Il Morbihan è un dipartimento francese della Bretagna meridionale.
E' l'unico dipartimento a non avere un nome francese.
Infatti Morbihan deriva dal bretone "MOR" e "BIHAN" cioè "piccolo mare".
Con il golfo che prende lo stesso nome, si affaccia sull'Oceano Atlantico.
Nel Golfo di Morbihan vi sono 42 isole minuscole, di cui l'Ile-aux-Moines risulta essere la più grande.
Questa insenatura ha un varco di solo un chilometro ed è larga una ventina di chilometri.
Questo piccolo mare interno di 12.000 ettari ha un clima mite che lo fa avvicinare al Mediterraneo.
Qui 150.000 uccelli migratori trovano rifugio.
Coste frastagliate, spiagge di sabbia bianca, cittadine medievali, siti archeologici e megaliti sono lo scenario di questa zona della Bretagna dove i paesaggi cambiano al ritmo delle forti maree.
Sono anche le maree che nel Golfo del Morbihan regolano la produzione del sale marino e l'ostricoltura.
L'attività principale del golfo è infatti l'allevamento delle ostriche che costituiscono il 10% della produzione francese.
Si allevano le ostriche piatte originarie del luogo e anche quelle concave.
www.morbihan.com
www.golfedumorbihan.fr
ostriche del Morbihan |
Sulla costa più ad ovest del Morbihan si trova invece la Penisola del Quiberon, una stretta lingua di terra lunga 14 km che si allunga verso il mare.
I suoi 30 km di costa si dividono in due panorami.
Penisola del Quiberon |
Il versante occidentale, chiamato Cote Sauvage (Costa Selvaggia), aperto verso il mare, è costituito da scogliere con archi e grotte scavate dall'erosione del mare e del vento; la scogliera è coperta da un tappeto vegetale dalle varie nuances, dove crescono l'armeria marittima e il garofano.
Il versante orientale invece, più riparato, è costituito da spiagge sabbiose, tra le quali la Grande Plage de Quiberon a sud della penisola.
www.quiberon.com
Cote Sauvage |
Oltre che per l'esuberante natura il Morbihan è la meta dei turisti e degli amanti del mistero che gira intorno ai megaliti di cui questa zona è ricca.
Dolmen, menhir, cromlech, tombe, tumuli e camere sepolcrali attirano "magicamente" in questo luogo.
CARNAC
UFFICIO TURISTICO 74 avenue des Druides
Carnac è la capitale della Preistoria.
"Le pietre di Carnac sono delle grosse pietre!"Così diceva Gustave Flaubert.
...e come prima impressione non mi sono discostata molto dall'essere concorde con questa affermazione.
Poi chiaramente si pensa al lavoro immenso che gli uomini preistorici hanno svolto per trasportare e issare queste pietre a volte enormi, senza le moderne tecniche ingegneristiche, quando ancora la ruota non era stata inventata,e si riesce a dare un valore che è diverso dalla prima apparenza.
Carnac costituisce la più grande concentrazione al mondo di megaliti: 3000 menhir distribuiti su 4 km che risalgono al 5000/3000 a.C.
La parola MEGALITE deriva da greco antico "megas" = grande e "lithos" = pietra.
I megaliti risalgono alla fine dell'età della pietra, ma la maggior parte venne issata nell'età del bronzo.
La vera funzione che per gli uomini primitivi rappresentano questi allineamenti di grosse e piccole pietre non si è ancora ben definita, e le ipotesi sono molte e diverse.
Forse erano un luogo di culto, oppure un segno di demarcazione e controllo territoriale tra comunità confinanti, o una zona di sepoltura.
Vi sono vari tipi di megaliti:
- il MENHIR deriva il suo nome da "men" = pietra e "hir" = lungo.
Si tratta di un unico grosso masso, alto e sottile, conficcato nel terreno verticalmente, isolato o allineato ad altri.
Aveva probabilmente la funzione della più moderna lapide funeraria, di mantenere il ricordo del defunto.
- il DOLMEN deriva da "doll" = tavola e "men" = pietra.
Una tomba megalitica preistorica a camera singola.
La sua forma richiama un altare: due pietre verticali conficcate nel terreno, sovrapposte da una pietra orizzontale.
