A Subiaco, in provincia di Roma, si trova il
Sacro Speco, conosciuto anche come
Monastero di S.Benedetto, la "
Porta del Paradiso", come l'aveva definito Petrarca.
Il
Sacro Speco è stata la grotta in cui S.Benedetto rimase tre anni in eremitaggio, ed è il luogo intorno al quale, per venerarne la sacralità, sorsero grotte, cappelle e due chiese sovrapposte, tutte collegate da scalinate.
E' un luogo mistico e spirituale per i credenti, ricco d'arte e leggendario.
Aggrappato alla roccia come
"un nido di rondini" (così Pio II lo aveva descritto nel 1461 visitandolo), questo luogo religioso è un sito completamente affrescato con pitture di grande intensità evocativa, che uniscono pareti rocciose a muri lisci.
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roccia su cui è stato costruito il sito religioso |
Questo luogo è legato intensamente alla figura di S.Benedetto e anche a quella di S.Francesco.
S.Benedetto nacque a Norcia nel 480 d.C. da una famiglia benestante, della stessa gens Anicia di S.Gregorio Magno, che ne racconterà la vita e le opere.
Mandato a Roma per studiare, ben presto se ne allontanò per sfuggire alla dissolutezza che vi regnava, e trovò rifugio a Subiaco, in una grotta sul Monte Taleo, dove visse isolato dal mondo per tre anni.
Un monaco di nome Romano calava nella grotta con un cestino quel poco che gli serviva per sostentarlo.
Gli chiesero di divenire il superiore di un monastero a Vicovaro, ma dopo un tentativo dei monaci di avvelenarlo col vino per la sua intransigenza nelle regole della vita monastica, tornò a Subiaco dove fondò dodici cenobi, ognuno con dodici monaci e un abate a capo.
Di questi monasteri a Subiaco è rimasto solo quello che S.Benedetto dedicò a Papa Silvestro, e che oggi prende il nome di Monastero di S.Scolastica.
Il Santuario rupestre dedicato a S.Benedetto che racchiude il Sacro Speco risale al IX secolo.
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portale d'ingresso al Monastero di S.Benedetto |
Varcato il portale d'ingresso ci si inoltra nel
Bosco Sacro per giungere al piazzale antistante il sito da visitare, tramite una scala coperta.
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viale del monastero |
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scala d'accesso al monastero |
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scala d'accesso al monastero |
Ed ecco che appare, in tutta la sua spettacolarità, sotto una parete a strapiombo e sostenuto da nove alti archi, il cosiddetto "
Monastero di S.Benedetto".
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arconi di sostegno |
La visita parte dall'alto della particolare struttura architettonica, mentre l'ordine cronologico del sito e delle sue decorazioni avrebbe inizio nelle sue parti più basse:
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IX secolo: frammenti del ciclo pittorico della
Grotta dei Pastori (o
Grotta di
S.Silvestro)
-
XIII secolo: figura dipinta di
S.Benedetto sulla parte esterna del roseto; abside
della
Cappella di S.Gregorio (con
ritratto di S.Francesco); affresco con la
Bolla
di Papa Innocenzo III (
Chiesa inferiore)
-
seconda metà XIII secolo: decorazione della
Chiesa inferiore (Magister
Conxolus e aiuti)
-
XIV secolo: affreschi dei piani inferiori della
Scala Santa; affreschi della
Cappella della Madonna; affreschi della prima campata della
Chiesa superiore
-
prima metà del XV secolo:
secondo ambiente della Chiesa superiore;
Cappella
alla sinistra dell'altare maggiore;
corridoio che conduce al
cortile "dei corvi"
-
seconda metà del XV secolo: affresco dei
Quattro Evangelisti e Vergine con
Santi affacciati ad un balcone (
Sala del Capitolo Vecchio).
Ma procediamo come vuole la visita.
Varcata una torretta quadrangolare con ponte levatoio, accesso del lato occidentale del versante della montagna, si passa in un corridoio aperto e si entra quindi nel
Capitolo Vecchio.
La porta della
Torretta è sormontata da una
croce a mosaico (XII secolo) e dall'affresco di
S.Benedetto a colloquio con un Angelo di Manetti (XVII secolo).
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torretta d'ingresso con croce a mosaico e S.Benedetto a colloquio con un angelo |
Il
corridoio coperto ha quattro archi sulla vallata.
