Vicenza possiede, oltre ai siti palladiani riconosciuti dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, altre chiese e palazzi costruiti nelle epoche precedenti alla ventata innovativa di Andrea Palladio, che ancora oggi contribuiscono alla bellezza della città.
Uno di questi siti è rappresentato
da una della chiese più antiche della città: la Chiesa di S.Lorenzo.
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Chiesa di S.Lorenzo |
La chiesa francescana si trova lungo
Corso Fogazzaro, in
Contrà Porta Nuova, nell'area Nord-Est del centro storico cittadino.
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fianco della Chiesa di S.Lorenzo lungo Corso Fogazzaro |
La chiesa è stata costruita nel XIII secolo in forme gotiche cistercensi lombardo-padane con alcuni elementi romanici.
La costruzione della chiesa, iniziata nel 1280 dove già esisteva un oratorio dedicato a S.Lorenzo, era probabilmente già terminata nel 1300.
A fine Settecento la chiesa e il convento vennero occupati dalle truppe napoleoniche che li trasformarono in una caserma e in un ospedale.
Nel 1810 vi fu la soppressione dell'Ordine,e nel 1836 il complesso religioso divenne proprietà del Comune.
La chiesa venne restaurata (1871/1911) e qui vennero portati monumenti e sepolcri da altre chiese.
Fu poi riaperta al culto affidandola nel 1927 ai Minori Conventuali che qui rimasero fino al 2017, quando la chiesa passò ai Frati Minori del Vangelo.
La
facciata "a vento", cioè con forma a campana dallo spessore sottilissimo, è stata costruita in laterizio, con effetti cromatici e chiaroscurali.
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facciata della Chiesa di S.Lorenzo |
La parte superiore (separata da quella inferiore da un ballatoio), presenta un rosone e cinque oculi rotondi, ed è decorata lungo gli spioventi del tetto da archetti pensili.
La parte inferiore è caratterizzata da sette arcate gotico ogivali cieche occupate centralmente da un
protiro all'interno del quale si trova un
portale a strombo in pietra di Vicenza realizzato tra il 1342 e il 1344.
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arcate cieche della facciata |
La decorazione scultorea del portale fu realizzata da Andriolo de' Santi e dalla sua bottega.
A
frate Pace da Lugo si deve l'idealizzazione dell'iconografia del portale.
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protiro e portale della Chiesa di S.Lorenzo |
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particolare del protiro e del della Chiesa di S.Lorenzo |
Nella
lunetta del portale, su uno sfondo azzurro stellato, sono raffigurati a rilievo la
Madonna in trono col Bambino tra i Santi Francesco e Lorenzo, e il committente
Pietro da Marano detto il "Nano", qui raffigurato inginocchiato.
Pietro da Marano, cavaliere e consigliere di Cangrande della Scala, fece erigere con lascito testamentario questa porta e anche quella del lato destro della chiesa, per espiare la colpa di aver in vita praticato l'usura.
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lunetta e ghiera del portale |
Sulla
ghiera del portale sono raffigurati i busti di cinque
Profeti e cinque
Patriarchi tra tralci.
Sull'
architrave è rappresentato sotto un'architettura ad arcate
Cristo benedicente tra alcuni Santi:
Vincenzo, Ludovico, Francesco e Giovanni Evangelista (a destra), e
Lorenzo, Antonio, Chiara e Stefano (a sinistra).
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architrave del portale |
Sugli
stipiti sono raffigurati i busti di dieci
Apostoli e i
simboli degli Evangelisti.
I capitelli corinzi sono decorati da numerose palmette.
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capitelli e decorazioni del protiro e del portale |
Sorreggono le colonnine del protiro due
leoni stilofori.
