sabato 30 novembre 2024

Rabat: Musée National de la Photographie nel Forte Rottembourg

A Sud della città marocchina di Rabat, lungo la Corniche tra il Faro e l'antico Ospedale militare, nel quartiere Ocean, si trova un forte affacciato sull'oceano, il Forte Rottembourg, chianato anche Forte Hervé o anche Borj El Kebir., oggi sede del Musée National de la Photographie.

Musée National de la Photographie/ Forte Rottembourg

Musée National de la Photographie/ Forte Rottembourg

Questa fortificazione militare prese inizialmente il nome dall'ingegnere tedesco Walter Rottembourg (o Rottenburg, non se ne conosce l'esatta scrittura del nome), che si occupò dei lavori di costruzione del forte alla fine del XIX secolo.

Il forte doveva alloggiare due grandi cannoni.

cannone Krupp

cannone Krupp

cannone Krupp

cannone Krupp

la bocca di un cannone Krupp

La Germania aveva infatti fatto dono al sultano Moulay Hassan I di due cannoni Krupp di 30 tonnellate di peso provenienti da Amburgo, per ingraziarsi il sultano che cercava di allontanare il colonialismo dal suo Paese.

I lavori di costruzione del forte, il primo edificio in cemento realizzato in Marocco, iniziarono nel 1889 e terminarono nel 1894. 

Forte Rottembourg

Per far giungere via mare i cannoni e i materiali da costruzione del forte furono costruiti un molo, su cui fu istallata una grossa gru, e un tratto di ferrovia temporanea dal molo al sito di costruzione. I cannoni giunsero a Rabat nel 1892.

grande gru e molo a Rabat

Il sito prescelto alla difesa meridionale di Rabat si trovava vicino al palazzo estivo del sultano, in un'area già occupata precedentemente da un'antica fortificazione di epoca moresca.

Il forte fu inaugurato nel 1902 ma non fu mai utilizzato militarmente. I cannoni spararono due volte per dimostrazione, ma durante l'inaugurazione del forte non funzionarono; per di più, la seconda volta lo sparo fece aprire delle crepe nelle torrette, incapaci di resistere alla sollecitazione dei cannoni in  funzione.

Il forte fu invece usato come deposito di munizioni. Nel 1911 durante il trasporto di barili di polvere da sparo vi fu un'esplosione che portò alla morte di alcuni soldati. 

corridoio esterno che circonda la costruzione

cannoni nel corridoio esterno della costruzione

Il forte venne rinominato dai Francesi "Forte Hervé" dal nome del capitano francese Isidore Hervé, comandante dello squadrone del Marocco, morto in un incidente aereo nel 1914.

Successivamente il forte fu smantellato e abitato da famiglie marocchine, espulse solo qualche anno fa in occasione della bonifica e riqualificazione del sito. I cannoni che si erano insabbiati furono disseppelliti e posti all'ingresso del forte.

Si può iniziare la visita del forte facendo un giro intorno alla costruzione con tetto a cupola.

Forte Rottembourg

Forte Rottembourg

Forte Rottembourg

Forte Rottembourg

tetto a cupola del Forte Rottembourg

apertura nella cupola del tetto del forte

decorazione con conchiglia dell'apertura nella cupola del tetto del forte 

Tutt'intorno corre una sorta di corridoio che in direzione dell'oceano porta ad un piazzale rotondo con parapetto dotato di aperture per il posizionamento dell'artiglieria.

corridoio perimetrale

collegamento tra la costruzione principale del porto e la piattaforma

ingresso alla torre rotonda

forte visto dalla piattaforma

piattaforma di artiglieria

Da qui si può ammirare il panorama di questa costa affacciata sull'oceano.

panorama sull'oceano

panorama sul Faro di Rabat

panorama sull'oceano

panorama sull'oceano

panorama sull'oceano

Varcato l'ingresso ci si trova in un piazzale sul quale si proietta la facciata in stile arabo-andaluso del forte, che era circondato da un fossato.

facciata del Forte Rottembourg

facciata del Forte Rottembourg

facciata del Forte Rottembourg

particolare della facciata del Forte Rottembourg

particolare della facciata del Forte Rottembourg

particolare della facciata del Forte Rottembourg

particolare della facciata del Forte Rottembourg

particolare della facciata del Forte Rottembourg

cannone della facciata del Forte Rottembourg

L'interno non è molto grande, ed è composto da corridoi e piccole stanze.

pianta del Forte Rottembourg

ingresso al forte

corridoio del forte

Nel 2020 è stato aperto al pubblico il Musée de la Photographie allestito all'interno del forte.

