In Piazza del Popolo, adiacente alle Mura Aureliane e a Porta Flaminia, si trova una delle chiese più belle di Roma: la Basilica di Santa Maria del Popolo.
facciata della Basilica di Santa Maria del Popolo e Porta Flaminia |
Secondo Svetonio le ceneri di Nerone era state qui sepolte in un'urna di porfido.
Si credeva che questo luogo fosse infestato dai demoni che si palesavano sotto forma di corvi e che lo spirito di Nerone qui vagasse la notte.
Si raccontava che sopra il sepolcro di Nerone fosse cresciuto un pioppo, in latino populus.
Per esorcizzare queste credenze, Papa Pasquale II nel 1099 decise, anche come ringraziamento per la conquista di Gerusalemme nella Prima Crociata, di tagliare il pioppo, disperdere le ceneri dell'imperatore nel Tevere, distruggere il sepolcro e di erigere al suo posto una piccola chiesa dedicata alla Madre di Dio e degli uomini, la Madonna del Popolo.
Nel 1227 Papa Gregorio IX consacrò una nuova chiesa costruita in stile gotico e trasferendo qui dal Laterano un'icona bizantina (1231).
Rimane di quell'epoca il campanile in stile tardo gotico, con pinnacoli agli angoli e cuspide conica rivestita in cotto.
campanile della Basilica di Santa Maria del Popolo |
Fu infatti realizzata nel 1477 la nuova facciata da Baccio Pontelli e da Meo di Caprina (come riporta il Vasari), o come alcuni ritengono più probabilmente da Andrea Bregno.
Sisto V annovera la Basilica Santa Maria del Popolo tra le sette chiese da visitare nell'Anno Santo del 1625 per ottenere le indulgenze, al posto della Chiesa di S.Sebastiano, perché in quell'anno era scoppiata un'epidemia fuori le mura, dove la chiesa si trovava.
Fu poi Papa Alessandro VII Chigi ad assegnare a Gian Lorenzo Bernini il compito di rimodernare la chiesa.
facciata della Basilica di Santa Maria del Popolo |
I due ordini della facciata decorati con lesene, terminavano con un timpano triangolare con stemma di Sisto IV.
Bernini eliminò le bifore della facciata e gli elementi interni del rosone centrale, per dare più luce all'interno della chiesa.
Aggiunse i mezzi timpani curvi in corrispondenza delle navate laterali e ghirlande floreali.
Furono messi a coronare il timpano i monti e le stelle, simboli araldici della famiglia Chigi alla quale il Papa apparteneva, e ai lati due candelabre.
La facciata presenta tre portali: quello centrale è sormontato da una lunetta nella quale è rappresentata una Madonna col Bambino, opera della bottega di Andrea Bregno,
L'interno della chiesa è a croce latina, a tre navate, con quella centrale più alta rispetto a quelle laterali.
navate della Basilica di Santa Maria del Popolo |
Ogni pilastro ha quattro semicolonne composite in blocchi di travertino.
Durante il rifacimento settecentesco della chiesa attuato dal Bernini, le arcate, i pilastri e le semicolonne furono coperti da intonaco (rimosso poi da Antonio Munoz nel XX secolo), ad imitare marmo venato grigio.
Inoltre venne aggiunta una cornice aggettante con coppie di statue in stucco di Sante realizzate da artisti vicini al Bernini, tra i quali Ercole Ferrata e Antonio Raggi.
soprarchi della navata centrale con statue di Sante |
soprarchi della navata centrale con statue di Sante |
soprarchi della navata centrale con statue di Sante |
In ognuna delle due navate laterali si trovano quattro cappelle.
navata laterale sinistra |
La prima cappella della navata destra è chiamata Cappella Della Rovere o Cappella del Presepio o Cappella di S.Girolamo.
Cappella della Rovere |
La balconata marmorea che la chiude è opera di Andrea Bregno e forse di Giovanni Dalmata.
