venerdì 26 agosto 2022

Fez: il Magana, l'antico orologio ad acqua della città

Il Dar al-Magana, o Casa dell'Orologio, è  un edificio del XII secolo posto difronte alla Medersa Bou Inania, sulla cui facciata è stato realizzato il Magana, l'antico orologio ad acqua di Fez.

Dar al-Magana

Questo orologio ad acqua permetteva di conoscere i tempi di preghiera ed è per questo che faceva parte del complesso della medersa.

Fu costruito sotto Abu Said nel 1355 (regno Merinide) e inaugurato il 6 maggio 1357. Fu poi fatto restaurare da Abu 'Inan Faris.

Magana

Il Magana fu realizzato dal maestro artigiano astronomo andaluso Abou El Hassan ibn Ali Ahmed Tlemsani , ufficiale responsabile della regolazione e della manutenzione degli orologi del Sultano Abu I - Hasan 'Ali ibn 'Uthman, e funzionario (muwaqqit) della comunicazione al Muezzin dell'ora esatta della preghiera.

Gli orologi ad acqua furono inventati dagli Egizi e perfezionati dagli Arabi tra il XII e il XIII secolo. Questo è considerato il penultimo orologio idraulico conosciuto di questo tipo, prima della realizzazione degli orologi meccanici.

La parola "Magana" deriva dal persiano "Pengan", ovvero "clessidra", e il funzionamento di questo orologio idraulico si basa infatti sulle clessidre ad acqua.

Ma dopo tanti studi ancora gli esperti non sono riusciti ad avere la certezza di come questo orologio funzionasse realmente. Si sono potute fare solo delle ipotesi a causa della mancanza di alcune sue parti (rimangono infatti solo le parti realizzate in legno).

Si pensa che l'orologio funzionasse secondo il sistema delle ore diseguali di origine greca: ogni ora era la dodicesima parte del percorso diurno del Sole, ma il periodo solare è variabile durante l'anno.

L'orologio era costituito da 13 mensole in legno intagliato fissate al muro, che sorreggevano 13 vasi di bronzo a forma di coppa. A questi contenitori corrispondevano 13 aperture di servizio e 12 finestre, corrispondenti alle ore, circondate da decorazioni in stucco.

Magana (dall'alto): mensole tettoia, finestre e mensole coppe

mensole reggi coppe in legno intagliato

finestre dell'orologio idraulico

Un carrello andava da sinistra a destra dietro le finestre. Questo carrello era fissato ad una estremità a una fune fissata con un contrappeso, mentre all'altra estremità della fune c'era un peso galleggiante sulla superficie di una vasca d'acqua che si svuotava lentamente a intervalli regolari.

Il carro si muoveva e alla fine di ogni ora una delle aperture si apriva e automi facevano cadere una sfera di bronzo nel cembalo corrispondente scoccando l'ora.

L'ora 0 (sobh) corrispondeva alla prima coppa posta a destra.

Al termine della giornata il muwaqqit rimetteva a posto le sfere e regolava l'orologio per il funzionamento del giorno seguente.

Le travi sporgenti poste nella parte alta della parete sorreggevano invece il tetto che proteggeva l'orologio.

travi che sorreggevano una tettoia

Sotto l'orologio si aprono 4 botteghe, e un passaggio unisce l'edificio dell'orologio all'entrata della medersa.

botteghe al di sotto dell'orologio idraulico e parte del passaggio (a destra nella foto) che unisce il Dar al-Magana alla Medersa Bou Inania

bottega vicino all'ingresso della Medersa Bou Inania

orologio idraulico e passaggio coperto che lo unisce alla Medersa Bou Inania

CURIOSITA': il Dar El-Magana è anche chiamato "Casa di Maimonide" perché secondo una leggenda popolare fu questa la residenza del famoso filosofo ebreo Maimonide.


