sabato 2 aprile 2016

Roma: il Teatro di Villa Torlonia


Chi ha voluto leggere il mio post sugli edifici che appartengono ad una delle ville pubbliche di Roma più interessanti della storia dell'aristocrazia romana, Villa Torlonia sulla Via Nomentana, sarà interessato a compiere una visita all'interno di uno dei gioiellini artistici di questo luogo, il suo Teatro.

Finito di essere restaurato nel 2013, è ritornato ad assolvere la sua funzione di luogo di cultura e d'arte.

"E lucean le stelle" - Conservatorio di S.Cecilia (26 ottobre 2014)
In realtà, in quello che doveva essere il "teatrino di corte" della famiglia Torlonia, venne organizzata una sola rappresentazione in occasione della sua inaugurazione, il 6 maggio del 1905 alle ore 21.00.
Andò in scena "Il profilo di Agrippina", un'operetta composta appositamente dal conte Antonio Pietromarchi sul libretto del marchese Sommi-Picenardi.
Alla prima partecipò la più alta aristocrazia romana.


La storia del Teatro ha inizio nel 1841 quando incominciarono i lavori per la sua realizzazione voluti da Alessandro Torlonia per festeggiare il suo matrimonio con Teresa Colonna, celebrato nel 1840.

Il progetto fu affidato all'architetto Quintiliano Raimondi, che per prematura morte (1848), non potrà portare a termine i lavori.
Altri problemi famigliari del principe poi, portarono all'arresto della costruzione del Teatro: Teresa Colonna si ammalò e una figlia della coppia morì.


I lavori furono ripresi per le nozze dell'altra figlia Annamaria con Giulio Borghese (1872).

Finalmente il Teatro fu terminato nel 1874, in coincidenza della nascita di Giovanni Torlonia jr, il nipotino di Alessandro.
Ma Teresa Colonna  moglie di Alessandro Torlonia morì, e così l'idea dell'apertura del teatro fu di nuovo abbandonata, per essere infine ripresa molti anni più tardi da Giovanni Torlonia jr.

prospetto settentrionale del Teatro
prospetto meridionale ad esedra del Teatro
Il Teatro è un mix di stili, come il gusto eclettico dell'epoca dettava: esternamente il corpo centrale, solenne e classico, richiama il Pantheon, mentre il prospetto meridionale, con la sua esedra simile ad una serra a vetri e con struttura in ghisa, riporta a modelli nordici, internamente invece le decorazioni, diverse da un ambiente all'altro, richiamano lo stile moresco, rinascimentale, gotico e greco-romano.

particolare del prospetto classico settentrionale del Teatro
Il portico semicircolare del prospetto settentrionale permetteva l'ingresso agli spettatori direttamente nella prima galleria, attraverso cinque porte che si aprivano in altrettante nicchie.

prospetto meridionale in stile nordico
E' la ghisa, materiale innovativo all'epoca, la protagonista del prospetto meridionale, la facciata principale del Teatro: oltre la struttura delle due serre infatti, anche i vasi del parapetto della terrazza e la grande vasca della fontana ai piedi della scalinata sono stati realizzati in ghisa.

Portico-serra, serra bassa e vasca-fontana
particolare della fontana in ghisa
vasi in ghisa sul parapetto della terrazza
Il portico ad esedra, scandito da nicchie con statue andate disperse, era chiuso da vetrate sotto le quali vi era una serra ricca di piante.
Gli spettatori potevano qui passeggiare tra un atto e l'altro dello spettacolo, immersi nel verde della serra e nel parco.

il parco dall'interno del Portico-serra
La serra bassa ha nel pavimento elaborate griglie in ghisa per il passaggio dell'aria calda proveniente dai caloriferi sottostanti.
Girali e palmette incorniciano gli stemmi famigliari dei Torlonia e dei Colonna.

serra bassa del Teatro
griglia di ghisa con stemma dei Torlonia e dei Colonna nella serra bassa
E il parco stesso poteva divenire il protagonista della scenografia delle rappresentazioni teatrali, grazie al fondale del palcoscenico apribile sulla serra, che permetteva così questa magica illusione ottica.

panorama sul parco dall'interno del Portico-serra del Teatro
Lesene di ordine tuscanico e grandi vetrate ad arco scandiscono invece i fianchi laterali del Teatro.

fianco del Teatro
La planimetria dell'interno è composta, oltre che dai classici spazi scenici (platea, gallerie e palcoscenico), anche da due "appartamenti" simmetrici, posti lateralmente alla struttura teatrale centrale, ad uso dell'intrattenimento degli spettatori nei momenti di pausa durante le rappresentazioni o durante le feste.

planimetria del Teatro di Villa Torlonia
Entriamo nel Teatro, dal lato ovest, uno dei due ingressi laterali dell'edificio, e iniziamo la visita nel cosiddetto Appartamento Occidentale.

