SITO TURISTICO www.compiegne-tourisme.fr
UFFICIO TURISTICO Place de l'Hotel de Ville
Compiègne è una cittadina francese della Picardia a 65 chilometri da Parigi.
In epoca gallo-romana rappresentava un punto di passaggio e veniva chiamata Compendiun cioè "scorciatoia".
In epoca carolingia era Carlopolis, la "Bisanzio francese".
Vi si tennero diete e concili e si costruì un'abbazia.
Nel 1430 i Borgognoni vi catturarono Giovanna d'Arco.
Luigi XV e il Delfino accolgono nel 1770 Maria Antonietta in occasione del suo arrivo in Francia.
Così farà poi anche Napoleone con l'arciduchessa Maria Luisa d'Austria, sua futura consorte, nel 1810.
Nella foresta di Compiègne, in un vagone ferroviario, si firmò l'armistizio tra Francia e Germania nel 1918, così come nel 1940 si firmò, nello stesso vagone, la resa della Francia.
Il suo Hotel de Ville è un gioiello dell'arte gotica.
Fu costruito tra il 1498 e il 1530 sotto il regno di Luigi XII, che è presente con una statua equestre sulla facciata.
Sul campanile a due piani vi è una delle più antiche campane comunali: la "Bancloque" del 1303.
I "Trois Picantins" scandiscono le ore con le loro mazze.
Hotel de Ville |
campanile dell'Hotel de Ville |
chiesa di St-Jacques |
La chiesa di St-Jacques del XII/XVIII secolo, era la parrocchia reale e fu fatta costruire da Luigi XI.
E' iscritta nella lista del Patrimonio dell'Unesco in quanto si trova sul cammino per Santiago di Compostela.
La sua torre è la più alta della città e la lanterna alla sua sommità risente dello stile rinascimentale.
e' il luogo dove Giovanna d'Arco si recò a pregare la mattina del giorno che fu catturata dai Borgognoni.
coro della chiesa di St-Jacques |
altare maggiore |
Il suo interno è decorato con legno intagliato, marmo e stucco .
Vi trova posto un grande organo del XVIII secolo.
Le vetrate sono del XIX secolo ed evocano gli avvenimenti della città.
Una copia della statua della Vergine detta "dal piede d'argento" del XIII secolo è esposta nella chiesa.
"Vergine del piede d'argento" |
grande organo |
vetrata del XIX secolo |
La chiesa di St-Antoine del XIII/XVI secolo ha una facciata in stile gotico fiammeggiante, con un rosone e una balaustra.
facciata della chiesa |
chiesa di S-Antoine |
Nel centro cittadino una delle case a graticcio è la Vieille Cassine del XV secolo abitata un tempo dai piloti fluviali che comandavano il traffico sul fiume.
Vieille Cassine |
magazzino del sale |
Il castello, che si trova nel centro cittadino circondato da un grande parco, ha visto passare ed è stato abitato da numerosi re e imperatori.
corte d'ingresso al castello |
La prima residenza fortificata risale al 1374, sotto il regno di Carlo V.
Nel XVIII secolo a renderlo un vero castello ci pensò Luigi XV, ricostruendolo interamente in stile neoclassico.
Sotto Luigi XVI il castello venne trasformato e ampliato.
Venne distrutto all'epoca della Rivoluzione e recuperato poi da Napoleone nel 1807, che fece aggiungere la sala da ballo e un giardino collegato alla foresta.
Raggiunse un grande fasto con Napoleone III e sua moglie Eugenia, che ne fecero la loro residenza autunnale, ridecorando alcune stanza in stile II Impero.
foresta di Compiègne |
Fu la residenza estiva preferita da molti monarchi francesi per la caccia nella vicina foresta.
Fu una delle sedi governative della monarchia francese.
E' a Compiègne che sino al XIX secolo si organizzarono campi militari con grandi manovre per la formazione delle truppe e l'educazione dei principi.
Durante il II Impero erano qui invitati a soggiornare teste coronate, artisti, uomini di cultura e del bel mondo, ospitati presso il castello in numero di 100 a turni di una settimana: erano chiamate per questo "Serie".
facciata del castello |
Il castello ospita 3 Musei:
- gli Appartamenti storici
visitabili con audioguida (non in italiano) o con visita guidata
- il Museo del II Impero
visitabile con visite guidate
(da noi non visitato)
- il museo dell'Automobile
visitabile con visite guidate
(da noi non visitato)
Gli Appartamenti storici sono divisi in:
- XVIII secolo
- I Impero
- II Impero
Le stanze del XVIII secolo (1782/1786) sono caratterizzate da una boiserie bianca con tocchi dorati, essendo Compiègne una residenza prevalentemente estiva, e quindi questi colori ben vi si adattavano.
Dopo la Rivoluzione i mobili che arredavano questi ambienti sono stati dispersi.
Fanno parte di quest'ala del castello la Sala delle guardie del re, l'Anticamera doppia, il Salone da giochi della regina, la Galleria delle cacce.
La Sala delle colonne è il grande vestibolo d'entrata all'Appartamento dell'Imperatore.
In essa hanno trovano collocazione 8 busti di imperatori.
Sala delle colonne |
Ha una ringhiera in ferro battuto del XVIII secolo, e un sarcofago gallo-romano servito da bacino battesimale.
scalinata d'onore |
Le stanze del I Impero sono state rimaneggiate sotto la direzione di Berthault e decorate da Dubois e Redouté.
Compiègne è la sola residenza imperiale a presentare oggi un insieme omogeneo di decorazione e arredamento del I Impero.
La Camera da letto dell'Imperatore ha una tappezzeria in damasco cremesi a mosaico con foglie di quercia, stelle e api.
I mobili sono in legno dorato.