Cappella della Rovere |
Forse la figura in secondo piano sulla sinistra della Natività con S.Girolamo è un autoritratto di Pinturicchio.
La cornice a candelabri e tralci di rovere che circonda l'opera è in marmo.
Natività con S.Girolamo (Pinturicchio - XV sec.) |
lunette della volta: scene della Vita di S.Girolamo (Pinturicchio - XV sec.) |
monumento sepolcrale dei cardinali Domenico e Cristoforo Della Rovere (Andrea Bregno - XV sec.) |
lunetta: Madonna (attr. Mino daFiesole) |
Le statue ai lati del sarcofago rappresentano la Giustizia e la Carità.
monumento funebre del cardinale Giovanni de Castro (attr. Francesco da Sangallo - XVI sec.) |
La seconda cappella della navata destra è la Cappella Cybo, dedicata a S.Lorenzo.
Cappella Cybo |
La cappella ha una pianta a croce greca ed è decorata con marmi rari verdi e neri.
Le sedici colonne in diaspro di Sicilia hanno capitelli e basi in marmo bianco.
decorazione marmorea della Cappella Cybo |
cupola: l'Eterno in gloria (Luigi Garzi) |
monumento funebre del cardinale Alderano Cybo (Francesco Cavallini - XVII sec.) |
monumento funebre del cardinale Lorenzo Cybo (Francesco Cavallini - XVII sec.) |
Martirio di S.Lorenzo (Daniele Seyter - XVII sec.) |
Martirio di S.Caterina (Daniele Seyter - XVII sec.) |
Immacolata Concezione e Santi (1686 Carlo Maratta) |
La terza cappella della navata destra è la Cappella Basso Della Rovere, dedicata a S.Agostino.
Cappella Basso Della Rovere |
Nella parte bassa delle pareti vi è un fregio monocromo illusivo realizzato da Jacopo Ripanda (XV secolo).
Il fregio fu restaurato da Vincenzo Camuccini nell'Ottocento.
Sugli schienali di finti sedili sono rappresentati la Disputa di S.Agostino con i pagani, il Martirio di S.Pietro, il Martirio di S.Caterina d'Alessandria e la Decollazione di S.Paolo.
fregio monocromo: Martirio di S.Pietro (Jacopo Riparda - XV sec./Vincenzo Camuccini - XIX sec.) |
fregio monocromo: Disputa di S.Agostino con i pagani (Jacopo Riparda - XV sec./Vincenzo Camuccini - XIX sec.) |
fregio monocromo: Martirio di S.Caterina d'Alessandria (Jacopo Riparda - XV sec./Vincenzo Camuccini - XIX sec.) |
fregio monocromo: Decollazione di S.Paolo (Jacopo Riparda - XV sec./Vincenzo Camuccini - XIX sec.) |
Madonna col Bambino in trono e Santi (aiuti del Pinturicchio - XV sec.) - lunetta: Padre Eterno benedicente (aiuti del Pinturicchio - XV sec.) |
Assunzione della Vergine (aiuti di Pinturicchio - XV sec.) |
lunette della volta della cappella con Storie della Vita di Maria |
monumento funebre del cardinal Girolamo Basso Della Rovere |
particolare del monumento funebre del cardinal Girolamo Basso Della Rovere |
Pietà (Antonio da Viterbo) |
gradino d'altare: Pietà (Gianfranco Cristoforo Romano) |
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La quarta cappella della navata destra è la Cappella Costa, dedicata a S.Caterina d'Alessandria.
Cappella Costa |
La cappella ha una forma poligonale chiusa da una balaustra.
Le pareti sono decorate con finti pilastri con candelabre, girali e fiori dipinti.
