venerdì 21 agosto 2015

Roma: la Centrale Montemartini, tra archeologia classica e archeologia industiale (seconda parte)



Terminata la visita del piano terra della Centrale Montemartini...
...si ritorna nell'atrio e si sale quindi al primo piano.

Sala Macchine
L'apparato decorativo liberty della Sala Macchine è composto da un pavimento a mosaico con cornici a definire l'area delle singole macchine.
Uno zoccolo di finto marmo circonda il perimetro della sala.
Lo stile è razionalista per quel che riguarda la scala e il ballatoio.
Anche i lampioni sono dell'epoca.
 
mosaico pavimentale, lampioni e scala della Sala Macchine
In questa sala si apprezza meglio la peculiarità dell'allestimento museale.

Sala Macchine
Sala Macchine
Trovano qui spazio una turbina a vapore e due motori diesel a due tempi; questi ultimi hanno una potenza totale di 15.000 HP.
Gli alberi motore pesano 81 tonnellate e sono lunghi 20m.
Furono istallati nel 1933 alla presenza di Mussolini.

turbina a vapore (in primo piano)
uno dei due motori diesel
alternatore elettrico
cavallino-vapore di ausilio all'impianto di alimentazione-caldaie

I due motori diesel dividono la sala in tre navate espositive.

Sala Macchine
Nella "navata centrale" si trovano opere che sono le copie di originali greci, copie fedeli o rilaborazioni, provenienti dal collezionismo di età antica.

statua di Atena (copia di una statua in bronzo del V sec.a.C. - la testa è la riproduzione in gesso dell'Atena da Velletri del Louvre - da Piazza Sciarra)
testa di Cariatide (copia di età severiana ispirata alle Cariatidi dell'Eretteo di Atene - dalla Via del Mare)
statua di Discoforo (copia da un originale di Naukydes del V/IV sec.a.C. - dalla Via del Mare)
statua di nudità eroica (da Via Capo di Ferro)
Atena cosiddetta di Castro Pretorio (III sec.a.C. su modello del IV sec.a.C. - da Via Mentana)
statuetta di Asclepio (ispirata ad un originale di Fidia o Alkamenes - dall'Esquilino)
Latona con Artemide e Apollo
testa di divinità (da originale greco del IV sec.a.C. - a Villa Borghese nel '700 come Poseidon)

Apollo cosiddetto dell'Omphalos (copia della statua di Kalamis che si trovava nel Tempio di Apollo dell'Agorà di Atene)
testa di Apollo cosiddetto dell'Omphalos (copia dell'opera di Kalamis del V sec.a.C. nel Tempio dell'Agorà di Atene - dal Circo di Massenzio)
testa di Armodio (copia dei Tirannicidi di Kritios e Nestotes - V sec.a.C. - da Via Labicana)


statua di Asclepio (da Fidia o Alkamenes del V/IV sec.a.C. - da Piazza Colonna)

statua di Dioniso barbato (copia da un originale del IV sec.a.C.della cerchia d Prassitele)
statua di combattente (da originale del V sec.a.C. - dall'Esquilino)
testa di Perseo (la seconda da sinistra - da originale del V sec.a.C. - da Via Labicana)
statua di guerriero: Achille che sostiene Pentesilea morente (da originale ellenistico - da Piazza Cenci)
statua di Afrodite (copia di un'opera di Prassitele del IV sec.a.C. - da Via Ruggero Bonghi)
statua di Apollo citaredo (copia di età tardo-repubblicana da un'originale del V sec.a.C. - Via Orazio)
Nella "navata" laterale senza finestre si trovano alcuni ritratti della famiglia imperiale, una scena pastorale e frammenti di fregi.

scena pastorale (fontana monumentale di età augustea - da Via Labicana)
parte di fregio della lotta tra dei e giganti (presso il Colosseo)
ritratto di personaggio di età adrianea (da Via Tiburtina)
Domiziano (82 d.C. - da Villa Borghese)
Claudio (su un ritratto di Caligola)


 
Tiberio (rielaborato in età moderna)

Faustina Maggiore (dagli Horti di Mecenate)
Faustina Maggiore (dall'Esquilino)

Alessandro Severo (rilavorato da un lavoro più antico)
fregio dei Fabri Tignarii (età flavia - dalle pendici del Campidoglio)

Sono due le statue che provengono dall'area del Celio, e in particolare dagli scavi compiuti per l'Ospedale Militare, trovate in frammenti all'interno di muri di epoca tardo-antica.

