domenica 2 novembre 2014

Castel S.Pietro Romano "il paese del cinema"


SITO TURISTICO                              www.castelsanpietroromano.net

Castel S.Pietro Romano si trova in provincia di Roma.
E' posto sul monte Ginestro, ed era l'arx di Praeneste (l'antica Palestrina, che si trova al di sotto del paese), ovvero la sua acropoli.
Molto probabilmente era il sito dove si trovava il Santuario di Iuppiter Arcanus (da qui il termine "arx").

Nel IV secolo a.C., in epoca preromana, l'area adibita a pascolo per il sostentamento di Praeneste in caso d'assedio, e non abitata, fu cinta da 4,5 km di mura ciclopiche poligonali (costruite a secco), che racchiudevano anche la città, e delle quali si conservano alcuni tratti sul versante meridionale.

mura ciclopiche poligonali
Era questa un'area con funzioni difensive e d'avvistamento.
Nel medioevo poi queste mura furono restaurate con blocchetti di calcare.

Castel S.Pietro Romano deve il suo nome al'Apostolo Pietro, che si dice sia salito sul monte su cui sorge il paese per predicare il Cristianesimo in contrapposizione con il culto del Santuario della Dea Fortuna Primigenia di Praeneste.
Sembra che sia stato l'Imperatore Costantino a chiamare il sito "Castrum Sancti Petri".

"balcone sulla provincia di Roma"
Il paese che domina la Valle del Sacco e che offre panorami che si estendono sino al litorale romano, è chiamato anche il "balcone sulla provincia di Roma".

La sua storia si lega a quella dei contrasti tra la Chiesa e le famiglie feudatarie del posto.

Rocca dei Colonna
Il paese è dominato dalla Rocca dei Colonna, costruita nel X secolo dalla Senatrice Stefania sorella del Papa Giovanni XIII, il quale le concesse il feudo di Palestrina in cambio della costruzione di una fortificazione.

interno della Rocca
Nel 1012 Giovanni nipote di Stefania fu assediato nella rocca dai soldati del Papa Benedetto XII.
La fortezza divenne poi proprietà dei Colonna, e subì diversi assedi.
Fu rasa al suolo due volte, nel 1299 e, ad opera del Vitelleschi nel 1438, in quanto i Colonna affermavano che Bonifacio VIII avesse comprato la sua elezione al soglio pontificio dopo che Celestino V aveva rinunciato ad essere Papa (Dante Bonifacio VIII nella Divina Commedia nel girone dei "simoniaci" nell'Inferno).

La Rocca venne poi ricostruita nel 1482 da Giovanni Colonna.
Nel 1630 la rocca fu venduta a Carlo Barberini, fratello del Papa Urbano VIII, ed iniziò per la fortificazione un periodo di declino.

accesso alla Rocca
La Rocca sorge sulla sommità del monte ed era difesa da tre lati da un forte dislivello.
Vi si accedeva tramite un ponte levatoio che valicava un fossato.

ponte d'accesso alla Rocca visto da sotto
ponte d'accesso alla Rocca visto da sotto


Rocca dei Colonna
interno della Rocca
interno della Rocca


interno della Rocca
La Rocca era a pianta quadrata con torrioni angolari quadrati.
Le sue mura misuravano un metro di spessore e due metri alla base.

interno della Rocca dei Colonna con torrione angolare
interno della Rocca
Al centro della rocca vi era un bastione cilindrico che fungeva da prigione.
In esso furono imprigionati alcuni personaggi famosi: S.Bernardo de'Marsi, legato pontificio della Campania; Corradino di Svevia, durante il suo viaggio verso Napoli dove fu giustiziato per essere sceso in Italia chiamato dai Ghibellini dopo la morte di Manfredi per riconquistare il Regno di Sicilia; Jacopone da Todi per aver parteggiato per i Colonna contro Bonifacio VIII e avendo chiesto con il "Manifesto di Lunghezza" la deposizione del Papa e un concilio (qui compose lo Stabat Mater).

targa che ricorda la prigionia di Jacopone da Todi
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Intorno alla Rocca si è sviluppato il borgo di Castel S.Pietro Romano, con vicoli, scalinate e piazzette caratteristiche, pavimentate da "sanpietrini".





Nella principale Piazza S.Pietro sorge la Chiesa di S.Pietro Apostolo, fondata per tradizione dall'Imperatore Costantino.

Chiesa di S.Pietro Apostolo
Vi è testimonianza già dal V secolo di un monastero qui presente, distrutto dai Saraceni nell' VIII secolo.
Soggiornarono in questo monastero benedettino S.Benedetto da Norcia e Gregorio Magno.

Il progetto del restauro della chiesa che aveva subito un declino fu affidato a Pietro da Cortona, ma non fu realizzato.
Fu invece nel 1732 Nicola Michetti che ne portò a termini i lavori (porticato esterno e apparato decorativo interno).

navata della Chiesa di S.Pietro Apostolo
L'interno della chiesa a navata unica custodisce, sulla parete sinistra, le reliquie di un certo martire che venne chiamato Clemente.
Sul soffitto della volta l'affresco raffigurante il Trionfo del Cristianesimo è opera di Placido Costanzi.

