Nel XV secolo la Serenissima, interessata al porto di Ravenna e alle saline di Cervia, negoziò con lo Stato Pontificio il dominio su Ravenna.
Sconfitta la Signoria di Ostasio III da Polenta, i Veneziani s'insediarono a Ravenna nel 1441, e governarono sulla città fino al 1509, anno in cui, sotto il pontificato di Giulio II della Rovere, la città tornò allo Stato Pontificio.Tornò allo Stato Pontificio perché di fatto la città apparteneva al Papa, e Venezia versava all'Arcivescovo di Ravenna un risarcimento annuo.
Per poter consolidare il controllo su Ravenna, i Veneziani restaurarono mura e torri della città, e costruirono una fortezza: la Rocca Brancaleone.
Rocca Brancaleone |
Si contavano infatti 36 bombardieri verso la città e 14 verso l'esterno.
Come sito dove costruire la Rocca (o Arce) venne scelta un'area non edificata, a ridosso della strada che portava a Venezia (l'attuale Strada Romea), utilizzando le mura cittadine nord-orientali tardoantiche e medievali.
Vennero però demoliti alcuni edifici per poter ricavare materiale da costruzione per le fondamenta della Rocca.
Fu demolito un palazzo dei da Polenta e la Chiesa di Sant'Andrea dei Goti, costruita da Teodorico utilizzando a sua volta pietre e marmi dell'oppidum romano e del Tempio di Giove.
Questo significa che i materiali che costituiscono la fortezza hanno più di 1500 anni.
Il doge Francesco Foscari incaricò Vitale Lando e Giacomo Corner del progetto della fortezza, e i lavori, iniziati nel 1457 e terminati nel 1470, furono diretti da Giovanni di Francesco da Massa.
La fortezza, circondata da fossati colmi d'acqua attraversati da ponti levatoi e delimitata dal fiume Montone, era divisa in due parti: la Rocca vera e propria e la Cittadella.
Rocca Brancaleone: Rocca e Cittadella |
Rocca |
fronte Nord-occidentale della Rocca: Torrione della Scala (a sinistra, Porta del Soccorso (al centro)) e Torrione dell'Olio (a destra) |
fronte Sud-orientale: Torrione della Munizione (a sinistra della foto) |
Torrione dell'Olio |
resti della Porta Nuova dei Veneziani |
fronte Sud-orientale: Porta Julia (a sinistra) e Torrione della Munizione (a destra) |
lato della Rocca con ingresso principale verso la Cittadella |
ricostruzione della Torre della Cappella |
Torre della Cappella |
in alto: Madonna col Bambino (autore ignoto - XVI sec.) / in basso: Leone di S.Marco (1460 - Marino di Marco Cedrini) |
Caduto il dominio veneziano, il bassorilievo con il leone fu rivoltato e sul retro Filippo Mariani da Milano scolpì lo stemma di papa Giulio III.
Dopo essere stato di proprietà della famiglia Rasponi, il bassorilievo venne donato all'allora Regio Museo Nazionale di Ravenna e nel 1910 riposizionato nella sua ubicazione originale.
interno della Rocca oggi adibito ad arena |
Torre della Cappella vista dall'interno della Rocca |
La Cittadella, con un'estensione di 1400 mq, era invece una sorta di borgo con case per la guarnigione, stalle per i cavalli, magazzini, officine per le munizioni, ed era dotata di un mulino, di una cisterna e di una ghiacciaia.
interno della Cittadella (oggi adibita a parco) |
Il Torrione dell'Orto, che prendeva il nome dalla Chiesa di S.Maria in Orto, era il più possente ed esposto verso la città, mentre la Torre Fiorentina (o Torre Gambacorta) ospitava la ghiacciaia.
I due torrioni semicircolari si chiamavano Torrione di Mezzo e Torrione Rotto.
fronte Sud-orientale della Cittadella |
Torrione di Mezzo |
da sinistra: Torrione di Mezzo e Torrione dell'Orto |
da sinistra: Torrione dell'Orto (in primo piano), Torrione Rotto e Torre Fiorentina (o Torre Gambacorta) |
accesso alla Cittadella |
Porta della Cittadella |
Porta della Cittadella vista dall'interno della fortezza |
passaggio carrabile della Porta della Cittadella |
Questa porta era un tempo preceduta per difesa da un rivellino.
Lungo le basse e spesse mura merlate, dotare di scarpatura per resistere all'artiglieria (solo il lato Est ne era privo), si aprivano le bombardiere e vi erano fortini in corrispondenza delle porte.
Nel Torrione Gambacorta era posizionata una colubrina che decimò i Francesi nel 1512 che posero l'assedio alla Rocca per quattro giorni.
Una bombarda fu ritrovata nel 1973 presso il Torrione della Scala e oggi si trova nel Museo Nazionale di Ravenna.
Nel 1629 la Rocca Brancaleone fu spogliata della sua artiglieria e del presidio.
Cessata la sua funzione difensiva la Rocca fu smantellata parzialmente.
Il materiale recuperato fu utilizzato per la costruzione della Chiesa di S.Romualdo di Classe (1630), del Teatro Vecchio (1722 - smantellando il rivellino posto davanti all'ingresso della Cittadella), del Ponte sui Fiumi Uniti (1736), della Chiesa di S.Marco (1739).
Orari: 8.00/24.00
CONCLUSIONI
Ancora c'è da svelare da dove proviene il nome dato alla fortezza.
C'è chi sostiene che derivi dal bassorilievo del Leone di S.Marco posto sulla Torre della Cappella, mentre altri dicono che il nome le sia stato dato in onore di Brancaleone degli Andalò, senatore e capitano del popolo di Roma.
Oggi la Rocca è divenuta un'arena che accoglie spettacoli, mentre la Cittadella è stata trasformata in parco pubblico.
Anche se in posizione non proprio centrale, vale la pena soffermarsi per una breve visita, soprattutto se ci si reca a visitare il vicino Mausoleo di Teodorico.
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