statua di Agrippina come orante (moglie di Claudio - ispirata ad un'opera del V/IV sec.a.C. - in basanite - dal Tempio del divo Claudio al Celio)
statua femminile cosiddetta Vittoria dei Simmaci (rimossa dall'aula del Senato e posta dai Simmaci nella loro casa del Celio)

Nella "navata" laterale della Sala Macchine con finestre, si trovano esposte le decorazioni scultoree (soprattutto ritratti di membri della famiglia imperiale e di personaggi illustri), della domus del I/III secolo d.C., ritrovata durante gli scavi nei giardini di Villa Rivaldi per l'apertura di Via dei Fori Imperiali.

ritratti provenienti da Villa Rivaldi
La decorazione scultorea frammentata era stata utilizzata come materiale da costruzione dei muretti di contenimento dei giardini di Villa Rivaldi (posti tra la Basilica di Massenzio e il Tempio della Pace).

busto di Antinoo come Apollo (130/138 d.C.)
ritratto femminile (II/III sec.d.C.)
ritratto di Lucilla (figlia di M.Aurelio e moglie di Lucio Vero)

statua di Icaro (da originale di Policleto del V sec.a.C.)
statua di Antinoo (cone figura dionisiaca)
Lo spazio restante della Sala Macchine si divide a sua volta in più settori: uno è dedicato agli scavi sulle pendici del Campidoglio, uno agli scavi della zona del Portico d'Ottavia, uno all'area Sacra di Largo Argentina e all'area del Teatro di Pompeo.

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Posta sopra una scalinata di legno, si trova la ricostruzione del frontone del Tempio di Apollo Sosiano dell'area di Sant'Omobono.
Le sculture hanno un pannello triangolare alle spalle a simulare la struttura architettonica del tempio in cui erano inserite.

frontone del Tempio di Apollo Sosiano
Le sculture, originali greche del V secolo a.C., raffigurante la battaglia tra Greci e Amazzoni con Teseo ed Eracle alla presenza di Atena e Nike, furono portate a Roma da Gaio Sosio nel 34 a.C. dal tempio arcaico di Apollo Daphnephoros di Eretria.

frontone del Tempio di Apollo Sosiano: Amazzone
frontone del Tempio di Apollo Sosiano: Teseo (al centro)
particolare del frontone del Tempio di Apollo Sosiano: Teseo
Dietro il frontone si trovano i resti dell'interno del tempio: un grande fregio-architrave, la ricostruzione di una delle edicole in marmo che decoravano l'interno del tempio e una testa di Musa.

ipotesi ricostruttiva del Tempio di Apollo Sosiano
fregio architrave della cella del Tempio di Apollo Sosiano con processione trionfale
particolare del fregio architrave con processione trionfale (cella del Tempio di Apollo Sosiano)
particolare del fregio architrave con scena di battaglia (cella del Tempio di Apollo Sosiano)
ipotesi ricostruttiva di una edicola della cella del Tempio di Apollo Sosiano
testa di Musa (Philiskos di Rodi 175/150 a.C.)
Tra il Teatro Marcello e il Tempio di Apollo Sosiano si trovava un piccolo Monumento circolare, monoptero a nove colonne con capitelli corinzi e privo di cella, dedicato dall'imperatore Vespasiano (69/79 d.C.).
Era un bacino di acqua lustrale: Catilina si lavò le mani dopo aver mostrato a Silla la testa di Mario Gratidiano.

ricostruzione del Monumento rotondo nelle vicinanze del Tempio di Apollo Sosiano

resti del Monumento rotondo nelle vicinanze del Tempio di Apollo Sosiano
Sempre dall'area intorno al Portico d'Ottavia provengono due statue frontonali del Tempio di Giove Statore.

statua frontonale femminile del Tempio di Giove Statore in Piazza Campitelli
statua frontonale di Giove del Tempio di Giove Statore in Piazza Campitelli
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Dalle pendici del Campidoglio provengono: la testa colossale di Ercole, il plinto di un arco trionfale con Vittorie, che celebrava la vittoria di Nerone contro i Parti, i resti del Monumento trionfale dedicato da Bocco (come segno di sottomissione del re della Mauritania), una testa colossale di divinità femminile ed un'altra testa colossale di divinità femminile (forse Mens).