COCLUSIONI                                                                                                                           Il Magana di Fez rimane ancora un enigma per scienziati e ricercatori, e forse anche per questo attrae l'attenzione di chi vi passa accanto domandandosi come poteva essere un tempo la vita scandita dal funzionamento di un orologio idraulico. E' questo un modo per tuffarsi nella storia di questa città ricca di cultura.


mercoledì 17 agosto 2022

Fez: la Medersa Bou Inania


Nella Medina di Fez, vicino alla porta Bab Boujloud, si trova la più importante medersa (ovvero scuola coranica) dell'antica città, la Medersa Bou Inania.  

Medersa Bou Inania

La Medersa Bou Inania fu costruita in un quartiere che anticamente faceva da snodo tra la città vecchia e la città nuova realizzata dalla dinastia dei Merinidi. 

Questa medersa venne infatti fatta costruire dal merinide Abou 'Inan Faris ben Ali (e fu l'ultima medersa costruita dai Merinidi) tra il 1350 e il 1357 su un terreno che in precedenza veniva usato come discarica.

Si racconta infatti che questo regnante conducesse una vita particolarmente movimentata: aveva avuto 325 figli in dieci anni, aveva deposto il padre e aveva fatto uccidere diversi nemici. Per questo i capi religiosi della Moschea Kairaouine gli avevano consigliato di costruire questa medersa per far sì che fossero perdonati i tanti peccati. 

Purificando una parte della città il sultano avrebbe purificato la sua anima.

Questa medersa era talmente bella ed era costata così tanto denaro, che quando Nadhir, il responsabile dei lavori di costruzione di questo edificio, presentò i registri contabili al suo finanziatore, il sultano affermò:

"Quel che è bello non è caro, non preoccuparti di quanto ammonta il costo. E' senza prezzo quel che piace all'occhio".

La Medersa Bou Inania ha acquisito lo status di Grande Moschea, ed è l'unica moschea in Marocco ad essere ospitata in una medersa.

E' una moschea Congregazionale dove i fedeli si riuniscono per la preghiera del Venerdì.

Questa medersa non è quindi solo una scuola coranica e un luogo dove gli studenti venivano ospitati durante il periodo dei loro studi, ma è un luogo ancora attivo per ricevere i fedeli.

La Medersa Bou Inania è anche l'unica medersa a Fez a possedere un minareto (a parte la Medersa Seffarine). E' rivestito di piastrelle verde acqua ed è posto nell'angolo Nord-Ovest dell'edificio.

minareto della Medersa Bou Inania

minareto della Medersa Bou Inania

minareto della Medersa Bou Inania (visto dalla terrazza del Café Clock)

Due ingressi della Medersa Bou Inania si trovano su Taala Kebira e un ingresso si apre su Talaa Sghira, ovvero sulle due principali vie della Medina.

porta d'ingresso principale della Medersa Bou Inania

ingresso alla Medersa Bou Inania
vestibolo della medersa

facciata posteriore (su Talaa Sghira) della medersa 

particolare della decorazione del portale posteriore

L'edificio si articola su due livelli (1500mq ca.).

Tramite un vestibolo e salendo alcuni gradini, si può accedere al cortile varcando una porta il legno intagliato.

cortile della Medersa Bou Inania

lato Est del cortile

lato Nord del cortile


portale d'ingresso principale del cortile

Tre lati del cortile sono circondati da travi in legno di cedro. Le aperture delle arcate sui lati Est e Ovest sono chiuse da moucharabien, griglie in legno o persiane traforate poste tra i pilastri.

travi in legno del cortile

travi in legno del cortile e moucharabieh

Su tutti i quattro lati del cortile corre un fregio con scrittura cufica che rappresenta il nome di Dio e versetti del Corano; questo fregio divide la decorazione a zelliges delle parte bassa delle pareti dalla decorazione in stucco della parte alta.

decorazione a stucco, calligrafica e a zelliges

decorazione di un pilastro in stucco, calligrafica e a zelliges

Il pavimento dell'ampio cortile rettangolare (20mq circa), è ricoperto da lastre di marmo.

