Borgo Stretto è una via pedonale e porticata del centro storico di Pisa, che collega Piazza Garibaldi a Via Guglielmo Oberdan, una via più larga che viene chiamata anche per questo Borgo Largo.
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| Borgo Largo e Borgo Stretto |
Borgo Stretto e Borgo Largo costituiscono insieme la principale arteria commerciale della città, e oggi come in passato costituiscono due delle vie più frequentate di Pisa per lo shopping.
Numerosi sono i negozi, i ristoranti e le caffetterie che si susseguono sotto i portici. Piacevole è passeggiare o fermarsi per un caffè o un aperitivo nei dehors lungo i portici.
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| portici di Borgo Stretto |
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| portici di Borgo Stretto |
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| portici di Borgo Stretto |
Tra gli edifici più interessanti di Borgo Largo vi è Palazzo Scorzi Tobler.
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| Palazzo Scorzi Tobler |
Il palazzo, costruito nel XIV secolo, presenta una parte sporgente sorretta da un portico con archi ribassati. La facciata è ricoperta da conci in marmo e presenta due quadrifore gotiche con archetti a sesto acuto trilobati.
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| capitello del portico di Palazzo Scorzi Tobler |
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capitello del portico di Palazzo Scorzi Tobler
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Il palazzo è famoso anche per aver accolto nel 1664 gli inviati di papa Alessandro VII e di re Luigi XIV che siglarono il Trattato di Pisa: il re concedeva al pontefice Avignone e la Vancluse, mentre il papa scioglieva la guardia corsa e cedeva i feudi di Castro e Ronciglione a Ranuccio II Farnese in cambio di 650.000 scudi da versare in 8 anni (Ranuccio non riuscì a versare l'importo e i feudi rimasero al pontefice).
Borgo Stretto era una via posta in origine fuori dalle mura e facente parte del quartiere Fuoriporta. Per questo prese il nome di "Borgo". La strada divenne parte del centro storico nel XII secolo.
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| Borgo Stretto |
Borgo Stretto è ancora affiancata da edifici antichi, alcuni dei quali sono di epoca medievale. Numerose erano le logge e le botteghe che si trovavano sotto i portici degli eleganti palazzi che fiancheggiavano questa arteria commerciale della città.
I portici erano costituiti da colonne che sostenevano strutture in legno, sostituite poi da elementi in pietra e il marmo in epoca rinascimentale, sotto il governo di Cosimo I e di Ferdinando de' Medici.
Tra i palazzi che di più attirano lo sguardo vi sono:
- Casa Vanni, costruzione del XIV secolo posta tra Via Notari e Borgo Stretto. sulla facciata vi è una loggia medievale sormontata da una quadrifora decorata con rilievi scultorei con elementi vegetali e puttini. Lo stemma posto al centro facciata è quello della Compagnia di Santa Bona.
- Palazzo Poschi costruito all'angolo con Via San Francesco sui resti delle mura medievali. E' costituito da due corpi costruiti in due stili diversi in due tempi diversi: una torre dell'XI o XIII secolo e un edificio in laterizio con porticato di quattro colonne e bifore sormontate da archi a tutto sesto.
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| Palazzo Poschi |
- l'adiacente Torre Taccola del X secolo.
- Palazzo Bocca con in facciata un'epigrafe in marmo che ricorda la ristrutturazione del 1595 con lo stemma della famiglia Della Seta e il busto del Granduca Ferdinando I de' Medici. Colonne e pilastri reggono un portico. In angolo con Via Mercanti si trova una lapide con stemma in memoria di Vincenzo Galilei, compositore, teorico musicale, liutista e padre di Galileo, che visse in questo edificio con la sua famiglia nel XVI secolo.