Ingresso laterale del Teatro
Nell'interno del Teatro, essendo stato progettato con l'intento celebrativo delle nozze del principe, i temi della coppia e gli stemmi delle famiglie Torlonia e Colonna si susseguono in tutte le decorazioni.

La maggior parte delle opere pittoriche ad olio e a tempera sono di Costantino Brumidi, artista poco noto in Italia, ma che venne definito "il Michelangelo d'America" dopo aver affrescato il Campidoglio di Washington.
Le opere scultoree in gesso furono invece commissionate ad artisti della scuola di Bertel Thorvaldsen, quali Pietro Galli e Vincenzo Gaiassi.
Inoltre partecipano alla ricca decorazione degli ambienti mosaici pavimentali e stucchi.

L'Ingresso è composto da un piccolo vano.

Ingresso
Sulla sua parete settentrionale è stata dipinta una falsa prospettiva con colonne corinzie scanalate.
Al centro della parete vi era un rilievo in gesso, oggi scomparso.

parete settentrionale dell'Ingresso con prospettiva architettonica e tondo mancante

La volta a crociera è dipinta con grottesche e quattro riquadrature dipinte.

volta dell'Ingresso con grottesche e lunette
Nelle lunette dell'Ingresso sono stati rappresentati puttini che sorreggono gli stemmi Torlonia e Colonna, e figure allegoriche.

lunetta dell'Ingresso con figure allegoriche e puttini con stemmi Torlonia e Colonna
Sulla breve scala d'accesso all'appartamento, è posto un parapetto in ghisa con stemmi dei Torlonia e dei Colonna (forse opera di Filippo Ghirlanda).

scala d'accesso all'appartamento ovest
stemmi delle famiglie Torlonia e Colonna sul parapetto in ghisa della scala d'ingresso di uno degli  "appartamenti"
Putti in marmo rappresentanti l'Estate e l'Autunno, opere di Bartolomeo Cavaceppi, adornano i due lati della scala.

Autunno (B.Cavaceppi)
Estate (B.Cavaceppi)






















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Sulla destra dell'Ingresso si apre la Grande Galleria ovest, dove oggi è allestita la biglietteria del Teatro.

Grande Galleria ovest
Su un lato lungo della galleria si aprono grandi vetrate, mentre sull'altro quattro grandi nicchie contengono altrettanti gruppi scultorei in gesso di genere mitologico, realizzati da allievi della scuola di Bertel Thorvaldsen.

Diana e Endimione (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)
 Marte e Venere (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)



Ercole e Deianira (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)

Giove e Semele (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)

Le due colonne in marmo antico poste in questa galleria, sorreggono capitelli compositi e globi.

colonna con globo nella Galleria Grande ovest
La volta è decorata a grottesche.
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Salite le scale dell'Ingresso, si entra nella cosiddetta Sala gotica.

Sala gotica
 La sala ha una volta"a schifo".

volta "a schifio" della Sala gotica
La volta è decorata, come le pareti della sala, con una decorazione pittorica che riproduce un'architettura gotica composta da nicchie con colonne e guglie che racchiudono statue dorate, e cornici con motivi a tortiglione e foglie d'acanto.
Vi sono anche tondi con scene cavalleresche su fondo nero.

decorazione delle pareti della Sala gotica
Finte vetrate dai colori vivaci sono poste sopra alle porte.

lunetta con finta vetrata con stemmi dei Torlonia e dei Colonna
Il mosaico policromo di forma rettangolare, posto al centro del pavimento in marmo, illustra due figure femminili che porgono ramoscelli di ulivi a due soldati romani in segno di pace.

mosaico del pavimento della Sala gotica
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Dalla Sala gotica si può accedere al Salone-Foyer, la sala principale dell'appartamento.

Salone-Foyer
Non avendo finestre il salone prende luce da quattro lucernai inseriti nella cupola.

cupola con lucernai del Salone-Foyer e lunette con scene prese dall'Iliade
Le lunette e le volte sono state dipinte a tempera da Costantino Brumidi nel 1845.