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panorama sulla vallata dell'Aniene dal corridoio coperto |
Ha volte a crociera e l'ultima volta è decorata con affreschi del XV secolo raffiguranti Santi dell'ordine benedettino: S.Benedetto, S.Gregorio Magno, Papa Agatone e Papa Leone IV.
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volta del corridoio coperto con Santi benedettini |
Sulla parete di fondo vi è un affresco di
Madonna con Bambino, (XV secolo scuola umbra).
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Madonna con Bambino (XV sec.) |
La
Sala del Capitolo Vecchio prende il nome dall'ambiente in cui si riuniva la comunità monastica, ma non è più stata usata per questa funzione.
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volta della Sala del Capitolo Vecchio |
Su una parete della sala, illuminata da quattro bifore, sono raffigurati in riquadri i
Quattro Evangelisti e nel centro il
Salvatore (scuola del Perugino).
Nel riquadro di S.Luca s'individua il
Sacro Speco.
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Evangelisti e il Salvatore |
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Evangelisti (a destra S.Luca con il Sacro Speco) |
In una lunetta è rapresentata la
Vergine col Bambino, Santa Caterina e S.Mauro, affacciati da un balcone coperto da un tappeto. (XVI secolo).
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Vergine col Bambino, Santa Caterina e S.Mauro (XVI sec.)
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Prima dell'ingresso alla
Chiesa superiore si trova il cosiddetto
Corridoio del Diavolo, per la figura demoniaca dipinta sulla roccia occidentale.
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corridoio del Diavolo |
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corridoio del Diavolo |
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corridoio del Diavolo |
Questo corridoio, che corre sulla sinistra della
Chiesa Superiore, porta al transetto della chiesa e poi al
cortile dei "corvi".
Si accede quindi alla
Chiesa superiore, che originariamente aveva un orientamento Est-Ovest, e probabilmente occupava solo la prima campata.
L'orientamento fu cambiato nel 1200 in Nord-Sud.
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pianta della Chiesa Superiore |
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sezione della Chiesa Superiore |
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Chiesa superiore |
La navata è divisa in
due campate irregolari e di differente altezza.
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prima e seconda campata della navata della Chiesa Superiore |
Con dei gradini si scende poi ad un livello più basso che taglia la navata perpendicolarmente, dove si trova l'altare maggiore, preceduto da tre archetti neogotici ottocenteschi (1880).
Seguono la
sacrestia e poi il
cortile "dei corvi".
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seconda campata e archi neogotici che dividono la navata dal transetto |
Il pavimento in
opus alexandrinum è stato rimaneggiato nel '700.
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pavimento in opus alexandrinum |
La
prima campata, la più alta delle due, ha una volta a crociera a costoloni poggianti su colonne d'angolo a peducci.
E' interrotta da un arco traverso su mensole decorato con motivi vegetali.
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pianta della prima campata della Chiesa Superiore |
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sezione della prima campata della Chiesa Superiore |
Sulla sinistra si trova un
pulpito semicilindrico in marmo bianco, con cornici ad ovoli che racchiudono una decorazione a lacunari e rosette (XIII secolo).
Il leggio marmoreo è sorretto da un'aquila ad ali spiegate.
La posizione del pulpito è anomala: si trova dietro ai fedeli.
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pulpito e leggio in marmo |
La decorazione pittorica risale al XIV secolo ed opera del Maestro Trecentesco del
Sacro Speco e aiuti, di cultura senese.
Nelle vele della volta a crociera sono raffigurati i
Quattro Dottori della Chiesa (Agostino, Ambrogio, Gregorio e Girolamo), seduti su cattedre gotiche con dorsale sormontato dal busto di un Evangelista.
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volta a crociera della prima campata della Chiesa superiore: Quattro Dottori della Chiesa |
Nei costoloni sono affrescate grottesche e racemi, alternati a clipei con angeli.
Nel sottarco vi sono dipinti i busti di
dodici profeti e
S.Giovanni Battista, e al di sotto
dodici angeli piangenti.
Sulle pareti, a fasce sovrapposte, sono affrescate
scene della vita di Cristo.