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un leone stiloforo del protiro |
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leone stiloforo |
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iscrizione alla base della colonna del leone stiloforo |
Le arcate ai lati del protiro accolgono quattro
arche sepolcrali trecentesche, sostenute da modiglioni e sovrastate da baldacchini ad arco acuto (entro i quali vi erano un tempo decorazioni ad affresco): a sinistra quella di
Benvenuto Porto e quella di
Marco da Marano (due giuristi vicentini; il secondo fratello del committente del portale), a destra quella di
Lapo di Azzolino degli Uberti (fiorentino) e quella di
Perdono dei Repeta (proveniente dalla
Chiesa di S.Tommaso).
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da sinistra: arca sepolcrale di Benvenuto Porto / arca sepolcrale di Marco da Marano |
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da sinistra: arca sepolcrale di Lapo di Azzolino degli Uberti / arca sepolcrale di Perdono dei Repeta |
Il fianco destro della chiesa (lato orientale), visibile dall'esterno (il lato occidentale è invece visibile dal chiostro), è scandito da contrafforti e alte finestre.
Il transetto è leggermente sporgente.
Il
campanile in stile romanico addossato al transetto sinistro fu realizzato nella seconda metà del XIII secolo.
E' composto da sei livelli decorati da archi e da una cella campanaria aperta da quattro bifore.
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campanile (visto dal chiostro della chiesa) |
La pianta della
Chiesa di S.Lorenzo è a croce latina a tre navate terminanti con absidi poligonali.
Le navate sono divise da pilastri cilindrici a fasce alternate in pietra chiara e in pietra scura, con capitelli a foglie di cardo ed abaco ottagonale.
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interno della Chiesa di S.Lorenzo |
Le navate sono coperte da volte a crociera a sesto acuto costolonate in cotto.
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pilastri e navata sinistra |
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pilastri e navata destra |
Sulla controfacciata, collocato sopra al portale, si trova il
Monumento di Giambattista Da Porto, conte e prefetto generale della Serenissima, realizzato in stucco nel 1661.
Le tele che dovevano essere realizzate per glorificarne il ricordo, ed essere inserite tra gli stucchi del monumento, non furono mai realizzate.
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Monumento a Giambattista Da Porto |
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particolare del Monumento a Giambattista Da Porto: prigionieri che fungono da cariatidi tra bandiere e armi
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particolare del Monumento a Giambattista Da Porto: Angelo della Vittoria |
Sulla destra del portale si trova il
Monumento a Vincenzo Scamozzi: demolito durante il periodo napoleonico, il monumento dell'illustre architetto fu ricomposto durante i restauri ottocenteschi.
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Monumento a Vincenzo Scamozzi (XVII sec.)
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Alla sinistra del portale è invece posto un trittico in pietra con tracce policrome dove è rappresentata la
Madonna col Bambino tra S.Sebastiano S.Antonio Abate, facente parte originariamente dell'
Altare Pojana e qui spostato nel 1950 per aprirvi al suo posto una finestra.
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Madonna col Bambino tra S.Sebastiano S.Antonio Abate (1474) |
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Ogni navata è composta da cinque campate.
La
prima campata della
navata destra è occupata dall'
Altare Gualdo del XVI secolo realizzato in pietra di Vicenza, marmo nero e verde e con pilastri decorati a bassorilievo con elementi classici.
L'altare fu voluto da Elisabetta Gualdo.
Lo stemma della famiglia Gualdo è retto da putti alati.
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Altare Gualdo |
Sull'altare è posta dal 1940 la tela di Antonio Fumiani che raffigura
Pio V in preghiera implora la Madonna affinché i Veneziani vincano contro i Turchi (proveniente dalla
Chiesa del Corpus Domini di Venezia).
Al suo posto vi era l'opera di Felice Boscarati raffigurante
S.Giuseppe da Copertino (oggi posta nella terza campata sinistra).
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Pio V in preghiera implora la Madonna affinché i Veneziani vincano contro i Turchi (Antonio Fumiani - 1674) |
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Nella
seconda campata ha trovato posto l'
Urna di Ferreto dei Ferreti, letterato e storico vicentino.