testa colossale di Ercole (forse opera di Polycles - I sec.a.C.)
plinto di arco trionfale con Vittorie (da Via di Monte Tarpeo sul Campidoglio)

monumento trionfale dedicato da Bocco (presso la chiesa di Sant'Omobono)
particolare del Monumento trionfale dedicato da Bocco
particolare del Monumento trionfale dedicato da Bocco
particolare del Monumento trionfale dedicato da Bocco
particolare del Monumento trionfale dedicato da Bocco
testa colossale di divinità femminile (presso la Chiesa di Sant'Omobono)
testa colossale di divinità femminile (forse Mens)
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Dell'area Sacra di Largo Argentina sono esposte alcune parti in marmo (testa, braccio destro e piedi) dell'acrolito della statua di culto alta 8m dell'Aedes Fortunae huiusce diei (la Fortuna del giorno presente), opera di Skopas Minore (101 a.C.).

testa della statua colossale di Largo Argentina
braccio destro della statua colossale di Largo Argentina
piedi della statua colossale di Largo Argentina
Sempre da quest'area provengono il ritratto di Platone e una testa di Marte.

ritratto di Platone (ispirata ad un'opera di Silanion)
testa di Marte (di età severiana ispirata all'originale di Alkamenes)
 Dal vicino Teatro di Pompeo proviene la statua di Musa seduta.

statua di Musa seduta (presso il Teatro di Pompeo)
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Si passa ora nella Sala Caldaie, un salone rettangolare di 1.000 mq.

Sala Caldaie
caldaia a vapore nella Sala Caldaie







La sala non è quella originale del 1912, ma una sala nuova in stile fascista costruita negli anni '40, dopo la demolizione della Sala Caldaie numero uno.
E' rimasta presente una sola delle tre caldaie a vapore che erano qui istallate.










Sono esposte in questa sala le opere provenienti dai seguenti: la Domus di Porta S.Lorenzo, la Domus di Fulvio Plauziano, gli Horti Lamiani dell'Esquilino, la Domus di Via Cavour, gli Horti Liciniani e gli Horti Sallustiani.

Nei pressi di Porta S.Lorenzo, durante i lavori per il passaggio del tram attraverso le Mura Aureliane, si trovò all'interno della cinta muraria il muro di un giardino di età imperiale.
Le sue nicchie, decorate con conchiglie e pomici, contenevano delle statue: un gruppo di Satiri in lotta con un gigante anguipede, una statuetta di Musa, una statua di figura maschile, un gruppo con pantera e cinghiale.

gruppo di Satiri in lotta con un gigante anguipede (da originale di età ellenistica - da Porta S.Lorenzo)
particolare del gruppo Satiri in lotta con un gigante anguipede

particolare del gruppo Satiri in lotta con un gigante anguipede
particolare del gruppo Satiri in lotta con un gigante anguipede

statuetta di Musa (da originale ellenistico - da Porta S.Lorenzo)
statua maschile (da originale ellenistico - dal ninfeo presso Porta S.Lorenzo)


gruppo di pantera con cinghiale (da Porta S.Lorenzo)
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La Domus di Fulvio Plauziano venne alla luce durante i lavori per la realizzazione del traforo sotto il Quirinale.

alcune opere provenienti dalla Domus di Fulvio Plauziano
Il proprietario della domus era il prefetto del pretorio sotto Settimio Severo.
Nelle stanze della domus, pavimentata con marmi e mosaici, furono ritrovati ritratti, busti, statue, quattro lastre in rilievo.

ritratti di Lucilla e di Macrino (dalla Domus di Fulvio Plauziano)

ritratto di stratega
ritratto di Lucilla (III sec. d.C.)


statua di Satiro sdraiato (dalla Domus di Fulvio Plauziano)
rilievo con maschere teatrali (dalla Domus di Flavio Plauziano)
rilievo con maschere teatrali (dalla Domus di Flavio Plauziano)
rilievo con maschere teatrali (dalla Domus di Flavio Plauziano)
rilievo con maschere teatrali (dalla Domus di Flavio Plauziano)
statua Hermes con ariete sacrificale (II sec.d.C.)
statua di fanciullo (II sec.d.C.)


statua di Priapo
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Gli Horti Lamiani si trovavano sull'Esquilino tra le odierne Piazza Dante e Via Ariosto.
Ecco le opere provenienti da questo sito.

testa di Priapo (di età augustea)
Satiro (da originale di età ellenistica)


