La descrizione che farò delle Terme di Diocleziano occuperà per questioni di lunghezza due post: "Roma: le Terme di Diocleziano e le sue chiese" (le Terme trattate sotto il profilo storico-archeologico e architettonico-religioso) e "Roma: le Terme di Diocleziano e i suoi musei" (sotto il profilo museale) .
Le Terme di Diocleziano sono il più grande complesso termale costruito durante l'epoca romana (376m X 361m).
Potevano contenere contemporaneamente 3000 persone e potevano frequentarle nello stesso momento donne e uomini, patrizi e plebei.
Occupavano un'area di oltre 13 ettari.
Erano grandi il doppio delle Terme di Caracalla.
ricostruzione di una delle iscrizioni dedicatorie delle Terme di Diocleziano |
Diocleziano |
Cesare Gaio Aurelio Valerio Diocleziano Augusto Iovio era figlio di uno schiavo di un senatore romano, poi divenuto liberto.Queste terme rimasero in uso sino al 537, quando i Goti e i Vandali tagliarono gli acquedotti.
Divenne comandante della cavalleria sotto Marco Aurelio Caro.
Non visse a Roma, ma a Sirmio in Serbia, ad Antiochia in Siria e in Turchia (attuale Izmir).
Alla forza militare unì una capacità diplomatica, fu guerriero e riformatore.
Spesso è ricordato per le persecuzioni contro i Cristiani, che si ebbero durante il suo regno.
Dopo venti anni di governo (284/305 d.C.), durante il quale condivise il potere con i Tetrarchi, abdicò ritirandosi nel suo palazzo a Spalato, vicino alla sua città natale, Salona.
Per costruire le Terme di Diocleziano furono requisiti e abbattuti numerosi edifici pubblici e privati.
Tra questi il Templum Gentis Flaviae, un mausoleo dinastico e luogo di culto della famiglia Flavia.
In esso erano deposte le ceneri di Vespasiano, Tito e Domiziano.
Dove sorgeva questo tempio fu trovata una gigantesca testa di Tito e un obelisco, portato da Massenzio nel suo Circolo sull'Appia Antica e utilizzato in un'altra epoca dal Bernini nella Fontana dei quattro Fiumi di Piazza Navona.
E' stato anche ritrovato, pertinente con questo tempio, un frammento rappresentante Cerere (conservato nel Museo delle Terme).
Cerere (frammento del Templum Gentis Flaviae) |
Terme di Diocleziano |
Terme di Diocleziano |
Un ramo dell'acquedotto dell'Acqua Marcia alimentava le terme.
L'ingresso principale alle Terme antiche era nella zona di Via Volturno.
Il corpo centrale dell'impianto termale, immerso in un ampio giardino, era costituito da una basilica al centro, da calidarium, tepidarium e frigidarium su un asse minore, da palestre sull'asse maggiore.
Il complesso termale aveva un'orientazione sud-ovest per riscaldare il calidarium, dove si faceva il bagno di sudore, con l'energia solare.
Quest'ambiente era di forma rettangolare con tre nicchie semicircolari.
Una di queste nicchie oggi costituisce la facciata della Basilica di S.Maria degli Angeli e dei Martiri.
Basilica di S.Maria degli Angeli e dei Martiri |
facciata della chiesa di S.Maria degli Angeli e dei Martiri |
L'idea di far sorgere proprio in questo luogo una chiesa dedicata alla Madonna dei Sette Angeli Principi si deve al sacerdote siciliano Antonio Lo Duca, che in una visione vide esattamente dove doveva essere costruita la chiesa.
La chiesa fu dedicata anche a tutti quei Martiri cristiani che lavorarono da schiavi nella costruzione delle Terme, nelle fornaci per i mattoni da costruzione e nelle cave di pietra.
La chiesa, insieme alla Certosa con due chiostri (uno grande e uno piccolo) fu commissionata nel 1561 da Papa Pio IV a Michelangelo (1563/1566), che utilizzò le strutture del tepidarium, del frigidarim (o aula basilicale), di parte della natatio e di ambienti annessi delle Terme nel suo progetto.
Fu poi realizzata da Jacopo del Duca.
ricostruzione della pianta della chiesa progettata da Michelangelo |
vestibolo della chiesa |
cupola del vestibolo |
Cappella della Maddalena con Battistero |
Il lanternino istoriato della cupola attuale del vestibolo è opera di Narcissus Quagliata, allievo di De Chirico.