Trionfo del Cristianesimo - Placido Costanzi
Le due acquasantiere sono ricavate da are romane.
La pala d'altare rappresenta Cristo che consegna il gregge a S.Pietro, opera di G.Gimigniani, allievo di Pietro da Cortona (1633).

Cristo che consegna il gregge a Pietro - G.Gimigniani
Nell'antico chiostro del monastero benedettino è rimasta una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana.

ingresso al chiostro
chiostro benedettino


cisterna del chiostro benedettino
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Sempre sulla piazza principale sorge Palazzo Mocci, fatto costruire nel 1732 da Stefano Mocci, avvocato Uditore Pontificio amico del cardinale Lorenzo Corsini che quando divenne Papa col nome di Clemente XII lo nominò Luogotenente Criminale dell'Uditorio della Camera e Giudice dei Palazzi Apostolici.

Palazzo Mocci
Il palazzo progettato da Nicola Michetti si eleva su tre piani ed ha un piano interrato.
La facciata è a bugnato fino al piano nobile e liscia nella parte superiore.
In essa si aprono numerose finestre profilate in pietra e un portale con lo stemma dei Mocci sormontato da un balcone.
Al piano terra vi sono due arcate simmetriche.

un'arcata del Palazzo Mocci
portone di Palazzo Mocci

















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Al limitare del paese si trova la Chiesa di S.Maria della Costa, una piccola costruzione quadrata costruita nel 1700 dove si trovava il monastero in rovina
fondato con una piccola chiesetta dalla Beata Margherita Colonna, sorella di Giacomo e Pietro Colonna, una vergine romana ritiratasi in povertà in quest'eremo nel XIII secolo.
Dell'antico monastero rimane solo il campanile.

Chiesa di S.Maria della Costa
antico campanile della chiesa
interno della chiesa


targa in ricordo della Beata Margherita Colonna
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Come dal titolo del post s'intuisce, dopo gli anni '50 Castel S.Pietro Romano è divenuta famosa per essere stata il set cinematografico di alcuni film del "neorealismo rosa".

Il sindaco di quegli anni, il fotoreporter Adolfo Porry-Pastorel, amico di De Sica, definì Castel S.Pietro Romano come "il paese più scassato d'Italia", e lo propose all'amico come scenario realistico per girare gli spaccati di un'Italia appena uscita dalle macerie di una guerra.

Fu così che l'intero paese divenne protagonista di quei film che riscossero grande successo di pubblico e di critica.

Il primo film girato fu PANE, AMORE E FANTASIA di Luigi Comencini, nel 1953.


I protagonisti erano Vittorio De Sica, Gina Lollobrigida, Marisa Merlini e Tina Pica e ...tutti i paesani che lavorarono come comparse con la ricompensa di 1000 lire al giorno, compreso l'asino Barrò.

Il film, candidato all'Oscar per la migliore sceneggiatura, vinse l'Orso d'Oro al Festival di Berlino.
Gina Lollobrigida vinse il Nastro d'Argento come attrice protagonista.

In Piazza S.Pietro si riconosce la casa/caserma ove Vittorio De Sica alloggiava.

casa/caserma del film "Pane, amore e fantasia"
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Nel 1954 fu girato il seguito di Pane, amore e fantasia, ossia PANE, AMORE E GELOSIA con lo stesso cast ma con la regia di Dino Risi.


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Nel 1957 è la volta del film LA NONNA SABELLA con la regia di Dino Risi e interpretato da Peppino De Filippo, Silvia Koscina, Renato Salvatori e Tina Pica.
Il seguito di questo film dal titolo LA NIPOTE SABELLA con gli stessi attori ma con la regia di Giorgio Bianchi venne girato nel 1958.

Nel 1958 vengono anche riprese le scene del film TUPPE TUPPE MARESCIA'! ( o E' PERMESSO MARESCIALLO?) con la regia di Ludovico Bragaglia, con Peppino De Filippo e Giovanna Ralli.

Nel 1961 vengono girati i film IL FEDERALE con la regia di Luciano Salce e interpretato da Ugo Tognazzi e Gianni Agus, e I DUE MARESCIALLI con la regia di Sergio Corbucci e interpretato da Totò e Vittorio De Sica.



Nel  1965 Alessandro Blasetti dirigerà LIOLA' con Ugo Tognazzi e Giovanna Ralli, mentre Franco Indovina girerà MENAGE ALL'ITALIANA con Ugo Tognazzi.


CONCLUSIONI
Questo paesino, dove tutti si conoscono per nome, e la domenica mattina dopo la Messa si fermano in piazza, seduti sui banconi in pietra che corrono sotto la casa resa famosa dai film qui girati, ti conquista per la sua semplicità.
L'aria frizzantina che si respira, la genuinità della sua cucina, la tranquillità delle sue strade, lo fanno essere, oltre un luogo di culto cinematografico, un borgo da "assaporare".


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