giovedì 8 ottobre 2015

Subiaco: il Sacro Speco, la "Porta del Paradiso"


A Subiaco, in provincia di Roma, si trova il Sacro Speco, conosciuto anche come Monastero di S.Benedetto, la "Porta del Paradiso", come l'aveva definito Petrarca.
Il Sacro Speco è stata la grotta in cui S.Benedetto rimase tre anni in eremitaggio, ed è il luogo intorno al quale, per venerarne la sacralità, sorsero grotte, cappelle e due chiese sovrapposte, tutte collegate da scalinate.

E' un luogo mistico e spirituale per i credenti, ricco d'arte e leggendario.

Aggrappato alla roccia come "un nido di rondini" (così Pio II lo aveva descritto nel 1461 visitandolo), questo luogo religioso è un sito completamente affrescato con pitture di grande intensità evocativa, che uniscono pareti rocciose a muri lisci.

roccia su cui è stato costruito il sito religioso
Questo luogo è legato intensamente alla figura di S.Benedetto e anche a quella di S.Francesco.

S.Benedetto nacque a Norcia nel 480 d.C. da una famiglia benestante, della stessa gens Anicia di S.Gregorio Magno, che ne racconterà la vita e le opere.
Mandato a Roma per studiare, ben presto se ne allontanò per sfuggire alla dissolutezza che vi regnava, e trovò rifugio a Subiaco, in una grotta sul Monte Taleo, dove visse isolato dal mondo per tre anni.
Un monaco di nome Romano calava nella grotta con un cestino quel poco che gli serviva per sostentarlo.
Gli chiesero di divenire il superiore di un monastero a Vicovaro, ma dopo un tentativo dei monaci di avvelenarlo col vino per la sua intransigenza nelle regole della vita monastica, tornò a Subiaco dove fondò dodici cenobi, ognuno con dodici monaci e un abate a capo.
Di questi monasteri a Subiaco è rimasto solo quello che S.Benedetto dedicò a Papa Silvestro, e che oggi prende il nome di Monastero di S.Scolastica.

Il Santuario rupestre dedicato a S.Benedetto che racchiude il Sacro Speco risale al IX secolo.

portale d'ingresso al Monastero di S.Benedetto
Varcato il portale d'ingresso ci si inoltra nel Bosco Sacro per giungere al piazzale antistante il sito da visitare, tramite una scala coperta.

viale del monastero
scala d'accesso al monastero
scala d'accesso al monastero

Ed ecco che appare, in tutta la sua spettacolarità, sotto una parete a strapiombo e sostenuto da nove alti archi, il cosiddetto "Monastero di S.Benedetto".

arconi di sostegno
La visita parte dall'alto della particolare struttura architettonica, mentre l'ordine cronologico del sito e delle sue decorazioni avrebbe inizio nelle sue parti più basse:
- IX secolo: frammenti del ciclo pittorico della Grotta dei Pastori (o Grotta di
  S.Silvestro)
- XIII secolo: figura dipinta di S.Benedetto sulla parte esterna del roseto; abside
 della Cappella di S.Gregorio (con ritratto di S.Francesco); affresco con la Bolla
 di Papa Innocenzo III (Chiesa inferiore)
- seconda metà XIII secolo: decorazione della Chiesa inferiore (Magister
 Conxolus e aiuti)
- XIV secolo: affreschi dei piani inferiori della Scala Santa; affreschi della 
  Cappella della Madonna; affreschi della prima campata della Chiesa superiore
- prima metà del XV secolo: secondo ambiente della Chiesa superiore; Cappella
  alla sinistra dell'altare maggiore; corridoio che conduce al cortile "dei corvi"
- seconda metà del XV secolo: affresco dei Quattro Evangelisti e Vergine con
  Santi affacciati ad un balcone (Sala del Capitolo Vecchio).

Ma procediamo come vuole la visita.
Varcata una torretta quadrangolare con ponte levatoio, accesso del lato occidentale del versante della montagna, si passa in un corridoio aperto e si entra quindi nel Capitolo Vecchio.