Tra grottesche, nelle lunette sono stati trattati episodi presi dall'Iliade:

- Incontro tra Paride ed Elena (lunetta nord)

lunetta nord: Incontro tra Paride ed Elena (C.Brumidi)
- Il Giudizio di Paride (lunetta est), dove appare la firma dell'autore

lunetta est: Giudizio di Paride (C.Brumidi)
- Aiace Oileo che afferra Cassandra rifugiata presso la statua di Atena (lunetta
  ovest)
- L'ingresso del cavallo di legno a Troia (lunetta sud).

particolare della decorazione della volta del Salone-Foyer
Le pareti della sala un tempo erano ricoperte da un broccato rosso ad arabeschi, con riquadrature in legno dorato, oggi del tutto scomparso.

Rimane invece il camino con fregio che porta gli stemmi dei Torlonia e dei Colonna, e lesene scanalate.
Sopra al camino si trova una specchiera dalla cornice in legno intagliato e dorato.

camino con specchiera del Salone-Foyer dell'appartamento ovest
Nel pavimento di marmi policromi è inserito una copia ottocentesca del mosaico antico ritrovato nelle Terme di Otricoli (oggi conservato ai Musei Vaticani): Lotta tra Greci e Centauri e Divinità marine e fluviali.

pavimento in marmo e mosaico del Salone-Foyer dell'appartamento ovest
mosaico del Salone-Foyer dell'appartamento ovest
mosaico di Otricoli nei Musei Vaticani
particolare del mosaico del Salone-Foyer dell'appartamento ovest
lo stesso particolare nel mosaico di Otricoli conservato nei Musei Vaticani
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In fondo al Salone-Foyer si apre un ambiente dalla cui forma prende il suo nome: il Salottino ottagonale.

Salottino ottagonale
Era una piccola biblioteca a soggetto teatrale.
Nei quattro angoli della sala vi erano gli armadi in legno dipinto con mensole.

un armadio della biblioteca del Salottino ottagonale
La decorazione della saletta rimanda alla pittura vascolare greca: figue rosse su fondo nero e figure nere su fondo rosso, poste su vari registri.

decorazione vascolare greca del Salottino ottagonale
volta con lucernario del Salottino ottagonale
Jeane Claude Marin è l'artista che ha scolpito il gruppo in marmo posto su un piedistallo al centro del salottino: Agar e Ismaele.

Agar e Ismaele (J.C.Marin)
La scala a cui s'accede da questo ambiente, decorata con un finto tendaggio dipinto, conduce al portico-serra del prospetto meridionale del Teatro.

particolare di un riquadro del Salottino ottagonale
particolare della decorazione del Salottino ottagonale
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Ritornando nel Salone-Foyer si può passare a visitare la cosiddetta Galleria Piccola ovest, parallela ad esso.

 Galleria Piccola dell'Appartamento Ovest
Galleria Piccola dell'Appartamento ovest
In questo corridoio ci sono quattro nicchie che racchiudono le statue di due "grandi" della letteratura affrontati dalle loro rispettive Muse ispiratrici: Petrarca e Laura, Ludovico Ariosto e Alessandra Benucci.
Le statue in gesso sono opera degli allievi della scuola di Thorvaldsen.

Laura (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)

Ariosto (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)
Petrarca (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)
Alessandra Benucci (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)


Nella volta sono dipinte grottesche e rappresentate figure allegoriche e  continenti.

volta della Galleria Piccola dell'Appartamento ovest
particolare della volta della Galleria Piccola dell'Appartamento ovest con stemma dei Colonna nella lunetta
Nella zona alta delle pareti trovano posto 24 tondi, opera di Pietro Galli, nei quali sono raffigurati episodi tratti dall'Iliade.

tondi con storie dell'Iliade (P.Galli)
tondi con storie dell'Iliade (P.Galli)
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La Galleria superiore è collegata al seminterrato del Teatro, dove alloggiavano gli attori, tramite una scala con gradini in marmo e ringhiera in bronzo dorato.
Sui pianerottoli la ringhiera, forse opera di Filippo Ghirlanda, è decotata con gli stemmi dei Torlonia e dei Colonna.
 
scala dell'Appartamento ovest con ringhiera con gli stemmi dei Torlonia e dei Colonna
Le pareti sono dipinte con riquadri nei quali trovano rappresentazione strumenti musicali, composizioni di fiori, putti e figure allegoriche, grottesche, maschere, arnesi da pittori, strumenti scientifici, trofei, farfalle, uccelli...sono molto simili a quelli che Costantino Brumidi dipinse nei corridoi del Campidoglio di Washington.

scala dell'Appartamento ovest
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E' il momento di entrare nel Teatro vero e proprio, accedendo direttamente nella Seconda Galleria.

