SITI TURISTICI www.montefalcodoc.it
www.promontefalco.com
UFFICIO TURISTICO Piazza del Comune
Via Ringhiera Umbra (Pro Loco)
Siamo in Umbria, in provincia di Perugia.
Montefalco, chiamata la "
Ringhiera dell'Umbria" perché dal colle su cui sorge si può ammirare il panorama della vallata sottostante che si estende da Perugia a Spoleto, è anche nell'elenco dei "
Borghi più belli d'Italia".
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vicolo di Montefalco |
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vicolo di Montefalco |
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vicolo di Montefalco |
Questo borgo medievale circondato da filari di uva e da argentei oliveti, unisce un itinerario turistico rivolto all'enogastronomia ad uno prettamente artistico e storico.
Montefalco, abitata si dall'epoca romana (
castrum romano con
cardo e
decumano massimo), veniva chiamata nel medioevo
Coccorone (o
Corcurione) dal suo fondatore il senatore romano Marco Curione, o forse dal greco "
oros" che significava "
monte".
Nel 1249 la città prenderà il nome di Montefalco dopo la visita nel febbraio 1240 di Federico II di Svevia, esperto di falconeria e autore del trattato "
De Arte Venandi cum Avibus", che donò a Rainaldo I e a suo figlio Napoleone III un falco.
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vicolo di Montefalco |
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vicolo di Montefalco |
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vicolo di Montefalco |
Zona di confine tra Longobardi e Bizantini, viene munita di mura nel XII secolo.
Nella cinta muraria circolare si aprivano cinque porte (
Porta S.Maria, Porta S.Lorenzo, Porta S.Clemente, Porta di Camiano e Porta S.Bartolomeo), dalle quali partivano verso il centro delll'abitato altrettante vie che lo dividevano in settori.
Contesa tra l'Impero e il Papato, vede l'insediamento degli ordini monastici dei Francescani e degli Agostiniani con monasteri femminili, chiese e confraternite.
Un secondo perimetro fortificato viene aggiunto all'inizio del XIII secolo, con torrioni, bastioni e quattro porte:
Porta Camiano,
Porta della Rocca,
Porta S.Agostino e
Porta Federico II.
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mura del XIII secolo e Torre del Verziere |
La
Porta S.Agostino è inserita in un tratto ben conservato delle mura duecentesche e poco distante dalla
Torre del Verziere.
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Torre del Verziere |
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interno della Torre del Verziere |
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Torre del Verziere da dentro le mura |
E' sormontata da una torre con merlatura ghibellina, feritoie e ballatoio per le guardie.
Nella lunetta interna è decorata con un affresco votivo raffigurante la
Madonna e Santi del XIV secolo.
L'orologio del 1543 è ancora funzionante.
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Porta S.Agostino |
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fornice della Porta S.Agostino |
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affresco della lunetta di Porta S.Agostino |
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Porta S.Agostino vista da dentro le mura |
Da essa parte
Corso Mameli, lo "
Stradone", il principale asse della città medievale.
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Corso Mameli |
Dalla
Porta della Rocca
si accedeva alla parte fortificata della città: intorno al 1320 infatti
fu costruita una rocca che venne distrutta nel successivo secolo.
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Porta della Rocca |
Questa fu anche la sede del Monte Frumentario, dei Carabinieri pontefici, dell'Ospedale e del Carcere mandamentale.
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mura vicino alla Porta della Rocca |
Di fronte alla porta si può ammirare il panorama sulla vallata umbra e da essa parte la via
Ringhiera Umbra.
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panorama sulla vallata |
Dalla più antica delle porte, la
Porta Camiano, si può raggiungere fuori dalle mura il piccolo abitato di Camiano.
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Porta Camiano |
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Porta Camiano da dentro le mura |
Qui vicino nacque il pittore Francesco Melanzio e dalla terrazza antistante la porta si può godere di uno dei panorami di Montefalco.
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terrazza panoramica a Porta Camiano |
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panorama da Porta Camiano |
La
Porta Federico II o Porta S.Bartolomeo, si trova a ridosso dell'abside della chiesa da cui prede il nome, e faceva parte della prima cerchia di mura.
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Porta Federico II (o di S.Bartolomeo) |
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porta murata |
Sull'arcata trova posto lo stemma imperiale con le due aquile bicipiti.
Dall'antica porta della città, oggi murata, si dice che siano entrati per tradimento le truppe delle bande nere di Orazio Baglioni, che saccheggiarono Montefalco.
Poco distante si erge il
Torrione di S.Chiara posto proprio di fronte alla chiesa da cui prende il nome.
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Torrione di S.Chiara |
Da qui
Via di S.Chiara conduce alla
Porta di S.Leonardo posta proprio accanto al convento delle clarisse con l'omonima chiesa, che ancora usano la parte alta della porta.
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Porta S.Leonardo |
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Porta S.Leonardo |
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Entriamo quindi dentro le mura della città per Porta S.Agostino, la porta più monumentale.
Come si è detto si accede a
Corso Mameli, una strada in salita che conduce alla piazza principale di Montefalco, fiancheggiata da enoteche, negozi artigianali e bei palazzi.