La porta della Torretta è sormontata da una croce a mosaico (XII secolo) e dall'affresco di S.Benedetto a colloquio con un Angelo di Manetti (XVII secolo).

torretta d'ingresso con croce a mosaico e S.Benedetto a colloquio con un angelo
Il corridoio coperto ha quattro archi sulla vallata.

panorama sulla vallata dell'Aniene dal corridoio coperto
Ha volte a crociera e l'ultima volta è decorata con affreschi del XV secolo raffiguranti Santi dell'ordine benedettino: S.Benedetto, S.Gregorio Magno, Papa Agatone e Papa Leone IV.

volta del corridoio coperto con Santi benedettini
Sulla parete di fondo vi è un affresco di Madonna con Bambino, (XV secolo scuola umbra).

Madonna con Bambino (XV sec.)
La Sala del Capitolo Vecchio prende il nome dall'ambiente in cui si riuniva la comunità monastica, ma non è più stata usata per questa funzione.

volta della Sala del Capitolo Vecchio
Su una parete della sala, illuminata da quattro bifore, sono raffigurati in riquadri i Quattro Evangelisti e nel centro il Salvatore (scuola del Perugino).
Nel riquadro di S.Luca s'individua il Sacro Speco.

Evangelisti e il Salvatore
Evangelisti (a destra S.Luca con il Sacro Speco)
In una lunetta è rapresentata la Vergine col Bambino, Santa Caterina e S.Mauro, affacciati da un balcone coperto da un tappeto. (XVI secolo).

Vergine col Bambino, Santa Caterina e S.Mauro (XVI sec.)
Prima dell'ingresso alla Chiesa superiore si trova il cosiddetto Corridoio del Diavolo, per la figura demoniaca dipinta sulla roccia occidentale.

corridoio del Diavolo
corridoio del Diavolo


corridoio del Diavolo
Questo corridoio, che corre sulla sinistra della Chiesa Superiore, porta al transetto della chiesa e poi al cortile dei "corvi".

Si accede quindi alla Chiesa superiore, che originariamente aveva un orientamento Est-Ovest, e probabilmente occupava solo la prima campata.
L'orientamento fu cambiato nel 1200 in Nord-Sud.

pianta della Chiesa Superiore
sezione della Chiesa Superiore
Chiesa superiore
La navata è divisa in due campate irregolari e di differente altezza.

prima e seconda campata della navata della Chiesa Superiore
Con dei gradini si scende poi ad un livello più basso che taglia la navata perpendicolarmente, dove si trova l'altare maggiore, preceduto da tre archetti neogotici ottocenteschi (1880).
Seguono la sacrestia e poi il cortile "dei corvi".

seconda campata e archi neogotici che dividono la navata dal transetto
Il pavimento in opus alexandrinum è stato rimaneggiato nel '700.

pavimento in opus alexandrinum
La prima campata, la più alta delle due, ha una volta a crociera a costoloni poggianti su colonne d'angolo a peducci.
E' interrotta da un arco traverso su mensole decorato con motivi vegetali.

pianta della prima campata della Chiesa Superiore
sezione della prima campata della Chiesa Superiore
Sulla sinistra si trova un pulpito semicilindrico in marmo bianco, con cornici ad ovoli che racchiudono una decorazione a lacunari e rosette (XIII secolo).
Il leggio marmoreo è sorretto da un'aquila ad ali spiegate.
La posizione del pulpito è anomala: si trova dietro ai fedeli.

pulpito e leggio in marmo
La decorazione pittorica risale al XIV secolo ed opera del Maestro Trecentesco del Sacro Speco e aiuti, di cultura senese.

Nelle vele della volta a crociera sono raffigurati i Quattro Dottori della Chiesa (Agostino, Ambrogio, Gregorio e Girolamo), seduti su cattedre gotiche con dorsale sormontato dal busto di un Evangelista.

volta a crociera della prima campata della Chiesa superiore: Quattro Dottori della Chiesa
Nei costoloni sono affrescate grottesche e racemi, alternati a clipei con angeli.
Nel sottarco vi sono dipinti i busti di dodici profeti e S.Giovanni Battista, e al di sotto dodici angeli piangenti.

Sulle pareti, a fasce sovrapposte, sono affrescate scene della vita di Cristo.

