martedì 11 agosto 2020

Viaggio nella gastronomia di Amsterdam


Nel nostro breve ma intenso viaggio ad Amsterdam abbiamo curato anche il lato gastronomico della città, cercando di degustare la cucina olandese in locali tipici e ristoranti di buon livello.
In questo post vi elenco quello che di tipico abbiamo assaggiato visitando i monumenti e i musei di questa città, dedicando invece ai ristoranti un post a parte.

In questo "viaggio gastronomico" inizierei con l'ARINGA (Haring), considerata la regina dei piatti di pesce in Olanda.

aringa con cipolle e cetrioli, anguilla con toast e gamberetti olandesi
E' considerato un cibo salutare contenendo una certa quantità di grassi sani (gli OMEGA 3).
La versione olandese del nostro proverbio "una mela al giorno toglie il medico di torno" è "Haring in’t land, dokter aan de kant" ovvero "aringa intorno leva il medico di torno".
Ma viene usato anche in modi di dire come " jij, nieuwe haring met een oude kop", letteralmente "tu, aringa nuova con una testa vecchia", detto a chi vuol sembrare più giovane di quanto sia.
Il commercio delle aringhe è iniziato in Olanda nel XIV secolo, da quando William Buckels ha inventato l'essicazione e l'affumicatura di questo pesce.
Il periodo in cui si possono trovare le aringhe più dolci è compreso tra maggio e luglio.

Le prime aringhe di stagione con una percentuale di grasso almeno del 16%, tolta la lisca, eviscerate (tranne pancreas e fegato che producono enzimi per la sua maturazione), abbattute e messe sotto sale, vengono chiamate "Hollandse Nieuwe".

CURIOSITA': a maggio, sin dal medioevo, il primo giorno di pesca nei mari del Nord è considerato festa nazionale.
Il primo barile di aringhe è offerto al monarca regnante e il ricavato del primo barile battuto all'asta a Scheveningen viene devoluto in beneficenza.

L'aringa viene oggi venduta ad Amsterdam sulle bancherelle dei mercati come cibo da strada o cucinata nei ristoranti.
Si può trovare marinata sott'aceto (zure haring), stufata, alla griglia, affumicata (bokking) e anche cruda.

Il broodje haring è il tipico panino morbido ripieno di aringa, cetriolini e cipolla venduto nei chioschi per strada.
Si deve alla cucina ebraica aschenazita (comunità ebraica che nel medioevo si era stanziata nella valle del Reno e che nel '600 venne cacciata dalla Germania riparando in Olanda).

Nelle usanze locali trova posto il caratteristico modo di assaporare l'aringa cruda: viene presa dalla coda, fatta scendere nella bocca verticalmente e mangiata a morsi.
Questo folcloristico modo di degustare l'aringa lo abbiamo potuto vedere in un contesto particolare.
Stavamo tornando al nostro hotel, posto vicino al mercato dei fiori e alla Munttoren e ci siamo accorti che dall'altra parte del ponte sul Rokin, la Nieuwe Doelenstraat era chiusa al traffico e occupata da una fila di carrozze con elegantissimi cocchieri con tuba.
fila di carrozze
fila di carrozze
Al famoso Hotel de l'Europe si stava infatti svolgendo un cocktail offerto dal re ai nuovi ambasciatori che si erano insediati ad Amsterdam.
E il re offriva loro anche un tour in carrozza per la città.
cocktail all'Hotel de l'Europe
Agli ospiti, ma anche ai cocchieri (tra i quali due donne), i camerieri offrivano vassoi di aringhe crude e crudités, e i conducenti di carrozze li mangiavano alla maniera tradizionale, facendosi fotografare simpaticamente!
aringhe offerte ai cocchieri
aringhe offerte ai cocchieri
aringhe offerte ai cocchieri
...cocchiere con aringa
...cocchiere con aringa
...cocchiere che mangia aringhe
Le aringhe le abbiamo poi assagiate in un ristorante in cui ci siamo recati per mangiare piatti tipici.
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Un piatto tipico che già dal 1600 compariva sulle tavole olandesi, è lo STAMPPOT (letteralmente"schiacciare"), una purea di patate e altre verdure.
 