I tetti dell'edificio sono coperti con tegole verdi (il colore dell'Islam).

tetti con tegole verdi della Medersa Bou Inania

tegole verdi coprono i tetti della medersa

Al centro del cortile rimangono le vestigia dell'antica fontana in marmo (ancora in uso per le abluzioni), che riceve l'acqua dal fiume Wadi Lamtiyyin, uno dei bracci del Wadi Fez che percorre nel sottosuolo la Medina.

fontana del cortile della medersa

uno dei ponti di passaggio sul canale decorato con zelliges

La stessa acqua attraversa il lato Sud del cortile e separa con un piccolo canale, attraversato da due ponti, la Sala della Preghiera.

Sala di Preghiera

Sala di Preghiera preceduta da un canale

Sala di Preghiera

La Sala di Preghiera a pianta rettangolare è composta da due navate parallele alla qibla (la direzione verso la quale i fedeli si rivolgono per pregare), divise da cinque archi poggianti su sei colonne di marmo bianco-giallastro.

Cinque aperture catturano la luce del cortile.

A segnalare la direzione della Mecca vi è nella parete di fondo un mihrab a quattro colonne di onice con capitelli stilizzati.

il mihrab nella Sala di Preghiera

Il minbar in legno (pulpito) della Sala di Preghiera è oggi conservato nel Musée Al Batha.

Sui lati Est e Ovest del cortile si aprono due saloni simmetrici (iwan), ovvero sale di studio, sormontati da cupole lignee e con un arco d'ingresso.

pavimento di una sala studio

Sala studio

soffitto in legno scolpito di una sala studio

decorazione in stucco di una sala studio

decorazione dell'entrata di una sala studio

decorazione dell'arco d'entrata di una sala studio

Dal vestibolo, tramite stretti corridoi, si accedeva alle aule e alle stanze degli studenti poste al piano superiore. Si può visitare solo il cortile centrale e una sala studio, il resto è riservato alla scuola coranica e alla preghiera.

corridoio d'accesso alle aule

Le medersa fu ristrutturata nel XVIII secolo mentre le sue decorazioni furono rinnovate nel XX secolo.

Fa parte di questo complesso religioso il Magana, un orologio idraulico posto sulla facciata dell'edificio di fronte all'ingresso della medersa, realizzato per scandire le ore delle preghiere.. ma a questo orologio dedicherò un post a parte.

Magana (orologio idraulico)


Orario: sabato/giovedì 9.00/18.00
Costo:  20 MAD

CONCLUSIONI                                                                                                                         La Medersa Bou Inania di Fez, da non confondere con quella che porta lo stesso nome costruita a Meknes, è un eccezionale complesso religioso dall'architettura ispano-moresca. Rappresenta la testimonianza del passato intellettuale e scientifico della città e per questo fa parte di quei luoghi a cui non si può negare una visita.


mercoledì 10 agosto 2022

Marrakech: indirizzi gastronomici per pranzare o per una piccola pausa

Durante il nostro soggiorno a Marrakech abbiamo potuto provare alcuni dei ristoranti più conosciuti, più instagrammati e trendy di questa affascinante città marocchina, e siamo stati piacevolmente sorpresi del livello, della varietà delle cucine e dei locali incontrati. Ecco dunque una selezione delle nostre scelte culinarie che riguardano una pausa pranzo o una semplice sosta per riposarsi dalle fatiche delle visite dei siti turistici o dello shopping di Marrakech.


GRAND CAFE' DE LA POSTE    angolo Boulevard El Mansour Eddahbi/ Avenue Iman

                                                       524433038

                                                       https://www.grandcafedelaposte.restaurant/ 

Grand Café de la Poste

GIUDIZIO                                                                                                                                    Il Grand Café de la Poste è stata la nostra prima tappa gastronomica in Marrakech e ci siamo fermati qui per il pranzo dopo aver visitato il vicino Jardin MajorelleQuesto ristorante/brasserie/caffè è situato infatti fuori delle mura della Medina, nel quartiere Guéliz. 