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Corso Mameli |
Appena varcata la porta sulla destra si trova
Casa Angeli, con incastonati nella facciata marmi, urne romane e stemmi.
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Casa Angeli |
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stemma su Casa Angeli |
Sulla sinistra invece si trova la quattrocentesca
Casa Senili-Scorzoni.
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Casa Senili-Scorzoni |
Sempre sulla sinistra troviamo la facciata in pietra della
chiesa di S.Agostino del XIII secolo, con portale con colonnine e capitelli.
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Chiesa di S.Agostino |
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portale della Chiesa di S.Agostino |
La chiesa a navata unica e abside poligonale possiede opere di Ambrogio Lorenzetti e di Bartolomeo Caporali.
La chiesa conserva anche le spoglie di S.Chiaretta, S.Beata e del
Beato Pellegrino.
Intorno a quest'ultimo aleggia un alone di mistero:
si narra infatti che questo pellegrino venuto forse dalla Spagna in pellegrinaggio sulle tombe delle Sante qui custodite, rimase a pregare la notte presso di loro.
L'indomani fu ritrovato morto in una posizione di preghiera.
Fu sepolto presso la chiesa ma il giorno dopo il suo corpo fu ritrovato presso le Sante, e così dopo altri tentatitivi di seppellirlo.
Si decise allora di metterlo nel campanile dove rimase cent'anni in stato di mummificazione, per poi porlo in una teca nella chiesa.
Non trovate foto degli interni perché la chiesa da noi raggiunta tre volte nella giornata, non è stata da noi mai trovata aperta (?), con lo stupore dei negozianti presso la chiesa.
In compenso era aperto il
chiostro adiacente.
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chiostro della chiesa di S.Agostino |
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campanile romanico della chiesa di S.Agostino |
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Poco più avanti il corso si allarga nella
Piazza Domenico Mustafà, sopranista, direttore di coro, compositore e uno degli ultimi castrati, morto a Montefalco.
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Piazza Domenico Mustafà |
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Palazzo Tempestivi |
Sulla destra si trova il
Palazzo Tempestivi, del XVI secolo con portale a bugnato, oggi sede degli uffici comunali.
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fianco di Palazzo Tempestivi |
Poco distante, immettendosi in
Via Tempestivi, sulla destra si trova il
Palazzo Langeli attribuito al Vignola.
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Palazzo Langeli |
Ritornando sul corso sulla sinistra sorge
Palazzo Moriconi-Calvi dala facciata quattrocentesca.
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Palazzo Moriconi-Salvi |
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portale del Palazzo Moriconi-Salvi |
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Palazzo Moriconi-Salvi |
Si giunge quindi alla
Piazza del Comune, il punto più elevato della città.
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parte della Piazza del Comune |
Chiamata nel trecento "
Platea Rotunda", è una piazza quasi circolare, sulla quale si affacciano palazzi e luoghi di culto.
Il
Palazzo Comunale o Palazzo del Popolo, che oggi ospita la Biblioteca Comunale, risale al XIII/XIV secolo e fu ampliato sul fianco sinistro nel XV secolo.
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Palazzo Comunale |
Il portico che precede la facciata e la torre campanaria ha pilastri ottagonali e capitelli con acanti; sopra ad esso vi è una grande terrazza.
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portico del Palazzo Comunale |
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pilastri ottagonali del Palazzo Comunale |
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portico del Palazzo Comunale |
Sul fianco del palazzo vi è una bifora con colonnina tortile.
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fianco del Palazzo comunale |
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bifora con colonnina tortile |
Facendo il giro della piazza guardando il Palazzo Comunale verso sinistra si incontrano:
- il
Palazzo Bontadosi e la
ex Chiesa di S.Filippo Neri del 1705, divenuta un teatro nel 1895
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da destra Palazzo Bontadosi e l'ex Chiesa di S.Filippo Neri |
- l'
Oratorio di S.Maria de Platea (o di Piazza o del Popolo) del XIII secolo e
utilizzata durante il Medioevo per le riunioni del Comune.
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Oratorio di S.Maria de Platea |
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Oratorio di S.Maria de Platea |
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affresco di Francesco Melanzio |
In essa vi è conservato nell'abside un affresco raffigurante il
Padre Eterno,
Madonna con Bambino e quattro Santi di Francesco Melanzio.Nell'affresco appare l'autoritratto del pittore (raffigurato come S.Severo) e il ritratto della moglie (la Madonna).
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ritratto della moglie di F.Melanzio (Madonna) |
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acquasantiera |
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S.Severo |
All'ingresso vi è un'acquasantiera del XV secolo sostenuta da una colonnina con tracce policrome del XII secolo.
- il
Palazzo Senili (N°12) quattrocentesco
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Palazzo Senili (a destra) e Palazzo de Cuppis (a sinistra) |
- il
Palazzo de Cuppis (N°9) del XVI secolo
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Palazzo de Cuppis (lato su via Ringhiera Umbra) |
Accanto a questo palazzo scende verso la
Porta della Rocca la
via Ringhiera Umbra.
