domenica 10 marzo 2013

Borgogna: l'abbazia romanica di Cluny


La Borgogna è una regione conosciuta non solo per l'eccellente vino qui prodotto, ma anche per la presenza di una ricchezza storica e architetturale.

Durante il medioevo sorsero complessi abbaziali di grandi dimensioni che rimangono i testimoni del suo fiorente passato.

Naturalmente lo stile usato era quello romanico, "ricco" della sua pura semplicità, dove l'arte aveva una dimensione spirituale.

L'esempio più emblematico è l'abbazia di Cluny, che si trova nel dipartimento di Saone-et-Loire.

SITO TURISTICO                     www.cluny-tourisme.com                                     
UFFICIO TURISTICO               6 rue Merciere

Il duca d'Aquitania Guglielmo I detto il Pio, fece dono nel 909 all'abate Bernone di alcune terre per fondare un'abbazia che dipendesse solo dall'autorità papale.
Incominciò così la storia del complesso monastico benedettino più importante dell'Europa tra il X e il XII secolo, e che divenne la guida del monachesimo occidentale.

Durante il periodo del suo maggior fulgore, l'abbazia di Cluny comprendeva una rete di più di 1.000 monasteri sparsi in tutta Europa, ed era una tappa per i pellegrini in cammino per Santiago di Compostela.



Si succedettero numerosi abati ricordati nella storia della Chiesa, tra i quali Ildebrando di Soana divenuto Papa Gregorio VII, Papa Urbano II, Papa Pasquale II, Papa Urbano V e Richelieu, che introdusse le riforme di S.Mauro per un maggior rigore nella regola dell'ordine cluniacense.

Durante la sua vita il monastero vide la costruzione di tre chiese abbaziali che ne caratterizzano i periodi di evoluzione del complesso monastico stesso.
Con Cluny I s'intende il periodo della prima chiesa costruita nel 927
        Cluny II la chiesa costruita nel 981
        Cluny III la Maior Ecclesia eretta tra il 1088/1130.

La visita al complesso monastico richiede una buona dose d'immaginazione, perché delle tre chiese rimane ben poco.


Per aiutare il visitatore nella comprensione delle parti restate in loco, e di come poteva apparire l'ultima abbaziale ai tempi della sua costruzione, è stato creato un film in 3D che ricostruisce le possibili sembianze della chiesa.
Questo filmato viene proiettato nel Palazzo di Papa Gelasio, il palazzo gotico con facciata del XIX secolo, che prende il nome dal Papa che, cacciato da Roma, si rifugiò a Cluny, dove morì nel 1119.
Inoltre vi sono delle stazioni di realtà virtuale su pannelli orientabili posti difronte ai resti del monastero.



Torre dell'acqua benedetta









Solo l'8% della chiesa di Cluny III è ancora in piedi: il transetto sud e la torre campanaria ottagonale detta "dell'acqua benedetta", l'unica delle 4 cupole di questa chiesa abbaziale.



modello del complesso abbaziale
modello del complesso abbaziale

La terza chiesa, la Maior Ecclesia, era di enormi dimensioni (187 m di lunghezza), cosa non comune nell'arte romanica.
Era la più alta chiesa in stile romanico (31 m).
Con le sue 7 torri costituiva il più grande edificio religioso esistente prima della  ricostruzione della Basilica di S.Pietro a Roma (XVI secolo).

modello della chiesa abbaziale

L'abbaziale era dedicata a S.Pietro e S.Paolo, ne custodiva alcune reliquie e veniva considerata una "piccola Roma".

Fu costruita accanto alla seconda abbaziale.
Era dotata di nartece longitudinale a due piani (chiamato "Galilea" alludendo al fatto che Gesù era apparso agli apostoli in Galilea), che fungeva da filtro tra l'esterno e l'interno, ed aveva nella parte alta una cappella per le celebrazioni dedicate ai defunti.