E' questo un locale storico, essendo stato costruito negli anni '20 dello scorso secolo, sotto il protettorato francese. All'epoca però fungeva sia da Caffè che da ufficio postale.

il Grand Cafè de la Poste cent'anni fa 

Si racconta che fu questo il luogo in cui il pittore Jacques Majorelle incontrò il generale francese Lyautey e con lui s'intrattenne a discorrere sul Marocco, innamorandosi di questo Paese. 

Più tardi il Pacha Thami El Glaoui comprò la proprietà e il locale, con annesso un hotel, venne ribattezzato Café Pacha. Poi divenne di nuovo un ristorante, per essere abbandonato in seguito per 12 anni. E' stato infine ristrutturato e riaperto nel 2005.

La facciata del Grand Café de la Poste ha mantenuto il suo aspetto originale. Davanti all'ingresso si trova una terrazza e un pergolato.

La sala al pian terreno è scenograficamente occupata da uno scalone che conduce al primo piano, dove si trova un salone rilassante con divani in velluto e sedie in rattan in cui Pierre Bergé era solito recarsi a leggere.

scalone del ristorante

scalone del ristorante

L'ampia sala del piano terra è arredata con gusto ed eleganza. 

sala piano terra

sala del piano terra

L'ambiente appare come una brasserie in stile retrò coloniale, con soffitto in travi a vista, pavimento in marmo a scacchi bianchi e neri, sulle pareti piastrelle lucide sino a metà altezza e stucchi intarsiati, persiane di color ebano, arredata con tavolini in marmo, sedie in legno e pelle, poltrone in pelle, lampade sospese e da terra dall'aspetto vintage, ventilatori a pala appesi al soffitto e grandi vasi in terracotta con fronde di palme.

mise en place

particolari della decorazione della sala

Il menù propone specialità della cucina francese e marocchina, ma noi per mantenerci leggeri in previsione delle nostre visite della città, abbiamo optato per due insalate di pollo e di salmone . La presentazione dei piatti e il servizio sono molto curati.

insalata di pollo

insalata di salmone

cialda con ananas

caffè con dolcetti

Un buon locale sia dal punto di vista culinario che dal punto di vista storico, dall'atmosfera calda d'altri tempi.

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NOMAD                                         1 Derb Aarjan

                                                        524381609

                                                        https://nomadmarrakech.com/

Nomad

GIUDIZIO                                                                                                                           Questo bistrot marocchino alla moda si trova vicino a Jemaa el-Fna, tra la caratteristica Place des Epices e Souk Laghzell'ex mercato degli schiavi. L'interno del locale è caratterizzato da arredi semplici tradizionali con richiami agli anni '50/'60 e pareti decorate da poster cinematografici vintage.

sala interna

sala interna

Ci si può anche accomodare ai tavoli posti sui due livelli di terrazze del tetto, e pranzare sotto i raggi del sole, magari schermati da uno dei cappelli di paglia messi a disposizione che riportano il nome del locale ricamato sopra.

terrazza di Nomad

Seduti su divanetti dai grandi cuscini ci si può rilassare osservando la piazza sottostante brulicante di attività.

Place des Epices vista dalla terrazza di Nomad

Il menù si basa sulla cucina tradizionale locale con elementi della gastronomia internazionale. I piatti da noi scelti erano leggeri ed interessanti. E' questo uno dei tanti ristoranti della Medina in cui non sono venduti alcolici, e perciò bisogna pasteggiare con acqua, birra non alcolica o un fresco succo di frutta.

cavolfiore alla curcuma arrosto con purea di cavolfiore al cardamomo, quinoa marocchina con lenticchie ed erbe fresche

insalata di lenticchie con barbabietola arrostita e formaggio di capra di Essaouira