E' qui che si trova il
Complesso Museale S.Francesco che comprende l'ìex Chiesa di S.Francesco, parte del convento annesso, la cripta e le cantine dei frati.
Entrare in questa sede museale significa immergersi nella bellezza della pittura umbra di tre secoli.
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Complesso Museale S.Francesco |
La
chiesa di S.Francesco fu costruita tra il 1335 e il 1340 dai frati minori e vi si officiarono i riti sino al 1863, anno in cui divenne proprietà del Comune.
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Chiesa di S.Francesco |
La facciata in pietra chiara (opera dell'800) è sagomata a campana ed è delimitata da lesene.
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portale della chiesa di S.Francesco |
Il portale rinascimentale a sesto acuto è anch'esso delimitato da lesene, coronate da capitelli che sostengono una trabeazione con triglifi e metope, sovrastata da un timpano triangolare.
Una bifora è stata aperta nel XIX secolo.
E' proprio nella chiesa che si trovano dei veri capolavori d'arte che portano la firma di
Benozzo Gazzoli (
Storia della vita di S.Francesco nell'abside),
Perugino (
Natività nella controfacciata) e della
scuola umbra del '400.
L'interno è a navata unica.
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navata dell'ex chiesa di S.Francesco (verso l'abside) |
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navata dell'ex chiesa di S.Francesco (verso la controfacciata) |
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cappelle interconnesse dell'ex chiesa di S.Francesco |
Sul lato destro si trovano 6 cappelle (XIV secolo) divenute intercomunicanti nel XVI secolo e una cappella sul lato sinistro, la
Cappella Bontadosi.
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Cappella Bontadosi |
Questa cappella a pianta quadrata e cupola fu commissionata da Clemente Bontadosi nel XVI secolo, e porta lo stemma della famiglia del committente.
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altare della Cappella Bontadosi |
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Immacolata concezione con S.Francesco, S.Antonio e Committenti |
Nella cappella gli affreschi raffigurano l'
Immacolata Concezione con S.Francesco e S.Antonio e committenti (pala d'altare) e
Storie della Vergine e dei Santi sulle pareti.
Il soffitto è a capriate lignee.
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soffitto a capriate dell'ex chiesa di S.Francesco |
L
'abside è poligonale con bifora a doppio ordine ed ha due cappelle laterali rettangolari.
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abside e cappelle laterali rettangolari |
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costolone e peduccio dell'abside |
Precede l'abside
una pergola di legno intagliato, dipinto e dorato.
La
cupola dell'abside è rinforzata da costoloni che terminano su peducci
con volti femminili, di vescovo, frate, aquila e leone.
Gli
affreschi che ricoprono l'intera abside furono commissionati a Benozzo
Gozzoli da fra' Jacopo da Montefalco, priore del convento, nel 1452.
Nel sottarco dell'arco trionfale all'interno di tondi si trovano raffigurati S.Francesco e i suoi primi 12 compagni.
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volta dell'abside |
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volta dell'abside e sottarco con i primi compagni di S.Francesco |
Nella volta è raffigurata la
Gloria
di S.Francesco e i Ss Antonio da Padova, Caterina d'Alessandria,
Bernardino da Siena, Elisabetta d'Ungheria e Ludovico da Tolosa.
Sulle pareti dell'abside si trova il famoso ciclo di affreschi delle
Storie di S.Francesco.
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affreschi dell'abside |
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affreschi dell'abside |
I
venti episodi della vita sono raffigurati in 12 scene su tre registri,
si leggono dal basso da sinistra verso destra e spesso nello stesso
riquadro sono raffigurate più scene.
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affreschi dell'abside |
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affreschi dell'abside |
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affresco dell'abside: Nascita di S.Francesco |
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affresco dell'abside: S.Francesco rinuncia ai beni terreni |
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affresco dell'abside: Incontro di S.Francesco con S.Domenico a Roma davanti alla basilica vaticana |
Il coro è costituito da 12 stalli in legno.
Sopra al coro in 20 medaglioni sono raffigurati ritratti di francescani illustri.
In quelli sotto la bifora si riconoscono Petrarca, Dante e Giotto.
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Petrarca, Dante e Giotto |
La
Cappella della Passione (a sinistra dell'abside), ha affreschi di Giovanni di Corraduccio raffiguranti
scene della Passione, Santi e Profeti (XV secolo).
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affresco nella Cappella della Passione |
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volta della Cappella della Passione |
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Cappella della Passione |
L'
absidiola destra (a destra dell'abside) è stata affrescata dal Maestro dell'abside destra di S.Francesco di Montefalco.
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affreschi dell'absidiola destra |
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affreschi dell'absidiola destra |
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absidiola destra |
Sul fondo dell'abside centrale si trova un'apertura che permette di accedere alla
sagrestia.
Era qui conservata una
Madonna in trono con Bambino, S.Gioacchino e Sant'Anna e due angeli di Francesco Melanzio (1516) oggi nella
chiesa del Governatorato dello Stato Pontificio.
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Madonna in Trono con Bambino, S.Gioacchino e Sant'Anna e due angeli - Francesco Melanzio |
Dalla sagrestia poi si può accedere, varcando una porta lignea, nella prima delle cappelle della navata destra.