Originariamente l'urna duecentesca era posta sulla facciata della chiesa (al posto di quella di Perdono dei Repeta), e fu qui collocata nel 1642.
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Urna di Feretto dei Feretti (XIII sec.) |
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La terza campata era occupata originariamente dall'altare fatto erigere nel XVII secolo da Odorico Capra, e dedicato alla Natività di Cristo e poi a S.Luigi Gonzaga.
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Altare Capra (1605) / oggi portale laterale della chiesa |
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Altare Capra (1605) / oggi portale laterale della chiesa |
Giambattista Albanese è l'artista che ha realizzato l'opera insieme alle statue di
Adamo ed Eva.
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Adamo (Giambattista Albanese - XVII sec) |
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Eva (Giambattista Albanese - XVII sec) |
L'altare era abbellito dalla tela
Adorazione dei Pastori di Alessandro Maganza (oggi nella
Chiesa dei Filippini).
All'interno dell'arcata dell'altare è stata riaperta l'entrata laterale della chiesa, come prima della costruzione dell'altare.
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Segue nella quarta campata una porta che permetteva di accedere all'
Oratorio della Concezione, demolito nel 1909.
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Nella quinta campata troviamo una copia della
Deposizione di Luca Giordano, realizzata da Michele Desubleo nel 1600.
L'originale, proveniente dalla
Chiesa di S.Maria del Pianto, è oggi nella
Galleria dell'Accademia a Venezia.
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Deposizione (copia di Desubleo dall'originale di Luca Giordano - 1600) |
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Nella testata del
braccio destro del transetto si trova l'
Altare Pojana o
Altare della SS.Trinità, fatto costruire nel 1474.
L'altare, capolavoro del Quattrocento con influenza derivante dall'arte di Donatello e del Mantegna, è composto da affreschi e rilievi di diverse epoche.
Nei pennacchi dell'arcata sono posti due stemmi della famiglia Pojana.
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Altare Pojana (XV sec.) |
La
Crocifissione (fine 1500), posta sotto l'arcata a lacunari a fiori della lunetta, è stata attribuita a Bartolomeo Montagna o a Giovanni Bonconsiglio.
Nei clipei sono raffigurati
Isacco e
Abramo.
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lunetta: Crocifissione / clipei: Abramo e Isacco |
Nel comparto inferiore, la parte più antica dell'altare (1456), è collocato un trittico in pietra policroma raffigurante
Cristo deposto nella tomba tra i Santi Francesco e Bernardino da Siena (Bernardino da Siena predicò in questa chiesa nel 1423 e nel 1443).
Questo trittico era stato realizzato per l'
Oratorio di S.Bernardino, e venne qui posto nel 1731/1732.
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Cristo deposto nella tomba tra i Santi Francesco e Bernardino da Siena (1456) |
Sopra al trittico è raffigurato il
Padre Eterno tra teste di cherubini.
Ai lati della lunetta sono rappresentati la
Madonna annunciata e l'
Angelo annunciante.
Sulla sinistra dell'altare vi è la statua di
S.Chiara, mentre a destra è posta la statua di
S.Elisabetta regina d'Ungheria, opere di Giuseppe Giordani (1954).
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S.Elisabetta regina d'Ungheria (Giuseppe Giordani - 1954)
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S.Chiara (Giuseppe Giordani - 1954) |
Sulla parete destra del transetto si trova il
Monumento ai caduti vicentini.
Sulla parete sinistra ha trovato posto il
monumento funebre di Giacomo Zanella, sacerdote e massimo poeta vicentino.
L'opera è stata realizzata da Zanetti nel 1925.
Due
acquasantiere a forma di conchiglie, poste nella navata centrale, ricordano il componimento "Sopra una conchiglia fossile" scritto da Giacomo Zanella.
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acquasantiera con dedica a Giacomo Zanella |
Sulla piazza antistante la chiesa si trova una
statua di Giacomo Zanella realizzata da Carlo Spazzi (1883).