Cappella Costa |
lunette con i Dottori della Chiesa |
Sulla parete sinistra si trova anche il monumento funebre di Vincenzo Casciani opera di Luigi Poletti e Matteo Kassel (XIX secolo).
monumento funebre del Cardinale Giorgio Costa (a sinistra - bottega di Andrea Bregno - XVI sec.) e monumento di Vincenzo Casciani (a destra - Luigi Poletti e Matteo Kassel - XIX sec.) |
monumento funebre di Marcantonio Alberoni (Jacopo di Andrea da Firenze - XV sec.) |
Il trittico scolpito rappresenta Santa Caterina, S.Vincenzo e Sant'Antonio da Padova.
altare con ancona (Gian Cristoforo Romano - XV sec.) e monumento funebre del Cardinale Pietro Foscari (davanti all'altare - Giovanni di Stefano da Siena - XV sec.) |
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Navata laterale sinistra:
La prima cappella della navata sinistra è la Cappella Montemirabile o Battistero, dedicata a S.Giovanni Battista.
Cappella Montemirabile/Battistero |
Divenne poi nel 1561 il Battistero della chiesa.
La tela sull'altare rappresenta il Battesimo di Gesù, opera di Pasquale Rossi (XVIII secolo).
Battesimo di Gesù (Pasquale Rossi - XVIII sec.) |
Le statue nelle nicchie facevano parte dell'altare maggiore primitivo quattrocentesco di Andrea Bregno, assemblate qui con elementi del XVII secolo.
Edicola dell'Olio Santo, altare e Edicola del Fonte Battesimale |
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La seconda cappella dell navata sinistra è una delle più belle della chiesa, è la Cappella Chigi.
Cappella Chigi |
Fu progettata da Raffaello (1513).
Morto Raffaello, continuò i lavori il Lorenzetto.
La cappella è a pianta centrale.
I cartoni per i mosaici della cupola a cassettoni dorati furono disegnati da Raffaello e i mosaici vennero realizzati da Luigi Pace (1516).
cupola della Cappella Chigi |
I pianeti sono rappresentati da divinità pagane accompagnate ognuna da un angelo.
cupola: Dio Padre creatore del firmamento (1516 Luigi Pace - su disegni di Raffaello) |
cupola: Simboli dei Sette Pianeti e del Sole (1516 Luigi Pace - su disegni di Raffaello) |
cupola: Simboli dei Sette Pianeti e del Sole (1516 Luigi Pace - su disegni di Raffaello) |
cupola: Simboli dei Sette Pianeti e del Sole (1516 Luigi Pace - su disegni di Raffaello) |
cupola: Simboli dei Sette Pianeti e del Sole (1516 Luigi Pace - su disegni di Raffaello) |
cupola: Simboli dei Sette Pianeti e del Sole (1516 Luigi Pace - su disegni di Raffaello) |
affreschi dei pennacoli e del tamburo della cupola (XVI sec. - Francesco Salviati) |
Vennero realizzate dal Lorenzetto, da Raffaello da Montelupo e poi dal Bernini (a cui si deve la particolare forma a piramide).
monumento funebre di Agostino Chigi e nella lunetta Aronne (1653 Raffaello Vanni) |
monumento funebre di Sigismondo Chigi e nella lunetta Davide (1653 Raffaello Vanni) |
Sebastiano del Piombo è l'artista che, con la tecnica di dipingere ad olio su peperino, ha realizzato sull'altare la Nascita della Vergine (XVI secolo).
A portare a termine l'opera fu poi Francesco Salviati.
Nascita della Vergine (XVI sec. - Sebastiano del Piombo/Francesco Salviati) |
paliotto: Cristo e la Samaritana (1522 Lorenzetto) |
Le statue dei Profeti della Resurrezione occupano le quattro nicchie della cappella: Giona che esce dalla balena di Lorenzetto (1520 su disegno di Raffaello), il Profeta Elia di Lorenzetto, portato a termine da Raffaello da Montelupo (1552), Abacus e l'Angelo e Daniele nella fossa de leoni del Bernini (1656/1661).