Anche le sei cappelle che compongono la navata destra della chiesa hanno affreschi pregevoli sulle pareti, nelle volte e nei sottarchi.
- La
prima cappella vicino all'abside è la
Cappella dell'Annunciazione, venne anche usata come sagrestia.
Gli affreschi sono di Giovanni di Corraduccio (XV secolo).
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Cappella dell'Annunciazione |
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volta: Cristo benedicente de Evangelisti |
In una nicchia della parete di fondo un gatto e un pavone affrontati.
Sulle pareti decorazioni di finti paramenti marmorei e finte stoffe.
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nicchia sulla parete di fondo |
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finti marmi e finte stoffe |
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gatto e pavone affrontati |
- La
seconda cappella è la
Cappella di S.Antonio Abate, forse affrescata da Andrea del Cagno (XV secolo), con scene della
Storia di S.Antonio Abate e
Santi e
Crocifissione con S.Francesco.
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Cappella di S.Antonio Abate |
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Cappella di S.Antonio Abate: Storie di S.Antonio Abate (vele) - Crocifissione con S.Francesco (parete di fondo) |
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Storia di S.Antonio Abate |
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Storie di S.Antonio Abate |
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sottarco della Cappella di S.Antonio Abate |
Nella cappella si trova anche la tavola della
Madonna del Soccorso di Tiberio d'Assisi (1510).
La Madonna è raffigurata nell'atto di scacciare con un bastone nodoso il demonio e salvare così un bambino: una favola infatti narrava che una madre infastidita dal figlio avesse esclamato "
che il diavolo ti porti via", e all'apparire del demonio avesse invocato l'aiuto della Vergine.
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Madonna del soccorso - Tiberio d'Assisi |
- La
terza cappella è la
Cappella dell'Assunta nella quale si accede oggi entrando nella chiesa.
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Evangelisti, Dottori e Profeti |
A causa dell'apertura di questo collegamento nel XVI secolo tra chiesa e convento, sono andati perduti gli affreschi della parete di fondo e delle pareti adiacenti.
La cappella è stata affrescata da Giovanni di Corraduccio nel XV secolo.
- La
quarta cappella è la
Cappella del Crocifisso.
La decorazione è andata perduta totalmente.
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Crocifisso - Maestro Espressionista di S.Chiara |
Viene qui ospitato un
Crocifisso sagomato con la Vergine e S.Giovanni Evangelista ai lati e S.Francesco ai piedi di Cristo.
L'opera è del Maestro Espressionista di S.Chiara.
- La
quinta cappella è la
Cappella di S.Bernardino affrescata nel XV secolo con
Scene della vita di S.Bernardino e altri Santi, forse da Jacopo Vincioli.
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Cappella di S.Bernardino: S.Bernardino, Scene della vita di S.Bernardino e Crocifissione |
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sottarco: Cristo benedicente, S.Chiara da Montefalco e S.Illuminata |
Nelle vele della volta erano raffigurati quattro Dottori della Chiesa: rimane solo quella con S.Girolamo.
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sottarco: Madonna con Bambino |
- La
sesta ed ultima cappella è la
Cappella di S.Girolamo affrescata da Benozzo Gozzoli (1450/1452).
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Cappella di S.Gerolamo |
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Cappella di S.Gerolamo: finto polittico Madonna in trono con Santi |
Nella parete di fondo vi è un finto polittico con
Madonna in trono tra Santi.
Sopra una lunetta con
Crocifissione.
Nelle vele della volta i quattro
Evangelisti.
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lunetta della Cappella di S.Gerolamo: Crocifissione |
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vele della volta: Evangelisti |
Si è giunti alla
controffacciata della chiesa.
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controfacciata |
Sulla sinistra si trova in alto una
cantoria in legno dipinto e intagliato (XVII secolo).
Sono raffigurati Cristo e gli Apostoli.
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cantoria |
Sotto la cantoria vi è un affresco staccato di una
Madonna con Bambino, Santi, angeli e Crocifissione.
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Madonna con Bambino, Santi, angeli e Crocifissione |
Sulla destra invece c'è un'edicola con nicchia centrale nella quale il Perugino affrescò nel 1503 una
Natività inquadrata da una finta architettura, sormontata da
Eterno in gloria tra angeli e negli angoli superiori un'
Annunciazione.
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edicola del Perugino |
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edicola: Natività - Perugino |
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edicola del Perugino: Annunciazione e Eterno in gloria tra angeli |
Sul lato sinistro della chiesa, partendo dalla controfacciata, s'incontra la
Nicchia di S.Andrea nella quale si trova una
Madonna in trono col Bambino con i SS Andrea e Bonaventura da Bagnoreggio di Tiberio d'Assisi (1510).
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Nicchia di S.Andrea -Tiberio d'Assisi |
Sulla parete segue la
Nicchia di S.Antonio da Padova affrescata da Jacopo Vincioli (1461).
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Nicchia di S.Antonio da Padova |
Dopo la Cappella Bontadosi già citata, frammenti di affreschi e poi una
nicchia architravata affrescata da ignoto:
Madonna con Bambino, S.Ludovico da Tolosa, Tobia e l'angelo (lunetta);
S.Rocco e S.Sebastiano (sottarco).
