mercoledì 7 agosto 2019

Napoli: la Basilica di S.Maria della Sanità


La Basilica di S.Maria della Sanità si trova a Napoli, nella piazza principale del Rione Sanità, quartiere noto perché vi nacque il Principe della risata Totò e per essere uno dei quartieri più difficili della città partenopea.

vicolo del Rione Sanità
Oggi, grazie al parroco di questa chiesa e alla cooperativa "La Paranza", si sta cercando di migliorare la situazione sociale del quartiere, facendo conoscere ai turisti le bellezze che racchiude, valorizzandole.
La basilica è anche chiamata Chiesa di S.Vincenzo 'O Munacone, dalla devozione che gli abitanti di questo rione hanno verso S.Vincenzo Ferrer, che salvò la città da un'epidemia di peste nel 1836.

Nella chiesa si trova la statua lignea di S.Vincenzo Ferrer, chiamato anche Angelo dell'Apocalisse (per questo viene raffigurato con le ali, la tromba e il libro della Bibbia), che viene portata in processione nel quartiere a ricordo di quella processione che placò la malattia.

statua di Vincenzo Ferrer
La basilica fu costruita quando fu ritrovata nella basilica paleocristiana annessa alle Catacombe di S.Gaudioso cadute in oblio, l'affresco del V/VI secolo raffigurante la Madonna della Sanità, la più antica raffigurazione mariana della Campania (oggi di nuovo posta nella cripta della basilica).

La basilica, un'eccellente esempio di barocco napoletano, fu eretta tra il 1602 e il 1613 (accanto al convento fondato nel 1577), su disegno dell'architetto domenicano Fra' Giuseppe Nuvolo.

La facciata della basilica presenta una decorazione a stucco risalente agli inizi del Settecento.

Basilica di S.Maria della Sanità
La cupola della basilica, ben visibile dal Ponte della Sanità, è ricoperta di maioliche gialle e verdi, realizzate da Gaetano Massa.

cupola maiolicata della Basilica di S.Maria della Sanità
Sulla destra della facciata si erge il campanile (al momento della nostra visita coperto da ponteggi), con orologio in maiolica aggiunto nel '700 e cuspide ottagonale.

campanile della Basilica di S.Maria della Sanità con impalcature
L'interno della chiesa è a croce greca a pianta circolare inscritta in un quadrato.
La chiesa è divisa in cinque navate: quella centrale è più ampia delle altre.

navata centrale della Basilica di S.Maria della Sanità
Il soffitto è sorretto da 24 colonne.
Su ognuno dei quattro angoli del quadrato della pianta si incrociano tre campate, sulle quali s'innalzano in totale 12 cupolette.

navata centrale vista dalla navata laterale destra
In corrispondenza della crociera si trova invece la grande cupola con 8 finestroni.

grande cupola centrale e volta del transetto
cupola centrale
Il pavimento in cotto è interrotto da lapidi tombali e decorazioni in marmo: all'ingresso è disegnata una stella a otto punte.

pavimento in cotto e marmo della basilica
lapide tombale nel pavimento
stella a otto punte del pavimento
Addossato ad una colonna della crociera si trova il pulpito con intarsi in marmo e madreperla, realizzato da Dioniso Lazzari nel 1677.

pulpito (Dioniso Lazzari - 1677)
particolare della decorazione del pulpito (Dioniso Lazzari - 1677)
particolare della decorazione ad intarsio del pulpito (Dioniso Lazzari - 1677)
Il presbiterio della basilica è stato realizzato rialzato, per permettere di inglobare la chiesa paleocristiana (divenuta cripta).

area presbiterale
balaustra del presbiterio con stemma domenicano
Per accedere al presbiterio bisogna percorrere una barocca e monumentale scala a tenaglia, in origine in piperno, e poi rivestita in marmi policromi da Dioniso Lazzari nel 1677.

scala a tenaglia del presbiterio
scala a tenaglia del presbiterio
particolare della scala a tenaglia del presbiterio: S.Pietro
particolare della scala a tenaglia del presbiterio
particolare della scala a tenaglia del presbiterio: putto
particolare della scala a tenaglia del presbiterio: putto
Nel catino absidale Crescenzio Gamba nel XVIII secolo ha raffigurato l'Eterno Padre in Gloria
L'altare maggiore è in marmi policromi ed è stato realizzato a metà Seicento.
Il ciborio ottagonale risale al 1628.
La statua della Madonna col Bambino è opera di Michelangelo Naccherino (1612).
Sempre nel presbiterio si trovano l'organo a canne e il coro ligneo del 1618/1619 realizzato da  Giovanni Battista De Nubilia, intagliato da Leonardo Bozzaotra e Michelangelo Cecere.