I dipinti del soffitto sono bruciati nel 1919 in un incendio.
La Camera da letto dell'Imperatrice, arredata con i temi dell'abbondanza e della fecondità.
Ha un sontuoso letto a baldacchino, formato da una tenda di seta bianca e mousseline ricamata in oro, tenuta da angeli.
L'originale scomparve nel 1855, questa è una fedele copia.
La camera è decorata da "Le stagioni" e da "La Stella del mattino".
camera da letto dell'Imperatrice |
letto a baldacchino |
camera da letto dell'Imperatrice |
La Biblioteca dell'Imperatore è una sala che non ha subito nessuna modifica.
Ha mobili in mogano e legno dorato del 1808.
Il decoro del soffitto rappresenta Minerva, Apollo e Mercurio.
Il Salone blu destinato inizialmente alla presentazione ufficiale dell'Imperatrice, divenne una sala studio e da gioco nel II Impero.
Ha colori contrastanti: tende blu, sedili con ricami in d'oro e camino in marmo rosso.
Le decorazioni sono in oro su sfondo blu-verde.
Vi si trovano 4 composizioni sul tema della guerra.
Salone blu |
Il Salone a fiori era il primo salone dell'Imperatrice e prende il nome dalla decorazione a fiori.
Era una sala da gioco come testimonia ancora alcuni tavoli atti a questo scopo.
Nel II Impero divenne la camera da letto del Principe Imperiale.
La tappezzeria di Gobelins delle poltrone fu scelta da Joséphine.
I pannelli di fiori alle pareti sono stati realizzati da studi sulle liliacee di Redouté.
Il Gran Salone o Salone dell'Imperatrice, dove l'Imperatrice riceveva.
Ha un camino in granito verde con cariatidi.
L'arredo è in legno dorato e ricoperto di broccato oro e verde, con J a forma di cornucopia e iniziale di Joséphine, che però non vide mai l'insieme.
Gran Salone |
La Galleria da ballo fu costruita per ordine di Napoleone I in stile impero trionfante in occasione dell'arrivo della futura Imperatrice Maria Luisa.
Il soffitto evoca le vittorie dell'Imperatore.
Vi sono anche pitture a tema mitologico.
Nel II Impero divenne la sala da pranzo delle "séries".
Durante la I guerra mondiale fu usata come ospedale militare tra il 1914 e il 1917.
In fondo alla sala troneggia la statua di "Napoleone legislatore" in marmo di Carrara.
I divanetti sono ricoperti da tappezzerie di Beauvais.
Galleria da ballo |
Galleria da ballo |
Tra le stanze dedicate al II Impero troviamo il Salone di famiglia.
Sotto l'Ancien Régime era la camera da letto del re (Luigi XVI).
Ha una posizione centrale e un alto soffitto.
I posti a sedere sono in legno dorato in stile Luigi XV con tappezzeria di Beauvais con bouquet di fiori multicolori su fondo verde.
Vi trovano spazio poltrone particolari quali "l'indiscreto" per tre persone, o "la confidente", sedia a due posti invertiti uniti a forma di S.
Un torcere in bronzo dorato raffigura un'indiana con un bambino sulle spalle che regge un candelabro a 24 lumi in bronzo cesellato.
La statua è posta su un piedistallo in bronzo dorato e malachite con le iniziali di Napoleone III e di Eugenié.
Salone di famiglia |
Il Salone della Musica fu scelto dall'Imperatrice Eugenia per evocare il XVIII secolo.
Ha uno stile eclettico con mobili appartenuti a Maria Antonietta provenienti dal castello di Saint-Cloud.
Vi sono anche due arazzi del XVII secolo.
La Sala da pranzo dell'Imperatore in stile II Impero è decorata in falso marmo e in falso onice.
Un trope-l'oeil raffigura Anacreonte.
Nella Sala delle carte, un tempo anticamera di Napoleone I, era una sala da gioco con Napoleone III.
Vi si trova una carta ingrandita della capitaneria delle cacce, una pianta della foresta di Compiègne.
Compiègne era insieme a Versailles e Fontainebleau il luogo dove il re riuniva il consiglio, e la Sala del Consiglio era il luogo del castello deputato a alle riunioni.
Nella modesta cappella si sposarono Maria Luisa d'Orlean e Leopoldo I.
cappella |
I giardini alla francese progettati da Gabriel non furono mai completati.
Sussistono i giardini "all'inglese" progettati da Berthault e la prospettiva del viale dei Beaux-Monts verso la foresta.
Orario: 10.00/18.00 martedì chiuso
Orario parco: novembre/febbraio 8.00/17.00
marzo/15 aprile 16 settembre/ottobre 8.00/18.00
16 aprile/15 settembre 8.00/19.00
Costo 6,50€
RISTORANTE LE BOUCHON
www.le-bouchon.com
4 rue d'Austerlitz
03 44 20 02 03
cantina del ristorante |
GIUDIZIO
In una casa à pan de bois del XV secolo è ambientato questo bistrot e bar a vino di Compiègne.L'ambiente ricorda un vecchio club di rugby.
Noi abbiamo pranzato nella piccola cantina voltata, ma oltre alle sale arredate con legno scuro, dispone anche di una terrazza.
degustazione di vino |
La cucina è quella tradizionale francese accompagnata da un bicchiere di buon vino consigliato dal simpatico proprietario, che rende l'atmosfera molto familiare.
CONCLUSIONI
Battute di caccia, balli, giochi e rappresentazioni teatrali hanno scandito le vacanze estive dei re e degli imperatori francesi, che amavano trascorrere con la propria corte lunghi periodi a Compiègne.
Il fasto conservatosi ha reso poi questo castello ancor oggi una meta vacanziera di turisti in cerca d'arte e di storia.
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