Parete sinistra:
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parete sinistra della prima campata della Chiesa superiore: scene della vita di Cristo |
- fascia inferiore:
Bacio di Giuda,
Fuga degli Apostoli dopo l'arresto di Gesù,
Flagellazione di Cristo
- fascia mediana:
Giudizio di Pilato,
Salita al Calvario
- fascia superiore:
Pentecoste
Parete destra:
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parete destra della prima campata della Chiesa superiore: scene della vita di Cristo |
- fascia inferiore:
Marie al Sepolcro,
Entrata a Gerusalemme
- fascia mediana:
Noli me Tangere e
Incredulità di S.Tomaso
- fascia superiore:
Ascensione di Cristo
Sulla parete opposta all'ingresso, sopra l'arco gotico, è raffigurata la
Crocifissione.
Le figure sono vestite con abiti trecenteschi.
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prima campata della Chiesa superiore: Crocifissione |
La
seconda campata è stata affrescata da artisti di scuola umbro-marchigiana (inizio XV secolo).
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pianta della seconda campata della Chiesa Superiore |
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sezione della seconda campata della Chiesa Superiore |
Sulla volta a crociera, più bassa di quella della prima campata e priva di costoloni, sono affrescati
S.Onorato,
S.Mauro,
S.Gregorio Magno e
S.Romano.
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volta della seconda campata della Chiesa superiore |
Sulle pareti sono dipinte scene della vita di S.Benedetto con versi esplicativi.
Parete sinistra:
Vittoria del Santo sulle tentazioni del demonio,
Paniere calato nella grotta dal monaco Romano a Benedetto,
Miracolo dell'acqua fatta sgorgare dalla rupe.
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parete sinistra della seconda campata della Chiesa superiore |
Parete destra:
Attentato dei monaci di Vicovaro,
Guarigione del monaco indemoniato.
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parete destra della seconda campata della Chiesa superiore |
Parete di fondo (sopra gli archetti neogotici ottocenteschi):
S.Benedetto in cattedra tra i monaci Placido e Mauro che presentano la madre, il padre e la sorella di S.Benedetto e personaggi della famiglia Anicia.
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parete di fondo della seconda campata della Chiesa superiore |
Nell'ultimo tratto della parete destra è dipinto un
S.Sebastiano opera di Stammatico (1488).
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archetti neogotici |
Oltrepassata una sorta di iconostasi fatta di archetti neogotici con colonnine recuperate dalla
Villa di Nerone, ci si trova nella
zona absidale.
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pianta della zona absidale e del transetto della Chesa Superiore |
Dietro l'altare maggiore è a vista la concavità rocciosa.
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zona absidale |
L'altare ha un paliotto cosmatesco con le reliquie di S.Anatolia.
Appeso sull'altare un Crocifisso bronzeo di Luigi Venturini.
Il tabernacolo con archetto gotico trilobato poggia su colonnine tortili a mosaico.
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paliotto dell'altare maggiore e pavimento cosmateschi |
A sinistra dell'altare si trova la
cappellina del Crocifisso.
Sull'altare è raffigurata una
Crocifissione con Maria, Giovanni e la Maddalena, mentre sulle pareti
S.Caterina del Monte Sinai e i
Padri del Deserto.
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Cappellina del Crocifisso e affreschi: Madonna col Bambino, S.Pietro e S.Paolo e un S.Cristoforo |
Il
transetto o "
piccola galleria" ha pareti e volte affrescate da artisti di scuola umbro-marchigiana (tra i quali Lorenzo Salimbeni e Ottavio Nelli), che illustrano la vita di S.Benedetto e dei suoi discepoli.
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transetto: nel sottarco S.Benedetto guarda S.Scolastica trasformarsi in colomba e salire al cielo (a sinistra), Cristo Redentore Benedicente (al centro) e l'Ultimo colloquio tra S.Benedetto e S.Scolastica (a destra) |
Nelle vele della prima volta S.Francesco, S.Agostino, S.Domenico e S.Bernardo. |
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prima volta del transetto con S.Agostino, S.Francesco, S.Bernardo e S.Domenico |
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sottarco del transetto e seconda volta del transetto con S.Andrea, S.Giacomo Maggiore, S.Bartolomeo e S.Paolo |
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S.Onofrio |
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Ultimo colloquio tra S.Benedetto e S.Scolastica (parete del transetto)
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Le due
cappelle laterali sono dedicate a
S.Scolastica e S.Mauro e a
S.Paolo Apostolo, con scene della loro morte.
