In una zona un po' appartata di Ferrara, nel quartiere sud-orientale della città, vicino alle mura, sorge il complesso del
Monastero di Sant'Antonio in Polesine, il cui ingresso è segnato da un arco in muratura sormontato da un timpano e dalla statua in cotto di
Sant'Antonio Abate.
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ingresso al Monastero di S.Antonio in Polesine |
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S.Antonio abate |
Un cancello poi immette al sagrato della chiesa, caratterizzato da un pozzo bianco quattrocentesco e da una pianta di ciliegio giapponese: nel 2011 l'esemplare che qui si trova ha sostituito quello di circa cinquant'anni che per decenni ha costituito il soggetto preferito dei turisti fotografi che visitavano il monastero in primavera.
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giardino/sagrato della chiesa |
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ciliegio giapponese |
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pozzo quattrocentesco del sagrato della chiesa |
Il monastero delle monache benedettine fu fondato nel XIII secolo dalla Beata Beatrice d'Este, figlia del marchese Azzo VII d'Este detto Novello e di Giovanna d Puglia.
Beatrice nacque nel 1226 in un castello dei Colli Euganei (allora territorio estense).
Con la sua fedele damigella Meltrude da Padova, iniziò la sua vita monastica nel Convento di S.Stefano della Rotta di Focomorto, un convento non più esistente di una frazione di Ferrara dove la famiglia d'Este aveva una villa estiva.
Qui Beatrice prese i voti nel 1254.
All'epoca, il luogo dove poi Beatrice e le consorelle si trasferirono, era un'isola che si era formata alla confluenza dei due rami del Po: il Primaro e il Volano.
Il toponimo "
in Polesine" infatti non si riferisce alla zona del Polesine circoscritta tra Adige a nord e Po a sud, ma al fatto che era circondata dal Po.
Qui, già prima dell'anno Mille, vi era sorto un monastero di eremitani di Sant'Agostino.
Nel 1257 il padre di Beatrice acquistò questi terreni e gli edifici dei monaci, e furono avviati lavori di ristrutturazione e ampliamento, che proseguirono anche dopo la morte della Santa.
Forse i lavori furono seguiti da un architetto di Ferrara, il Maestro Tigrino.
La Beata Beatrice d'Este morì nel 1262, quando aveva solo 36 anni.
Inizialmente il suo corpo fu sepolto nella nuda terra, ma solo dopo pochi giorni fu riesumato per custodirlo in un luogo più confacente al pellegrinaggio dei devoti, una cappella adiacente al chiostro.
Il corpo della Beata ogni anno veniva lavato e l'acqua conservata e offerta per le sue proprietà guaritrici.
Il suo corpo rimase incorrotto per ben 250 anni.
Poi i suoi resti vennero conservati in un'urna di ferro.
Dalla lastra di marmo che protegge il sepolcro ogni anno, tra novembre e marzo, trasuda inspiegabilmente del liquido (5/7 litri all'anno), chiamato "le lacrime di Beatrice".
Nel 1264 con i materiali provenienti dalla demolizione del
Convento di S.Stefano della Rotta di Focomorto, venne iniziata la costruzione della chiesa ad unica navata, che venne consacrata solo nel 1413.
La facciata della chiesa con pronao era la stessa che oggi noi vediamo.
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pianta del Monastero di Sant'Antonio in Polesine |
Fu questo il primo monastero femminile di Ferrara.
Qui presero i voti le fanciulle più nobili della città (tra le quali Margherita, sorella di Borso d'Este), e per la sua importanza ospitò i Pontefici Giovanni XXII, Pio II ed Eugenio IV .
Visitarono il convento S.Carlo Borromeo e Papa Pio IX (1857).
Nel 1473 la chiesa venne divisa in due parti per dar modo alle monache di osservare la clausura.
La chiesa è preceduta da un nartece, sulle cui pareti sono affisse delle lapidi funerarie, qui spostate dal pavimento della chiesa nel 1934.
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facciata della chiesa con nartece |
Tra queste vi è quella di Cristoforo Messisburgo, celebre cuoco del XIV secolo che lavorò per la corte di Alfonso I d'Este e di Ercole II d'Este.
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ingresso alla chiesa pubblica |
La
chiesa esterna alla metà del XVII secolo fu trasformata in stile barocco.
Conserva al suo interno un soffitto affrescato da Francesco Ferrari che raffigura il
Padre Eterno, la Madonna col Bambino in gloria e i Santi Antonio e Benedetto (1661) e una pala d'altare che rappresenta la
SS. Trinità in gloria e i santi Benedetto, Antonio Abate e la Beata Beatrice d'Este di Antonio Randa (allievo di Guido Reni).
Suonando al portone alla destra dell'ingresso della chiesa pubblica nei consentiti orari di visita, verrete accolti da una monaca che vi farà da guida negli ambienti del convento permessi al pubblico.