presbiterio: altare maggiore, statua della Madonna col Bambino (Michelangelo Naccherino) e organo 
catino absidale: Eterno Padre in Gloria (Crescenzio Gamba - XVIII sec.)
Tra le due rampe della scala a tenaglia si trova la cancellata che chiude la cripta, la chiesa paleocristiana.

cancellata d'ingresso alla cripta
cripta della Basilica di S.Maria della Sanità
In origine costituiva l'ingresso alle Catacombe di S.Gaudioso (alle quali dedico un post a parte).
All'ingresso della cripta è posto uno scenografico tendaggio a stucco.
La decorazione a stucco della cripta è stata realizzata da Arcangelo Guglielmelli e Cristoforo Schor nel 1708.

particolare del drappo in stucco
particolare del drappo in stucco
Dodici gradini portano nella cripta.

gradini della cripta
Il pavimento maiolicato ottocentesco è interrotto da lastre tombali, poste tra il V e il XVIII secolo, e dalle botole per calare i corpi dei defunti nelle cosiddette "cantarelle".

pavimento maiolicato della cripta con lapidi tombali
botola della cripta
lastra tombale
lastra tombale
lastra tombale
lastra tombale
lastra tombale
lastra tombale
lastra tombale
Nella cripta vi sono 13 altari in marmi policromi: 8 laterali, 3 sul fondo della cripta, 2 sulla controfacciata.
altari laterali del lato sinistro della cripta
altari laterali del lato destro della cripta
altare maggiore della cripta
In una nicchia dietro l'altare maggiore è stato riposto recentemente nella sua originale collocazione  l'affresco della Madonna della Sanità, l'icona del V/VI secolo a cui si attribuiscono poteri taumaturgici, ritrovata nell'abside della chiesa paleocristiana nel Cinquecento (come già accennato).

Madonna della Sanità (V/VI sec.)
L'altare maggiore (1628) della cripta custodisce le reliquie di S.Antero (che fu papa per solo due mesi), S.Vito e Sant'Ippolito.

altare maggiore

Gli altari laterali sono stati creati nel 1616 chiudendo gli accessi alle catacombe.
Ognuno degli altari racchiude le reliquie di un Santo martire, provenienti dalle catacombe di Roma (oggi contengono anche le ceneri di abitanti del quartiere).
Bernardino Fera, allievo di Francesco Solimena, ha affrescato gli altari con le Scene di martirio dei Santi protomartiri.

Martirio di S.Benedetta (Bernardino Fera)
Martirio di S.Cirilla (Bernardino Fera)
Martirio di S.Venanzia (Bernardino Fera)
Martirio di S.Messalina (Bernardino Fera)
Martirio di S.Eugenia (Bernardino Fera)
Martirio di S.Ciriaco (Bernardino Fera)
Decollazione di S.Fortunato (Bernardino Fera)
Martirio di S.Liberato (Bernardino Fera)
Decollazione di S.Artemio (Bernardino Fera)
Martirio di Sant'Almachio (Bernardino Fera)
Nell'altare sinistro della controfacciata si trova una Madonna col Bambino e Santi del IX secolo (probabilmente di produzione bizantina), ritrovata fortuitamente nel 1991 a sinistra del cancello della cripta, occultata da un dipinto ottocentesco di S.Gennaro.

Madonna col Bambino e Santi (IX sec.)
La volta della cripta è stata affrescata a fine Ottocento con una Gloria di Angeli e dagli Attributi dei protomartiri.

volta della cripta
volta della cripta
volta della cripta: Gloria di Angeli e Attributi dei protomartiri
Al centro della cripta si trova uno specchio nel quale si può vedere un Crocifisso: è stato scolpito solo metà corpo, ma lo specchio fornisce l'illusione ottica dell'intera scultura.

Crocifisso
Crocifisso
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Nella Basilica di S.Maria della Sanità si trovano 16 cappelle laterali (8 cappelle per lato di cui 2 più grandi in corrispondenza del transetto), delimitate da balaustre e alcune con pavimento maiolicato (Gaetano Massa - XVIII secolo).

Nella Prima Cappella destra partendo dall'ingresso, si trova sull'altare la Gloria di S.Nicola con il beato Ceslao di Cracovia e S.Luis Bertran di Luca Giordano.
Sulla parete sinistra in alto una Madonna Addolorata di Solimena e in basso un S.Lazzaro di autore ignoto (XIX secolo).

Prima Cappella destra: parete sinistra in alto Madonna Addolorata (Francesco Solimena - XVIII secolo)/ parete sinistra in basso: S.Lazzaro (autore ignoto - XIX sec.)
Gloria di S.Nicola con il beato Ceslao di Cracovia e S.Luis Bertran (Luca Giordano - 1671)
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La Seconda Cappella destra è dedicata a S.Pietro Martire.