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statua Giacomo Zanella (Carlo Spazzi - 1883) |
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Conclude la navata destra la
Cappella Priorato, detta
Cappella di S.Francesco d'Assisi.
L'abside rettilinea fu resa poligonale nel 1324.
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Cappella Priorato con a destra il sarcofago di Guglielmo Pagello (XIV sec.) e a sinistra il sarcofago di Isabella Alidosio Priorato (XVI sec.) |
L'altare barocco in marmo del XVII secolo è sormontato dalla statua del
San Francesco opera di Vittorio Guelfi (1934).
Sulle pareti della cappella si trovano il
sarcofago di Guglielmo Pagello (XIV secolo), realizzato da maestranze veronesi e proveniente dalla
Chiesa di S.Corona (qui dal 1839) e il
sarcofago di Isabella Alidosio Priorato (XVI secolo).
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altare barocco e statua di S.Francesco d'Assisi |
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La
navata centrale termina con un
abside poligonale con cinque finestre oblunque.
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abside e presbiterio della Chiesa di S.Lorenzo |
L'
altare maggiore di marmo è settecentesco, mentre il
tabernacolo, proveniente da una chiesa di Venezia, è seicentesco.
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altare maggiore (XVIII sec.) e tabernacolo (XVII sec.) |
Nel 1960 è stato posto il
Crocefisso ligneo del XV secolo che pende sull'altare.
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Crocefisso (XV sec.) |
Fino al 1588 era invece qui collocato il
Polittico della Dormitio Virginis e Santi Francesco e Antonio, opera di Paolo Veneziano (1333), oggi esposto al
Museo civico di Palazzo Chiericati.
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Polittico della Dormitio Virginis e Santi Francesco e Antonio (Paolo Veneziano - 1333) |
Sulla parete destra del presbiterio si trovano due tele:
Presentazione al Tempio di Maria e
Gesù risorto appare alla Madonna, opere di Francesco Pittoni.
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a destra: Presentazione al Tempio di Maria (Francesco Pittoni - 1700) / a sinistra: Gesù risorto appare alla Madonna (Francesco Pittoni - 1700) |
Sulla parete sinistra si trova il
Monumento funebre di Leonardo Porto e dei figli Pietro e Ludovico (1564), che occupava la terza campata sinistra e qui posizionato nel 1914.
L'attribuzione dell'opera è incerta: forse Andrea Palladio, o Michele Sanmicheli, o Giovanni di Giacomo da Porlezza.
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a sinistra: Monumento funebre di Ippolito Da Porto / a destra: Monumento funebre di Leonardo Porto e dei figli Pietro e Ludovico (1564)
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Sempre su questa parete vi è il
Monumento funebre di Ippolito Da Porto.
Questo monumento celebra la cattura di Federico di Sassonia da parte del nobile cavaliere vicentino nella battaglia di Muhlberg.
Il bassorilievo rappresenta le gesta del nobile e la sua incoronazione con l'aquila imperiale.
Le statue scolpite raffigurano Ippolito da Porto e un soldato.
Lorenzo Rubini deve aver scolpito l'opera.
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La cappella con cui termina la
navata sinistra è la
Cappella Da Porto detta
Cappella della Madonna.
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arco d'ingresso della Cappella Da Porto e porta d'accesso al campanile (sulla sinistra nella foto)
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L'abside con due finestre oblunghe e l'arco acuto, traforato nei pennacchi, che divide la cappella dal transetto, furono realizzati nel 1443.
Da allora il patronato della cappella passò alla famiglia Da Porto.
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abside e altare della Cappella Da Porto |
Sull'altare a marmi intarsiati della cappella (XVIII secolo) è posto il gruppo scultoreo in marmo della
Madonna col Bambino tra i Santi Pietro e Paolo, realizzata da Antonino da Venezia (XV secolo).