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| Palazzo Bocca |
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| lapide su Palazzo Bocca che ricorda Vincenzo Galilei |
A ricordarci che qui visse Galileo Galilei è stata posta nel 2020 in Largo Ciro Menotti (slargo lungo Borgo Stretto) una statua in bronzo posta su un basamento in marmo di Carrara che raffigura lo scienziato pisano con in mano un cannocchiale e un globo (simboli delle sue scoperte astronomiche). La statua, opera di Gabriele Vicari e Armando Barbon, è alta 260 cm.
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| Largo Ciro Menotti |
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| Galileo Galilei (Gabriele Vicari e Armando Borbon - 2020) |
Al N° 3 di Borgo Stretto, a chiudere un arco del portico dell'edificio che si affaccia su Piazza del Pozzetto, si trova una copia lignea del rilievo marmoreo raffigurante una Madonna col Bambino, chiamata Madonna dei Vetturini. L'opera trecentesca attribuita a Nino Pisano (oggi al Museo Nazionale di San Matteo) è racchiusa all'interno di un tabernacolo ligneo cinquecentesco, e fu trasferita qui nel Cinquecento dopo aver decorato la Chiesa di Santa Maria della Spina.
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| portico con la Madonna dei Vetturini |
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| Madonna dei Vetturini (Nino Pisano - XIV sec.) / tabernacolo (XVI sec.) |
Lungo Borgo Stretto si trova un unico edificio di culto: la Chiesa di San Michele in Borgo.
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| Chiesa di San Michele in Borgo |
La chiesa veniva ricordata in origine come "Foras et Prope Civitate Pisa" in quanto si trovava fuori dalle mura cittadine.
L'edificio religioso fu costruito dai benedettini nel 1016 come trasformazione di una preesistente cappella sorta sui resti di un tempio romano dedicato a Marte. Venne ristrutturata nel XIII secolo e ricostruita più volte nei secoli (anche dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale). Tra il 1105 e il 1111 la chiesa e il monastero passarono ai Camaldolesi che vi rimasero sino al 1782 quando venne trasformata in prioria.
La facciata a vela della chiesa è in stile romanico pisano con influenze gotiche. E' rivestita di lastre di marmo e di pietra calcarea di San Giuliano intervallate orizzontalmente.
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| facciata della Chiesa di San Michele in Borgo |
La facciata fu realizzata in due fasi successive.
La parte inferiore risale al XIII secolo e fu realizzata dal monaco domenicano fra' Guglielmo. Presenta tre portali. Il portale centrale, più grande di quelli laterali, è affiancato da colonnine con capitelli corinzi ed è sormontato da una lunetta con con conci di colori alternati e protome leonina e da un cuspidato tabernacolo gotico con la raffigurazione della Madonna col Bambino, Angeli e Abate offerente. E' opera di Lupo di Francesco (è posta qui la copia mentre l'originale si trova al Museo Nazionale di San Matteo).
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| portale centrale con tabernacolo: Madonna col Bambino, Angeli e donatore (Lupo di Francesco - XIV sec.) |
Le scritte goliardiche in vernice rossa tra i portali sono seicentesche e vennero realizzate per l'elezione del rettore dell'Università.
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| scritte sulla facciata della chiesa |
La parte superiore tripartita della facciata venne realizzata nel XIV secolo e presenta tre ordini di loggette (che la fanno apparire un piccolo Duomo), le cui arcatelle trilobate sono decorate con testine e intarsi floreali.
Il campanile medievale in laterizio posto sulla destra della facciata ha subito una trasformazione nel 1676.
La chiesa ha mantenuto l'impianto interno dell'XI/XII secolo a tre navate divise da colonne con capitelli romanici differenti (la quinta colonna è stata sostituita da un pilastro). Vi sono 8 campate con archi a tutto sesto.
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| interno della Chiesa di San Michele in Borgo |
Le ultime tre campate sono più alte e anche le basi delle colonne sono più alte: il presbiterio infatti era in posizione rialzata rispetto all'aula perché poggiante su una cripta poi distrutta.
