Itria", quindi non vi sottoporrò alla ripetizione di queste descrizioni.
Alberobello sorge su due rilievi collinari.
Su di un rilievo si trovano i due rioni dei trulli chiamati AIA PICCOLA e RIONE MONTI, e sull'altro invece sorge l'ottocentesco nucleo urbano nato per la nuova borghesia latifondista.
Aia Piccola ha un'estensione di 5 ettari, e si compone di 8 vie tortuose con circa 400 trulli.
Rione Monti è invece più esteso (15 ettari).
Sulle sue 15 vie, di cui 8 parallele tra loro, si affacciano 1000 trulli.
Era questo il quartiere dei poveri.
Oggi è gremito dai turisti che entrano ed escono dai negozi di souvenirs e di prodotti tipici alimentari ed artigianali, scattano foto (anche ad altri fotografi!) e sono alla ricerca degli scorci più suggestivi.
tutti fotografano tutti! |
La sua peculiarità è nella sua forma a doppio trullo con una copertura insellata, cioè sono state colmate le rientranze tra i due coni.
Trullo Siamese |
Una ragazza si era promessa ad uno dei due, ma si era innamorata dell'altro fratello.
Per questo il primo aveva finito per odiare il fratello, conseguentemente si divise il trullo e aperto un altro ingresso su un'altra via.
L'ingresso al trullo è libero.
Tutte le vie del rione convergono sulla sommità della collina dove si trova la chiesa di S.Antonio.
Questa chiesa di Martino de Leonardis fu costruita in soli 14 mesi ed aperta al culto nel 1927.
chiesa di S.Antonio |
cupola a trullo della chiesa di S.Antonio |
Anche il portale presenta un arco strombato.
altare della chiesa di S.Antonio |
navata della chiesa di S.Antonio |
L'interno è a croce greca con copertura centrale a trullo, con lucernario.
Sull'altare maggiore si trova un Cristo, opera di Arnolfo Rollo.
Cristo - Arnolfo Rollo |
Sono dedicati uno alla Vergine e l'altro a S.Antonio al quale è dedicata la chiesa.
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La zona più nuova di Alberobello è attraversata da Corso Vittorio Emanuele II, strada che congiunge il Municipio, Palazzo Acquaviva e la chiesa dei S.S. Medici Cosma e Damiano.
campanili della chiesa dei S.S.Cosma e Damiano |
Dei due Santi medici si conservano alcune reliquie provenienti da Roma.
La facciata del 1885 è in stile neoclassico e presenta due campanili.
Alle spalle della chiesa si trova il Trullo Sovrano.
Si tratta di una grande costruzione a trullo, l'unica ad Alberobello che consta di due piani.
Fu costruito nella seconda metà del XVIII secolo da un facoltoso prete, Cataldo Perta.
Fu una abitazione, una spezieria e una cappella: conservò le reliquie dei Santi protettori della città Cosma e Damiano quando queste giunsero da Roma.
Sull'ingresso nella lunetta del timpano vi è la rappresentazione del Calvario.
Il cono centrale alto 14 m è circondato da 12 coni più piccoli, tanti quanti gli ambienti del piano terreno destinato alla vita quotidiana.
Al piano superiore, accessibile tramite una scala costruita nello spessore del muro, vi è un ambiente per la tessitura e una camera per gli ospiti.
Il trullo è proprietà privata ed è allestito come museo arredato con mobili che raccontano la vita di un tempo passato.
Orario: 10.00/18.00
Costo 1,50€
RISTORANTE IL POETA CONTADINO
www.ilpoetacontadino.it
via Indipendenza 21
080 4321917
GIUDIZIO
ristorante "Il Poeta Contadino" |
Si trova di fronte alla Villa Comunale a ridosso del quartiere dei trulli.
Il locale è ambientato in stile liberty in due sale ex stalle.
L'atmosfera rustico-elegante creata dai muri con mattoni a vista, un grande olivo che occupa l'entrata, e le grandi arcate, è molto accogliente.
una sala del ristorante |
mise en place del ristorante |
Molto ben eseguite le cotture e la presentazione dei piatti.
Il pane con aggiunta di pomodorini secchi o olive è accompagnato da grissini, taralli e olio pugliese.
Il vino degno di piatti così ben realiizzati é della fornitissima cantina, riconosciuta a livello mondiale.
amuse bouche |
orata marinata, burrata, pomodorini secchi, polvere di liquirizia |
crema di finocchi con insalata di mare |
purea di fave con cavatelli ai frutti di mare |
orata con ravioli di patate e tapenade di olive |
croccantino di mandorle e salsa al caramello |
piccola pasticceria con il caffè |
Venuti a conoscenza del mio compleanno hanno avuto la gentilezza di portarmi il dolce con una candelina.
...per festeggiare |
CONCLUSIONI
Nonostante la marea di turisti che affolla i vicoli e le scalinate del quartiere monumentale dei trulli, Alberobello appare una città solare dove sembra essersi cancellata quella miseria che ha regnato per alcuni secoli in queste abitazioni.
Perdersi tra i trulli tutti uguali e contemporaneamente tutti diversi, tutti ornati di fiori e piante, è fruire di un luogo davvero unico al mondo.
2 commenti:
Ciao Raffaella, vedo che è arrivata un po' di Italia anche sul tuo blog! :-) Che carino Alberobello, la Puglia è una meta che ancora mi manca ma spero di rimediare presto!
Ciao Chiara, è proprio vero che noi Italiani giriamo il mondo alla ricerca delle bellezze artistiche quando poi ne siamo circondati!
Ogni nostra regione ci regala meraviglie!
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