venerdì 16 ottobre 2015

Il Museo dell'Abbazia di Montecassino


Dopo aver ammirato i chiostri e la basilica dell'Abbazia di Montecassino (vi invito a leggere in proposito il mio post "L'Abbazia di Montecassino"), si può passare a visitare (a pagamento), il Museo dell'Abbazia, con accesso dal Chiostro dei Benefattori (sulla sinistra della basilica).

La visita al museo è importante per avere un approfondimento delle conoscenze sull'arte e la storia del monastero.

Sono esposti nelle sale i reperti di epoche precedenti la fondazione dell'abbazia trovati nella zona, i resti architettonici dell'antica abbazia medievale, i bozzetti delle opere d'arte che un tempo decoravano la basilica andata distrutta durante il secondo conflitto mondiale, e poi avori, paramenti liturgici, argenti, statue in legno, disegni, manoscritti e i primi libri stampati ...

Le opere custodite comprendono un periodo che parte dal VI secolo a.C. e giunge fino ai tempi nostri.

Il museo, allestito nell'ex edificio monastico, è stato aperto nel 1980 (a 15 secoli dalla nascita di S.Benedetto) ed è stato fondato dall'abate Martino Matronola.

busto dell'abate Martino Matronola (fondatore del museo)

La prima sala del percorso museale, e di recente allestimento, è la Sala della Natività che custodisce presepi e tele sul tema della Nascita di Cristo.

S.Benedetto in adorazione (L.Giordano)
presepe napoletano (A.Viva - XVII sec.)
Madonna con Bambino (XVI sec.)
Degno di grande nota è il tondo della Natività di Botticelli, donato all'abbazia dalla famiglia Masi.

Natività (Botticelli)
particolare della Natività (Botticelli)
Si entra quindi in un cortile costeggiato da un lungo portico.

cortile del museo
Sono qui esposti alcuni capitelli medievali dell'VIII secolo e colonne romane provenienti dalle ville dell'antica Casinum.

porticato del cortile
resti romani di Casinum




Segue una sala dove viene proiettato un filmato riguardante i giorni prima e dopo il bombardamento del 1944 e la messa in sicurezza delle preziose collezioni presenti nel monastero.

Si accede quindi al piccolo e medievale chiostrino di S.Anna, con capitelli a gruccia del XIII secolo.

Chiostrino di S.Anna
Chiostrino di S.Anna
capitelli a stampella del Chiostrino di S.Anna
Chiostrino di S.Anna e Cappella di S.Anna






















La vera di pozzo del chiostro è romana (II secolo): si notino i solchi fatti dalle funi sul bordo.

vera del pozzo romana con segni del suo utilizzo
Affaccia su questo cortile la Cappella di S.Anna.

ingresso alla Cappella di S.Anna
L'affresco absidale del XIII secolo, raffigurante Cristo pantocratore tra due Santi e in basso S.Mauro, S.Benedetto e S.Scolastica, è stato recuperato dalla Chiesa del Crocifisso di Cassino.

Cappella d S.Anna
affresco absidale della Cappella di S.Anna
L'altare è composto da colonnine medievali di recupero.
Il coro in legno è del XVII secolo.

coro ligneo della Cappella di S.Anna
In un cortile adiacente si trova una grossa campana.

cortile porticato con campana

campana





Rientrati nella sala del filmato si accede al museo vero e proprio, articolato in 16 sale poste su due piani.

ingresso alla sezione medievale del museo
Nelle sale della sezione medievale sono esposti i resti della abbazia antica: i resti del pavimento a disegni geometrici e di marmi preziosi della basilica eretta dall'abate Desiderio (1070), un portale laterale e quello centrale (realizzato a Costantinopoli) della stessa basilica, transenne, i veltri in mosaico che vennero eseguiti a Costatinopoli e che erano posti sulla tomba di S.Benedetto nell'antica basilica, due leoni stilofori del XII secolo...

resti dei pavimenti della basilica dell'abate Desiderio (1070)
resti dei pavimenti della basilica dell'abate Desiderio (1070)
disegno del pavimento della basilica dell'abate Desiderio
portale laterale dell'antica basilica
portale centrale del'antica basilica
particolare del portale centrale del'antica basilica
veltro in mosaico della tomba di S.Benedetto
veltro in mosaico della tomba di S.Benedetto
leoni stilofori
resti architettonici della basilica medievale
In una saletta sono esposti reperti di oreficeria altomedievale: monete, anelli, croci bizantine, croci longobarde, il peso del pane di S.Benedetto, lucerne, cofanetti, la pietra della tomba della Madonna, una patena in basalto con smalti su oro...