Profeta Elia (1552 Lorenzetto/Raffaello da Montelupo) |
Giona che esce dalla balena (1520 Lorenzetto) |
Abacuc e l'Angelo (Bernini) |
Daniele nella fossa dei leoni (Bernini) |
Nelle lettere maiuscole della scritta che l'accompagna "Mors.aD.CaeLos" è celata una data in numeri romani: MDCL, 1650 anno giubilare nel quale venne realizzato l'intarsio.
disco ad intarsio marmoreo: la Morte alata |
Nella navata, al di fuori della cappella si trova il monumento funebre di Maria Flaminia Odescalchi (moglie di Ferdinando Chigi), che morì a vent'anni dando alla luce il terzo figlio.
L'opera è di Paolo Posi(1771).
monumento funebre di Maria Flaminia Odescalchi |
La terza cappella della navata sinistra è la Cappella Mellini, dedicata a S.Nicola da Tolentino.
Cappella Mellini |
volta: Storie della Vita di S.Nicola da Tolentino (XVII sec. - Giovanni Mannozzi da S.Giovanni ) - lunette: Virtù Cardinali (XVII sec. - Giovanni Mannozzi da S.Giovanni ) |
I monumenti sepolcrali quattrocenteschi di Pietro Mellini, grande giurista e grande collezionista d'arte, e di suo fratello Giovanni Battista, furono inglobati in strutture successive.
Il busto del Cardinale Giovanni Garcia Mellini e il busto di Urbano Mellini sono opera di Alessandro Algardi (XVII secolo).
monumento funebre del Cardinale Giovanni Garcia Mellini (a sinistra - XVII sec. - Alessandro Algardi) e busto di Urbano Mellini (a destra - XVII sec. - Alessandro Algardi |
Il monumento funebre di Pietro Mellini è attribuito al Dalmata ed è del XV secolo.
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La quarta cappella della navata sinistra è la Cappella Cybo-Soderini, dedicata al Santissimo Crocifisso.
La cappella, dopo essere stata della famiglia Cybo, passò nel XIX secolo a Lorenzo Soderini.
Sull'altare vi è posto un Crocifisso ligneo del XV secolo.
Sulla volta e sulle pareti sono stati dipinti da Pieter Van Lint le Storie della Vera Croce, Angeli e Profeti (XVII secolo).
Storie della Vera Croce (XVII sec. Pieter Van Lint) |
Storie della Vera Croce (XVII sec. Pieter Van Lint) |
volata: Storie della Vera Croce, Angeli e Profeti (XVII sec. Pieter Van Lint) |
Il transetto, rinnovato dal Bernini, ha due absidi con ognuna un altare, due cappelle e una cantoria (realizzata da Antonio Raggi), con angelo e putto reggistemma di Papa Alessandro VII in stucco.
Prima dell'intervento del Bernini, al posto delle attuali quattro cappelle, nel transetto vi erano solo due cappelle laterali all'altare maggiore.
Angelo e putto reggistemma del transetto destro (dis.Bernini) |
cantoria del transetto destro con organo a canne con rami di rovere (XVII sec. - Antonio Raggi su dis.Bernini), Angelo e putto reggistemma di Papa Alessandro VII Chigi |
cantoria del transetto sinistro (XVII sec. - Antonio Raggi su dis.Bernini), Angelo e putto reggistemma di Papa Alessandro VII Chigi |
Le due tele furono vendute dai frati nel 1591al Cardinale Paolo Emilio Sfondrato.
Nel transetto destro si trova un altare disegnato dal Bernini, con cornice e Angeli realizzati da Ercole Ferrata (a destra) e da Arrigo Giardè (a sinistra).
La pala d'altare di Giovanni Maria Morandi (XVII secolo), rappresenta la Visitazione.
transetto destro |
altare transetto destro (dis.Bernini - angelo a destra di Ercole Ferrata - Angelo a sinistra di Arrigo Giardè):Visitazione (XVII sec. - Giovanni Maria Morandi) |
Il Cardinale era il medico di Papa Innocenzo VIII Cybo, era il Rettore dell'Università di Padova e fu anche segretario di Papa Alessandro VI Borgia.