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cappella di S.Paolo Apostolo: Decapitazione di S.Paolo |
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piccola nicchia affrescata nella cappella di S.Scolastica e S.Mauro |
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Morte di S.Scolastica (cappella del transetto) |
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Morte di S. Mauro (cappella del transetto) |
Sulla parete di fronte alle cappelle vi sono due lunette nelle quali sono raffigurati il
Martirio di S.Placido a Messina e
S.Pietro e S.Giovanni che risanano lo storpio.
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Martirio di S.Placido a Messina |
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S.Pietro e S.Giovanni che risanano lo storpio |
Nel sott'arco tra le due cappelline sono raffigurati Santi tra i quali
S.Agnese con velo.
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sottarco con Mano benedicente, S.Michele Arcangelo e S.Agnese |
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sottarco con S.Caterina d'Alessandria |
Dal transetto si può accedere alla sacrestia e al
cortile "dei corvi" detto così perché fino a poco tempo fa si allevavano dei corvi in ricordo di quel corvo che portò via il pane avvelenato che il prete Fiorenzo aveva offerto a S.Benedetto per ucciderlo.
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transetto e accesso alla sacrestia e al cortile "dei corvi" |
Ritornando davanti all'altare maggiore si può, tramite una scala, scendere alla
Chiesa inferiore.
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pianta della Chiesa Inferiore |
La chiesa inferiore venne costruita tra il 1244 e il 1276.
La chiesa, della stessa superficie di quella superiore, è divisa in due settori con grande dislivello tra loro, e in tre vani, uno rettangolare e due quadrati.
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sezione della Chiesa Inferiore |
Tutte le pareti e le volte sono state affrescate nel XIII secolo.
Sulle pareti sono illustrate le scene della vita di S.Benedetto:
Miracolo del vaglio,
Viaggio di S.Benedetto verso la Chiesa di Affile,
Vestizione di S.Benedetto ad opera di S.Romano,
Ritiro in adorazione entro la grotta (del Magister Conxolus), La
Persecuzione del diavolo contro S.Benedetto,
Miracolo del salvataggio di S.Placido,
Morte di S.Benedetto,
Miracolo del falcetto e
Tentativo di avvelenamento (della bottega e degli aiuti del Magister Conxolus).
Il Magister Conxolus ha lasciato la sua firma nell'affresco raffigurante la
Madonna con Bambino e Angeli dell'absidiola vicino alla scala di collegamento tra le due chiese.
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Cappellina con Madonna col Bambino e Angeli |
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firma del Magister Conxolus: “Magister Conxolus pinxit hoc opus” |
La chiesa è coperta da un soffitto a crociere a tutto sesto:
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le tre volte della Chiesa inferiore |
- prima volta:
Cristo e i
Quattro Arcangeli alternati ai
Santi Pietro, Giovanni
Evangelista, Paolo e Andrea
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prima volta della Chiesa inferiore: Cristo, i quattro arcangeli, S.Pietro, S.Paolo, S.Andrea e S.Giovanni Evangelista |
- seconda volta:
Santi, Papi, vescovi e monaci
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seconda volta della chiesa inferiore: Santi, Papi, vescovi e monaci |
- terza volta:
Agnus Dei ed
Evangelisti
La descrizione della
Chiesa inferiore incomincia dalla
prima campata della
Chiesa inferiore, quella che nel settore più basso è vicina alla
Scala Santa, che prende luce da una monofora.
Sul lato sinistro della prima campata si trova la
Porta del Coro, sormontata da una lunetta nella quale è affrescato il
Miracolo del salvataggio di S.Placido, e sulla sinistra il
Miracolo del falcetto.
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Porta del Coro e affreschi: Miracolo del salvataggio di S.Placido e Miracolo del falcetto. |
Sul lato di fondo, che incornicia la monofora, sono raffigurati
L'offerta del Pane, Il pane avvelenato sottratto dal corvo e
Cristo Benedicente tra gli angeli con S.Benedetto e S.Scolastica.
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parete di fondo della prima campata della Chiesa inferiore (purtroppo la foto è un po' scura!) |
Nella
seconda campata della chiesa, nella lunetta della parete sinistra sono raffigurati
S.Stefano, Tommaso di Canterbury e Nicola di Bari.