Torre dell'acqua benedetta

interno del transetto

interno del transetto
interno del transetto





















L'avanti navata era un vestibolo per le  processioni solenni, ed era inquadrato da due torri ("Barabans") di cui si conservano solo le basi.

modello delle torri Barabans

La chiesa era divisa in 5 navate, doppio transetto e aveva un coro allungato con deambulatorio e 5 cappelle radiali .
Le volte erano a botte spezzata per far entrare più luce.
L'interno della chiesa si elevava su tre piani: grandi arcate, triforio e finestre alte.

cappella di Jean de Bourbon


All'estremità del piccolo transetto rimane la cappella Jean de Bourbon, che prende il nome dall'abate Giovanni III di Borbone che la fece costruire in stile gotico fiammeggiante nel 1490.


Questa cappella funeraria aveva decorazioni policrome e dorate, la chiave di volta che portava le armi dei Borbone e un caminetto per celebrare le Messe al caldo.
Mensole a forma di profeti sostenevano le statue degli apostoli, allusione al Vecchio Testamento che sorregge il Nuovo Testamento.

 mensole della cappella
particolare di una mensola con profeta

Il chiostro del XVIII secolo, come appare oggi,  fu l'ampliamento del chiostro romanico e di Cluny II, e riflette con la sua austerità la riforma di S.Mauro.

chiostro


In un angolo del giardino dell'abbazia si trova un edificio gotico del XIII secolo, che aveva un tempo funzione di dispensa nel piano inferiore, diviso in due navate con volte a crociera, e funzione di deposito di farina nel piano superiore.

edificio gotico- esposizione lapidaria
sala della dispensa

Questo edificio ospita oggi una mostra dove sono esposti reperti dell'abbazia e i capitelli del coro posizionati come dovevano essere in origine.

ricostruzione del coro

capitello del coro
capitello del coro























Altri edifici con balconi in ferro battuto s'ergevano a forma di U intorno al giardino dell'abbazia.

edifici intorno al giardino


L'abbazia era dotata di cinta muraria e di torri: la Tour Ronde a nord-est, la Tour du Moulin con bertesca difensiva in legno e che ospitava all'interno un mulino, e la Tour des Fromages, l'edificio più antico dell'abbazia (XI secolo) dove si conservavano i formaggi.

ricostruzione della cinta muraria e di una torre
torre e cinta muraria
Il borgo che sorse intorno al complesso monastico godette della guida dei costruttori dell'abbazia, e quindi le case risultano di alta qualità, con grandi arcate al piano inferiore e con numerose finestre al piano superiore.

particolari di una casa del borgo
via di Cluny

Il complesso monastico subì delle difficoltà finanziarie durante il XIII secolo che ebbero come conseguenza le nomine dirette dell'abate dalla Santa Sede.
Dal 1516 il re di Francia s'occupò di eleggere gli abati commendatari, del tutto estranei all'abbazia, che si limitavano ad incassare i benefici provenienti dal monastero.

Durante la Rivoluzione furono distrutti i fabbricati, bruciati gli archivi e saccheggiata la biblioteca, divenendo il complesso monastico una cava di pietra.

Entro le mura abbaziali si trova anche il Palazzo di Jean de Bourbon, residenza gotica fiammeggiante con camini monumentali, che ospita il Musée Ochier di Arte e Archeologia.

capitello dell'abbazia
www.monuments-nationaux.fr
Orario:    aprile/giugno e settembre    9.30/18.00
                luglio/agosto                        9.30/19.00
                ottobre/marzo                      9.30/17.00
Costo 6,50€
          con il Musée Ochier 9,50€
Durata della visita 2 ore circa

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Ad una cinquantina di chilometri da Cluny, in direzione Lione, abbiamo pernottato e cenato nel pittoresco borgo di
  
Chatillon-sur-Chalaronne 



SITO TURISTICO             www.chatillon-sur-chalaronne.fr

Il borgo, nel dipartimento dell'Ain della regione del Rodano-Alpi, è un piccolo gioiello medievale costruito in mattoncini rossi, con molte case medievali à colombage.