Parete sinistra:

parete sinistra della prima campata della Chiesa superiore: scene della vita di Cristo
- fascia inferiore: Bacio di Giuda, Fuga degli Apostoli dopo l'arresto di Gesù,
  Flagellazione di Cristo
- fascia mediana: Giudizio di Pilato, Salita al Calvario
- fascia superiore: Pentecoste

Parete destra:

parete destra della prima campata della Chiesa superiore: scene della vita di Cristo
- fascia inferiore: Marie al Sepolcro, Entrata a Gerusalemme
- fascia mediana: Noli me Tangere e Incredulità di S.Tomaso
- fascia superiore: Ascensione di Cristo

Sulla parete opposta all'ingresso, sopra l'arco gotico, è raffigurata la Crocifissione.
Le figure sono vestite con abiti trecenteschi.

prima campata della Chiesa superiore: Crocifissione
La seconda campata è stata affrescata da artisti di scuola umbro-marchigiana (inizio XV secolo).

pianta della seconda campata della Chiesa Superiore
sezione della seconda campata della Chiesa Superiore
Sulla volta a crociera, più bassa di quella della prima campata e priva di costoloni, sono affrescati S.Onorato, S.Mauro, S.Gregorio Magno e S.Romano.

volta della seconda campata della Chiesa superiore
Sulle pareti sono dipinte scene della vita di S.Benedetto con versi esplicativi.

Parete sinistra: Vittoria del Santo sulle tentazioni del demonio, Paniere calato nella grotta dal monaco Romano a Benedetto, Miracolo dell'acqua fatta sgorgare dalla rupe.

parete sinistra della seconda campata della Chiesa superiore
Parete destra: Attentato dei monaci di Vicovaro, Guarigione del monaco indemoniato.

parete destra della seconda campata della Chiesa superiore
Parete di fondo (sopra gli archetti neogotici ottocenteschi): S.Benedetto in cattedra tra i monaci Placido e Mauro che presentano la madre, il padre e la sorella di S.Benedetto e personaggi della famiglia Anicia.

parete di fondo della seconda campata della Chiesa superiore
Nell'ultimo tratto della parete destra è dipinto un S.Sebastiano opera di Stammatico (1488).

archetti neogotici
Oltrepassata una sorta di iconostasi fatta di archetti neogotici con colonnine recuperate dalla Villa di Nerone, ci si trova nella zona absidale.

pianta della zona absidale e del transetto della Chesa Superiore

Dietro l'altare maggiore è a vista la concavità rocciosa.

zona absidale
L'altare ha un paliotto cosmatesco con le reliquie di S.Anatolia.
Appeso sull'altare un Crocifisso bronzeo di Luigi Venturini.
Il tabernacolo con archetto gotico trilobato poggia su colonnine tortili a mosaico.

paliotto dell'altare maggiore e pavimento cosmateschi
A sinistra dell'altare si trova la cappellina del Crocifisso.
Sull'altare è raffigurata una Crocifissione con Maria, Giovanni e la Maddalena, mentre sulle pareti S.Caterina del Monte Sinai e i Padri del Deserto.

Cappellina del Crocifisso e affreschi: Madonna col Bambino, S.Pietro e S.Paolo e un S.Cristoforo
Il transetto o "piccola galleria" ha pareti e volte affrescate da artisti di scuola umbro-marchigiana (tra i quali Lorenzo Salimbeni e Ottavio Nelli), che illustrano la vita di S.Benedetto e dei suoi discepoli.

transetto: nel sottarco S.Benedetto guarda S.Scolastica trasformarsi in colomba e salire al cielo (a sinistra), Cristo Redentore Benedicente (al centro) e l'Ultimo colloquio tra S.Benedetto e S.Scolastica (a destra)
Nelle vele della prima volta S.Francesco, S.Agostino, S.Domenico e S.Bernardo.


prima volta del transetto con S.Agostino, S.Francesco, S.Bernardo e S.Domenico
sottarco del transetto e seconda volta del transetto con S.Andrea, S.Giacomo Maggiore, S.Bartolomeo e S.Paolo
S.Onofrio
Ultimo colloquio tra S.Benedetto e S.Scolastica (parete del transetto)
Le due cappelle laterali sono dedicate a S.Scolastica e S.Mauro e a S.Paolo Apostolo, con scene della loro morte.