Affogato marocchino: Espresso con cannella, cardamomo e noce moscata su gelato alla vaniglia e mandorle tostate

torta al cardamomo e zenzero con scorza d'arancia caramellata e gelato da vaniglia

succhi di frutta

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LE JARDIN                                    32 Souk Sidi Abdelaziz

                                                         524378295

                                                         https://lejardinmarrakech.com/

Le Jardin

GIUDIZIO                                                                                                                                    Se vi trovate all'ora di pranzo nella Medina, nel Souk El Jeld, vicino alla Moschea Ben Youssef, posso consigliarvi una sosta in quest'oasi verde per degustare in pieno relax qualcosa di buono, o semplicemente un succo di frutta o verdura, o un thè alla menta.

ingresso al patio de Le Jardin

Il ristorante si trova ambientato in un riad del XVII secolo.

La location di questo locale (dello stesso proprietario degli ancor più conosciuti Café des Epices e Nomad), è rilassante, anche se è un ristorante molto gettonato e quindi affollato. Il verde è un colore riposante, e qui oltre alla ricca vegetazione composta da palme, bambù, banani e piante tropicali del patio, verdi sono anche il pavimento, le pareti che vi circonderanno, le porte, le finestre e i ripiani piastrellati dei tavoli.

patio de Le Jardin

tavoli nel patio

ingresso ad una sala interna

angolo bar del patio

patio e scala per salire alla terrazza

particolari d'arredamento

angolo del patio

Al piano superiore del patio vi sono una terrazza e un negozio che vende i famosi caftani alla moda di Nora Ayron.

Simpatica anche la decorazione degli interni con richiami allo stile anni '60.

sala interna 

Il menù è composto da piatti locali e internazionali interessanti che ben si accompagnano alla proposta di fresche bevande qui non alcoliche (nella Medina non è facile trovare locali che vendano alcool).

succhi: Funny Bazar (mango, lampone, limone, rosmarino e mirtilli) e Secret Garden (mele, cetriolo, lime e coriandolo)

insalate Marocchine

insalata di carote arrosto, pistacchio, formaggio e menta

insalata di quinoa, pollo, avocado, pomodoro e salsa pistou

caffè

Un posticino rigenerante in tutti i sensi.

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CAFE' DES EPICES                              75 Rahba Lakdima

                                                                  524391770

                                                                  https://cafedesepices.ma/

Café des Epices

GIUDIZIO                                                                                                                Uno dei "must" della città rossa, fotografato e postato da tutti sui social network per dire "...ci sono stato", è sicuramente il Café des Epices, un locale da frequentare dalla colazione alla cena.

cappello del Café des Epices

Questo caffè/ristorante si trova nella parte settentrionale della Medina, nel cuore dei Suk, e affaccia sulla caratteristica Place Rahba Lakdima ("Piazza Vecchia"), anche chiamata Place des Epices ("Piazza delle Spezie" da cui prende nome il locale), occupata da bancherelle e negozi di ogni genere (spezie appunto, ma anche accessori in vimini, profumate fragranze e prodotti di bellezza tradizionali).

Place Rahba Lakdima o Piazza delle Spezie

L'edificio che ospita questo noto locale s'identifica dal colore rosso tadelakt della sua facciata e si articola su tre livelli: oltre i tavolini all'interno del pian terreno e all'esterno sotto ombrelloni in vimini che occupano una parte della piazza, ci si può accomodare nella sala al primo piano arredata in stile minimalista, con tavoli bassi e sedie in legno, davanti ad ampie vetrate. 

tavoli all'esterno del pian terreno del Café des Epices

sala del primo piano


vetrata della sala del primo piano

sala del primo piano

Place des Epices vista dalla vetrate della sala del primo piano

Ma l'ambiente più gettonato è la sua soleggiata terrazza del secondo piano dalla quale osservare la movimentata piazza sottostante o gettare lo sguardo all'orizzonte sui tetti del Medina sui quali svetta il minareto della Moschea Koutoubia.

terrazza del Café des Epices

ombreloni della terrazza

Place Rahba Lakdima vista dalla terrazza del Café des Epices

artigianato a Place Rahba Lakdima

minareto della Koutoubia dalla terrazza del Café des Epices

La terrazza è sempre affollatissima e il servizio è un po' caotico.