E' stato qui posizionato nel 2001.
lanternino del vestibolo |
sepolcro di Salvator Rosa |
In questa zona della chiesa, in quattro edicole con timpano, trovavo posto dei sepolcri: quelli degli artisti Carlo Maratta e Salvatore Rosa, e dei cardinali Alciati e Parisi.
L'Angelo della Luce- E.Lamagna |
Trova qui spazio dal Giubileo del 2000 la statua in bronzo de "L'Angelo della luce", in stile barocco-futurista, di E.Lamagna.
Il passaggio tra vestibolo e crociera è occupato da due cappelle: la Cappella di S.Pietro e la Cappella di S.Brunone.
passaggio tra vestibolo e crociera |
acquasantiera |
braccio sinistro del transetto |
braccio destro del transetto |
volte del transetto |
Erano alte 13,80 m, avevano una circonferenza di 5,10 m e un diametro alla base di 1,62 m.
Esse sono interrate di 3 m perché Michelangelo soprelevò il pavimento.
una colonna monolitica |
una colonna monolitica |
Cappella del Beato Nicolò Albergati |
monumento funebre di Paolo Thaon Revel |
monumento funebre di Vittorio Emanuele Orlando |
monumento funebre di Armando Diaz |
La prima segnava il mezzogiorno, la data e l'inclinazione dei raggi solari; la seconda i moti della stella polare.
meridiana solare |
meridiana solare |
meridiana boreale |
foro d'entrata della luce |
rappresentazione dei parametri della meridiana |
segno zodiacale del Cancro |
segno zodiacale della Vergine |
segno zodiacale dei Pesci |
Il braccio sinistro del transetto termina con la Cappella di S.Bruno, dove si trova un grande organo.
Cappella di S.Bruno |
volte della Cappella di S.Bruno |
E' finto anche il coro.
La pala d'altare rappresenta la Apparizione della Vergine a S.Bruno ed è opera di G.Odazzi.
organo della Cappella di S.Bruno |
Trovano posto qui due statue, Meditazione e Preghiera, copie di quelle poste all'ingresso del Cimitero del Verano.
Cappella di S.Bruno |
Preghiera |
Meditazione |
L'abside della chiesa occupa parte della natatio, la grande piscina scoperta, da poco apprezzabile in parte nella visita della sede nelle Terme di Diocleziano del Museo Nazionale Romano.
ricostruzione dell'aula basilicale (o frigidarium) e della natatio |
resti della natatio visti dal cortile della sagrestia |
natatio e chiesa di S.Maria degli Angeli e dei Martiri visti da Via Cernaia |
resti della natatio all'ingresso della chiesa su Via Cernaia |
Si realizzò quindi una nuova facciata con portale a timpano, lesene e fasce orizzontali.
Anche la realizzazione del coro si deve a Vanvitelli.
coro della chiesa di S.Maria degli Angeli e dei Martiri |
Nel 1885 si collocò un nuovo ciborio.
Nell'abside si trova la tomba di Papa Pio IV e il quadro della Madonna dei sette angeli, copia del mosaico che si trova nella Basilica di S.Marco a Venezia, dove la fece realizzare Antonio Lo Duca dopo la sua visione.
altare maggiore con quadro della Madonna dei Sette Angeli |
Madonna dei Sette Angeli (foto dalla mostra in sagrestia) |
Si portarono le otto pale d'altare provenienti dalla Basilica di S.Pietro (e lì sostituite da copie in mosaico), che decorano le pareti della basilica.
Tra queste il Martirio di S.Sebastiano del Domenichino, la Caduta di Simon Mago di Pompeo Batoni, il Battesimo di Gesù di Carlo Maratta, la Messa di S.Basilio di P.Subleyras.
pale d'altare sulle pareti del transetto |
L'attuale portale della chiesa è costituito da due porte in bronzo.
E' un'opera contemporanea di Igor Mitoraj (2005).
Tratta i temi dell'Annunciazione e della Resurrezione.
portale della chiesa di S.Maria degli Angeli e dei Martiri |
Qui si sposarono nel 1896 il Principe Vittorio Emanuele di Savoia ed Elena di Montenegro, futuri sovrani d'Italia.