Il monumento, opera della bottega di Andrea Bregno, è composto dal sarcofago sul quale è ritratto il Cardinale disteso, attorniato dalle Allegorie di Giustizia, Fede, Speranza e Carità.
Il tutto è racchiuso in un'architettura a timpano.
Sotto un'iscrizione vi è un bassorilievo con una Pietà.
monumento funebre del Cardinale Ludovico Podocataro: Pietà (XV sec. - bottega di Andrea Bregno) |
Furono costruite durante il riassetto voluto da Papa Alessandro VII.
Cappelle del transetto destro |
Cappella di S.Rita da Cascia |
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La cappella di sinistra del transetto destro è la Cappella Feoli, dedicata a Tommaso da Villanova.
Cappella Feoli |
La volta è stata decorata con lo Spirito Santo e i Quattro Evangelisti da Casimiro de Rossi nel XIX secolo, dopo essere stata restaurata da Pietro Feoli.
La tela che sull'altare rappresenta S.Tommaso da Villanova è un'opera di Casimiro de Rossi (XVII secolo).
S.Tommaso da Villanova (XVII sec. - Casimiro de Rossi) |
Gli Angeli dell'altare del transetto sinistro (anche questo realizzato su disegno del Bernini), sono opera di Antonio Raggi (quello di destra) e Giovanni Antonio Mari (quello di sinistra).
Sopra l'altare si trova la pala di Bernardino Mei che rappresenta la Sacra Famiglia con Angeli e strumenti della Passione (XVII secolo).
Sacra Famiglia e Angeli con gli strumenti della Passione (XVII sec. - Bernardino Mei) |
In questo braccio del transetto si trova, sulla parete sinistra, il monumento funebre del Cardinale Bernardino Lonati della scuola del Bregno (1500).
Le due cappelle del transetto sinistro sono la Cappella Cerasi e la Cappella Theodoli.
Cappella Theodoli e Cappella Cerasi |
La cappella più vicina all'altare maggiore è la Cappella Cerasi, dedicata alla Vergine e ai Santi Pietro e Paolo.
Cappella Cerasi |
Questa bellissima cappella ha visto all'opera tre grandi artisti del Seicento: Annibale Carracci e Caravaggio che si occuparono della decorazione pittorica, e Carlo Maderno, che si occupò della realizzazione architettonica.
L'Assunzione della Vergine posta sopra l'altare è opera di Annibale Carracci (1601).
Assunzione della Vergine (1601 - Annibale Carracci) |
Conversione di Saulo (1601 - Caravaggio) |
Crocifissione di S.Pietro (1601 - Caravaggio) |
Morto il Cardinale, gli esecutori testamentari non furono soddisfatti del lavoro del Caravaggio che dovette dipingere altre due nuove tele: la prima Crocifissione di S.Pietro andò perduta, mentre la prima Conversione di Saulo è andata a far parte della Collezione Odescalchi.
Ma forse fu lo stesso Caravaggio a voler ridipingere le tele.
La cappella fu affrescata da Giovan Battista Ricci e da Innocenzo Tacconi su disegno di Annibale Carracci.
Nella volta sono stati dipinti da Innocenzo Tacconi l'Incoronazione della Vergine (al centro) e le Visioni dei Santi Pietro e Paolo (ai lati).
volta della cappella: Incoronazione della Vergine e Visioni dei Santi Pietro e Paolo (XVII sec. - Innocenzo Tacconi) |
volta dell'atrio della cappella: Spirito Santo e gli Evangelisti (XVII sec. - G.B.Ricci) |
L'altra cappella del transetto sinistro è la Cappella Theodoli, dedicata a S.Caterina e a S.Girolamo.
Cappella Theodoli |
S.Caterina (XVII sec. - Giulio Mazzoni) |
Vi sono rappresentati Dio Padre, gli Evangelisti, Storie di S.Girolamo e di Santa Caterina d'Alessandria.
volta della cappella: Dio Padre, Evangelisti, Storie di S.Girolamo e di Santa Caterina d'Alessandria (XVII sec. - Giulio Mazzoni) |
Vergine Annunciata (XVIII sec. - Giacomo Triga) |
Il quattrocentesco presbiterio venne modificato da Donato Bramante nel Cinquecento per volere di Alessandro VI Borgia.
presbiterio e coro |
La volta a crociera venne trasformata in una volta a vela.