Noi ci siamo stati nel tardo pomeriggio, per bere un rinfrescante mocktail e un tè speziato.

Mojito limone, menta e zucchero di canna

Tè speziato

Non si può dire che in questo locale l'atmosfera non sia piacevole e quindi credo che davvero meriti una visita ....e così anche noi abbiamo potuto dire "...di esserci stati"!

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LA FAMILLE                                 42 Riad Zitoun Jdid

                                                          524385295

                                                          lunedì/sabato   12.00/16.00

                                                          https://www.lafamillemarrakech.com/

La Famille

GIUDIZIO                                                                                                                          Sempre nella Medina, vicino al Palazzo El Bahia e al Museo Dar Si Said, si trova un altro posticino con tavoli che vale la pena di provare: La Famille.

il giardino de La Famille

Varcato un modesto ingresso che a mala pena si nota camminando lungo una via pedonale, si entra in una vera oasi di verde, un giardino distribuito su due livelli dove, seduti a tavoli da condividere a volte con altri, si può pranzare sotto l'ombra dei limoni.

la vegetazione del giardino

I tavoli sono ben apparecchiati in stile shabby chic e con materiali naturali.

il nostro tavolo

Il locale, aperto da una signora europea, è gestito da sole ragazze.

angolo cucina

Da una cucina a vista escono piatti freschi e semplici di cucina vegetariana. La scelta non è estesa, ma le proposte rustiche dall'influenza mediterranea sono buone, accompagnate da pane arabo fatto in casa e da un bicchiere detox di acqua frizzante, menta e limone.

acqua detox

insalata e pane arabo

"Pizzeta": focaccia con crema di funghi, pere, fichi secchi e basilico

insalata con semola d'orzo, melone, avocado, limone confit, formaggio, semi di zucca e menta

torta con mascarpone e lamponi

Nell'angolo boutique di questo locale si possono anche acquistare decorazioni in legno, ottone, vimini e gioielli.

angolo boutique

 
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BACHA COFFEE                            Route Sidi Abdelaziz

                                                            Dar El Bacha - Musée des Confluences

                                                            5 24 38 12 93 (prenotazione consigliata!)

                                                            martedì/domenica 10.00/18.00

                                                            https://bachacoffee.com/

Bacha Coffe

GIUDIZIO                                                                                                                                   E "dulcis in fundo" ...o meglio "caffè in fundo"... per unire cultura e raffinatezza, degustando un buonissimo caffè, vi consiglio di recarvi al Bacha Caffe.

E' questo un Caffè posto nel cuore della Medina di Marrakech, nel cortile del Dar el Bacha ("Casa del Pascià"), palazzo costruito nel 1910 da Thami el Glaoui che nel 1912 divenne pachà. Furono ospiti e visitarono questo palazzo grandi personalità dello spettacolo e statisti: Colette, Josephine Baker, Maurice Ravel, Charlie Chaplin, Winston Churchill, Franklin D.Roosevelt.

Il caffè che veniva offerto dal pascià a questi illustri ospiti era contenuto in brocche di cristallo e versato in tazzine di fine porcellana.

Dopo la seconda guerra mondiale il palazzo e il suo storico Bacha Coffe vennero chiusi per 60 lunghi anni. 

Oggi parte del palazzo, dopo essere stato sottoposto ad un attento restauro, ospita il Musée des Confluences e il Bacha Coffe

cortile del Dar El Bacha dove si trova il Bacha Coffe

entrate della sala degustazione e del negozio del Bacha Coffe

CURIOSITA': Sembra che il primo commerciante di caffè tra la regione di Kaffa in Etiopia ed Al-Mukha (conosciuta anche come Moka), città dello Yemen, fu lo studioso marocchino Abou Hassan al-Chadhili, dopo che era stato guarito grazie a questa bevanda.