Teatro di Villa Torlonia
Il Teatro di Villa Torlonia ha tre ordini di gallerie.

le tre gallerie del Teatro
Nella galleria più bassa doveva esserci inizialmente l'orchestra, mentre nelle altre due gallerie prendevano posto gli spettatori.

le tre gallerie del Teatro
Si stima che il giorno dell'innaugurazione del 1905 avessero preso posto 500 persone.
Oggi il numero di poltrone è notevolmente sceso per ragioni di comodità e sicurazza.

Prima Galleria/Platea
La Prima Galleria, divenuta oggi platea, ha colonne di ordine dorico in muratura dipinta.

Seconda e Terza Galleria
La Seconda Gallleria ha invece colonne in legno con capitelli corinzi dipinti in bianco e oro.

colonna della Seconda Galleria
 La Terza Galleria ha una balaustra molto ricca di decorazioni.

Rimangono in loco ancora frammenti in maioliche del pavimento originale delle gallerie.

maioliche originali della pavimentazione delle gallerie
Sono dipinti sul soffitto delle gallerie partiti a forma di trapezio, con all'interno figure danzanti e maschere teatrali.

soffitto della Seconda Galleria
figura danzante dipinta nel soffitto della galleria
La volta è decorata con 13 riquadri che formano un ventaglio, con raffigurati al loro interno Apollo e le Ore, accoppiate ai 12 segni zodiacali.

volta del Teatro
decorazione a ventaglio della volta del Teatro: Apollo e le Ore
segni zodiacali dipinti nella volta
particolare della volta: le Ore
Le statue in gesso, poste nelle nicchie delle gallerie, sono opera di allievi della scuola di Bertel Thorvaldsen.

nicchie con statue nella Seconda Galleria
Mozart (C.Benaglia)
Nella lunetta dell'arcoscenio è rappresentato lo stemma dei Torlonia affiacato da due figure allegoriche della Fama.

lunetta dell'arcoscenio con stemma dei Torlonia
Nei medaglioni del fregio sottostante si riconoscono i ritratti di Dante, Petrarca, Ariosto e Tasso.
Al centro è forse dipinta una fenice con corona d'alloro.
Nel fregio sono anche raffigurati putti, maschere bacchiche e trofei.

fregio dell'arcoscenio
Due statue in gesso (un musicista e un commediografo), introducono il grande palcoscenico, mancante di orchestra.

nicchia con statua nel palcoscenico
nicchia con statua nel palcoscenico
Come già detto, il fondale del palcoscenco, dove è dipinto un panneggio, è apribile sulla serra e sul parco.

palcoscenico
Il resto del fondale è dipinto con finte paraste, architetture e quinte.
Ancora sulle pareti del palco pitture monocrome rappresentano le Muse del Canto, della Musica, della Storia e della Commedia: Euterpe, Calliope, Clio e Talia.

palcoscenico visto dall'Appartamento Est
Lateralmente al palco sono dipinte false tribune con nobili spettatori intenti ad assistere ad una rappresentazione teatrale.

falsa tribuna con spettatori
Il palcoscenico e la platea, portati da macchine allo stesso livello, potevano divenire una grande sala da ballo.
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La visita continua nell'Appartamento Orientale, simmetrico a quello già visitato.

La Galleria Piccola est è anch'essa riccamente decorata, ma con tonalità più scure.

Galleria Piccola est
particolare della decorazione della Galleria Piccola est
Nelle nicchie troviamo (sempre realizzate da allievi della scuola di Bertel Thorvaldsen), le statue di altre due illustri personaggi della letteratura italiana: Dante Alighieri con di fronte la sua Beatrice, e Torquato Tasso con Eleonora d'Este.

Dante (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)
Beatrice (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)


Toirquato Tasso (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)
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Salone-Foyer dell'Appartamento Est
Nell'adiacente Salone-Foyer est è inserito nel pavimento un mosaico a tessere policrome con scene marine e il Ratto di Europa.

marmi policromi e mosaico nel papavimento del Salone-Foyer dell'Appartamento Est
particolare del mosaico pavimentale: Ratto di Europa
Al centro della volta sono stati dipinti gli stemmi dei Torlonia e dei Colonna.

volta del Salone-Foyer dell'Appartamento Est
Nelle quattro lunette della volta Costantino Brumidi ha qui rappresentato Il trionfo delle Stagioni: Inverno, Primavera, Estate ed Autunno.
Le lunette sono sormontate da archi con riquadri con grottesche.
 
lunetta della volta: La Primavera
lunetta della volta: L'Autunno
riquadro a grottesca della volta
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In comunicazione con il Salone-Foyer, anche in questo appartamento, vi è un ambiente a forma ottagonale, chiamato per le sue decorazioni e il suo colore, il Salottino Ottagonale Pompeiano.