Sotto è affrescato il
Funerale di S.Benedetto.
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affreschi della parete sinistra della seconda campata della Chiesa inferiore: S.Stefano, Tommaso di Canterbury e Nicola di Bari (in alto) e Funerale di S.Benedetto (in basso)
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Sul lato destro si trovano la
Cappella di S.Romano e il
Sacro Speco con aperture
ad arco a tutto sesto, la
Scala Santa e la
Cappella di S.Gregorio.
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ingresso al Sacro Speco |
Ecco il luogo più sacro del sito.
Nel
Sacro Speco (racchiuso quindi nella
Chiesa Inferiore),
alla luce di dodici lampade ad olio si trova una statua marmorea di Antonio Raggi (1657), allievo del
Bernini, che ritrae un giovane S.Benedetto appoggiato alla roccia, e
vicino il cestino del monaco Romano.
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Sacro Speco (visto dall'alto, dalla terza campata) |
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S.Benedetto (Antonio Raggi 1657) |
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particolare della statua di S.Benedetto e dal cestino usato al monaco Romano per sostentarlo |
Le pareti del
sacro luogo mostrano la roccia viva in parte, mentre un muro è stato
ricoperto dal marmo ricavato dalle colonne della vicina
Villa di Nerone.
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roccia viva come parete del Sacro Speco |
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parete affrescata del Sacro Speco |
Originariamente la grotta era formata da due ambienti posti su due livelli.
Le decorazioni sono state aggiunte nei secoli.
Il pavimento e il paliotto d'altare sono cosmateschi.
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altare del Sacro Speco con paliotto cosmatesco |
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pavimento cosmatesco |
Sulla parete esterna al
Sacro Speco è raffigurato
S.Gregorio Magno e sua madre S.Silvia nell'atto di concedere una donazione ai monaci (Vincenzo Manenti).
La parete sinistra della
terza campata, quella con accesso alla Chiesa superiore, è affrescata con il
Miracolo del vaglio, il
Viaggio di S.Benedetto verso la Chiesa di Affile, la
Vestizione di S.Benedetto ad opera di S.Romano e il
Ritiro in orazione dentro la grotta.
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affreschi della terza campata della Chiesa inferiore: Miracolo del vaglio, Viaggio di S.Benedetto verso la Chiesa di Affile, Vestizione di S.Benedetto ad opera di S.Romano e Ritiro in orazione dentro la grotta |
Sulla parete destra si apre una cappella con affaccio sul
Sacro Speco.
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cappella sopra il Sacro Speco della terza campata della Chiesa superiore |
Sulla parete di fondo, alla sinistra della scala che sale alla Chiesa superiore, è raffigurato Papa Innocenzo III con il testo della
Bolla con la quale nel 1202 concedeva speciali concessioni ai monaci presenti nel
Sacro Speco.
Ai lati della
Bolla S.Benedetto e Innocenzo III con l'abate Romano inginocchiato.
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Innocenzo III, S.Benedetto e l'abate Romano con la Bolla del 1202 |
In un secondo tempo il Magister Conxolus affrescò sopra la
Bolla un altro Innocenzo III e ricoprì il precedente affresco con la figura di S.Benedetto.
Sull'altro fianco della scala, sulla stessa parete, si trova l'absidiola con la
Madonna col Bambino e due Angeli con la firma del Magister Conxolus, di cui ho già parlato.
Ritornando nella prima campata della Chiesa inferiore, si può salire con una scala a chiocciola alla
Cappella di S.Gregorio.
Questa cappella fa parte della fase rupestre del sito, con alcune pareti di roccia viva.
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ambienti della Cappella di S.Gregorio |
I tre ambienti che la compongono sono stati affrescati da più artisti nel XIII secolo.
Il
corridoio di S.Chelidonia e l'
atrio sono comunicanti.
L
'affresco del Magister Conxolus del corridoio di S.Chelidonia raffigura la Santa entro un masso roccioso con i corvi che le portano il vitto e due monache benedettine.
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S.Chelidonia |
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Corridoio di S.Chelidonia |
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Corridoio di S.Chelidonia con affaccio sulla navata della Chiesa inferiore |
Sono anche raffigurati
S.Lucia (XIV secolo), un
Giudizio Universale e una
Resurrezione dai morti (quattrocenteschi).