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Madonna col Bambino tra i Santi Pietro e Paolo (Antonino da Venezia - XV secolo) / a destra: tabernacolo (XV sec.) |
Sulla destra dell'altare è posto un
tabernacolo quattrocentesco.
Sulla parete sinistra della cappella è posta l'
Arca di Bartolomeo Da Porto, realizzata nella bottega di Pierpaolo delle Masegne (fine 1400/ inizio 1500).
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Arca di Bartolomeo Da Porto (bottega di Pierpaolo delle Masegne - fine 1400/ inizio 1500) |
Gli affreschi sulla stessa parete raffiguranti
S.Pietro e
S.Paolo sono stati attribuiti a Bartolomeo Montagna.
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S.Paolo (attr.Bartolomeo Montagna) |
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S.Pietro (attr.Bartolomeo Montagna) |
Sulla parete opposta vi è l'affresco strappato e riportato su tela della
Decollazione di S.Paolo anche quest'opera attribuibile a Bartolomeo Montagna (inizi 1500).
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Decollazione di S.Paolo (attr.Bartolomeo Montagna - inizi 1500) |
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Alla sinistra della
Cappella Da Porto si trova l'accesso al
campanile, sormontato da una lunetta nella quale è stato affrescato
S.Francesco con le stimmate, opera di scuola giottesca realizzata alla fine del 1300.
Sul fondo del
transetto sinistro si apre il passaggio per accedere alla
Sacrestia.
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Altare Caldogno oggi passaggio per accedere in Sacrestia |
L'inquadratura di quello che era l'
Altare Caldogno del XVI secolo funge da ingresso.
L'ingresso è affiancato da due tele attribuite a Francesco Pittoni:
Lo Sposalizio della Vergine e
Gesù ritrovato al Tempio (XVII secolo).
Sopra l'ingresso è invece
La Vocazione di S.Chiara di Ina Barbieri (1935).
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Gesù ritrovato al Tempio (attr.Francesco Pittoni - XVII sec.) |
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Lo Sposalizio della Vergine (attr.Francesco Pittoni - XVII sec.) |
Più sopra ancora è posizionato un
organo moderno.
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organo |
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Dallo stesso passaggio si può uscire nel
Chiostro, ricostruito in stile rinascimentale nel XV secolo al posto di quello trecentesco.
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Chiostro della Chiesa di S.Lorenzo |
Pilastri quadrati di calcare bianco e rosa alternati sorreggono le arcate del chiostro.
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Chiostro |
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galleria del Chiostro |
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gallerie del Chiostro |
Al centro del chiostro si trova una
vera di pozzo del Trecento decorata con stemmi della famiglia Loschi.
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vera di pozzo trecentesca |
Sotto le volte delle gallerie orientali e occidentali del chiostro sono state poste urne funerarie, lapidi, statue.
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statue conservate nel chiostro |
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urna sepolcrale e busto conservati nel chiostro |
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lapidi e statue nel chiostro |
La
Sala del Capitolo si apre sul lato settentrionale del
Chiostro.
L'ingresso è affiancato, entro archi a sesto acuto dai conci alternati di mattoni e pietra, da due
bifore gotiche della seconda metà del Duecento.
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ingresso alla Sala del Capitolo |
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bifora della Sala del Capitolo |
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Rientrati nella chiesa si prosegue la visita percorrendo la
navata sinistra verso l'ingresso principale della chiesa.
Nella quinta campata si trova l'
Altare Magrè o
Altare di Sant'Antonio.
Quest'altare del 1288 fu rinnovato dalla famiglia Magrè nel 1486.
E' forse attribuibile ad Alvise Lamberti da Montagnana.
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Altare Magrè (1486) e Madonna che offre il Bambino all'adorazione di Sant'Antonio da Padova (Giulio Carpioni) |
Una conchiglia dorata occupa il catino.L'arco e i pilastri sono riccamente decorati.
Sull'altare è posta la pala di Giulio Carpioni raffigurante la
Madonna che offre il Bambino all'adorazione di Sant'Antonio da Padova.