monete del tempo di S.Benedetto

croci bizantine
croci longobarde

lucerne
anello in osso
croce dell'abate Aligerno (al centro)
Crocifisso in bronzo (XII/XIII sec.)

lucerna

cofanetto stauroteca dell'abate Aligerno (X sec.)

pietra della tomba della Madonna
al centro cofanetto eburneo regalato da Roberto il Guiscardo
patena in basalto con smalti su oro
Un'altra piccola saletta conserva invece alcune legature antiche preziose.

nel ripiano centrale a sinistra un messale e a destra una legatura in velluto e argento (XVIII sec.)
pergamena impressa della Divina Commedia (Dante)
Canzoniere (Petrarca)
messale di Urbano VIII in marocchino rosso con turchesi e smalti (XVII sec.)
dizionario da viaggio
Missale romanum (XVII sec.)
missale romanum del XVII secolo (sinistra) e legatura in avorio (destra)
legatura di corale (XV sec.)
La Sala dei Bozzetti espone tutti quei piccoli dipinti di scuola napoletana (XVII/XVIII secolo), abbozzi delle opere che avrebbero decorato la basilica, e che poi sono andati perduti sotto i bombardamenti.

Sala dei Bozzetti
Gli autori  più noti di questi bozzetti sono Luca Giordano, Francesco Solimena, Francesco De Mura, Sebastiano Conca, il Cavalier d'Arpino, Paolo De Matteis.

bozzetti di Luca Giordano
bozzetti di Francesco De Mura
bozzetti di Francesco Solimena, Sebastiano Conca, Francesco Solimena (da sinistra a destra)
bozzetto del Cavalier d'Arpino
bozzetto del Cavalier d'Arpino
bozzetti di Francesco Solimena
Sebastiano Conca (ai lati e in alto al centro) e Francesco De Mura (in basso al centro)
bozzetto di Paolo De Matteis
bozzetti di Sebastiano Conca
Al centro della sala vi sono alcune statue in legno di Santi di varia provenienza ed epoca.

statue in legno di S.Nicola da Mira, S.Giorgio e S.Sebastiano (XV/XVI sec.)
statue in legno di Santi
Il percorso poi continua a ritroso fino a trovare il Corridoio delle Stampe, dove sono esposte disegni, stampe e incisioni (del XVII/XVIII secolo), che testimoniano le fattezze antiche dell'abbazia.

veduta di Montecassino (stampa XVIII sec.)
Veduta di Montecassino e S.Germano (Guglielmelli - incisione su rame XVIII sec.)
Basilica di Montecassino (Guglielmelli - incisione su rame XVIII sec.)
Chiostro Bramantesco (Vianelli - disegno acquerellato del XIX sec.)
Nelle vetrine del corridoio sono posti anche vasi da farmacia e ceramiche con effigi riguardanti l'abbazia.

vasi da farmacia
vasi da farmacia
ceramiche
Si prosegue la visita del museo entrando nella zona dove, immersi in una luce soffusa, vengono conservati alcuni degli antichi e preziosi manoscritti, codici, corali, libri miniati, libri delle ore e incunaboli che l'abbazia ha prodotto e/o conservato.
Sono solo una piccola parte dei 100.000 volumi conservati nel monastero.

libro corale miniato
libro miniato
libro corale miniato
incunabolo "Regola di S.Benedetto"
libro d'Ore (XV sec.)
libro corale
manoscritto con figure d'animali ("De universo seu De rerum naturis" -  Rabano Mauro)
manoscritto del XV secolo
Monto belli sono i tabernacoli del XV secolo che si possono ammirare proseguendo la visita, insieme ad un'acquasantiera del XVI secolo e un leone medievale in pietra, che adornavano gli ambienti dell'abbazia.

acquasantiera (XVI sec.)
tabernacolo (1540)
tabernacoli rinascimentali
leone medievale in pietra
Resti della decorazione marmorea della basilica settecentesca sono posti lungo le scale del museo che scende verso il primo livello del monastero.

decorazioni marmoree della basilica del XVIII sec.
decorazioni marmoree della basilica del XVIII sec.
decorazioni marmoree della basilica del XVIII sec.
decorazioni marmoree della basilica del XVIII sec.

decorazioni marmoree della basilica del XVIII sec.
decorazioni marmoree della basilica del XVIII sec.
decorazioni marmoree della basilica del XVIII sec.
La saletta che segue conserva paramenti liturgici e paliotti, realizzati con stoffe e ricami preziosi.