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| colonne del presbiterio |
La navata centrale è coperta da capriate, mentre le navate laterali presentano volte a crociera.
La chiesa ha subito un riadattamento tardo-barocco nel XVIII secolo, ma si possono ancora intravedere affreschi del XII e XIV secolo.
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| affresco (XIII sec.) |
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| affresco (XIII sec.) |
L'altare maggiore poggia sopra una cripta dell'XI/XII secolo. L'altare in marmo policromo è stato realizzato da Giovanni Battista Vacca su disegno di F.Melani nel 1733.
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| presbiterio e altare maggiore |
Sopra l'altare vi è una tela che raffigura la Madonna col Bambino e i Santi Lorenzo, Giovanni Battista, Francesco, Chiara, Giovanni Evangelista e Vito, opera di Baccio Lomi (1572/1574).
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| altare maggiore: Madonna col Bambino e i Santi Lorenzo, Giovanni Battista, Francesco, Chiara, Giovanni Evangelista e Vito (Baccio Lomi - 1572/1574). |
La vetrata dietro l'altare raffigura San Michele Arcangelo, la Vergine e la Chiesa Militante, opera di Nino Rosi (1959).
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| vetrata: San Michele Arcangelo, la Vergine e la Chiesa Militante (Nino Rosi - 1959) |
Il Crocifisso accanto all'altare è stato donato dall'Arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto ai giovani della città.
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| Crocifisso |
Nel coro della chiesa si tenevano le sessioni del Conciliabolo di Pisa, prima che l'assemblea di prelati si trasferisse nella Cattedrale.
Sull'altare del 1811 posto lungo la navata sinistra è posto un Crocifisso marmoreo trecentesco proveniente dal portale sinistro del Camposanto Monumentale, donato alla chiesa nel 1794. Il Crocifisso è opera di Nino Pisano.
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| altare con Crocifisso (Nino Pisano - XIV sec.) |
Nella navata destra si trova invece un altare con raffigurazione in marmo di San Michele Arcangelo.
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| altare barocco con San Michele Arcangelo |
Sulle pareti delle navate laterali sono stati posti dipinti del XVII e XVIII secolo: Concezione tra Sant'Anna e San Gioacchino (Matteo Rosselli 1627), Presentazione al Tempio (Aurelio Lomi 1611), San Michele Arcangelo (Aurelio Lomi 1651), Riposo della Sacra Famiglia (Giuseppe Melani 1733), Le Quattro Virtù Cardinali (Aurelio Lomi 1605).
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| dipinti sulla parete (XVII/XVIII sec.) |
Le lastre marmoree del pulpito collocato in passato in prossimità del coro della chiesa, attribuito ad Andrea Pisano, sono oggi conservate nel Museo Nazionale di San Matteo.
In controfacciata sulla lunetta posta sul portale laterale destro si trova raffigurato il Beato Domenico Vernagalli, opera di Antonio Fascetti (1996). Nella lunetta del portale sinistro vi è un affresco che raffigura l'Arcangelo Michele.
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| affresco sulla lunetta interna del portale sinistro: San Michele Arcangelo (XIV sec.) |
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| lunetta interna del portale destro: Beato Domenico Vernagalli (Antonio Fascetti - 1996) |
Nella navata destra, in prossimità della controfacciata, si trova una campana del XII secolo.
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| campana (XII sec.) |
CONCLUSIONI Visitare una città non vuol dire trascorrere il tempo solo tra monumenti e chiese, ma include anche passeggiare lungo le sue strade cittadine e immergersi nelle atmosfere quotidiane della città. Passare del tempo in strade ricche di storia è come visitare un museo a cielo aperto, e uno di questi luoghi è Borgo Stretto con la sua continuazione in Borgo Largo. Come poter dire di essere andati a Pisa senza aver visitato Piazza dei Miracoli, Piazza dei Cavalieri e le sue vie storiche?