cappella di S.Paolo Apostolo: Decapitazione di S.Paolo
piccola nicchia affrescata nella cappella di S.Scolastica e S.Mauro
Morte di S.Scolastica (cappella del transetto)
Morte di S. Mauro (cappella del transetto)
Sulla parete di fronte alle cappelle vi sono due lunette nelle quali sono  raffigurati il Martirio di S.Placido a Messina e S.Pietro e S.Giovanni che risanano lo storpio.

Martirio di S.Placido a Messina
S.Pietro e S.Giovanni che risanano lo storpio
Nel sott'arco tra le due cappelline sono raffigurati Santi tra i quali S.Agnese con velo.

sottarco con Mano benedicente, S.Michele Arcangelo e S.Agnese
sottarco con S.Caterina d'Alessandria
Dal transetto si può accedere alla sacrestia e al cortile "dei corvi" detto così perché fino a poco tempo fa si allevavano dei corvi in ricordo di quel corvo che portò via il pane avvelenato che il prete Fiorenzo aveva offerto a S.Benedetto per ucciderlo.

transetto e accesso alla sacrestia e al cortile "dei corvi"
Ritornando davanti all'altare maggiore si può, tramite una scala, scendere alla Chiesa inferiore.

pianta della Chiesa Inferiore
La chiesa inferiore venne costruita tra il 1244 e il 1276.
La chiesa, della stessa superficie di quella superiore, è divisa in due settori con grande dislivello tra loro, e in tre vani, uno rettangolare e due quadrati.

sezione della Chiesa Inferiore
Tutte le pareti e le volte sono state affrescate nel XIII secolo.

Sulle pareti sono illustrate le scene della vita di S.Benedetto: Miracolo del vaglio, Viaggio di S.Benedetto verso la Chiesa di Affile, Vestizione di S.Benedetto ad opera di S.Romano, Ritiro in adorazione entro la grotta (del Magister Conxolus), La Persecuzione del diavolo contro S.Benedetto, Miracolo del salvataggio di S.Placido, Morte di S.Benedetto, Miracolo del falcetto e Tentativo di avvelenamento (della bottega e degli aiuti del Magister Conxolus).

Il Magister Conxolus ha lasciato la sua firma nell'affresco raffigurante la Madonna con Bambino e Angeli dell'absidiola vicino alla scala di collegamento tra le due chiese.

Cappellina con Madonna col Bambino e Angeli
firma del Magister Conxolus: “Magister Conxolus pinxit hoc opus
La chiesa è coperta da un  soffitto a crociere a tutto sesto:

le tre volte della Chiesa inferiore
- prima volta: Cristo e i Quattro Arcangeli alternati ai Santi Pietro, Giovanni
  Evangelista, Paolo e Andrea
 
prima volta della Chiesa inferiore: Cristo, i quattro arcangeli, S.Pietro, S.Paolo, S.Andrea e S.Giovanni Evangelista

- seconda volta: Santi, Papi, vescovi e monaci

seconda volta della chiesa inferiore: Santi, Papi, vescovi e monaci
 - terza volta: Agnus Dei ed Evangelisti

La descrizione della Chiesa inferiore incomincia dalla prima campata della Chiesa inferiore, quella che nel settore più basso è vicina alla Scala Santa, che prende luce da una monofora.

Sul lato sinistro della prima campata si trova la Porta del Coro, sormontata da una lunetta nella quale è affrescato il Miracolo del salvataggio di S.Placido, e sulla sinistra il Miracolo del falcetto.

Porta del Coro e affreschi: Miracolo del salvataggio di S.Placido e Miracolo del falcetto.
Sul lato di fondo, che incornicia la monofora, sono raffigurati L'offerta del Pane, Il pane avvelenato sottratto dal corvo e Cristo Benedicente tra gli angeli con S.Benedetto e S.Scolastica.
 
parete di fondo della prima campata della Chiesa inferiore (purtroppo la foto è un po' scura!)

