Se nel centro storico di Napoli, dichiarato Patrimonio Universale dall'Unesco, si percorre Via dei Tribunali si nota un edificio che sembra nelle forme un tempio antico, costruito in piperno, la pietra grigia vulcanica usata localmente.
E' la Cappella Pontano, la rinascimentale cappella funeraria gentilizia fatta costruire da Giovanni Pontano.
Giovanni Gioviano Pontano |
Il Pontano fu uno dei più grandi umanisti del XV secolo.Davanti alla torre campanaria della Chiesa di S.Maria Maggiore alla Pietrasanta il Pontano aveva il suo palazzo (demolito nel 1926 per potervi costruire un edificio scolastico), a pochi passi da quella cappella, dedicata alla Vergine e a S.Giovanni Evangelista, che volle fosse eretta in memoria della prima moglie Adriana Sassona (morta nel 1490), membro di una ricca famiglia napoletana.
Nacque a Cerreto di Spoleto e studiò all'Università di Perugia.
Divenne il favorito di corte di Ferrante I d'Aragona, "segretario minore", maestro e precettore di Alfonso duca di Calabria, principe ereditario aragonese.
Fu autore di molte opere letterarie scritte soprattutto in latino.
Fu anche il fondatore di una delle Accademie d'Italia più prestigiose, l'Accademia Pontaniana, frequentata dai più importanti personaggi della cultura rinascimentale (Jacopo Sannazzaro, Alessandro d'Alessandro, Pietro Bembo, Gerolamo Seripando), e dove egli prese il nome di Gioviano.
Perse purtroppo la protezione degli Aragonesi perché si dichiarò amico di Carlo VIII di Francia (che fu per poco tempo re di Napoli col nome di Carlo IV), quando questi scese in Italia e prese il posto dell'esiliato re.
La cappella divenne poi la cappella funeraria di tutti i membri della sua famiglia, compreso lui (morto a 77 anni nel 1503), e dei suoi più cari amici (Pietro Golino, detto il Compatre che perse moglie e due figli).
L'attribuzione della realizzazione della cappella è incerta: fu forse disegnata da Francesco di Giorgio Martini da Siena, o forse dal monaco olivetano Giovanni Giocondo da Verona, o forse ancora da Andrea Ciccione (i cui disegni nelle mani del Pontano erano stati realizzati molti anni prima che la cappella fosse eretta).
da sinistra: Cappella Pontano, Cappella SS.Salvatore e Chiesa di S.Maria Maggiore alla Pietrasanta |
La cappella era anticamente chiamata anche "Ad Arcum" per i due archi che sorreggevano l'adiacente torre campanaria della Chiesa di S.Maria Maggiore alla Pietrasanta.
torre campanaria della Chiesa di S.Maria Maggiore alla Pietrasanta/ a destra della foto l'istituto scolastico che è stato costruito al posto del palazzo di Pontano |
Le tre facciate che affacciano sulla strada sono scandite da lesene scanalate con capitelli compositi, sormontati da trabeazione.
facciata della Cappella Pontano su Via dei Tribunali |
ingresso sulla Piazzetta Pietrasanta |
ingresso su Via dei Tribunali |
iscrizione dedicatoria sull'ingresso di Via dei Tribunali con stemma della famiglia Pontano |
Le finestre sono affiancate da dodici epigrafi in greco e in latino con intenti religiosi e morali, scritte dallo stesso Pontano.
epigrafi che affiancano le finestre della facciata su Via Tribunali |
Il vano superiore a pianta rettangolare è ricoperto da una volta a botte.
interno della Cappella Pontano |
altare barocco della Cappella Pontano con dedica di Pontano rielaborata da Martorelli |
Vergine col Bambino con S.Giovanni Battista e S.Giovanni Evangelista (Francesco Cicino da Calazzo - XV sec.) |
Nella parte centrale sono raffigurate le armi dei Pantano e della famiglia della moglie.
Negli esagoni sono rappresentati motivi geometrici e naturali, profili di uomini, animali e cartigli con le scritte AVE MARIA; PANTANUS FECIT, ADRIANA SAXONA, LAURA BELLA.
Le decorazioni cromatiche delle maioliche risentono di influenze islamiche, bizantine e valenzane.
antico pavimento maiolicato della Cappella Pontano |
pavimento maiolicato della Cappella Pontano: nuove maioliche realizzate ad imitazione delle antiche |
lacerto di affresco parietale con decoro architettonico della Cappella Pontano |
Otto epitaffi in latino esprimono il dolore del pontano per la perdita della moglie e due dei suoi tre figli: Francesco Lucio, Lùcia Marzia e Lucillus, il figlio naturale morto a 50 giorni, avuto da un'amante conosciuta ad Argenta, che l'umanista chiamava Stella.
a sinistra: epigrafe che Pontano scrisse in memoria della moglie Adriana Sassona |
epigrafi antiche |
in alto: epigrafe del Pontano in memoria della figlia Lùcia Marzia /in basso: lastra tombale di Lùcia Marzia Pontano |
CURIOSITÀ: alle 8 del mattino del giorno del solstizio d'estate, un raggio di sole entra dal rosone della cappella e colpisce un punto sul pavimento vicino alla parete, dove originariamente era posta la lapide ottagonale della moglie di Pontano.
La cappella cadde in stato d'abbandono col trascorrere del tempo.
Fu adibita a sagrestia, abitazione, negozio di fruttivendolo e persino dopo la seconda guerra mondiale a deposito di bare di un'agenzia funebre.
Fu resa fruibile al pubblico dopo restauro nel 1992.
/www.polopietrasanta.com/complesso/
Orario: lunedì/venerdì 10.00/20.00
sabato/domenica 10.00/21.00
Costo: GRATIS
CONCLUSIONI
La Cappella Pontano è considerata una delle testimonianze più importanti del Rinascimento meridionale.
La cappella è allo stesso tempo un antiquarium, un tempio, un edificio sepolcrale.
E' stata definita "un libro di pietra" perché conserva numerose epigrafi raccolte o scritte dallo stesso Pontano.
E' quindi un sito da visitare sia per il suo valore artistico che culturale e letterario.
Nessun commento:
Posta un commento