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Corridoio di S.Chelidonia: S.Lucia, Giudizio Universale e Resurrezione dai morti |
L
'atrio presenta volte a crociera irregolari impostate su un pilastro centrale.
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pilastro dell'atrio |
Gli affreschi delle vele sono opera del Maestro della Bolla di Innocenzo III: racemi e animali (pavoni, anfore pompeiane, cigni e anatre, ventagli perlati e calici).
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decorazioni delle volte dell'atrio |
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decorazioni delle volte dell'atrio |
Un
S.Gregorio in abiti papali e colomba in volo che regge un cartiglio è dipinto sula parete esterna della cappella; ai suoi piedi
Giobbe coperto di piaghe con cartiglio.
La
cappella vera e propria è un vano con crociera non costolonata, affrescata con
Quattro Serafini e
simboli degli Evangelisti.
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volta della Cappella di S.Gregorio: Serafini e simboli degli Evangelisti |
Nella parte alta della parete absidata si trova una
Crocifissione con la Madonna, S.Giovanni, Longino e un portatore di spugna (
steaton).
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parete absidata della Cappella di S.Gregorio |
Nella parte bassa della stessa parete vi è un
Cristo Pantocratore (nel catino) e gli
Apostoli Pietro e Paolo (ai lati della finestrella).
Alla destra dell'altare è rappresentato
S.Onofrio.
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altare della cappella e a destra S.Onofrio |
Sul lato verso la porta è affrescato il
Cardinal Ugolino da Anagni (vescovo di Ostia e futuro Papa Gregorio IX),
nell'atto di consacrare questa cappella, mentre sul lato della finestra l'
Arcangelo Michele incensa la cerimonia.
Si è voluto riconoscere nella figura incapucciata S.Francesco, che avrebbe quindi assistito alla consacrazione della cappella.
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Cardinal Ugolino da Anagni nell'atto di consacrare questa cappella (e forse S.Francesco) |
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Arcangelo Michele incensa la cerimonia e (sotto) una Pietà |
Dell'ambito di Antoniozzo Romno è l'ex voto rappresentato da una
Pietà.
Nella lunetta sopra la finestra un
Angelo benedice il frate Oddone.
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Angelo benedice il frate Oddone |
Sul lato occidentale della parete d'ingresso si trova il
ritratto di S.Francesco d'Assisi, senza aureola né stimmate (quindi é un ritratto è di prima del 1224, anno in cui gli comparvero le stimmate, e sicuramente il Santo era ancora in vita), con un cartiglio con sopra scritto PAX HUIC DOMUI e con l'iscrizione FR.FRANCISCUS.
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ritratto di S.Francesco |
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ritratto di S.Francesco |
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FR.FRANCISCUS |
Nella prima campata della Chiesa inferiore, accanto alla scala che conduce alla
Cappella di S.Gregorio, terminava la
Scala Santa, il collegamento tra la
Grotta dei Pastori e il
Sacro Speco.
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pianta della Scala Santa |
Questa scala dall'architettura asimmetrica, è stata affrescata dai pittori della scuola senese in epoca tardo trecentesca, gli stessi che hanno decorato la prima campata della Chiesa superiore.
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ingresso dall'alto della Scala Santa |
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Scala Santa e Cappella della Madonna |
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Scala Santa vista dal basso |
Scendendo, sulla destra vi è l'affresco del
Trionfo della morte, impersonificato da un cavaliere scheletrico e con scritte esplicative.
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Trionfo della morte |
Sulla parete sinistra invece vi è l'
Eremita Macario mostra a tre giovani cavalieri le diverse fasi di decomposizione del corpo umano.
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Eremita Macario mostra a tre giovani cavalieri le diverse fasi di decomposizione del corpo umano |
Sull'arco il
Battesimo di Cristo e dietro la
Fuga in Egitto.
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Battesimo di Cristo |
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sopra l'arco la Fuga in Egitto |
Scendendo ancora, sulla destra si trova la
Strage degli Innocenti.
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Strage degli Innocenti |
Sopra ai sottarchi e sui pilastri:
S.Giovanni Battista, S.Onofrio, S.Scolastica S. Anatolia, S.Lorenzo e S.Stefano.