- il CROMLECH deriva da "crom" = curvo e "lech" = sassi.
Sono pietre disposte in circolo.
- l'ALIGUEMENTS sono più menhir disposti in file più o meno regolari.
- le CISTS sono cassoni funebri composti da più pietre.
- le ALLEES COUVERTES sono gallerie coperte formate da due file di menhir o dolmen prolungati (Gaur'inis nel golfo di Morbihan ne è un esempio).
- i CAIRN sono pietre impilate a secco a protezione di sepolture o tombe a corridoio.
Da questi megaliti più primitivi con modificazioni e sviluppi sono derivati i NURAGHI (in Sardegna), i TEMPLI (a Malta), i TALAIOTS e i NAVETAS (nelle Baleari), i SESI (a Pantelleria) e le SPECCHIE (in Puglia).
Credenze popolari hanno attribuito a queste pietre grandi poteri, per esempio quello di captare e restituire i flussi energetici provenienti dalle onde dei campi magnetici che si spigionano da flussi idrici sotterranei.
Oppure credenze superstiziose che credono essere queste pietre di proprietà di esseri soprannaturali.
La leggenda di S.Cornelio vuole che i megaliti di Carnac siano legionari romani pietrificati.
C'è chi trova riferimenti astronomici a scopo rituale e allineamenti astrali.
Noi abbiamo visto persone stringersi intorno a un menhir tenendosi per mano e concentrarsi a occhi chiusi!
A Carnac gli Alignements sono divisi in tre campi:
Ménec con 1099 menhir
Karlescan con 555 menhir
Kermario con 1029 menhir.
Le Ménec (il luogo dei ricordi), a ovest della cittadina di Carnac, è costituito da 11/12file di grosse pietre, alcune alte 4 m d'altezza e dal peso di 50 tonnellate, in uno spazio lungo 1165 m.
Le dimensioni delle pietre vanno calando progressivamente da ovest ad est, con un minimo d'altezza nel centro dell'allineamento, per poi aumentare nuovamente senza però raggiungere le dimensioni iniziali.
A metà circa si nota una deviazione.
Le pietre non sono equidistanti, e solo alcune presentano incisioni o accenni di lavorazione.
Alle estremità degli allineamenti vi sono due cromlech (circoli di pietre), ovali molto grandi (70 pietre quello occidentale e 25 menhir quello orientale).
Kermario (il luogo dei morti) a circa 600 m dal precedente allineamento, ha le stesse caratteristiche, con pietre alte anche 6m.
Kerlescan (il luogo dell'incendio) meno esteso con 13 file di menhir e a forma di ventaglio.
E' affiancato da un enorme cromlech.
E allargando il raggio della visita s'incontrano altri siti minori ma che allungano la lista e il numero dei megaliti.
Nel 1880 si fece il primo inventario rilevando 4458 costruzioni di tipo dolmenico e 6000 menhir in Francia.
Alcuni siti a Carnac sono recintati o visitabili solo in certi periodi perché la presenza dei turisti stava distruggendo la vegetazione intorno alle pietre e di conseguenza il loro ancoraggio al terreno.
La Maison des Mégalithes difronte al sito di le Ménec dona l'opportunità di approfondire la conoscenza del luogo anche con modellini che lo riproducono.
www.carnac.monuments-nationaux.fr
Orario: maggio/giugno 9.00/18.00
luglio/agosto 9.30/19.30
settembre/aprile 10.00/17.00
Costo 6€
Un ulteriore approfondimento del periodo che dalla Preistoria, dal Paleolitico arriva sino all'epoca gallo-romana si può avere al Musée de Carnac.
www.museedecarnac.com
Orario: aprile/giugno e settembre 10.00/12.30 14.00/18.00
luglio/agosto 10.00/18.00
ottobre/marzo 10.00/12.30 14.00/17.00
Costo 5€
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VANNES
SITO TURISTICO www.tourisme-vannes.com
UFFICIO TURISTICO Quai Tabarly - Riva destra del Porto
Vannes è una delle più belle cittadine della Bretagna, una città medievale costruita ad anfiteatro in fondo al Golfo del Morbihan.