La figura di
S.Gaetano è stata aggiunta successivamente.
Alla destra dell'altare una
Madonna col Bambino, due Santi e un donatore, opera del XV secolo.
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Madonna col Bambino, due Santi e un donatore (XV sec.) |
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Segue nella
quarta campata l'
Altare di S.Lorenzo del XV/XVI secolo.
L'altare fu spostato forse dalla quinta campata destra quando sostituì qui il
Monumento funebre di Isabella Alidosio, a sua volta spostato nell'abside.
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Altare di S.Lorenzo |
File di foglie dorate ornano il catino la cui doppia ghiera è retta da un doppio ordine di colonnine lombardesche.
Due busti femminili sorreggono la trabeazione.
La pala posta sull'altare, opera fu attribuita al Vassillachi e poi a Parrasio Micheli (1551), raffigura
S.Lorenzo appoggiato alla graticola.
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S.Lorenzo appoggiato alla graticola (attr. Parrasio Micheli - 1551) |
Posto sulla sinistra dell'altare vi è un altorilievo in marmo raffigurante il Volto di Cristo.
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Volto di Cristo |
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La
terza campata è occupata centralmente da una nicchia nella quale si trova un
Compianto delle Marie sul Cristo deposto, affresco trecentesco attribuito al Guariento riportato alla luce nel 1914, quando venne spostato il
Monumento funebre dei fratelli Da Porto nel presbiterio.
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terza campata navata sinistra |
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Compianto delle Marie sul Cristo deposto (attr.Guariento - XIV sec.) / Cristo giacente ( Luigi Strazzabosco - 1945) |
Sotto l'affresco è posta la statua in terracotta di
Cristo giacente opera di Luigi Strazzabosco (1945).
A sinistra di questa nicchia si trova un'altra nicchia nella quale ha trovato posto la statua in bronzo di
S.Massimiliano Kolbe, realizzata da Nereo Quagliato e qui collocata nel 1983.
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statua di S.Massimiliano Kolbe (Nereo Quagliato- 1983) |
A destra della nicchia centrale è posta la tela di Felice Boscarati che rappresenta
S.Giuseppe da Copertino in estasi (1762).
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S.Giuseppe da Copertino in estasi (Felice Boscarati - 1762) |
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Nella seconda campata ha trovato posto il
Monumento funebre di Brunoro Volpe, eretto dagli eredi del giureconsulto.
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Monumento funebre di Brunoro Volpe (XVI sec.)
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Il monumento, che proviene dalla
Chiesa di Santa Corona, potrebbe essere un'opera di Andrea Palladio, mentre il
busto che sovrasta l'arca è forse opera di Gerolamo Campagna.
Al di sopra di questo monumento vi è l'
Arca di Trevisano Volpe, anch'essa proveniente dalla
Chiesa di Santa Corona.
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in alto: Arca di Trevisano Volpe (XIV sec.)
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Nella prima campata infine si trova l'
Altare Piovene costruito dalla famiglia Piovene nel XV secolo, e poi rimaneggiato nel XVIII secolo.
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Altare Piovene |
La tela posta nell'altare nel 1848 rappresenta l'
Eterno Padre sollevato da Angeli, opera di Matteo Ingoli (XVII secolo).
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Eterno Padre sollevato da Angeli (attr,Matteo Ingoli - XVII sec.) |
Orari: giorni feriali 9.30/12.00 15.30/18.00
giorni festivi 10.00/10.45 15.30/18.00
CONCLUSIONI
La
Chiesa di S.Lorenzo, armoniosa sintesi tra romanico e gotico, è uno di quei luoghi a Vicenza che meritano di essere visitati, anche se la città offre molto da vedere ed attira soprattutto per la presenza dei monumenti e dei palazzi palladiani.
La luce che penetrando dalle numerose aperture inonda gli spazi interni è davvero particolare, e gli eleganti altari la rendono piacevolmente visitabile.