Nella seconda campata della chiesa, nella lunetta della parete sinistra sono raffigurati S.Stefano, Tommaso di Canterbury e Nicola di Bari.
Sotto è affrescato il Funerale di S.Benedetto.

affreschi della parete sinistra della seconda campata della Chiesa inferiore: S.Stefano, Tommaso di Canterbury e Nicola di Bari (in alto) e Funerale di S.Benedetto (in basso)
Sul lato destro si trovano la Cappella di S.Romano e il Sacro Speco con aperture
ad arco a tutto sesto, la Scala Santa e la Cappella di S.Gregorio.

ingresso al Sacro Speco
Ecco il luogo più sacro del sito.
Nel Sacro Speco (racchiuso quindi nella Chiesa Inferiore), alla luce di dodici lampade ad olio si trova una statua marmorea di Antonio Raggi (1657), allievo del Bernini, che ritrae un giovane S.Benedetto appoggiato alla roccia, e vicino il cestino del monaco Romano.

Sacro Speco (visto dall'alto, dalla terza campata)
S.Benedetto (Antonio Raggi 1657)
particolare della statua di S.Benedetto e dal cestino usato al monaco Romano per sostentarlo
Le pareti del sacro luogo mostrano la roccia viva in parte, mentre un muro è stato ricoperto dal marmo ricavato dalle colonne della vicina Villa di Nerone.

roccia viva come parete del Sacro Speco
parete affrescata del Sacro Speco
Originariamente la grotta era formata da due ambienti posti su due livelli.
Le decorazioni sono state aggiunte nei secoli.
Il pavimento e il paliotto d'altare sono cosmateschi.

altare del Sacro Speco con paliotto cosmatesco
pavimento cosmatesco
Sulla parete esterna al Sacro Speco è raffigurato S.Gregorio Magno e sua madre S.Silvia nell'atto di concedere una donazione ai monaci (Vincenzo Manenti).

La parete sinistra della terza campata, quella con accesso alla Chiesa superiore, è affrescata con il Miracolo del vaglio, il Viaggio di S.Benedetto verso la Chiesa di Affile, la Vestizione di S.Benedetto ad opera di S.Romano e il Ritiro in orazione dentro la grotta.

affreschi della terza campata della Chiesa inferiore: Miracolo del vaglio, Viaggio di S.Benedetto verso la Chiesa di Affile, Vestizione di S.Benedetto ad opera di S.Romano e Ritiro in orazione dentro la grotta
Sulla parete destra si apre una cappella con affaccio sul Sacro Speco.

cappella sopra il Sacro Speco della terza campata della Chiesa superiore
Sulla parete di fondo, alla sinistra della scala che sale alla Chiesa superiore, è raffigurato Papa Innocenzo III con il testo della Bolla con la quale nel 1202 concedeva speciali concessioni ai monaci presenti nel Sacro Speco.
Ai lati della Bolla S.Benedetto e Innocenzo III con l'abate Romano inginocchiato.

Innocenzo III, S.Benedetto e l'abate Romano con la Bolla del 1202
In un secondo tempo il Magister Conxolus affrescò sopra la Bolla un altro Innocenzo III e ricoprì il precedente affresco con la figura di S.Benedetto.

Sull'altro fianco della scala, sulla stessa parete, si trova l'absidiola con la Madonna col Bambino e due Angeli con la firma del Magister Conxolus, di cui ho già parlato.

Ritornando nella prima campata della Chiesa inferiore, si può salire con una scala a chiocciola alla Cappella di S.Gregorio.

Questa cappella fa parte della fase rupestre del sito, con alcune pareti di roccia viva.

ambienti della Cappella di S.Gregorio
I tre ambienti che la compongono sono stati affrescati da più artisti nel XIII secolo.
Il corridoio di S.Chelidonia e l'atrio sono comunicanti.

L'affresco del Magister Conxolus del corridoio di S.Chelidonia raffigura la Santa entro un masso roccioso con i corvi che le portano il vitto e due monache benedettine.

S.Chelidonia
Corridoio di S.Chelidonia


Corridoio di S.Chelidonia con affaccio sulla navata della Chiesa inferiore
Sono anche raffigurati S.Lucia (XIV secolo), un Giudizio Universale e una Resurrezione dai morti (quattrocenteschi).