In questo spazio museale vengono allestite mostre temporanee di opere d'arte fotografiche. Quando abbiamo visitato noi il museo, poco dopo i mondiali di calcio, era in corso una mostra che aveva come tema questo sport e il grande eco popolare avuto in questo Paese dopo l'importante performance della squadra marocchina.

immagini di una mostra fotografica al Musée National de la Photographie

immagini di una mostra fotografica al Musée National de la Photographie

istallazione artistica al Musée National de la Photographie

immagini di una mostra fotografica al Musée National de la Photographie

Orario: mercoledì/lunedì  10.00/18.00    

            martedì CHIUSO

Costo:  20 MAD

https://fnm.ma/musees-ouverts/musee-national-de-la-photographie/


CONCLUSIONI                                                                                                                          Visitare un museo della fotografia è un po' come immergersi nel quotidiano visto con occhio artistico. In questo caso l'interesse per le mostre fotografiche è associato alla scoperta di un luogo che testimonia il passato storico del Marocco in un'epoca in cui gli interessi militari e coloniali inducevano le Nazioni straniere ad accattivarsi i sultani, e i sultani a difendersi dalle loro mire espansionistiche. La costruzione del Forte Rottembourg ne è un esempio.

lunedì 25 novembre 2024

Rabat: il Musée Mohammed VI d'Arte Moderna e Contemporanea

Nel centro di Rabat si trova il Musèe Mohammed VI d'Arte Moderna e Contemporanea (abbreviato con MMVI), aperto nella capitale marocchina nel 2014.

Musée Mohammed VI d'Arte Moderna e Contemporanea

Questo museo è stato la prima istituzione pubblica in Marocco ad occuparsi interamente delle Arti moderne e contemporanee, e a soddisfare gli standard museografici internazionali.

Il museo, il primo grande museo ad aprire in Marocco dall'indipendenza del 1956, è stato progettato dall'architetto marocchino Karim Chacor in uno stile tradizionale andaluso fuso con elementi moderni. Ha richiesto il lavoro di dieci anni per essere costruito.

L'ingresso principale in marmo bianco e vetro è fiancheggiato da due portici che ospitano mostre all'aperto. 

ingresso del Musée Mohammed VI d'Arte Moderna e Contemporanea

La facciata principale e le due facciate laterali presentano portici con arcate sovrapposte di colore bianco, mentre nella facciata posteriore il portico è sostituito da una serie di archi incastonati. Sopra ai portici corre una cornice di colore azzurro.

facciata principale del museo

archi sovrapposti delle facciate del museo

ingresso laterale

Sotto i portici vi sono riproduzioni di opere di artisti marocchini, grandi anche 7m X 15m.

opere d'arte sotto i portici

opere d'arte sotto i portici

opere d'arte sotto i portici

L'interno del museo si articola su tre piani.

ingresso visto dall'interno dell'edificio

struttura interna del museo

Al pian terreno del museo si trovano una grande sala (2558 mq) che ospita le mostre temporanee, una sala da tè, una libreria, un auditorium e aule. Le colonne dell'atrio sono rivestite in argento alpacca.

atrio d'ingresso e ballatoio del primo piano

Al primo piano si trovano uno spazio di 4921 mq per esibizioni permanenti, la mediateca, l'amministrazione ed altri spazi.

scala d'accesso al primo piano con i nomi degli artisti presenti con le loro opere nel museo

Il seminterrato ospita mostre pioneristiche e originali.

opere d'arte nel seminterrato

opere d'arte nel seminterrato

opera d'arte nel seminterrato

Lucernai illuminano gli spazi espositivi. Essendo stato dotato di pannelli solari, il Musée Mohammed VI d'Arte Moderna e Contemporanea è il primo museo "verde" realizzato in Africa.

lucernaio

Il museo, voluto da re Mohammed VI, ospita più di 500 dipinti e una decina di opere scultoree di 200 artisti marocchini, e si pone l'obiettivo di preservare le arti plastiche e visive dall'inizio del XX secolo ad oggi. 

collezione La wilaya di Casablanca (Jacques Majorelle)

collezione La wilaya di Casablanca (Jacques Majorelle)

Sono presenti diverse forme d'arte: pittura, scultura, fotografia e nuovi media.

sala espositiva

sala espositiva

sala espositiva

Tra gli artisti marocchini e africani di maggior spicco presenti con le loro opere nel museo vi sono Farid Belkahia, Mohamed Melehi, Chaibia Talal.

Sono state organizzate mostre temporanee di artisti importanti come César, Giacometti, Picasso, Goya, Monet, Sisley, Cézanne, Renoir, Delacroix...

Anche nei giardini che circondano l'edificio sono presenti opere d'arte.

a sinistra: Istallazione (Farid Belkahia) / a destra: Guerriero Masai (Oussman Sow)

Cavallo (Fernando Botero)

scultura di Ikram Kabbaj


http://www.museemohammed6.ma/

Orario:  mercoledì/lunedì   10.00/18.00

             martedì e festivi CHIUSO

Costo:  40 MAD

CONCLUSIONI                                                                                                                     Per chi ama l'arte moderna e contemporanea (e in questo caso soprattutto marocchina e africana), non può mancare una visita al Musée Mohammed VI d'Arte Moderna e Contemporanea di Rabat. Modernità e tradizione si fondono a creare l'ambiente giusto per far conoscere le diverse branche dell'arte moderna e preservarle per il futuro.