Si percorre quindi una delle gallerie chiuse del
chiostro, con loggiati di varie epoche, chiusi da vetri.
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chiostro |
Al piano superiore dell'ala nord, la loggetta ha le colonnine che si avvolgono a spirale a sorreggere l'architrave.
Intorno a chiostro furono eretti il
Refettorio e la
Sala Capitolare, e si poteva accedere ad un secondo chiostro.
La
chiesa interna, riservata alle monache, è chiamata anche
Coro delle Monache.
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Coro delle Monache |
L'aula accoglie su due lati stalli in noce quattrocenteschi.
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stalli del coro |
La lastra al centro del pavimento custodisce le spoglie di Gurone d'Este,
figlio naturale del marchese di Ferrara Niccolò III d'Este e della sua amante Filippa della Tavola, abate commendatore dell'Abbazia di Nonantola, benefattore del convento, morto nel 1567.
La pala d'altare che rappresenta la Flagellazione è opera di Nicolò Roselli (XVI secolo), ed è incorniciata da un'ancona coeva lignea scolpita e dorata.
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Flagellazione (XVI sec. - Nicolò Roselli) |
Nella sala si affacciano tre cappelle corrispondenti alle tre absidi del presbiterio.
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Cappelle del Coro delle Monache |
Le cappelle sono divise da due pilastri decorati con le immagini di due Santi, e sono sormontate da archi acuti.
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Santo |
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Santo |
Sono state decorate con uno splendido ciclo di affreschi dipinti in differenti epoche, iconograficamente molto interessanti.
Gli affreschi di scuola giottesca bolognese-riminese della
cappella sinistra illustrano le
Storie dell'Infanzia di Gesù e la
Vita della Vergine (1315/1320):
Parete sinistra:
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parete sinistra della Cappella sinistra |
Sono rappresentate:
- l'
Annunciazione
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Annunciazione |
- la
Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta
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Visitazione |
- la
Natività con la Vergine adagiata in una mandorla, alla maniera
bizantina
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Natività |
- l'
Adorazione dei Re Magi
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Adorazione dei Re Magi |
-
Presentazione al Tempio
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Presentazione al Tempio |
Parete destra:
- la Fuga in Egitto: il Bambino sulle spalle di S.Giuseppe allunga le braccia
verso la Vergine
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Fuga in Egitto |
- la
Strage degli Innocenti
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Strage degli Innocenti |
- la Disputa di Gesù coi Dottori del Tempio
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in basso a destra: Disputa di Gesù coi Dottori del Tempio |
- il
Transito della Vergine con Cristo in una mandorla che accoglie l'anima
della madre
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Transito della Vergine |
- la
Crocifissione
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Crocifissione |
-
Madonna assunta in cielo con l'aggiunta posteriore del riquadro con S.Paolo
eremita
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Madonna assunta in cielo / S.Paolo eremita |
Nella parte bassa della parete, sulle ante della porta in legno, è rappresentato
S.Carlo Borromeo in preghiera, in ricordo della sua visita al monastero.
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S.Carlo Borromeo |
Sulla volta è raffigurato un cielo stellato.
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volta stellata |
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La
cappella centrale ha una volta costolonata dipinta a
grottesche dalla bottega dei Filippi (XVI secolo).
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volta a grottesche |
Dalla volta pende un
Crocifisso ligneo quattrocentesco, attribuibile alla scuola di Cosmè Tura.
Le pareti laterali sono state affrescate in epoca rinascimentale.
In alto sono rappresentati
finti tendaggi a ventaglio (XIV secolo) e in basso riquadri con
Storie di Cristo, della Vergine e di Santi (XV secolo).
Parete sinistra:
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parete sinistra della Cappella centrale |
- la
Madonna allatta il Bambino circondata dai Santi
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Madonna che allatta il Bambino con Santi |
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particolare: Madonna e Santi Sebastiano, Antonio abate e Margherita di Antiochia |
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particolare: Madonna con l'Arcangelo Michele, San Francesco d'Assisi e Sant'Agata |
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particolare: la Madonna che allatta il Bambino |
Parete destra:
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parete destra della Cappella centrale |
- il
Martirio di Santo Stefano e
Madonna con Santi
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Martirio di S.Stefano e Madonna con Santi |
- l'
Incoronazione della Vergine
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Incoronazione della Vergine |
- la
Madonna col Bambino e Sant'Anna
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Madonna col Bambino e Sant'Anna |
-
Madonna col Bambino
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Madonna col Bambino |
-
S.Giovanni Battista
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S.Giovanni Battista |
La parete frontale è stata decorata con un'
Annunciazione da Domenico Panetti (XV secolo).
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parete di fondo della Cappella centrale |
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Annunciazione |
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Annunciazione |
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La
cappella di destra presenta un soffitto dipinto come un cielo stellato (XIV secolo).