Corridoio di S.Chelidonia: S.Lucia, Giudizio Universale e Resurrezione dai morti
L'atrio presenta volte a crociera irregolari impostate su un pilastro centrale.

pilastro dell'atrio
Gli affreschi delle vele sono opera del Maestro della Bolla di Innocenzo III: racemi e animali (pavoni, anfore pompeiane, cigni e anatre, ventagli perlati e calici).

decorazioni delle volte dell'atrio
decorazioni delle volte dell'atrio






















Un S.Gregorio in abiti papali e colomba in volo che regge un cartiglio è dipinto sula parete esterna della cappella; ai suoi piedi Giobbe coperto di piaghe con cartiglio.

La cappella vera e propria è un vano con crociera non costolonata, affrescata con Quattro Serafini e simboli degli Evangelisti.  

volta della Cappella di S.Gregorio: Serafini e simboli degli Evangelisti
Nella parte alta della parete absidata si trova una Crocifissione con la Madonna, S.Giovanni, Longino e un portatore di spugna (steaton).

parete absidata della Cappella di S.Gregorio
Nella parte bassa della stessa parete vi è un Cristo Pantocratore (nel catino) e gli Apostoli Pietro e Paolo (ai lati della finestrella).

Alla destra dell'altare è rappresentato S.Onofrio.

altare della cappella e a destra S.Onofrio
Sul lato verso la porta è affrescato il Cardinal Ugolino da Anagni (vescovo di Ostia e futuro Papa Gregorio IX), nell'atto di consacrare questa cappella, mentre sul lato della finestra l'Arcangelo Michele incensa la cerimonia.
Si è voluto riconoscere nella figura incapucciata S.Francesco, che avrebbe quindi assistito alla consacrazione della cappella.

Cardinal Ugolino da Anagni nell'atto di consacrare questa cappella (e forse S.Francesco)
Arcangelo Michele incensa la cerimonia e (sotto) una Pietà
Dell'ambito di Antoniozzo Romno è l'ex voto rappresentato da una Pietà.

Nella lunetta sopra la finestra un Angelo benedice il frate Oddone.

Angelo benedice il frate Oddone
Sul lato occidentale della parete d'ingresso si trova il ritratto di S.Francesco d'Assisi, senza aureola né stimmate (quindi é un ritratto è di prima del 1224, anno in cui gli comparvero le stimmate, e sicuramente il Santo era ancora in vita), con un cartiglio con sopra scritto PAX HUIC DOMUI e con l'iscrizione FR.FRANCISCUS.

ritratto di S.Francesco
ritratto di S.Francesco



FR.FRANCISCUS

Nella prima campata della Chiesa inferiore, accanto alla scala che conduce alla Cappella di S.Gregorio, terminava la Scala Santa, il collegamento tra la Grotta dei Pastori e il Sacro Speco.

pianta della Scala Santa

Questa scala dall'architettura asimmetrica, è stata affrescata dai pittori della scuola senese in epoca tardo trecentesca, gli stessi che hanno decorato la prima campata della Chiesa superiore.

ingresso dall'alto della Scala Santa
Scala Santa e Cappella della Madonna
Scala Santa vista dal basso
Scendendo, sulla destra vi è l'affresco del Trionfo della morte, impersonificato da un cavaliere scheletrico e con scritte esplicative.

Trionfo della morte
Sulla parete sinistra invece vi è l'Eremita Macario mostra a tre giovani cavalieri le diverse fasi di decomposizione del corpo umano.

Eremita Macario mostra a tre giovani cavalieri le diverse fasi di decomposizione del corpo umano
Sull'arco il Battesimo di Cristo e dietro la Fuga in Egitto.

Battesimo di Cristo
sopra l'arco la Fuga in Egitto
Scendendo ancora, sulla destra si trova la Strage degli Innocenti.

Strage degli Innocenti
Sopra ai sottarchi e sui pilastri: S.Giovanni Battista, S.Onofrio, S.Scolastica S. Anatolia, S.Lorenzo e S.Stefano.

sottarchi con Santi

sottarco con Santi
Sulla sinistra, al termine della Scala Santa, si apre la Cappella della Madonna realizzata nel XIV secolo.

