La Fontana del Nettuno rappresenta uno dei simboli di Bologna.
Fontana del Nettuno |
Piazza del Nettuno |
Piazza del Nettuno |
In realtà fu progettata per essere collocata proprio in Piazza Maggiore, ma essendo questa grande piazza un luogo in cui si svolgevano le più importanti manifestazioni della città, sede di mercati e feste popolari, si pensò di creare una nuova piazza adiacente, abbattendo un intero isolato tra il Palazzo D'Accursio e il Palazzo Re Enzo, addebitando le spese alle case e alle botteghe limitrofe.
da sinistra: Palazzo del Podestà, Basilica di S.Petronio, Palazzo dei Notai, Fontana del Nettuno, Palazzo D'Accursio o Palazzo del Comune |
Questa opera rinascimentale del 1566 è frutto della collaborazione di più uomini.
Fontana del Nettuno |
Egli ne disegnò, tranne che per la statua del Nettuno, la composizione architettonica e si occupò di far giungere l'acqua per farla zampillare dai suoi 38 ugelli, convogliandola direttamente dalla Fonte della Remonda (sotto il colle di S.Michele in Bosco) e dalla Conserva di Valverde, da lui stesso realizzata nel 1563 per la raccolta e la decantazione delle acque piovane.
Per far ciò il Laurenti costruì anche un nuovo acquedotto.
La statua in bronzo del Nettuno è opera del Giambologna, pseudonimo dello scultore fiammingo Jean de Boulogne di Douai, l'artista che dopo aver dovuto rinunciare alla realizzazione di un altro Nettuno a Firenze, venne chiamato a Bologna per compiere l'opera che gli valse la notorietà.
Venne pagato con 1000 scudi d'oro.
CURIOSITA': si dice che per trovare l'ispirazione per questa statua, l'artista girò intorno alla fontana due volte, e gli studenti bolognesi con gesto scaramantico, prima di un esame usano girare in senso antiorario due volte intorno alla fontana, per aver successo come lo ebbe il Giambologna.
Fontana del Nettuno |
Piazza Galvani con gli edifici della Fabbriceria della Basilica di S.Petronio |
targa in ricordo degli artisti che realizzarono le loro opere nella Fabbriceria della Basilica di S.Petronio |
La base dello zoccolo al centro della vasca è fiancheggiato da quattro Nereidi, ninfe dell'acqua a due code, che si sorreggono e strizzano i seni dai quali zampilla un getto d'acqua.
Nereide della Fontana del Nettuno |
particolare di una Nereide |
emblema papale sulla Fontana del Nettuno |
emblema di Bologna sulla Fontana del Nettuno |
Simbologgiano i quattro fiumi dei quattro Continenti all'epoca conosciuti: il Nilo (africano), il Gange (asiatico), il Danubio (europeo) e Rio delle Amazzoni (americano).
Completano l'apparato decorativo della fontana volute, teste di leoni, mascheroni con conchiglie, rappresentazioni dei venti.Come non pensare subito alla Fontana dei Quattro Fiumi a Roma, nella quale Lorenzo Bernini ha raffigurato anch'egli i fiumi dei Continenti sino a quei tempi conosciuti, dove però al posto del Rio delle Amazzoni è raffigurato il Rio della Plata?
Putti su delfini e Nettuno
La statua del Nettuno, alta 3,35m e pesante 22 quintali, si erge al di sopra della fontana con una posa che la fa apparire come colta da un vortice che le consente di essere osservata da tutti i lati.
Putti su delfini e Nettuno |
Per il turbamento arrecato alle dame bolognesi, in un'epoca in cui si tendeva a coprire nelle opere d'arte le parti intime con foglie di fico, veli o vere e proprie "braghe" (vedi le 44 "braghe" fatte aggiungere dallo stesso Pio IV a Daniele da Volterra nel Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina ), si chiese che anche il Nettuno del Giambologna fosse dotato di pantaloni di bronzo (poi rimossi).
E rimanendo in tema di nudità, ogni guida riporta il racconto del Giambologna che voleva scolpire i genitali del Nettuno più grandi e proporzionati alla statua, ma essendogli stato negato, fece si che tramite un'illusione ottica, posizionandosi su una certa pietra pavimentale nera della piazza vicina alla Sala Borsa, chiamata poi "pietra della vergogna", il pollice della mano sinistra sporgesse dalla statua a livello del basso ventre, sembrando un membro eretto.
Dal 1564 al 1881 la Fontana del Nettuno fu l'unica fontana alimentata con acqua di sorgente.
Per questo motivo gli acquaioli attingevano ad essa con i loro secchi per distriburla a pagamento alle case di coloro che desideravano approvigionarsene.
Ma i cittadini usavano la fontana anche per altri scopi impropri: i verdurai del vicino mercato vi pulivano le loro verdure e le lavandaie lavavano qui i panni.
Quando poi, dopo i numerosi richiami e pene inflitte, la fontana venne usata anche come vespasiano, si pensò nel 1604 di recintarla con un'inferiata, permettendo di attingere l'acqua solo da quattro fontanelle in marmo esterne alla recinzione (solo una è tornata oggi a funzionare).
L'inferriata fu tolta solo nel 1888.
I Bolognesi d'altra parte avevano preso alla lettera le parole in latino riportate su un'iscrizione della fontana: "POPULI COMMODO" ovvero "ad uso del popolo".
Sulla targa è anche scritto che la fontana venne fatta con i soldi pubblici per arredare la piazza nel 1564.
Ma il vero fine della realizzazione di questa fontana fu quello di mostrare a Bologna il potere papale (dal 1506 con papa Giulio II la città era sotto il controllo pontificio): come Nettuno domina le acque, così il papa domina il mondo.
Per questo motivo la fontana venne inizialmente chiamata "Aqua Pia" (dal nome del papa).
La fontana fu più volte restaurata, e tra il 1943 e il 1945 il Nettuno fu rimosso per proteggerlo dai possibili danni della guerra.
il tridente del Nettuno |
Lo disegnò Mario Alfieri, uno dei quattro fratelli Alfieri fondatori delle Officine Alfieri Maserati.
Fu il tridente che il Nettuno di questa fontana regge con la mano destra, ad ispirare il marchese Diego de Sterligh, amico della famiglia Alfieri, come simbolo di Bologna, insieme ai colori rosso e blu.
sede delle Officine Alfieri Maserati |
CONCLUSIONI
La Fontana del Nettuno è insieme alle due torri l'icona emblematica della città di Bologna.
Questa fontana è stata talmente apprezzata da essere stata replicata in altre piazze del mondo.
Re Leopoldo II dopo aver visitato Bologna volle che Giorgio Sangiorgi ne realizzasse un calco da porre a Laeken, sobborgo di Bruxelles.
Negli anni '30 del secolo scorso l'architetto Chas H.Cheney volle che fosse fatta una versione della fontana in scala 2:3 a Palos Verdes Estates vicino a Los Angeles, Long Beach e Santa Monica.
Vi è anche una copia della fontana realizzata nel 2010, poi placcata in oro, in Georgia, a Batumi, porto sul Mar Nero.
Detto ciò, perché non visitare la versione originale con al Zigànt ("il Gigante"), come viene chiamato in dialetto bolognese il "Nettuno"?
Fontana del Nettuno by night |
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