E' questa la chiesa delle cerimonie dello Stato italiano.
www.santamariadegliangeliroma.it
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Facevano parte della Certosa anche il chiostro grande chiamato Chiostro di Michelangelo e il chiostro piccolo chiamato Chiostrino Ludovisi, entrambi visibitabili solo attraverso il Museo Nazionale Romano.
Il Refettorio della Certosa è invece stato demolito agli inizi del 1900.
Il Chiostro di Michelangelo venne costruito tra il corpo centrale delle Terme e il lato settentrionale del recinto del complesso termale.
Chiostro di Michelangelo |
Chiostro di Michelangelo |
Il portico è scandito da 100 colonne monolitiche.
E' uno dei chiostri più grandi in Italia.
portico del chiostro |
portico del chiostro |
dipinto del chiostro |
E' opera del 1855 di F.Baldi.
particolare del dipinto del certosino Fercoldo |
Al centro del chiostro si trova il giardino con vasca mistilinea l(1690), la cui tazza superiore è sorretta da quattro delfini, dalla cui bocca sarebbero dovuti uscire altri getti d'acqua.
fontana al centro del chiostro |
il rinoceronte |
l'elefante |
l'ariete |
il toro |
il bue |
il cavallo |
il cammello |
Alcune di queste statue furono trovate nel 1586 durante la costruzione del Palazzo Zambeccari (tra la Colonna Traiana e Palazzo Valentini), nel Foro di Traiano.
Queste statue rimasero nel Palazzo del cardinal Bonelli per 300 anni, poi furono portate al Collegio Romano ed infine qui collocate nel 1990.
Qui si trovano anche i cipressi che per tradizione furono piantati da Michelangelo: uno di questi, colpito da un fulmine, è sorretto da una struttura in ferro.
cipressi nel chiostro di Michelangelo |
cipresso colpito dal fulmine |
Sullo sfondo del chiostro si può vedere il campanile a vela della chiesa.
campanile della chiesa dietro al porticato del chiostro |
reperti esposti nel chiostro |
Il Claustrino o Chiostrino Ludovisi viene chiamato così perché in esso fu accolta nel 1901 la collezione della famiglia Ludovisi, acquistata dallo Stato insieme a Villa Ludovisi.
Chiostrino Ludovisi |
E' stato da poco restaurato ed aperto al pubblico con un nuovo allestimento museale per il bimillenario della morte di Augusto.
allestimento museale nel chiostrino |
Occupa un terzo della natatio delle Terme.
chiostrino Ludovisi |
Al centro c'è un pozzo in travertino.
S'innalza su due livelli: il piano terra ha un loggiato con pilastri d ordine tuscanico con 6 campate per lato e con volte a crociera, mentre il primo piano è chiuso e presenta paraste.
Con il nuovo restauro è venuta alla luce nel portico una lunetta dove è stato affrescato nel Cinquecento un Cristo morto sorretto da tre angeli, dove appare anche Pio IV che fece costruire la Certosa.
Cristo morto sorretto da tre angeli |
Del recinto esterno delle terme si conservano due aule rotonde poste agli angoli di questo.
Un'aula si trova tra Via del Viminale e Piazza dei Cinquecento (al suo interno hanno preso posto un ristorante e un garage!).
aula rotonda in Via del Viminale |
aula rotonda/ingresso ristorante |
aula rotonda/ ingresso garage |
L'altra aula rotonda, in Via Torino (un probabile spheristerium, un ambiente adibito ai giochi con la palla), è divenuta alla fine del XVI secolo la Chiesa di San Bernardo alle Terme.
chiesa di S.Bernardo alle Terme |
L'esterno è decorato con lesene e cornici in stucco.
cupola della chiesa di S.Bernardo alle Terme |
interno della chiesa di S.Bernardo alle Terme |
Lungo il perimetro otto nicchie contengono otto statue in stucco alte 3 m che rappresentano Santi.
statue lungo le pareti e altare laterale destro |
statue lungo le pareti e altare laterale sinistro |
S.Bernardo in Estasi Abbracciato a Gesù Crocifisso - G.Odazzi |
Sposalizio mistico di S.Roberto con la Vergine - G.Odazzi |
Alla costruzione originale venne aggiunta la Cappella di S.Francesco.