Papa Giulio II Della Rovere fece del coro la cappella della sua famiglia.
Venne affrescata la volta dal Pinturicchio (1508/1509) con una tecnica che simula il mosaico.
volta a vela del coro |
In corrispondenza dei pinnacoli, sono raffigurati entro clipei i Dottori della Chiesa, seduti su troni in edicole architettoniche.
Le originali finestre del coro furono ampliate dal Bramante con due serliane.
Le vetrate figurate delle finestre sono opera di Guillaume de Marcillat, con l'apporto esecutivo di Maestro Claudio.
Sono state forse eseguite su disegno del Bramante.
Nelle vetrate sono raffigurati gli episodi della Storie della Vita della Vergine (Natalità della Vergine, Presentazione al Tempio, Sposalizio della Vergine, Annunciazione, Visitazione e Incontro alla Porta Aurea) e Storie dell'infanzia di Gesù (Natività, Adorazione dei Pastori, Adorazione dei Magi, Circoncisione, Fuga in Egitto, Disputa coi Dottori).
Nell'arco della serliana è rappresentato lo stemma di Giulio II.
serliana del coro |
serliana del coro |
Sulle pareti laterali vennero sistemati il monumento sepolcrale del Cardinale Ascanio Sforza (fratello di Ludovico il Moro), e il monumento sepolcrale del Cardinale Antonio Basso Della Rovere (parente del Papa Giulio II Della Rovere)
I due monumenti furono realizzati dal Sansovino (1505/1507).
Per volere del Cardinale Antonio Sauli nel 1627 venne modificato l'assetto del presbiterio: venne infatti sostituito con un nuovo e più grande altare in marmo (arretrato rispetto al precedente), quello quattrocentesco di Andrea Bregno, oggi conservato nella Sacrestia.
Il nuovo altare maggiore seicentesco oscura in parte la visuale del coro.
L'altare è composto da quattro colonne in marmo nero, sormontate da un timpano sulla cui sommità si trovano due angeli in stucco.
altare maggiore (XVII sec.) |
timpano dell'altare maggiore con angeli in stucco |
La tradizione popolare la vorrebbe dipinta da S.Luca, il primo ritrattista della Vergine.
Madonna del Popolo col Bambino benedicente (XIII sec. - attr. al Maestro di S.Saba) |
Cristo Lux Mondi (1990 - Alfiero Nena) |
E' stata sempre voluta dal Cardinale Sauli la decorazione in stucco dorato dell'arcone d'ingresso al coro con la Leggenda della fondazione della chiesa.
stucchi dorati dell'arcone del coro: Leggenda della fondazione della chiesa |
Alla destra dell'altare del braccio destro del transetto si può accedere al corridoio che conduce alla Sacrestia.
Lungo il corridoio sono stati sistemati alcuni monumenti funebri ed elementi marmorei che provengono dalla chiesa e dal convento demolito.
Trittico marmoreo con Sant'Agostino, la Vergine e Santa Caterina d'Alessandria (attribuito alla bottega del Bregno) |
particolare del Trittico marmoreo con Sant'Agostino, la Vergine e Santa Caterina d'Alessandria (attribuito alla bottega del Bregno) |
monumento funebre dei pittori fratelli Alessandro, Giovanni e Cherubino Alberti (XVI sec.) |
monumento funebre del Cardinale Carlo Traversari (XVI sec.) |
Sacrestia della Basilica di Santa Maria del Popolo |
altare di Andrea Bregno con Vergine col Bambino (Leonardo Besozzo - XV sec.) |
Sulle pareti laterali della Sacrestia vi sono due monumenti funebri: la Tomba di Giovanni Ortiega Gomiel (attr. al Bregno - XV secolo), arcivescovo di Burgos, e
la Tomba di Pietro Gugliemo Rocca, vescovo di Salerno (bottega del Bregno - XV secolo).