Ermafrodita (copia dall'originale di età ellenistica)
tazza con decorazioni vegetali (fontana di stile neoattico - I sec.a.C.)
statua di divinità femminile (forse Hera)
statua di Afrodite (da originale di età ellenistica)


statua di Hermes (copi romana da modelli classici greci)
testa maschile barbata con copricapo
testa di giovane


statua di Athena Parthenos (copia di età imperiale della statua crisoelefantina di Fidia per il Partenone)
statua di Asclepio
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Nel vestibolo e nel salone della Domus di Via Cavour, di età adrianea (domus ritrovata durante gli scavi per la metropolitana, all'angolo tra Via di S.Maria Maggiore e Via Cavour), vennero ritrovate alcune pregevoli statue: una statua di generale romano in nudità eroica, la statua di un Satiro a riposo e due statue di Pothos.

statua di generale romano in nudità eroica (rappresentava forse il padrone della domus - da Via Cavour)
statua di Satiro a riposo (copia di un originale di Prassitele - Via Cavour)
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Dagli Horti Liciniani (proprietà dell'imperatore Licinio Gallieno), che si trovavano nella zona oggi vicina alla Stazione Termini, proviene il grande mosaico venatorio trovato vicino alla Chiesa di S.Bibiana, che occupa la parte centrale della Sala Caldaie e che un tempo doveva decorare un portico.
Vi sono illustrate due scene di cattura di animali selvatici per i giochi del circo e la la caccia al cinghiale.
E' l'unico mosaico venatorio d'influsso africano a Roma.

mosaico con scene di caccia (IV sec.d.C. - dagli Horti Liciniani - presso la Chiesa di S.Bibiana)
particolare del mosaico con scene di caccia (IV sec.d.C. - dagli Horti Liciniani - presso la Chiesa di S.Bibiana)
particolare del mosaico con scene di caccia (IV sec.d.C. - dagli Horti Liciniani - presso la Chiesa di S.Bibiana)
particolare del mosaico con scene di caccia (IV sec.d.C. - dagli Horti Liciniani - presso la Chiesa di S.Bibiana)
particolare del mosaico con scene di caccia (IV sec.d.C. - dagli Horti Liciniani - presso la Chiesa di S.Bibiana)
Sempre dagli Horti Liciniani provengono splendide statue: la statua della Musa Polimnia, due statue di magistrati che danno l'avvio alle gare del circo (forse Quinto Aurelio Simmaco e suo figlio Memmio Simmaco (IV secolo a.C.), una statua di Dioniso e una statua di Satiro con pantera.

statua di Musa Polimnia (da originale di età ellenistica - da Via Terni)
particolare della statua di Musa Polimnia (da originale di età ellenistica - da Via Terni)
statue di due magistrati che danno l'avvio alle gare del circo (dal ninfeo degli Horti Liciniani)
statua di Dioniso (dal Tempio di Minerva Medica)
particolare di Dioniso (dal Tempio di Minerva Medica)


statua del Satiro con pantera (dal Tempio di Minerva Medica)

particolare del Satiro con pantera (dal Tempio di Minerva Medica)
Ed ancora da questa zona dell'Esquilino...

statua di fanciulla seduta (copia di età adrianea da originale del 280/270 a.C. dal Tempio di Minerva Medica)
particolare della statua di fanciulla seduta (copia di età adrianea da originale del 280/270 a.C. dal Tempio di Minerva Medica)
statua di fanciullo (II sec.d.C. - dall'Esquilino)
capitello figurato (III sec. d.C. - dagli Horti Liciniani)
capitello figurato (III sec. d.C. - dagli Horti Liciniani)


lesena tortile (III sec. d.C. - dagli Horti Liciniani)
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Gli Horti Sallustini, di proprietà di Cesare e poi di Sallustio, passarono successivamente al nipote dello storico e poi al demanio imperiale.
Erano tre grandi terrazze poste nel più recente quartiere Ludovisi.
Delle tante opere provenienti da questi horti, qui nella Centrale Montemartini sono conservati fregi a girali di acanto con sfingi, decorazioni frontonali di templi e sculture originali greche.