Cappella della Madonna (vista dalla Cappella dei Pastori)
Cappella della Madonna
Fu affrescata dal Maestro del Sacro Speco e dai sui aiuti.

Nella volta sono affrescati: l'Annunciazione, la Presentazione di Gesù al Tempio, l'Incoronazione, e Maria Mater Ecclesiae.

vele della volta della Cappella della Madonna
vele della volta della Cappella della Madonna
Sotto la finestra rotonda sono rappresentati la Natività e l'Adorazione dei Magi.

Natività e Adorazione dei Magi
Nella Cappella della Madonna, sotto l'affressco della Natività, riposa il Beato Lorenzo Loricato, morto nel 1243.

Nella parete di fronte l'altare è illustrata la Morte della Vergine e più in alto l'Assunzione di Maria.

Assunzione di Maria e Morte della Vergine
Assunzione di Maria
Nell'abside, dietro l'altare, una Madonna con Bambino, angeli e pontefici .

altare della Cappella della Madonna
Madonna col Bambino, angeli e pontefici
particolare della Madonna col Bambino, angeli e pontefici
Più sotto si trovano una Crocifissione, la Madonna e S.Giovanni, S.Benedettto, S.Placido e S.Mauro.

Crocifissione con Madonna e S.Giovanni, S.Placido e S.Mauro e S.Benedetto

All'altezza della Cappella della Madonna iniziava la Scala Santa.



Alcuni pastori del luogo venivano ad ascoltare le prediche di S.Benedetto, in quella che viene chiamata la "Grotta dei Pastori" o Grotta di S.Silvestro, che costituirà l'ingresso a fondovalle del complesso rupestre.


Grotta dei Pastori vista dalla Cappella della Madonna
Grotta dei Pastori
In questa grotta, oltre a frammenti di figure del ciclo di affreschi più antico (IX secolo), è presente un affresco che rappresenta la Madonna con Bambino e due Santi.

Madonna con Bambino e due Santi
Si può quindi uscire all'aperto e trovarsi davanti al panorama che circonda questo sacro luogo e vedere l'intero complesso dal basso nella sua imponenza.

monastero visto dal basso
Una lastra sul pavimento indica quello che è stato fino al 1870 il cimitero dei monaci.

cimitero dei monaci
Il roseto, il sito posto al livello minore del complesso religioso, è il luogo in cui si narra che S.Benedetto si buttò tra i rovi per fuggire le tentazioni del demonio rimanendo illeso.

roseto visto dall'alto
roseto
L'affresco di Vincenzo Manenti, sulla parete esterna del monastero, raffigura S.Francesco che innesta le rose nella zona di rovi in cui si gettò S.Benedetto.

S.Francesco che innesta le rose nella zona di rovi in cui si gettò S.Benedetto

S.Francesco che innesta le rose nella zona di rovi in cui si gettò S.Benedetto
All'altezza della Cappella della Madonna invece è affrescato il Salvatore tra due angeli e S.Benedetto.

Salvatore tra due angeli e S.Benedetto (o meglio, quel che resta!)
La visita è giunta al termine e non ci resta che rifare il percorso a ritroso per guadagnare l'uscita, continuando a gettare un occhio su particolari degli affreschi che ci erano sfuggiti al nostro primo passaggio.

www.benedettini-subiaco.org
Orario: 9.30/12.15   15.30/18.15

CONCLUSIONI
La visita a questo luogo di grande misticismo, è anche un'apoteosi di bellezza pittorica che lascia un po' storditi.
Immagini e rappresentazioni allegoriche, colori accesi, mancanza di spazi vuoti, irregolarità architettonica e fantastico adattamento al sito naturale, fanno di questo luogo un luogo spettacolare.
Purtroppo però, tra pellegrini, devoti, turisti e amanti dell'arte, non sempre la spiritualità regna indisturbata, come invece dovrebbe essere in un luogo così sacro, al di là della propria fede. 

1 commento:

Unknown ha detto...

Meraviglioso! Da tornare e dedicarvi più tempo.

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