Tomba di Pietro Guglielmo Rocca (bottega del Bregno - XV sec.) |
Tomba del Cardinale Giovanni Ortega Gomiel (attr.Bregno - XV sec.) |
All'intersezione tra il transetto e la navata centrale si trova la cupola quattrocentesca a padiglione, la prima di forma ottagonale costruita a Roma.
cupola e affresco Gloria della Vergine (Raffaello Vannni - XVII sec) |
Nella cupola è stata dipinta la Gloria della Vergine da Raffaello Vanni (XVII secolo).
Eroine bibbliche (XVII sec. - Raffaello Vanni) |
Eroine bibbliche (XVII sec. - Raffaello Vanni ) |
Eroine bibbliche (XVII sec. - Raffaello Vanni) |
Eroine bibbliche (XVII sec. - Raffaello Vanni) |
Sulla controfacciata vi sono in alto due Angeli disegnati dal Bernini.
controfacciata con Angeli (dis.Bernini) |
Sul pavimento vi sono lastre sepolcrali medievali e rinascimentali.
Eccone alcune tra quelle che non hanno trovato collacazione all'interno delle cappelle...
Entrando nella chiesa, sul lato sinistro della controfacciata, si trova la tomba di Maria Eleonora Boncompagni Ludovisi, principessa di Piombino.
tomba di Maria Eleonora Boncmpagni Ludovisi |
Ma soprattuto è il vicino monumento sepolcrale che attira l'attenzione per il suo gusto "macrabo": è la tomba di Giovan Battista Gisleni, architetto, scenografo e musicita che morì nel 1672, del quale il monumento mostra il ritratto in rilievo.
tomba di Giovan Battista Gisleni (XVII sec.) |
Nella parte alta del monumento è scritto in latino "NEQUE HIC VIVUUS", mentre nella parte bassa si legge "NEQUE ILLIC MORTUUS".
La traduzione suona così: "Nè qui vivo, nè là morto", nel senso che non si vive a pieno perché si ha la consapevolezza di dover morire, e non si muore completamente se si spera in un'altra vita.
Completano il monumento lo stemma dei Chigi e i motti racchiusi in due tondi che lo fiancheggiano, che in latino dicono: "IN NIDULO MEO MORIAM" e "UT PHOENIX MULTIPLICABO DIES" (morirò nel mio nido /come la fenice moltiplicherò i giorni).
Nella navata sinistra si trova il monumento funerario di Agostino Chigi, opera in marmo di Adolfo Apolloni (1915), decorato con le personificazioni della vita terrena e della vita eterna, a fianco dell'iscrizione dedicatoria.
monumento funerario di Agostino Chigi (XIX sec. - Adolfo Apolloni) |
particolare del monumento funerario di Agostino Chigi (XIX sec. - Adolfo Apolloni) |
Nel 1800 l'antico convento venne distrutto per realizzare l'attuale Piazza del Popolo da Giuseppe Valadier, che costruì anche il nuovo convento.
Orario: feriali 7.15/12.30 16.00/19.00
venerdì/sabato 7.30/19.00
festivi 7.30/13.30 16.30/19.30
CONCLUSIONI
La Basilica di Santa Maria del Popolo è un gioiello rinascimentale, dove gli elementi dell'epoca barocca apportati dal grande genio che è stato il Bernini, si sono coniugati armoniosamente con lo stile originario cistercense.
Forse più di altre chiese questa basilica possiede un gran numero di monumenti sepolcrali, anche questi veri capolavori d'arte delle diverse epoche.
Sicuramente la visita della basilica richiede una certa attenzione, per non farsi sfuggire ogni piccolo particolare, che la rende unica dal punto di vista artistico.
2 commenti:
Bellísimo!!!!
Grazie Veronica!
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