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lunetta dell'edicola: Madonna con Bambino, S.Ludovico da Tolosa, Tobia e l'angelo |
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S.Sebastiano |
Nella nicchia trova posto un
Monogramma di Cristo I.H.S. che venne donato da Bernardino da Siena alla città.
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Monogramma di Cristo |
Finita la visita dei capolavori contenuti nella chiesa di S.Francesco, si può accedere al primo piano dei locali del convento: qui trova spazio la
Pinacoteca.
Sono conservate tempere su tavola e affreschi staccati di Francesco Melanzio, pittore nato a Montefalco.
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Madonna con Bambino e SS Sebastiano, Fortunato, Severo e Chiara da Montefalco - Melanzio |
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Madonna con Bambino e SS Sebastiano, Pietro, Paolo e Domenico - Melanzio |
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Madonna del Soccorso - Melanzio |
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Madonna in trono con Bambino con S.Antonio da Padova, S.Bernardino da Siena, S.Francesco, S.Fortunato, S.Ludovico da Tolosa e S.Severo - Melanzio |
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Madonna in trono con Bambino con angeli musicanti - Melanzio |
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Annunciazione; Madonna entro mandorla di cherubini - Melanzio |
Sono esposte anche opere di Antoniozzo Romano, l'Alunno, Melozzo da Forlì e altri.
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Madonna con Bambino - bottega di Melozzo da Forlì |
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S.Vincenzo da Saragozza, S.illuminata e S.Nicola da Tolentino - Antoniozzo Romano |
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Incoronazione della Vergine tra S.Giovanni Battista e S.Severo - l'Alunno |
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Particolare della Madonna con Bambino e S.Rocco, S.Clemente, S.Francesco e S.Chiara - P.Rancanelli |
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L'Assunta - A.M.Garbi |
Completano l'esposizione alcune opere di arti minori (tessuti e suppellettili).
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tessuti pregiati |
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suppellettili |
Concludono la visita del Complesso Museale di S.Francesco le
cantine dei Frati Minori Conventuali, che includono materiali riguardanti la produzione del vino, e il
Lapidario, con una raccolta di reperti archeologici provenienti dal territorio di Montefalco (I/XVIII secolo), nella cripta della chiesa.
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cantina dei Frati |
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torchio |
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strumenti per la produzione del vino |
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Lapidario nella cripta |
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Ercole (I sec.a.C.) |
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divinità fluviale (XVI sec.) |
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rilievo con girali (I sec.)
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Nella caffetteria
Benozzo Caffè all'interno del complesso museale, si possono fare degustazioni di vino e olio comprese nel prezzo del biglietto del museo, ed acquistare prodotti tipici.
Orario: gennaio/marzo mercoledì/domenica
10.30/13.00 14.30/17.00
aprile, maggio e settembre martedì/domenica
10.30/13.00 14.00/18.00
giugno/agosto tutti i giorni
10.30/13.00
15.00/19.00
ottobre martedì/domenica
10.30/13.00 14.30/17.00
novembre/dicembre mercoledì/domenica
10.30/13.00 14.30/17.00
Costo: 6€
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Montefalco possiede altre chiese entro le sue mura.
La
chiesa di S.Bartolomeo, posta vicino alla porta della prima cinta muraria che prende il suo nome, è una delle più antiche (XI secolo).
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facciata di S.Bartolomeo |
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chiesa di S.Bartolomeo |
Divenne collegiata nel 1599 e fu ampliata nel 1646.
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abside con monofora |
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annesso alla chiesa con bifora |
L'abside esterna romanica è visibile fuori dalle mura, accanto alla Porta Federico II.
Si possono notare una monofora e una bifora nel vano annesso alla chiesa.
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monofora romanica |
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bifora romanica |
Il portale a rincassi ha piedritti ornati da tralci di vite e grappoli d'uva.
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portale della chiesa di S.Bartolomeo |
L'interno è rimasto incompiuto.
Il soffitto è a capriate.
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interno della chiesa di S.Bartolomeo |
Nel terzo altare a sinistra si trova la
Consegna delle chiavi, una tela del fiammingo Jacopo Ybot (XVII secolo).
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Consegna delle chiavi - J.Ybot |
Sull'altare maggiore
Madonna con Bambino e SS Bartolomeo e Giovanni Evangelista di G.Gimignani.
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Madonna con Bambino e SS Bartolomeo e Giovanni Evangelista - G.Gimignani |
Orario: inverno 9.00/17.00 estate 11.00/18.00
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Poco distante, fuori dalle mura, sorgono la
chiesa e il convento di S.Chiara.
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chiesa e convento di S.Chiara |
La chiesa fu costruita tra il XIII e il XIV secolo sulla cappella di S.Croce.
Fu rifatta totalmente nel '600.
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chiesa di S.Chiara |
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convento di S.Chiara |
La chiesa dedicata all'agostiniana Santa Chiara di Damiano nata a Montefalco (1258/1309), conserva nel braccio destro della crociera il corpo della Santa in un'urna d'argento posta sopra un basamento del trecento.