Cappella di S.Pietro Martire
La pala d'altare col Martirio di S.Pietro da Verona è opera di Giovanni Balducci.

Martirio di S.Pietro da Verona (Giovanni Balducci - XVII sec.)
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La Terza Cappella destra è dedicata a S.Vincenzo Ferrer.
Negli ovali posti sulle pareti laterali sono raffigurati Miracoli di S.Vincenzo Ferrer di Vincenzo Siola.

Cappella di S.Vincenzo Ferrer
Sull'altare si trova la pala S.Vincenzo Ferrer di Luca Giordano.

S.Vincenzo Ferrer (Luca Giordano - XVII sec.)
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La Quarta Cappella destra, corrispondente alla cappella del transetto destro, è dedicata alla Madonna del Rosario.

Cappella della Madonna del Rosario
Una grande cona in legno intagliato e dorato racchiude il Polittico del Rosario, opera di Giovanni Bernardino Azzolino.
In alto nella cimasa è raffigurato il Padre Eterno, al centro è dipinta la Madonna del Rosario con Santi e nella predella La Condanna degli Albigesi.

Polittico del Rosario (Giovanni Bernardo Azzolino - 1612)
Madonna del Rosario con Santi (Giovanni Bernardo Azzolino - 1612)
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La Quinta Cappella destra è dedicata a S.Caterina d'Alessandria.
Andrea Vaccaro ha dipinto la pala che raffigura Lo Sposalizio Mistico di S.Caterina d'Alessandria.
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La Sesta Cappella destra è dedicata a S.Caterina da Siena.

Cappella di S.Caterina da Siena
Sull'altare si trova la pala di Andrea Vaccaro S.Caterina da Siena che riceve le stimmate.

S.Caterina da Siena che riceve le stimmate (Andrea Vaccaro - 1659)
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Nella Settima Cappella destra si trova un altro dipinto di Luca Giordano: La Gloria di S.Pio V, Alberto Magno e Santi.
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A destra dell'abside si trova l'Ottava Cappella destra dove si trova la tela della Madonna del Buon Consiglio.

Cappella della Madonna del Buon Consiglio
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Nella Prima Cappella sinistra della basilica si trova il dipinto di S.Biagio tra i santi Antonino e Raimondo di Penafort, opera di Agostino Beltrano.

Prima cappella sinistra
S.Biagio tra i santi Antonino e Raimondo di Penafort (Agostino Beltrano - 1654)
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La Seconda Cappella sinistra è dedicata a S.Giacinto. 

Cappella di S.Giacinto
In questa cappella si trova l'opera di Luca Giordano che raffigura lo Vergine con  San Giacinto, S.Rosa da Lima e Sant'Agnese.
 
Vergine con S.Giacinto, S.Rosa da Lima e Sant'Agnese (Luca Giordano - 1671)
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La Terza Cappella sinistra è dedicata all'Annunciazione.

Cappella dell'Annunciazione
Sull'altare è posta l'Annunciazione di Giovanni Bernardo Azzolino, mentre sulle pareti laterali si trovano due ovali con S.Margherita da Città di Castello e con S.Margherita d'Ungheria realizzati Gaspare Traversi.

Annunciazione (Giovanni Bernardo Azzolino - 1629)
S.Margherita d'Ungheria (Gaspare Traversi - XVIII sec.)
S.Margherita da Città di Castello (Gaspare Traversi - XVIII sec.)
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La Quarta Cappella sinistra è la cappella del transetto sinistro.

Sull'altare si trova la grande tela raffigurante la Circoncisione, opera di Giovan Vincenzo da Forlì.
 
Circoncisione (Giovan Vincenzo da Forlì - 1610)
Sulla parete sinistra vi è la tela raffigurante S.Lucia, opere di Girolamo De Magistris.

S.Lucia (Domenico de Magistris XVII sec.)
Sulla parete destra si trova il dipinto S.Domenico che diffonde il Rosario, opera di Giovanni Balducci.
Sempre sulla stessa parete è posta in una nicchia una Madonna col Bambino e Angeli di autore ignoto del XVI secolo.

S.Domenico che diffonde il Rosario (Giovanni Balducci - 1623)
Madonna col Bambino e Angeli (autore ignoto - XVI sec.)
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Nella Quinta Cappella sinistra si trova la tela raffigurante i Martiri di Nagasaki di autore ignoto del XIX secolo.

Martiri di Nagasaki (autore ignoto del XIX sec.)
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La Sesta Cappella sinistra è dedicata a S.Tommaso d'Aquino.
Sulla sinistra della cappella è conservata una sedia episcopale del VI/VIII secolo.