A seconda di quale verdura accompagna le patate viene chiamato in modo diverso.
se vi sono carote e cipolle viene chiamato HUTSPOT, se con crauti ZUURKOOLSTAMPPOT, se con indivia croccante RAUWE ANDIJVIESTAMPPOT, se con porro PREISTAMPPOT, se con cavolo BOERENKOLSTAMPPOT.
 
piatto misto di Hutspot, Zuurkoolstamppot e Boerenkoolstamppot con Rookwost (salsiccia)
A volte viene accompagnato da salsicce affumicate tradizionali (ROOKWOST), oppure da polpette di carne.

piatto misto di Hutspot, Zuurkoolstamppot e Boerenkoolstamppot con polpetta di carne
La popolarità di questo piatto è dovuta al fatto che è un piatto che sazia e riscalda.
Il vero "comfort food" olandese.

CURIOSITA': Si racconta che quando, durante l'assedio posto alla città di Leida nella Guerra degli Ottant'anni (1574), gli Spagnoli se ne andarono sconfitti dalla resistenza degli abitanti assediati, lasciarono nel loro accampamento un piatto composto da carne, cipolle, pastinaca e carote, che sfamò gli abitanti stremati della città.
E questo piatto venne chiamato "Hutspot" ed è diventato un simbolo della libertà olandese.
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Uno dei prodotti tipici olandesi, che potrete trovare in molti negozi che offrono spesso anche una degustazione per conoscere meglio le varie tipologie, è il FORMAGGIO.

forme di formaggio
Tutti infatti conosciamo il Gouda, prodotto a Sud di Amsterdam nella cittadina omonima, denominato Jonge se stagionato circa un mese e oude se stagionato più di un anno.
Altri formaggi noti sono l'Edam, il Geitenkaas e il Maasdammer.

vetrina con forme di formaggi
negozio di formaggi

Il formaggio poi si accompagna bene con un bicchiere di BIRRA olandese.

Le varietà di birre che si possono assaggiare ad Amsterdam sono numerose.
Le più note anche in Italia sono la birra Heineken, una delle lager più vendute al mondo (ad Amstrdam si può anche partecipare all'Heineken Experience, un tour interattivo per conoscerla meglio e degustarla nel suo antico birrificio), La Trape, la prima birra trappista olandese, e la Bavaria il cui birrificio è stato fondato nel 1719.

Ma è interessante provare anche quelle da noi meno conosciute, magari in uno dei pub tradizionali di Amsterdam, i cosiddetti Bruin Café o Bruine Kroegen.

Café De Sluy Swacht (posto di fronte alla casa di Rembrandt, in origine la casa del guardiano della chiusa sull'Amstel)
Questi tipici luoghi di ritrovo dove bere qualcosa, accompagnato magari da un piccolo spuntino, vengono così chiamati per i lori interni arredati con legno scuro ("bruin" = marrone), le cui pareti sono state scurite dal fumo degli avventori.

Café Chris (aperto nel 1624)
In questi locali che hanno pavimenti in legno scricchiolanti, ricoperti a volte di sabbia per evitare che lo sporco li possa macchiare, ci si reca per incontrare gli amici e rilassarsi in un'atmosfera calda, accogliente e conviviale che viene chiamata "gezelling" ("gezel" significa "amico, compagno") .

Ad Amsterdam ci sono più di 500 Bruin Cafè.
Ecco quelli da noi visitati.

CAFE' HOPPE
https://cafehoppe.com/
Spuit 18/20

Café Hoppe

GIUDIZIO
Questo locale storico, inaugurato nel 1670, è considerato un monumento nazionale.
E' nato come distilleria di Jenever, il gin olandese al ginepro.

ingresso e spazio all'aperto del Café Hoppe
Si trova nel quartiere Jordaan, nella piazza in cui un tempo vi era il mercato della frutta.
Per secoli in questo café si sono incontrati gli intellettuali di Amsterdam discutendo di politica e arte.

l'affollata piazza Spuit e il Café Hoppe
Qui fu fondato il partito socioliberale olandese D66 (così chiamato perché nacque nel 1966).
Qui si sono recati la regina Beatrice quando era ancora una principessa e il magnate della birra Freddy Heineken. 
Oggi è frequentato da gente locale e turisti.

Questo locale, oltre ad una sala per bere in piedi o ai pochi tavolini, ed una sala dove seduti poter mangiare anche qualcosa, possiede anche un suo spazio esterno.

sala storica del Café Hoppe
bancone del Café Hoppe
...bottiglie di liquore e di Jenever, piccole botti e le classiche case olandesi in porcellana
...travi di legno e finestrelle
...vecchie stampe
Qui si possono sorseggiare birre e bevande artigianali, magari accompagnate da bitterballen, le tipiche polpette di carne olandesi.
E' il posto giusto per rilassarsi tra una visita ad un monumento e l'altro della città.