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braccio destro della crociera |
Al di sopra trova spazio la tela
S.Chiara di Montefalco in estasi e committente di F.Longhi (1600).
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navata della chiesa e altare maggiore |
Sopra l'altare maggiore vi è un ciborio dorato del '600.
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ciborio dell'altare maggiore |
Nel braccio sinistro della crociera l'altare in stucco è adornato con
Morte di S.Onofrio e Trinità di F.Refini.
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braccio sinistro della crociera |
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Morte di S.Onofrio - F.Refini |
Alla sinistra dell'altare maggiore si può accedere alla
Cappella di S.Croce, l'abside della chiesa medievale, suonando il campanello posto alla destra della porta, che vi verrà aperta dalle monache.
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Cappella di S.Croce |
Questa cappella è stata affrescata da artisti umbri nel 1333.
Sulla volta sono raffigurati gli
Evangelisti con le teste degli animali che li rappresentano.
Nella parete d'altare 45 figure rappresentano il
Calvario.
Sulle pareti laterali sono rappresentate
Scene della vita di S.Chiara, S.Caterina, S.Biagio la Vergine.
Orario: inverno 7.45/17.00 estate 7.45/18.00
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Costeggiando il fianco sinistro della chiesa di S.Chiara, al termine del borgo s'incontrano, nei pressi della porta S.Leonardo, due chiese poste una di fronte all'altra.
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Convento di S.Chiara |
Sul lato sinistro fu costruita nel 1491 dagli agostiniani di Lombardia la
chiesa di S.Illuminata.
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chiesa di S.Illuminata |
La chiesa sorse sul luogo del duecentesco "
reclusorio di Damiano", dove Damiano di Bengente fece segregare la figlia Giovanna con la compagna Andreola e successivamente l'altra figlia Chiara (di solo 6 anni), che poi divenne Santa.
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architrave e lunetta del portale della chiesa di S.Illuminata (Madonna della Misericordia - F.Melanzio) |
La facciata rinascimentale in laterizio è preceduta da un portico.
Il portale d'ingresso con architrave del 1500 è sormontato da una lunetta con l'affresco
Madonna della Misericordia di Francesco Melanzio, dove a reggere il manto della Vergine sono proprio le due sorelle Giovanna e Chiara.
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interno della chiesa di S.Illuminata |
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nicchie della parete destra |
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nicchie della parete sinistra |
L'interno a navata unica con volta a botte, presenta da ogni lato tre nicchie.
In queste trovano posto alcuni affreschi di Francesco Melanzio e di altri maestri umbri.
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prima cappella a destra: Eterno benedicente (parte superiore) - Martirio di S.Caterina d'Alessandria e quattro Santi |
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seconda nicchia a destra: Incoronazione di Maria e Assunta e quattro Santi (F.Melanzio) |
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terza nicchia a destra: Madonna col Bambino - Santi - Resurrezione (F.Melanzio) |
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Cristo nel sarcofago tra Maria e Maddalena (a destra del presbiterio) - F.Melanzio |
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prima nicchia a sinistra: Madonna con Bambino in trono - Angeli in un roseto e per aria - Otto Santi (B.Mezzastris) |
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seconda nicchia a sinistra: Spirito Santo e angeli osannanti - Presepio - Epifania- Fuga in Egitto - Ss Martino e Nicola da Tolentino (F.Melanzio) |
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terza nicchia a sinistra: affreschi originali non eseguiti o perduti - decorazione attuale del 1600 |
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chiesa di S.Leonardo |
Proprio di fronte alla chiesa di S.Illuminata si trova la
chiesa di S.Leonardo.
Sorge dove nel 1204 è documentato un ospedale per i poveri con annesso un convento di clarisse.
L'interno conserva sull'altare maggiore una
Madonna in trono, angeli e santi di Francesco Melanzio, e agli altari laterali un affresco staccato di
Madonna con Bambino e
Madonna con Bambino, santi e anime purganti (F.Providoni).
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interno della chiesa di S.Leonardo |
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Madonna con Bambino - F.Providoni |
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L'ultimo luogo di culto da citare a Montefalco è la duecentesca
chiesetta di S.Lucia.
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chiesetta di S.Lucia |
E' un edificio in pietra rosa di Assisi fondato dai monaci benedettini.
Nel XVIII secolo fu dichiarata pericolante dopo un periodo di abbandono, e per questo se ne demolì la metà posteriore.
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chiesetta di S.Lucia |
Oltre ad una tela di scuola romana del XVII secolo rappresentante
S.Lucia, si conservano resti di affreschi del XII secolo.
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interno della chiesetta di S.Lucia |
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resti d'affresco |
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S.Lucia - scuola romana |
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A poco più di un chilometro dalla Porta di S.Leonardo si trova la
chiesa di S.Fortunato, chiesa del V secolo (tra le più antiche chiese della regione) intitolata all'evangelizzatore di Montefalco del IV secolo.
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chiesa e convento di S.Fortunato |
S.Fortunato era prete della chiesa di Turrita e alla sua morte (390) venne seppellito in un campo di sua proprietà.