fregio a girali di acanto con sfingi (età augustea - dagli Horti Sallustiani)
particolare del fregio a girali di acanto con sfingi (età augustea - dagli Horti Sallustiani)
fregio a girali di acanto con sfingi (età augustea - dagli Horti Sallustiani)
torso di Eros arciere (da originale del IV sec.a.C. - da Via Veneto)
torso di Amazzone (originale greco del VI sec.a.C. - decorazione frontonale del Tempio di Apollo Daphnephoros di Eretria)
Trofeo Militare (età augustea - da Via Boncompagni)
Vittoria alata (a sinistra - da Via Sallustiana)
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Dall'area degli Horti di Cesare (Trastevere) proviene la statua Niobide.

statua di Niobide (dagli Horti di Cesare a Trastevere)
Dagli Horti di Mecenate invece proviene la tazza baccellata con anse a forma di serpente.
Il tondo centrale della fontana è decorato con amorini alati.

tazza baccellata con anse a forma di serpenti (età imperiale - dagli Horti di Mecenate)
interno della tazza baccellata con anse a forma di serpenti (età imperiale - dagli Horti di Mecenate)
La statua femminile accovacciata intenta a giocare agli astragali proviene da Via Labicana

statua femminile accovacciata intenta a giocare agli astragali (da Via Labicana)
La statua di Marsia è stata ritrovata a Villa delle Vignacce.

statua di Marsia (da Villa delle Vignacce nel Parco degli Acquedotti)
Il gruppo statuario di Satiro e Ninfa fu ritrovato a Trastevere.

gruppo di Satiro e Ninfa (copia da un originale del II sec.a.C. - da Trastevere)
                               
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Infine, posta accanto alla caldaia a vapore, si trova l'ultima sezione della Sala Caldaie e del museo, dedicata ai monumenti funerari e alla Necropoli Ostiense (in uso dalla tarda età repubblicana sino al IV secolo d.C., rinvenuta vicino alla Basilica di S.Paolo, e non molto distante dalla Centrale Montemartini).

monumenti funerari
erma di Dioniso (I sec.d.C. - dalla Necropoli Ostiense)
ritratto femminile (età neroniana - dalla Necropoli Ostiense)


ritratto maschile (I sec.d.c. - Necropoli Ostiense)

urna a vaso (I sec.d.C. - dalla Necropoli Ostiense)

sarcofago asiatico (II sec.d.C. - dalla Necropoli Ostiense)
coperchio di sarcofago con Province (II sec.d.C. - dalla Necropoli Ostiense)
coperchio di sarcofago con Province (II sec.d.C. - dalla Necropoli Ostiense)
edicola della Terra Mater (dal Verano)
I monumenti funerari ci raccontano un po' la storia dei defunti ai quali appartengono: il monumento funerario di Sulpicio Massimo apparteneva ad un giovane poeta che vinse nel 94 d.C. una gara musicale del Certamen Capitolino, e di cui è riportato il poemetto vincente scritto in greco, il cippo sepolcrale di Giulio Elio Iulio mostra due forme per calzature sul coronamento dell'edicola e il calzolaio in nudità eroica.

altare funerario di Sulpicio Massimo (da Porta Salaria)
cippo sepolcrale di Giulio Elio Iulio (I sec.d.C. - da Via Trionfale)
www.centralemontemartini.org
Orario:  martedì/domenica   9.00/19.00
Costo:   7,50€
             6,50€   per i residenti del territorio di Roma Capitale
             12,50€ Musei Capitolini + Centrale Montemartini (valido 7 giorni)
             11,50€ Musei Capitolini + Centrale Montemartini (valido 7 giorni)
                         per i residenti del territorio di Roma Capitale
Gratis la prima domenica del mese per i residenti del territorio di Roma Capitale



CONCLUSIONI
Il museo della Centrale Montemartini non a caso è entrato a far parte della lista dei 10 musei più belli e meno conosciuti in Europa redatta dal quotidiano britannico Guardian.
E' certamente uno tra gli spazi museali più originali a Roma, dove architettura industriale e classica si valorizzano vicendevolmente.
Un'unione arte-industria.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Nella didascalia di Hermes manca una "a" e poi PERCHE' MAI MANCA LA VENERE ESQUILINA ? Dimenticanza o errore dato che è il marmo antico più noto ed importante del Montemartini ? 24/11/2024

Raffaella ha detto...

Grazie per aver segnalato la mancanza della "a" nella parola "copia" della didascalia...per quel che riguarda la "Venere Esquilina" mi risulta che non si trovi alla Centrale Montemartini ma bensì al Palazzo dei Conservatori (Sala degli Horti Lamiani) dei Musei Capitolini.

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