...due birre olandesi

                                                                               😋

CAFE' DE DOKTER
https://www.cafe-de-dokter.nl/
Rozenboomsteeg 4

Café De Dokter
GIUDIZIO
Café De Dokter è il Bruin Café più piccolo di Amsterdam (18 mq).

ingresso del Café De Dokter
Café De Dokter
Il locale aprì nel 1798.
Deve il nome "Dokter" al suo fondatore che era un chirurgo del vicino ospedale Binnengashuis, oggi non più esistente.
Era per questo un ritrovo per medici e studenti di medicina.
Poi fu per sei generazioni e ancora oggi gestito dalla famiglia Beems.

...gabbiette, orologi, lampadari, oggetti d'antiquariato e la scala a chiocciola
...bancone con le proposte del mese
...l'elegante proprietario e uno dei pochi tavolini
...la borsa da medico appesa al soffitto
Ai quattro tavoli che il locale può contenere, tra orologi alle pareti, gabbie di uccellini, oggetti d'antiquariato, lampadari, una borsa da medico penzolante dal soffitto, tutti coperti dalla polvere del tempo e da qualche romantica ragnatela, si possono degustare birre, vini o un whisky (ogni mese ne viene proposto uno), ascoltando musica jazz.

Il tempo qui sembra essersi fermato...

ATTENZIONE: apre alle 16.00.

                                                                                   😋

PROEFLOKAAL DE DRIE FLESCHJES
http://www.dedriefleschjes.nl/
Gravenstraat 18

Proeflokaal De Drie Fleschjes
GIUDIZIO
Anche il Proeflokaal De Drie Fleschjes è un monumento nazionale: venne fondato nel 1650 dietro la Nieuwe Kerk (la Chiesa Nuova).
Il suo nome significa "Le Tre Bottigliette".

l'insegna con le "tre botticelle" del De Drie Fleschjes
E' considerata la più antica casa di degustazione.
Nel 1816 Bootz rilevò la distilleria che si trovava nell'edificio accanto alla sala di degustazione, oggi occupato da un hotel.

sala del Proeflokaal De Drie Fleschjes
sala del Proeflokaal De Drie Fleschjes
sala del Proeflokaal De Drie Fleschjes
Un'intera parete del locale è coperta da una cinquantina di antiche botti che ancor oggi si possono noleggiare per conservare il proprio liquore: l'interno delle botti in legno contiene un'altra botte in acciaio che preserva i sapori delle diverse bevande, evitando di impregnare il legno.
Ogni rubinetto è chiuso da un lucchetto.

parete con una cinquantina di botti
CURIOSITA': gli Olandesi furono i primi ad usare le bottiglie di vetro per conservare i liquidi.
Il vetro era costoso, e quindi i clienti venivano ad acquistare il liquore con la loro bottiglia.
Il brandy veniva spillato dalle botti con un misurino di peltro, oggi appeso dietro i rubinetti. 
Sugli scaffali sono in mostra particolari bottiglie con i ritratti dei sindaci che si sono succeduti ad Amsterdam.

bancone e scaffali con ordinate bottiglie
 Qui troverete il pavimento in legno coperto di sabbia, vetrate colorate e un aneddoto curioso.
Si racconta infatti che vi sia sotto le bottiglie dei sindaci una panca chiamata "l'angolo del morto" così chiamato perché otto persone che vi si erano sedute sopra sono morte in successione in un breve periodo.
vetrate colorate e bottiglie dei sindaci
L'offerta del locale comprende 35 liquori, tra i quali lo "Jenever" Carenwyn van Lucas Bols...da noi assaggiato nei tipici bicchierini riempiti, come vuole la tradizione, fino all'orlo...i primi sorsi bisogna berli senza prendere in mano il bicchiere!

bancone e bicchieri di Jenever
Jenever Carenwyn van Lucas Bols
Jenever aromatizzato ai fruutti rossi
E' questo un luogo pieno di atmosfera che non si può escludere da un tour alla ricerca delle tipicità enogastronomiche della città.
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Il piatto più tipico e diffuso dello street food olandese sono le PATATINE FRITTE: in olandese Patat o Vlaamse Frites ("patatine fiamminghe" riferendosi alle loro origini del Belgio settentrionale) 
Sembra che questa specialità si sia diffusa in Olanda dalla metà del 1800.

Il segreto del loro successo?
Le patate scelte hanno polpa compatta e sono ricche di amido, e vengono fritte due volte: per pochi minuti a 150° e poi una seconda volta a 180°.
Questo assicura la morbidezza interna e la croccantezza esterna.