Porte de Villars



Il borgo era circondato da una cinta muraria con tre porte.
Rimane di quell'epoca medievale la Porte de Villars in mattoncini, sormontata da una torre e un tempo munita di ponte levatoio.



L'antico mercato del 1440 (Les Halles) ha una carpenteria in legno di castagno che poggia su un grande pilastro. Fu ricostruito nel 1670 dopo che un incendio l'aveva distrutto.

Les Halles
chiesa di Saint André




La chiesa di Saint André fu costruita nel 1279 in stile gotico fiammeggiante con canoni savoiardi, e ingrandita sino al XV secolo.
Ha una particolare facciata triangolare sormontata da una torretta, con portale con arcata ad ogiva e rosone.


Le vetrate illustrano la vita e le opere di S.Vincenzo da Paola, che fu curato della parrocchiale di Chatillon per soli cinque mesi, e che qui fondò la Confraternita delle Dame della Carità.


ALBERGO                               HOTEL LA TOUR
                                                 COCOONING & GASTRONOMIE
                                                 www.hotel-latour.com
                                                 Place de la Republique
                                                 04 74 55 05 12
                                                 Camera Deluxe  155€
                                                 colazione 12€

Hotel de la Tour



GIUDIZIO
Questo hotel è ospitato in un edificio del XIV secolo, in mattoncini rossi posto nella piazza principale del borgo.
Ha una particolarità: i clienti possono acquistare alcuni degli oggetti che arredano gli ambienti.
Per questo la quantità di arredi è a volte un po' eccessiva, e gli accostamenti arditi.
 

entrata dell'Hotel

Si compone di due proprietà, distinte e separate.
Noi abbiamo alloggiato nell'edificio principale, mentre altre camere sono poste nella dependance (a qualche minuto di cammino) con piscina all'aperto.

negozio dell'hotel

Affacciandosi dalle due finestre della nostra camera, si aveva l'impressione di trovarsi in un'ambientazione del medioevo.


la nostra camera
la nostra camera

La camera abbastanza ampia, arredata con mobili in legno naturale molto caldi e "shabbati", aveva un bagno separato dalla zona letto solo da una tenda.
Solo i servizi igenici erano separati.

zona bagno
zona bagno

La vasca da bagno su piedi e i tozzetti intorno al lavandino in pietra davano un certo carattere all'arredamento della camera.

un ballatoio dell'hotel
scala antica in legno dell'hotel

La sala colazione è ambientata tra la hall e il negozio.
Pur non essendo molto abbondante, era di buona qualità.

sala colazione
Abbiamo anche cenato nel ristorante molto accogliente dell'hotel, arredato con tavoli ben distanziati, apparecchiati con servizi particolari e bicchieri molto grandi.
L'atmosfera in cui ci si trova è davvero ricercata.

sala ristorante
decorazione della sala ristorante
sala ristorante

La cucina ha soddisfatto pienamente le nostre aspettative e sono giustificate le tre "cocottes" assegnatele da "Logis".
Molto equilibrata la scelta degli ingredienti e del loro accostamento.
La presentazione era accurata e fantasiosa.

una entrée
una entrée
un secondo di pesce
un dessert

CONCLUSIONE 
Recandosi in Borgogna credo che l'abbazia di Cluny meriti sicuramente una visita, anche se in gran parte virtuale, un viaggio nell'immaginazione accanto alle testimonianze tangibili di un gran passato artistico e culturale, che ha fatto scuola.
E il viaggio può poi continuare verso Lione, attraversando Chatillon sur Chalaronne, borgo medioevale sconosciuto ai viaggiatori un po' distratti abituati ai grandi centri turistici, che però affascina almeno quanto gli altri più conosciuti e frequentati.





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