Alcuni anni dopo il
Magister Militum Severo, prigioniero del patrizio di Ravenna, venne liberato per intercessione del Santo e per questo gli fece erigere qui una basilica romana in suo onore.
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quadriportico della chiesa di S.Fortunato |
Nel VIII secolo in questo luogo sorgeva una corte longobarda con "
castellum" e pieve.
Il palazzo fortificato era la residenza dei vescovi di Spoleto nel '200.
Venne distrutto dal popolo nel 1439 dopo la caduta della famiglia dei Trinci a cui apparteneva.
I frati francescani ricostruirono un convento sui ruderi della chiesa e del castello.
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facciata e portico della chiesa di S.Fortunato |
Un cortile con quadriportico con quattro colonne antiche precede la chiesa.
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colonne antiche del quadriportico |
Sul lato sinistro del portico si trova la quattrocentesca
Cappella di S.Francesco o delle Rose, affrescata nel 1512 da Tiberio d'Assisi.
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Cappella di S.Francesco o delle Rose |
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affreschi della Cappella di S.Francesco o delle Rose |
Nella volta è affrescato il
Padre Eterno, mentre nei peducci
Martiri francescani.
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Padre Eterno (nella volta) e Martiri (nei peducci) |
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affreschi della Storia del perdono di Assisi |
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affreschi della Storia del perdono di Assisi |
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affreschi della Storia del perdono di Assisi |
Sulle pareti
Storie del perdono di Assisi.
Paliotto d'altare con
Pietà.
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Pietà (paliotto d'altare) |
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portale della chiesa |
Il portale della chiesa è sormontato da una lunetta con
Madonna col Bambino e i Ss Francesco, Bernardino da Siena e due angeli; sopra
vi sono sette angeli.
Questo affresco è opera di Benozzo Gozzoli.
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affreschi nella lunetta del portale |
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S.Sebastiano |
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lapide sepolcrale di Pampilio de Cuppis |
A destra del portale un
S.Sebastiano affrescato da Tiberio d'Assisi e la lapide sepolcrale di Pampilio de Cuppis.
La chiesa è a navata unica del XII secolo con abside del XIV secolo.
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navata della chiesa di S.Fortunato |
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coro della chiesa di S.Fortunato |
Conserva il sarcofago di S.Fortunato con tre tondi nei quali vi sono affrescati
due angeli e una Pietà di Benozzo Gozzoli.
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sarcofago di S.Fortunato |
All'altare destro vi si trova il sarcofago gotico del Santo, rotto nel 1740, e gli affreschi
S.Fortunato in trono, la
Vergine in adorazione del Bambino e
Angelo musicante di Benozzo Gozzoli.
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Madonna in adorazione del Bambino e angelo musicante - B.Gozzoli |
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sarcofago gotico di S.Fortunato e affresco S.Fortunato in trono - B.Gozzoli |
All'altare sinistro invece
S.Severo di pittore umbro (XVII secolo)
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S.Severo - pittore umbro |
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Montefalco è anche il luogo in cui viene prodotto una dell'eccellenze in campo enologico italiano, il famoso
SAGRANTINO, annoverato internazionalmente accanto al
Barolo, al
Chianti e al
Brunello di Montalcino.
Montefalco è stata zona vinicola sin dall'epoca romana: Plinio il Vecchio citava nella sua "
Naturalis Historia" il vino prodotto in questi luoghi da uva "
Itriola".
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vigneto di Sagrantino |
Il Vino Sagrantino viene prodotto da vitigni di
Sagrantino autoctoni, probabilmente portati dalla Asia Minore dai frati francescani nel XIV/XV secolo.
Sembra che il suo nome derivi da "
Sacramenti", essendo un'uva coltivata dai frati per i riti religiosi e consumata durante le festività sacre.
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vigneto di Sagrantino |
Qui la vite è stata coltivata anche all'interno delle mura cittadine (Montefalco è una delle poche città italiane in cui si è verificato questo fenomeno), ed ancor oggi si possono trovare
viti storiche ultracentenarie nei giardini e negli orti di
vicolo degli Operai, vicino a
Porta Federico II, alla
Chiesa di S.Lucia, a
Porta Camiano e a
largo Campo Vaccino.
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mappa delle viti storiche in Montefalco |
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targa che segnala un antico vitigno (1850) |
L'esemplare di vite più antico si trova nel convento di S.Chiara.
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vite storica |
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vite storica |
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vite storica |
Il clima mite e il terreno argilloso ricco di calcare sono i requisiti per la coltivazione di questo vitigno.
Il Sagrantino è ricco di
tannini e
polifenoli (il vitigno più ricco di queste molecole organiche), che lo rendono un vino di grande longevità.
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viti di Sagrantino |
I vini di Montefalco hanno certificazione
D.O.C. e
D.O.C.G.
A Montefalco si producono i seguenti vini: il
Sagrantino di Montefalco secco, il
Sagrantino di Montefalco passito, il
Rosso di Montefalco e il
Bianco di Montefalco.