Generalmente le patatine fritte vengono accompagnate da maionese, salsa di mele (applemoes), chili piccante (sambal) o ad altre salse speziate, retaggio del passato commerciale dell'Olanda con la Compagnia delle Indie Orientali.
 

Una variante sono le  patatje oorlog che si possono tradurre con "patatine in guerra"...forse perché una volta che ad esse si aggiungono maionese, salsa satay di arachidi (di origine indonesiana), ketchup e cipolle crude a dadini, il piatto diviene un vero campo di battaglia.

Noi abbiamo provato ad assaggiarle in uno dei posti più conosciuti e frequentati.

VLEMINCKX FRITESHUIS
https://vleminckxdesausmeester.nl/it/
Voetboogstraat 33

Vleminckx Friteshuis
GIUDIZIO
Situato in una piccola strada pedonale, questa bottega ha iniziato a produrre qui patatine fritte dal 1957, ma è stata fondata nel 1887.

fila al Vleminckx Friteshuis
A seconda del vostro appetito potete scegliere tra il formato piccolo, medio o grande.
Anche se bisogna aspettare un po' in fila (una coda che scorre però velocemente), vale al pena assaggiare le sue croccanti patatine poste in un cono di carta a quadrettini rossi, accompagnato da una o più salse (0,70€ singola /1€ la doppia che prevede l'aggiunta di cipolle) delle 28 proposte.

cono con patatine fritte al Vleminckx Friteshuis
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Un altro cibo fast food che si può trovare ad Amsterdam sono le CROCCHETTE: il olandese Kroketten.

Le crocchette classiche sono fatte con un denso ragout di carne mischiato ad una sorta di besciamella (roux), che una volta raffreddato viene porzionato a forma di cilindri, impanato due volte e fritto.
Il risultato sono bollentissime crocchette croccanti fuori e morbide dentro.

Strano ma vero, queste crocchette accompagnate da senape, possono essere messe in panini morbidi.

Se queste crocchette sono invece rotonde vengono chiamate Bitterballen e vengono servite come aperitivo, se invece sono piccanti e del formato classico ma più piccolo, vengono dette Vlammetjes.

E' qui che al nostro arrivo ad Amsterdam ci siamo recati per provare questa specialità olandese.

VAN DOBBEN
https://www.eetsalonvandobben.nl/
Korte Reguliersdwarsstraat 5-7-9

Van Dobben
GIUDIZIO
Passandoci davanti non cattura affatto l'attenzione.
Posto molto vicino al nostro albergo, questo è un locale poco turistico, un po' spartano e con un'atmosfera un po' retrò.

il bancone di Van Dobben
Sembra di entrare in una macelleria.
Le pareti sono piastrelate, il personale indossa camici bianchi, il bancone, sul quale  sono allineati gli ingredienti con i quali farsi comporre il proprio panino, ricorda quello di un negozio che vende carne.

Vi sono pochi tavoli in marmo con sgabelli e un bancone dove potersi appoggiare per mangiare velocemente.

panino con crocchetta e senape
Qui si producono crocchette dal 1945, ma si possono mangiare panini morbidi ripieni di rostbeef, carne cruda, salse...

insegna di Van Dobben
Non si vendono alcolici, e chi non vuole accompagnare i panini con il tipico bicchiere di latte come la gente del luogo è solita fare, può optare per una bibita analcolica.
Un posto economico e da consigliare per uno spuntino veloce che racchiude un pochino della tradizione culinaria di Amsterdam.
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Se poi verso l'ora de the si scatena un certo languorino, e ci si vuole fermare per qualche minuto per riacquistare le forze necessarie per poter continuare a camminare tra canali e pittoresche stradine, vi consiglio di assaggiare qualcuno dei golosi dolci di questa città.

Si potrebbe per esempio gustare una buona fetta di APPELTAART, la torta di mele olandese accompagnata da panna montata (slogroom).

Già dal 1514 questo dolce appare in un libro di cucina olandese.

Questo dolce prevede un alto e friabile guscio di pasta frolla ripieno di mele a tocchetti, uvetta, cannella, zucchero, rum e limone.
Viene cotta in una tortiera a cerniera.
Il risultato è un esterno dolce e crocante e un morbido interno.