Cappella di S.Tommaso d'Aquino
Qui si conserva la tela di Pacecco De Rosa raffigurante S.Tommaso d'Aquino che riceve il cingolo della castità.

S.Tommaso d'Aquino che riceve il cingolo della castità (Pacecco De Rosa - 1652)
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Nella Settima Cappella sinistra, in comunicazione con la seguente Cappella del Crocifisso, si trova l'opera di Luca Giordano l'Estasi della Maddalena.
Francesco Solimena ha dipinto invece S.Lazzaro e Santa Marta (XVIII secolo).
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Nell'Ottava Cappella sinistra si trova un settecentesco Crocifisso ligneo di autore ignoto del XVIII secolo.

Crocifisso (autore ignoto - XVIII sec.)
Lungo le navate si trovano delle scarabattole, grandi teche in legno, alcune intarsiate e dipinte, che contengono le statue di Santi.
 
scarabattole con statue di Santi
scarabattola con statua
scarabattola con statua
Vicino all'ingresso della basilica si trovano due acquasantiere di scuola vaccariana realizzate in marmi policromi a metà del '600.
Vi sono scolpiti gli stemmi domenicani.

acquasantiera (XVII sec.)

Dall'Antisacrestia si può accedere al chiostro minore cinquecentesco della basilica, di forma ellittica, realizzato da Fra' Nuvolo.

chiostro ellittico della basilica
chiostro ellittico della basilica
arcata del chiostro
Il chiostro maggiore e il convento della basilica furono distrutti per costruire agli inizi del 1800 il Ponte della Sanità, rinominato nel 2011 Ponte Maddalena Cerasuolo, in onore della patriota napoletana.
Il ponte venne edificato in epoca murattiana per collegare la Reggia di Capodimonte con il centro della città.
Ponte Maddalena Cerasuolo (o Ponte della Sanità)
 Anche il chiostro ellittico è stato deturpato dalla costruzione di un pilone del ponte, che interrompe le arcate.

pilone del ponte nel chiostro ellittico
Giovanni Battista di Pino ha realizzato nel 1624 la decorazione ad affresco graffito monocromatico delle lunette delle pareti e le volte delle arcate.
Sono raffigurate Storie dell'Ordine Domenicano.

volte affrescate a monocromo: Storie dell'Ordine Domenicano (Giovanni Battista di Pino - 1624)
lunetta e volte affrescate a monocromo: Storie dell'Ordine Domenicano (Giovanni Battista di Pino - 1624)

lunetta e volte affrescate a monocromo: Storie dell'Ordine Domenicano (Giovanni Battista di Pino - 1624)
lunetta affrescata a monocromo: Storie dell'Ordine Domenicano (Giovanni Battista di Pino - 1624)
volte affrescate a monocromo: Storie dell'Ordine Domenicano (Giovanni Battista di Pino - 1624)
L'architrave e i capitelli scolpiti con raffigurazioni di Angeli alati sono in piperno.

architrave e capitello scolpito in piperno
architrave e capitello scolpito in piperno
Nella piazza dove sorge la basilica si possono vedere due murales, uno di un artista argentino e uno di un artista spagnolo.
Sulla facciata del palazzo posto di fronte alla basilica Tono Cruz ha realizzato "LUCE", dove sono raffigurati i sorrisi dei bambini del quartiere carichi di speranza nel cambiamento, racchiusi in un fascio di luce circolare.
Il murales è stato ispirato dalle parole di Benedetto XVI:
"Solo dove c'è buio può nascere la luce".
"LUCE" (Tono Cruz - 2016)
Sulla facciata laterale della basilica si trova raffigurata l'opera di Francisco Bosoletti intitolata "RESIS-TI-AMO" (2016), dove sono rappresentati due innamorati che simboleggiano la resistenza alla violenza, alle offese e alla malattia.

"RESIS-TI-AMO" (Francisco Bosoletti - 2016)

http://www.catacombedinapoli.it/it/luoghi/basilica-di-santa-maria-sanita-napoli
Orari: 10.00/13.00

CONCLUSIONI
Il Rione Sanità nasconde alcune bellezze artistiche che vengono a volte ignorate dai turisti per la sua nomea di quartiere pericoloso.
La Basilica di S.Maria della Sanità, con il suo barocco napoletano, è uno di questi gioielli artistici.
Vale quindi lo sforzo di vincere la diffidenza e di visitarla, insieme alle Catacombe di S.Gaudioso racchiuse nelle sue fondamenta.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissima spiegazione. Grazie.

Raffaella ha detto...

Grazie a te per il commento e per aver letto il post!

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