Salottino Ottagonale Pompeiano
decorazioni in stile pompeiano del Salottino Ottagonale Pompeiano
Al centro della saletta si trova la statua equestre di Marco Aurelio, copia in formato ridotto eseguita da Bartolomeo Cavaceppi della statua in bronzo di Marco Aurelio conservata ai Musei Capitolini.

Marco Aurelio (B.Cavaceppi)
Anche da questo salottino si può accedere ad una scala che porta nel piano sottostante, con pareti che imitano un drappo rosso.

scala con drappo rosso dipinto
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Fa invece pendant con la Sala Gotica dell'Appartamento Occidentale la Sala Moresca, ovviamente così chiamata per le sue decorazioni in stile moresco, dipinte probabilmente da Costantino Brumidi.

Sala Moresca
particolari della decorazione della Sala Moresca
Anche la volta a padiglione richiama elementi architettonici arabeggianti.

volta della Sala Moresca
particolare della volta della Sala Moresca
Sul pavimento è inserito un mosaico policromo che raffigura una scena di sacrificio.

mosaico del pavimento della Sala Moresca
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Dalla Sala Moresca si passa all' Ingresso est, l'altro accesso laterale al Teatro, quello sul lato orientale.

ingresso laterale est
finta architettura monocroma dell'Ingresso est
volta dell'Ingresso est






















Strutturato in egual modo di quello dell'Appartamento Occidentale, l'Ingresso presenta una breve doppia scala, ai cui piedi si trovano gli altri due putti in marmo di Bartolomeo Cavaceppi che raffigurano le stagioni: la Primavera e l'Inverno.

I
scala con putti dell'Ingresso est
Inverno (B.Cavaceppi)
Primavera (B.Cavaceppi)
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Alla destra dell'ingresso si può continuare la visita nella Grande Galleria est del Teatro.

Grande Galleria est
Sulle pareti sono raffigurati candelabri monocromi.
Sulla volta è dipinto un finto soffitto cassettonato monocromo con rosoncini e riquadri.
Al centro della galleria vi sono una colonna in marmo spezzata e una base di una colonna.

Anche in questa galleria, nelle nicchie della parete lunga opposta alle grandi vetrate, sono collocati grandi gruppi statuari in gesso che rappresentano coppie mitologiche e divinità.
Gli autori sono allievi della scuola di Bertel Thorvaldsen.

Paride ed Elena (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)
Bacco ebbro (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)


Satiro con Ninfa (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)

Mercurio porge Bacco ad una Ninfa (allievi della scuola di B.Thorvaldsen)

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Si passa quindi a visitare il Portico Serra del prospetto meridionale del Teatro, dove come già detto gli spettatori avrebbero potuto passeggiare tra rigogliose piante esotiche.

Portico Serra con apertura sul fondale del palcoscenico
Le vasche in peperino che fungevano da contenitori per le piante nel pavimento sono rimaste (le piante invece sembrano non essere all'altezza di quelle che le hanno precedute!).

vasche per le piante e nicchie per le statue
Sono andate perdute le statue di commediografi e musicisti delle nicchie lungo la parete.
Le volte sono state ridipinte con ripartiture nei toni del rosa e del verde.

grandi vetrate del Portico Serra
Termina qui la visita al Teatro di Villa Torlonia...non rimane che rifare a ritroso il percorso.
 

http://www.teatrodivillatorlonia.it
Solo visite guidate con prenotazione obbligatoria allo 060608 (9.00/21.00)
Le visite vengono effettuate solo se vi è un minimo di 5 partecipanti prenotati.
Luogo d'incontro: biglietteria dei Musei di Villa Torlonia (ingresso di Via Nomentana)
Orari: sabato         alle 11.00 
           domenica    alle 11.00 e alle 15.00
           mercoledì   alle  10.00
Costo: 5€

CONCLUSIONI
Scoperto un po' per caso, durante uno spettacolo di arie di musica lirica, abbiamo potuto apprezzare ancor meglio il Teatro di Villa Torlonia, con le sue ricche decorazioni, durante una piacevole visita guidata.
Non credo che tutti quelli che fanno jogging o portano a passeggiare il cane all'interno del parco della villa, immaginino o conoscano le bellezze che questo piccolo teatro nasconde.
E' un luogo da conservare e valorizzare, insieme agli altri edifici che Villa Torlonia pian piano stà portando al loro antico splendore.








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