WINKEL 43
https://winkel43.nl/en
Noordermarkt 43

Winkel 43
GIUDIZIO
Questo locale si trova nel quartiere Jordaan, ad angolo tra due strade in cui si svolge il Noordermarkt (un mercato tessile e d'antiqariato il lunedì e un mercato biologico il sabato), introdotto proprio dal proprietario del Winkel 43 nel 1987.

due fette di appeltaart pronte per essere servite
Il locale è stato invece aperto nel 1983.
Vi si trova un'atmosfera accogliente, nonostante sia un po' caotica.
Il locale è dotato anche di una terrazza soleggiata.

L'appeltaart è squisita con con quel suo gusto caramellato che ben s'incontra con la panna montata d'accompagnamento.

la nostra fetta di appeltaart con slogroom e un caffè con uno speculaas al Winkel 43
Solitamente viene degustata con un KOFFIE VERKEERD (letteralmente "caffè sbagliato"), la versione locale del caffelatte, noi abbiamo preso un caffè che è stato servito insieme ad uno SPECULAAS, il tradizionale biscotto croccante olandese aromatizzato con cannella, noce moscata, chiodi garofano, zenzero e cardamomo.

E' sicuramente questa una tappa gastronomica da non perdere.

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Altro dolce tipico che abbiamo avuto modo di assaggiare ad Amsterdam è lo STROOPWAFEL, una specialità risalente alla fine del XVIII secolo, nata a Gouda, cittadina nota per il formaggio omonimo e anche per le sue raffinerie di zucchero..

Questa specialità è composta da due cialde rotonde e sottili con ripieno di sciroppo (stroop) al caramello e cannella.

Sono una sorta di biscotti morbidi e croccanti allo stesso momento.
Un biscotto contiene circa 170 calorie.
Per far sciogliere la farcia di caramello si usa metterlo sul bordo di una tazza di thè fumante.

CURIOSITA': lo stroopwafel più grande è stato realizzato a Gouda nel 2013, aveva un diametro di 2,47m e pesava 50 kg.

Essendo un simbolo dell'Olanda (se ne vendono circa 22 millioni di confezioni ogni anno), si possono anche acquistare come souvenir da regalare.


VAN WONDEREN STROOPWAFEL
www.vanwonderenstroopwafels.nl
Kalverstraat 190

Van Wonderen Stroopwafels
GIUDIZIO
Le grandi vetrine di questa boutique che vende stroopwafels, posta in una via dello shopping del centro di Amsterdam, attira con l'esposizione delle tante varianti di questo dolcissimo biscotto.

vetrina del Van Wonderen Stroopwafels
vetrina del Van Wonderen Stroopwafels
Sul bancone vi è una grande pressa per cuocere le cialde, e sugli scaffali lungo le pareti molte confezioni di questa loro specialità.

confezionamento degli stroopwafels
confezioni di stroopwafels
confezioni di stroopwafels
Qui le cialde sono guarnite con cioccolato, pan di zenzero, nocciole, caramello salato, Marshmallow, Oreo o M&M's.
Eleganti le scatole d'asporto in cui vengono confezionati gli stroopwafel

vari tipi e grandezze di stroopwafels
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Passegiando tra canali e vie del centro ci siamo imbattuti nella casa più piccola di Amsterdam.

la casa più piccola di Amsterdam

HET KLEINSTE HUIS
http://thesmallesthouseinamsterdam.com
Oude Hoogstraat 22

Het Kleinste Huis
La sua facciata è larga 2,02m e la casa è profonda 5m (9mq di superficie).
Il piccolo edificio sorge vicino al cancello che chiudeva il passaggio per i servizi funebri (si notano sul cancello due teschi) che conduceva alla retrostante chiesa vallona.
Accanto al cancello si trova l'ex sede della Compagnia delle Indie Orientali.
La casa è legata in qualche modo al passato commerciale importante di quest'area della città.
Qui arrivavano ed erano immagazinati tutti quei generi che la compagnia importava da terre lontane e che hanno fatto di quell'epoca l'Epoca d'Oro di Amsterdam.
Questa casa a tre piani è stata costruita nel 1738. all'epoca era costituita solo dal piano terra, e solo tra il 1768 e il 1787 sono stati realizzati gli altri due piani.
Inizialmente era la bottega di un orologiaio, poi un negozio di tabacco e successivamente un fioraio.
Oggi questa piccola costruzione racchiude al pian terreno una boutique di tè e al primo piano una saletta degustazione con un solo tavolo per ovvie ragioni di spazio.

negozio di tè
finestra della saletta degustazione
E così il nostro piccolo "viaggio nella gastronomia di Amsterdam" si conclude, o meglio prosegue nel post dedicato ai ristoranti della città da noi visitati.

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