Entrando nella sala centrale di questo elegante locale e nelle tre piccole sale che la circondano si respira immediatamente un'atmosfera d'altri tempi: pavimento in marmo a scacchi bianchi e neri, sedie di velluto ocra o indaco, tavoli tipo bistrot, lampadari in ottone, porte in legno di cedro intagliate, grandi vasi con kenzie posti su semicolonne, zelliges, quadri con opere d'arte marocchine e specchi alle pareti, carta da parati art decò...

sala centrale del Bacha Coffe

grande lucernario e decorazione a graticcio della sala centrale

grandi vasi con kenzie

particolari dell'ambiente

accesso ad una saletta laterale

angolo di una saletta

sala con camino

saletta laterale

pavimenti a zelliges 

angolo di una saletta

...tazzine in porcellana, posate e bicchieri d'argento e camerieri che indossano impeccabili divise bianche e nere, e come copricapo portano un fez.

divise eleganti e tradizionali

servizio eccellente

Mensole con lattine di caffè arancioni e nere, ben allineate e dall'aria retrò, decorano la parete dietro il bancone riccamente decorato. 

mensole con lattine di caffè

bancone nella sala centrale

Quando al tavolo portano i menù accompagnati da pagine che racconto la storia e il mondo che gira intorno al caffè, l'imbarazzo della scelta è notevole...un viaggio nel mondo intero racchiuso in una tazzina.

...buona lettura!

In questo locale una tazza di caffè è preparata ad opera d'arte, con una delle 200 miscele di caffè 100% Arabica (grand crus, miscelato, aromatizzato e decaffeinato), prodotte in più di 30 paesi (una scelta infinita!), servita con caffettiera a collo di cigno a doppia parete (per mantenere il caffè caldo più a lungo), accompagnata con panna Chantillycristalli di zucchero e semi di vaniglia. 

caffettiera a collo di cigno 

i caffè con panna montata, macinino per grattugiare i semi di vaniglia e un buon dolce d'accompagnamento

il servizio

Si possono gustare caffè caldi e caffè freddi, ma anche tè, accompagnati da torte, pasticcini e dessert. Ma se l'ora è quella giusta ci si può recare in questo locale anche per far colazione o per pranzare.

CURIOSITA': Per dare forza ai guerrieri prima di una battaglia, gli Oromos, tribù nomade del corno d'Africa, usavano mischiare le bacche della pianta del caffè con burro chiarificato (ghee).

fila di caffettiere dorate

fila di lattine di caffè

Adiacente al Caffè si trova il piccolo negozio in cui poter comprare le numerose miscele.

ingresso del negozio Bacha Coffe

negozio Bacha Coffe

Il Bacha Coffe è un locale di classe con un servizio impeccabile, dove rilassarsi dopo la visita della città e di questo museo (il Caffè è infatti accessibile solo pagando il biglietto d'ingresso al museo). La lunga attesa per poterci sedere ad uno dei suoi tavolini è stata subito dimenticata davanti ad una tazzina del loro caffè.


CONCLUSIONI                                                                                                                         A Marrakech non manca certo la scelta di buoni locali dove pranzare o sorseggiare un buon tè. Tra cucina marocchina tipica, marocchina rivisitata, cucina francese, salutistica o internazionale, ce n'è per tutti "gusti". Spero di avervi dato uno spunto secondo le vostre necessità, sia che si tratti di una "piccola" fame, la voglia "di qualcosa di buono" o il voler scoprire i piatti della tradizione culinaria di questa città. Una pausa rilassante a metà giornata, tra visite di musei e shopping nella Medina, è proprio quello che ci vuole per "ricaricare le pile" e proseguire con l'energia necessaria per affrontare nuovi cammini.