E' una città d'arte e di storia, capoluogo del dipartimento e anche un porto turistico.
porto di Vannes |
Vanner sotto il dominio dei Veneti di origine celtica che la fondarono, e Darioritum durante l'epoca gallo-romana, incominciata nel 56 a.C. con la conquista da parte di Giulio Cesare.
Nel III secolo d.C. fu autorizzata a fortificarsi per far fronte ai nemici di Roma, e fu costruito un castrum a ovest della città gallo-romana, sulla collina.
Alla fine dell'Impero romano la città antica fu abbandonata, divenendo il castrum il cuore della città medievale.
Divenne poi la prima capitale del ducato di Bretagna nel medioevo, ingrandendosi ed aumentando le sue strutture difensive.
Fu annessa al regno di Francia nel 1532.
Venne risparmiata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, perché strategicamente poco importante.
Tour de Connétable |
Sono fiancheggiate da torrioni cilindrici e da fossati, che sono stati trasformati in bei giardini.
La Tour de Connétable è del XV secolo.
Si eleva su 5 piani con due scale a spirale.
La sala bassa costituiva la casamatta dell'artiglieria.
Le sale superiori avevano funzione residenziale, con camini e ampie finestre, essendo destinato al connestabile, capo dell'armata ducale.
Porte Prison |
Rimangono ancora 6 delle porte originali.
La Porte Prison è uno dei più antichi accessi alla città.
Era una porta fortificata con doppio ponte levatoio, uno per i carri e uno per i pedoni.
Nel medioevo era denominata Porte St-Patern,dal nome del quartiere al quale tramite essa si accedeva.
Nel XVIII secolo cambiò il nome in Porte Prison in quanto era divenuto un luogo di reclusione.
La Porte Saint-Vincent era quella per la quale si accedeva al porto.
fu costruita tra il 1620 e il 1624.
Al 1747 risale la facciata in stile barocco, sulla quale trova spazio in una nicchia la statua di St-Vincent Ferrier, patrono della città, e il blasone di Vannes.
Porte Saint-Vincent |
Il quartiere St-Potern è il quartiere più antico di Vannes, dove sorgeva l'antica Darioritum.
Era un quartiere di tintori e artigiani, e vi si trovavano locande per i viaggiatori.
In esso nel V secolo fu costruita la chiesa di St-Potern dedicata al primo vescovo di Vannes.
Venne ricostruita nel 1726 perché durante un uragano la torre campanaria era crollata.
Ha un aspetto severo, ma è ricca di arredi.
Conservando le reliquie di St-Potern divenne una delle sette tappe del TRO BREIZ, un tour della Bretagna sulle tombe dei sette santi fondatori dei più antichi vescovati bretoni: St-Brieuc, St-Malo, St-Samson (Dol de Bretagne), St-Coretin (Quimper), St-Pol, St-Tugdual (Tré Guler), St-Potern (Vannes).
La Cattedrale St-Pierre si trova sulla collina e domina la città.
La chiesa romanica fu ristrutturata nel XV secolo perché divenuta troppo piccola per accogliere i pellegrini che si recavano sulla tomba di St-Vincent Ferrier posta nel coro.
L'unica parte della chiesa romanica rimasta è la torre nord.
Nel XVIII secolo fu fatto un nuovo coro e nel XIX secolo fu rifatta la facciata occidentale in stile neo-gotico.
cattedrale di St-Pierre |
cattedrale di St-Pierre con la torre nord |
La Cohue era un luogo di mercato nel medioevo nella Francia occidentale.
Nel XIII era costituito da un'unica navata.
Nel XV secolo al piano superiore fu aggiunta la sala di giustizia del ducato.
Nel XVII secolo la sala alta accolse il Presidial, la corte di giustizia reale e furono coperte le navate laterali.
Oggi ospita il Museo delle Belle Arti.
case à colombage in Place Henri IV |
Chateau Grillard |
Lo Chateau Grillard è una torre del XV secolo residenza di un cancelliere di Giovanni V, dimora medievale riacquistata dal duca di Bretagna nel 1457, che vi istallò gli Stati di Bretagna. Ospita il Museo di storia e archeologia.
Hotel de Ville |
E' una piccola copia dell'Hotel de ville di Parigi.
Ha alte facciate di pietra bianca con colonne e pilastri che ritmano le aperture.
Ha un campanile inquadrato da due padiglioni.
