domenica 24 marzo 2024

Lanzarote: le Salinas de Janubio


 "La vista di una salina mi ha sempre impressionato. Quelle di Lanzarote hanno catturato la mia attenzione per la loro bellezza lineare e i colori accecanti...L'intero impianto è inquadrato nelle coordinate compositive di Mondrian."

                                                César Manrique

Con queste parole l'artista nativo di Lanzarote descriveva nella prefazione del libro El Jardin de la sal il fascino delle Salinas de Janubio.

Salinas de Janubio

Salinas de Janubio

Salinas de Janubio

Le Salinas de Janubio, le uniche saline attive di Lanzarote, si trovano nel Sud-Ovest dell'isola, nel municipio di Yaiza, tra la Punta del Volcan e il Risco de la Caletita, non lontane da due attrazioni naturali altrettanto famose: Los Hervideros e il Charco de los Clicos.

Salinas de Janubio

Nel XVIII secolo una colata lavica del Timanfaya chiuse l'importante porto naturale che si trovava in questa fascia di costa, creando una laguna. Questa nuova situazione orografica suggerì l'idea di istallazioni per la produzioni dell'"oro bianco", ovvero del sale.

laguna dell'antico porto

laguna dell'antico porto

Questa salina è la più estesa delle Isole Canarie: 44 ettari di superficie, su un'area che ha un chilometro di circonferenza, 600m di diametro e una profondità dai 2 ai 7 metri.

Le Salinas de Janubio vennero realizzate nel 1895 e potenziate e ampliate nel 1915. 

L'estrazione del sale dall'acqua marina rivestiva una grande importanza per l'economia di Lanzarote, in quanto il sale era utilizzato nell'industria ittica per la conservazione del pesce e la sua commercializzazione. Inoltre dava lavoro ad un centinaio di persone, che lo hanno tramandavano da padre in figlio per generazioni.

Per non dipendere dalla linea elettrica costiera si utilizzavano mulini a vento, oggi sostituiti da pompe elettriche.

mulini a vento e coni di sale 

mulini a vento e coni di sale all'orizzonte

Questo tipo di salina è denominata "Salina di fango con rivestimento in pietra". Le sue vasche sono disposte in modo geometrico.

Inizialmente la salinità del mare si aggira sul 3,5% (ovvero 35 gr per litro). L'acqua viene bollita per eliminare l'80% del liquido e poi versata in grandi vasche dove il sole e il vento, facendo evaporare l'acqua, innalzano la concentrazione di sale. Dopo una attenta depurazione dai detriti, il sale ottenuto è tra i  più pregiati al mondo.

vasche della salina

vasche della salina

vasche della salina

vasche della salina

vasche della salina

vasche della salina

Nel 1970 si ebbe la punta massima di produzione del sale, ben 10.000 tonnellate. Poi la produzione è diminuita a causa dell'avvento dei frigoriferi come mezzo di conservazione del pesce appena pescato, e da questo la conseguente diminuzione della richiesta di sale. Oggi se ne producono solo 2.000 tonnellate all'anno (equivalenti al 20%).

La produzione è continuata ininterrottamente per più di cento anni, ed il sale, raccolto tra maggio e ottobre, è ancora ottenuto con metodo tradizionale, manualmente, con l'utilizzo di rastrelli, pale e carriole.

Per ricordare i lavoratori della Salinas di Janubio (i cosiddetti "Salineros")  è stata realizzata da Cintia Machin Morin un'opera che li rappresenta. L'opera è anche dedicata a Francisco Padron Vinas, che è stato una delle figure più importanti di questa attività.

Monumento ai Salineros e a Francisco Padron Vinas (Cintia Machin Morin - 2021)

CURIOSITA': Le decorazioni lungo le vie e le piazze di Arrecife in occasione della festa del Corpus Domini a giugno sono realizzate in sale.

Ciò che rende le Salinas de Janubio un'attrazione turistica è sicuramente il gioco spettacolare di colori e sfumature delle sue vasche, che vanno dal magenta al rosso intenso, dal corallo al rosa pallido. 

Questi diversi colori sono dovuti alla presenza della Dunaliella salina, una microalga che si trova nelle paludi salmastre, ricca di caroteni e nota per la sua attività antiossidante e utilizzata in cosmetici e integratori alimentari.

Ma i diversi colori non sono dovuti solo all'alga, ma anche a due batteri archei, l'Halobacterium salinarum e l'Halobacterium halobium, e ad un microscopico crostaceo rosso, l'Artemia partenogenica, capace di vivere anche 10.000 anni in ambienti ipersalini e che si nutre della Dunaliella salina.

Al maschio di questo crostaceo César Manrique ha dedicato il logo del sito delle Salinas de Janubio.

logo delle Salinas de JanubioArtemia partenogenica (disegno di César Manrique - 2019)

Le Salinas de Janubio sono state dichiarate Sito Naturale Protetto dall'Unione Europea per la presenza di 70 specie di uccelli migratori che sostano e si nutrono nelle saline.

https://www.salinasdejanubio.com/

ATTENZIONE: si possono fare visite guidate delle saline di circa 90 minuti con degustazione finale di sali. 

Costo: 22 €


CONCLUSIONI                                                                                                                       Le Salinas de Janubio hanno un valore paesaggistico, ecologico e culturale sorprendente. Nei nostri viaggi abbiamo visitato diverse saline alla scoperta dell'"oro bianco", e siamo sempre stati affascinati e abbagliati dal loro candore. Anche le Salinas de Janubio ci hanno regalato questo spettacolo e meravigliato per i loro colori.

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