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bottiglie di Sagrantino di Montefalco secco e passito e di Rosso di Montefalco |
Dei 1600 ettari coltivati a vite nelle zone intorno a Montefalco, 100 ettari sono coltivati a Sagrantino (con una produzione di 3000 ettolitri di Sagrantino secco e 500 ettolitri di Sagrantino passito all'anno), 250 ettari a Rosso di Montefalco (con una produzione di 1000 ettolitri di vino all'anno) e 10 ettari a Bianco di Montefalco (con 600 ettolitri di vino all'anno).
Il
SAGRANTINO DI MONTEFALCO SECCO DOCG, deriva per il 100% da uve Sagrantino.
Ha un colore rosso granato e aroma di more di rovo.
Per essere commercializzato deve avere un affinamento minimo di 30 mesi, di cui 12 in botti di legno.
Ha un tenore alcolico di 13°/15° e deve essere servito alla temperatura di 17°/18°.
Si abbina molto bene alle carni rosse, agli arrosti, cacciagione e ai formaggi stagionati.
I grappoli d'uva di Sagrantino del
SAGRANTINO DI MONTEFALCO PASSITO DOCG vengono raccolti tardivamente e messi per almeno due mesi ad essiccare su graticci di legno, appassendo senza marcire.
Ha un gusto speziato che si sposa bene con dolci secchi e formaggi stagionati.
Il suo tasso alcolico è di 14,5° e viene servito alla temperatura di 12°.
Il
ROSSO DI MONTEFALCO DOC è un vino da tutto pasto prodotto con uve Sangiovese e Sagrantino (almeno il 10%).
I suoi aromi ricordano le prugne mature.
La temperatura di servizio è 16°.
Il
MONTEFALCO BIANCO DOC è prodotto con uve di
Grechetto e
Trebbiano.
Si abbina a carni bianche, antipasti e minestre.
Si consuma a 10°.
www.stradadelsagrantino.it
www.consorziomontefalco.it
Ma Montefalco non è solo
Città del Vino, è anche
Città dell'Olio.
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oliveti intorno a Montefalco |
Qui infatti viene prodotto un
olio D.O.P. dai tipi di olive
Moraiolo,
Frantoio,
Leccino,
S.Felice e
Pendolino (quest'ultime con funzione di agente impollinatore di Moraiolo e Frantoio).
E' un olio dal colore giallo-verde e dal sapore fruttato.
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cipolle di Cannara |
Per chi è in giro per shopping è da consigliare anche il
miele prodotto nella zona, le
cipolle prodotte nella vicina Cannara e i
tessuti per la casa creati con tecniche tradizionali, con fibre naturali (lino e cotone) e dai disegni di stampo antico.
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tessuti artigianali per la casa (Pardi) |
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originale vetrina di negozio di biancheria per la casa (Pardi) |
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entrata del ristorante il Coccorone |
RISTORANTE COCCORONE
www.coccorone.com
Largo Tempestini 11
0742 379535
GIUDIZIO
Situato in una tranquilla piazzetta a pochi passi da Corso Mameli, si trova al primo piano di un palazzetto con terrazzo dove trovano posto alcuni tavoli.
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terrazza del ristorante |
L'ambiente interno è rustico-elegante, con tavoli ben apparecchiati con tovaglie impeccabili e bicchieri colorati.
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una sala del ristorante |
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una sala del ristorante |
La cucina proposta è quella tradizionale umbra, con materie di qualità come la carne esclusivamente
chianina IGP, tartufo, paste tirate a mano e pane fatto in casa.
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mise en place |
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camino del ristorante |
Molto buone le
pappardelle al Sagrantino con funghi.
La carne viene cotta sulla brace del camino dopo aver concordato peso e grado di cottura, e viene condita con sali a scelta del cliente provenienti da vari Paesi.
Naturalmente non mancano i nobili vini di Montefalco serviti anche al calice.
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pappardelle al Sagrantino con funghi |
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carne chianina cotta alla brace |
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erbette ripassate in padella |
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carciofi alla brace |
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pesatura della carne |
Professionalità e gentilezza distinguono il servizio, senza tempi troppo lunghi tra una portata e l'altra.
Un buon indirizzo sicuramente da consigliare.
CONCLUSIONI
Quello entro le mura di Montefalco è un viaggio nella cultura, nell'arte, nella storia e nell'enogastronomia italiana.
Per gli amanti della bellezza e della buona tavola è davvero un luogo unico, dove lasciarsi trasportare dai sensi al di fuori dalla caoticità di tutti giorni.
Se si vuole acquistare del vino o olio per portare un ricordo di queste terre con sé, c'è solo l'imbarazzo della scelta di dove entrare tra enoteche e punti vendita delle cantine locali.
...uno tra i tanti
NOBILI SAPORI
corso Mameli 27-29-31
che offre una vasta scelta.
4 commenti:
Complimenti, opera molto accurata che mi ha fatto capire che a Montefalco ci devo tornare un'altra volta
Grazie!!
Complimenti, descrizioni dei luoghi e immagini molto precise e dettagliate. Consultare il tuo sito prima di visitare una città e molto utile, noi lo facciamo abitualmente. Grazie.
Grazie, mi fa molto piacere saperlo!
Buone visite!
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