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sottarchi con Santi |
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sottarco con Santi |
Sulla sinistra, al termine della
Scala Santa, si apre la
Cappella della Madonna realizzata nel XIV secolo.
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Cappella della Madonna (vista dalla Cappella dei Pastori) |
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Cappella della Madonna |
Fu affrescata dal Maestro del Sacro Speco e dai sui aiuti.
Nella volta sono affrescati: l'
Annunciazione, la
Presentazione di Gesù al Tempio, l'
Incoronazione, e
Maria Mater Ecclesiae.
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vele della volta della Cappella della Madonna |
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vele della volta della Cappella della Madonna |
Sotto la finestra rotonda sono rappresentati la
Natività e l'
Adorazione dei Magi.
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Natività e Adorazione dei Magi |
Nella Cappella della Madonna, sotto l'affressco della
Natività, riposa il Beato Lorenzo Loricato, morto nel 1243.
Nella parete di fronte l'altare è illustrata la
Morte della Vergine e più in alto l'
Assunzione di Maria.
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Assunzione di Maria e Morte della Vergine |
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Assunzione di Maria |
Nell'abside, dietro l'altare, una
Madonna con Bambino, angeli e pontefici .
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altare della Cappella della Madonna |
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Madonna col Bambino, angeli e pontefici |
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particolare della Madonna col Bambino, angeli e pontefici |
Più sotto si trovano una
Crocifissione, la Madonna e S.Giovanni, S.Benedettto, S.Placido e S.Mauro.
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Crocifissione con Madonna e S.Giovanni, S.Placido e S.Mauro e S.Benedetto |
All'altezza della
Cappella della Madonna iniziava la
Scala Santa.
Alcuni pastori del luogo venivano ad ascoltare le prediche di S.Benedetto, in quella che viene chiamata la "
Grotta dei Pastori" o
Grotta di S.Silvestro, che costituirà l'ingresso a fondovalle del complesso rupestre.
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Grotta dei Pastori vista dalla Cappella della Madonna |
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Grotta dei Pastori |
In questa grotta, oltre a frammenti di figure del ciclo di affreschi più antico (IX secolo), è presente un affresco che rappresenta la
Madonna con Bambino e due Santi.
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Madonna con Bambino e due Santi |
Si può quindi uscire all'aperto e trovarsi davanti al panorama che circonda questo sacro luogo e vedere l'intero complesso dal basso nella sua imponenza.
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monastero visto dal basso |
Una lastra sul pavimento indica quello che è stato fino al 1870 il
cimitero dei monaci.
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cimitero dei monaci |
Il
roseto, il sito posto al livello minore del complesso religioso, è il luogo in cui si narra che S.Benedetto si buttò tra i rovi per fuggire le tentazioni del demonio rimanendo illeso.
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roseto visto dall'alto |
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roseto |
L'affresco di Vincenzo Manenti, sulla parete esterna del monastero, raffigura
S.Francesco che innesta le rose nella zona di rovi in cui si gettò S.Benedetto.
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S.Francesco che innesta le rose nella zona di rovi in cui si gettò S.Benedetto |
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S.Francesco che innesta le rose nella zona di rovi in cui si gettò S.Benedetto |
All'altezza della
Cappella della Madonna invece è affrescato il
Salvatore tra due angeli e S.Benedetto.
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Salvatore tra due angeli e S.Benedetto (o meglio, quel che resta!) |
La visita è giunta al termine e non ci resta che rifare il percorso a ritroso per guadagnare l'uscita, continuando a gettare un occhio su particolari degli affreschi che ci erano sfuggiti al nostro primo passaggio.
www.benedettini-subiaco.org
Orario: 9.30/12.15 15.30/18.15
CONCLUSIONI
La visita a questo luogo di grande misticismo, è anche un'apoteosi di bellezza pittorica che lascia un po' storditi.
Immagini e rappresentazioni allegoriche, colori accesi, mancanza di spazi vuoti, irregolarità architettonica e fantastico adattamento al sito naturale, fanno di questo luogo un luogo spettacolare.
Purtroppo però, tra pellegrini, devoti, turisti e amanti dell'arte, non sempre la spiritualità regna indisturbata, come invece dovrebbe essere in un luogo così sacro, al di là della propria fede.
1 commento:
Meraviglioso! Da tornare e dedicarvi più tempo.
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