paliotto d'altare (XVI sec.)
Mosè: paliotto ricamato in oro, argento, con coralli e perle e con volti, braccia e gambe in avorio (XVIII sec.)
S.Benedetto che accoglie Totila: paliotto ricamato in oro, argento, con coralli e perle e con volti, braccia e gambe in avorio (XVIII sec.)
particolare del paliotto
particolare del paliotto
pianeta del XV secolo
paramenti sacri
paramenti sacri
mitre antiche
Si accede quindi alla Sala del Tesoro di S.Benedetto, dove sono conservati calici, pissidi, ostensori, turibuli, paci, crocifissi, busti reliquiario, acquasantiere...

reliquiari

Sala del Tesoro di S.Benedetto

crocifissi

ampolline

calici e paci
spilla donata dalla Duchessa Catemario
arredi liturgici
croce pettorale in latino e brillanti donata da Papa Pio XI
La Sala degli avori espone crocifissi, cofanetti, immagini sacre e smalti.

una vetrina della Sala degli avori
frammento di cofanetto in avorio siculo arabo (XII sec.)
placche devozionali in avorio (XIX sec.)
cofanetti in avorio
Trittico della Passione di Cristo in smalto (XVI sec.)
a sinistra pace in rame e smalti con raffigurazione di Deposizione (XIV sec.)
Deposizione (XVI sec.)
Madonna con Bambino in avorio
Fuga in Egitto in avorio
Madonna in avorio (XVI sec.)
Cristo Crocifisso


particolare di Cristo crocifisso (XVII sec.)
Cristo crocifisso (XVII sec.)
Croce da tavolo (XVII sec.)
particolare di Cristo crocifisso
Proseguendo ancora si entra nella Sala dell'Iconografia di S.Benedetto, dove sono conservate le opere pittoriche e scultoree che ritraggono S.Benedetto e i maggiori Santi benedettini.

Sala dell'Iconocrafia di S.Benedetto
Madonna con S.Benedetto, Santa Scolastica, S.Placido e Santa Giustina (Raibolini Francesco detto il Francia XV sec. - dono di Papa Giovanni Paolo II)
Madonna in trono con S.Benedetto e Santa Margherita (Maestro del tondo Miller - XV sec.)
Martirio dell'abate Bertario (Giovenale Boetto - XV sec.)
S.Benedetto (XVII sec. - dono di Papa Giovanni Paolo II)
S.Benedetto tra le spine vince le tentazioni (Luca Giordano - XVII sec.)
S.Mauro e S.Placido
Nel museo sono anche conservati ed esposti i reperti antichi, etruschi e romani, rinvenuti nell'area dell'abbazia e nelle sue vicinanze.

teca espositiva con reperti antichi pagani trovati nell'area dell'abbazia
base di colonna e cornicione del tempio romano del III secolo trovato da S.Benedetto
trapezoforo romano (III sec.)
iscrizione del tempio dedicato a Giove-Apollo (III sec.) ove S.Benedetto fondò l'oratorio di S.Martino
reperti etruschi
base in porfido (III sec.) che sorreggeva l'ara dei sacrifici alle divinità dove ora si trova l'altare maggiore della Basilica
reperti vitrei di epoca preromana
sedia in porfido utilizzata per il parto (II sec.)
statua acefala di Igea (I sec.d.C.)
anfore corinzie, apule e vasi etruschi (III/IV sec. a.C.)
anfore etrusche
La visita del museo termina con una ricostruzione, anche fotografica, degli avvenimenti bellici che hanno preceduto e seguito i bombardamenti del 15 febbraio 1944, che hanno portato alla distruzione dell'abbazia.

allestimento museale della distruzione dell'abbazia nel 1944
reperti bellici
segni della distruzione
progetto della ricostruzione

www.abbaziamontecassino.org
Orario: 22 marzo/1 novembre     lunedì/domenica  8.30/19.00
             2 novembre/21 marzo     solo domenica     9.30/12.00  15.30/17.00
Costo:   5€
Parcheggio:  3€ 

CONCLUSIONI
Il percorso espositivo del museo è come un viaggio nella storia e nel cambiamento degli stili architettonici delle abbazie, sorte e distrutte per ben quattro volte, a Montecassino.
Inoltre nelle diverse sale sono in mostra oggetti davvero notevoli per capire l'importanza che l'abbazia benedettina ha avuto, sin dalla sua fondazione, in ambito culturale.
Un viaggio, durato secoli, nell'arte e nella storia.


Nessun commento:

Posta un commento