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CHAMBRE D'HOTES LE CLOS DES EVOCELLES
www.evocelles.com
26 rue du Pont
56400 Auray
02 97 56 42 03
06 08 86 73 29
camera Cacao 110€
colazione inclusa
GIUDIZIO
Questa chambre d'hotes è una villa ad Auray, porto fluviale tra Carnac e Vannes. Con parcheggio privato, piscina riscaldata, e giardino con palme, offre un'ospitalità rilassante.
L'ambiente è contemporaneo.
particolare dellla nostra camera |
La camera mansardata che affacciava sulla piscina, non era di grandi dimensioni, ma era accogliente.
Il bagno con sanitari di qualità, era dotato di doccia.
La colazione self-service si consuma in un locale della dependance difronte al corpo principale della dimora.
Un indirizzo tranquillo e riposante.
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PLOERMEL
SITO TURISTICO www.tourisme-ploermel.com
UFFICIO TURISTICO 5 rue du Val
La cittadina di Ploermel fu fondata dal monaco inglese Armel nel VI secolo.
Ebbe un periodo fiorente durante il ducato di Bretagna in quanto i duchi la designarono come una delle loro residenze preferite.
L'antico centro cittadino, che conserva qualche vestigia delle sue mura del XII secolo come la Tour des Thabors, è reso pittoresco da ricche dimore: la rinascimentale Maison des Marmousets con la facciata ornata da sculture in legno rappresentanti alcuni personaggi, la Maison Bigarré con il portone sormontato da un croissant e l'Hotel des Ducs de Bretagne del XVI secolo.
Maison Bigarré |
Maison des Marmousets |
Hotel des Ducs de Bretagne |
Hotel des Ducs de Bretagne |
portale dell'Hotel des Ducs de Bretagne |
La chiesa di St-Armel del XVI secolo presenta sia elementi rinascimentali sia elementi gotici.
Il portale del fianco nord illustra scene profane umoristiche: maiali che suonano la cornamusa e un uomo che cuce la bocca a sua moglie.
Le vetrate che hanno resistito alle guerre, sono del XVI/XVII secolo.
Una di esse rappresenta l'albero di Jesse.
La volta della chiesa è in legno e vi sono sabliers scolpite.
All'interno si trovano anche alcune tombe con giacenti del XIII/XVII secolo.
un portale della chiesa |
chiesa di St-Armel |
torre della chiesa di St-Armel |
una vetrata della chiesa |
gazebo dell'orologio astronomico |
Nel gazebo del giardino della Maison des Frères la Mennais si trova un orologio astronomico costruito dal frate Bernardin tra il 1850 e il 1855.
Ha 10 quadranti e un sistema solare che mostra durante l'anno la posizione del Sole e degli astri.
quadranti dell'orologio |
meccanismo dell'orologio |
spiegazioni del funzionamento |
Un unico bilanciere regola tutti i movimenti.
Marca i secondi, i minuti, l'ora, i giorni, le settimane, i mesi e gli anni, e l'ora in tutte le parti del mondo.
Noi abbiamo avuto modo di capirne (un po') il meccanismo grazie alla spiegazione di un gentilissimo padre.
Orario: visite audio 9.30/18.00
aprile/20 novembre sino alle ore 20.00
meccanismo dell'orologio |
sistema solare |
Appena fuori Ploermel lungo il Lac au Duc si può assistere alla rigogliosa fioritura delle ortensie, fiore simbolo della Bretagna.
Da giugno a settembre sono fiorite 5300 ortensie bianche, rosse, rosa e blu, di 520 varietà che costeggiano il lago per 3 km.
CONCLUSIONI
Mare, storia e preistoria hanno caratterizzato il nostro breve viaggio nel sud della Bretagna.
La natura ora selvaggia, ora piacevolmente rilassante ci ha dato modo di apprezzare ancor di più questa regione da noi già visitata ed amata.
Inoltre il "trapassato remoto" dell'esistenza dell'uomo con i suoi siti ricchi di mistero ci ha fatto entrare in una dimensione un po' diversa della storia umana, ancor non del tutto chiara.
Di questo dipartimento fa parte anche il bel castello di Josselin già trattato nel post "Bretagna: Josselin e il suo castello".
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