Cappella di S.Francesco |
soffitto della Cappella di S.Francesco |
decorazioni pittoriche della Cappella di S.Francesco |
monumento funebre di F.Overback |
Nella chiesa si trova il monumento funerario di Federico Overback, fondatore del movimento pittorico dei Nazareni.
Orario: 6.00/12.00 16.00/19.00
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Piazza della Repubblica, l'esedra delle Terme d Diocleziano |
Aula Ottagona |
Erano forse frigidarim minori o aule di passaggio.
Era una costruzione esternamente quadrata, e internamente di forma ottagonale, dove, a lati alterni, accoglieva profonde absidi.
Della sua decorazione interna a marmi e stucchi non rimane nulla.
Aula Ottagona |
resti dell'ambiente attiguo all'Aula Ottagona |
ingresso all'Aula Ottagona |
La calotta con oculo ottagonale aveva un diametro di 23 m e un'altezza di 27 m.
Adibita a sede della Scuola Normale di Ginnastica, poi a sala cinematografica, nel 1928 l'Aula Ottagona divenne un Planetario (la cui insegna compare ancora scritta sull'ingresso), che per lungo tempo fu il più grande d'Europa.
Oggi ospita le sculture ritrovate nelle terme imperiali: la statua del cosiddetto Principe Ellenistico in bronzo dorato (II secolo a.C.), la replica di età adrianea dell'Afrodite di Cirene di Prassitele, il Pugilatore seduto (I secolo a.C.), l'Apollo Liceo.
L'Aula Ottagona è aperta solo in occasione di eventi espositvi.
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Nel 1575 Papa Gregorio XIII in occasione del Giubileo trasformò l'Aula Ottagona e i tre grandi ambienti che congiungevano questa alla Chiesa di S.Maria degli Angeli e dei Martiri, in magazzini per il grano.
facciata dell'Annona frumentaria e olearia, Basilica di S.Maria degli Angeli e dei Martiri e le Terme (da sinistra) |
Si trattava di dieci pozzi che potevano contenere ognuno 44.000 litri d'olio.
Questi magazzini costituivano l'Annona frumentaria e olearia.
Quando poi Pio VIII soppresse l'Annona, i magazzini divennero prima un carcere, poi un ricovero, un ospizio, un ufficio postale e infine una sede della Facoltà di Magistero.
Oggi sono sale espositive.
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Su Via Parigi, lato occidentale delle Terme, accanto all'aula ottagona, vi era la scomparsa Chiesa di S.Isidoro in Thermis, di cui rimane solo la facciata con portale settecentesco.
facciata della ex chiesa di S.Isidoro |
Fu demolita per recuperare i resti delle terme in essa inglobati.
stemma papale sul portale settecentesco della ex chiesa di S.Isidoro |
resti delle Terme in via Parigi |
resti di livelli di pavimentazione |
resti delle Terme |
Si possono qui anche vedere i resti del pavimento di una delle due palestre delle Terme, scoperte e con portico su doppio livello, poste accanto al frigidarium.
pavimento della palestra di Via Cernaia |
pavimento della palestra di Via Cernaia |
frigidarium |
Orari: martedì/domenica 9.00/19.45
Costo: 7€
biglietto unico valido 3 giorni per:
Crypta Balbi + Palazzo Altemps + Palazzo Massimo + Terme di Diocleziano
Gratis la prima domenica del mese
audioguida 5€ durata 1 ora e 10'
visita guidata GRATIS la domenica alle 12.00 (durata 1 ora e 15')
CONCLUSIONI
Sicuramente non è facile capire bene la planimetria delle antiche Terme di Diocleziano, integrate dagli edifici rinascimentali e nascoste (e a volte deturpate) da edifici moderni.
Se gran parte delle Terme sono giunte a noi (alcune scale sono rimaste integre), e non furono modificate o riusate, lo si deve al fatto che nel medioevo queste terme erano lontane dal centro abitato (che si era ridotto notevolmente).
Gravissimi danni invece subirono da parte di Papa Sisto V che per la costruzione della sua Villa Montalto Peretti sull'Esquilino prelevò 100.000 m³ di materiale tra cui i marmi.
Certamente però hanno mantenuto il fascino delle cose antiche e stanno divenendo sempre più fruibili.
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