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volta stellata |
Le pareti sono state affrescate con scene della
Passione di Cristo da due diversi maestri: un maestro di scuola umbra seguace di Giotto e un maestro di scuola bolognese trecentesca.
Parete sinistra :
- l'
Orazione nell'Orto di Getsemani
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Orazione nell'Orto di Getsemani |
- il
Bacio di Giuda
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Bacio di Giuda |
-
Cristo deriso
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Cristo deriso |
-la
Decollazione di S.Giovanni Battista
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Decollazione di S.Giovanni Battista |
- il
Ballo di Salomè
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Ballo di Salomè |
- la
Discesa di Gesù al limbo: Gesù prende Adamo per un polso e lo porta verso
la salvezza
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Discesa di Gesù al limbo |
Parete destra:
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Gesù sale sulla croce: rara rappresentazione della volontà di Cristo di
sacrificarsi salendo i pioli della scala
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Gesù sale sulla croce |
- la
Crocifissione
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Crocifissione |
- la
Deposizione dalla croce
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Deposizione dalla croce |
- la
Deposizione nel sepolcro
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Deposizione nel sepolcro |
Una scala quattrocentesca addossata alla parete destra permise di collegare il
Dormitorio delle monache con il
Coro, ma coprì in parte gli affreschi (
S.Antonio Abate e le
Pie donne).
Intorno alla finestra della cappella alcune figure di
Santi.
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S.Giovanni Battista |
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S.Giovanni Evangelista |
Nel 1796 arrivarono a Ferrara le truppe francesi che espropriarono i beni ecclesiastici e sospesero i monasteri: la chiesa fu chiusa e il convento adibito a reclusorio per le religiose provenienti anche da altri monasteri.
Nel 1910 un'ala del monastero, riservata un tempo alle novizie, fu trasformata in caserma.
Il monastero ritornò in attività nel 1924.
Orari: lunedì/venerdì 9.30/11.30 15.15/17.00
sabato 9.30/11.30 15.15/16.30
Costo: OFFERTA LIBERA
canti gregoriani: alle 7.30 sabato, domenica, festivi alle 10.30
vespri con canti gregoriani: tutti i giorni alle 17.00
preghiera dell'Ora Nona cantata con cetra: tutti i giorni alle 15.00
CONCLUSIONI
Anche se siamo arrivati al convento sul finire dell'orario di visita, abbiamo potuto ammirare l'interessante ciclo di affreschi del
Coro delle Monache, che per secoli ha resistito a guerre, saccheggi e terremoti.
La particolare espressione giottesca degli occhi allungati dei personaggi che animano le scene e la singolarità della narrazione di alcuni riquadri (Cristo che sale volontariamente sulla croce, il ritratto della Vergine col Bambino e Sant'Anna che sembra una foto di famiglia, la tenerezza del Bambino che tende le braccia verso la Madonna), costituiscono un
unicum.
Una visita ad un convento di clausura costituisce anche l'occasione di respirare quell'atmosfera di pace e di serenità che questi luoghi spirituali sanno infondere, anche a chi tanto religioso non è!
8 commenti:
bellissimo,complimenti per le foto
Grazie!
l'affresco di Cristo che sale da solo sulla croce..è ritenuto Apocrifo ?
Questa rara rappresentazione della Passione di Cristo non viene menzionata nei cosiddetti Vangeli ufficiali...sembra esserlo invece in testi devozionali francescani del XIII secolo.
La stessa iconografia si ritrova nel "Cristo sale sulla Croce" di Baronzio (1325 circa - Galleria dell'Accademia - Venezia) e nel frammento del Dossale di Badia Ardenga "Salita sulla croce" di Guido da Siena (1280 circa - Museum Catharijneconvent - Utrecht)
bravissima Raffaella, con immenso piacere ho letto le tue informazioni e visto le tue fotografie: è stato quasi rivedere con una giuda esperta un posto eccezionale! Grazie del tuo prezioso aiuto. Con tanta riconoscenza ed anche con altrettanto affetto
Desidero anche io complimentarmi, perché il tuo lavoro, oltre che ben spiegato, consente di ammirare quasi nel dettaglio, tanti affreschi e particolari, che durante la visita guidata non si ha il tempo di osservare. Brava e grazie mille!
Grazie mille per il bei commenti! Mi gratifica molto poter essere d'aiuto nel far ricordare e focalizzare di più le opere che si è andati a visitare. Anch'io scrivendo questi post mi accorgo di approfondire argomenti che altrimenti avrei solo toccato, ed accorgermi di particolari che mi erano sfuggiti o non mi erano stati fatti notare.
la magnificenza,l'emozione,lo stupore,lo Spirito fra quelle mura-preghiera che ho sentito entrare in me fino a condividerle,il Dono che ho avuto mi ha fatto esprime l'entusiasmo di si tanta bellezza da far superare la bellezza della Cappella degli Scrovegni,grata,tornero@ <3
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