giovedì 26 aprile 2018

Parigi: Victor Hugo e la sua casa a Place des Vosges


Victor Hugo, uno dei più grandi e famosi scrittori francesi, è considerato il padre del Romanicismo in Francia.
Fu anche un poeta, un drammaturgo, un disegnatore, uno statista e un politico attento ai diritti umani.

Victor-Marie Hugo nacque a Besançon nel 1802.
Era il terzo figlio di Joseph Leopold-Sigisberg Hugo, un generale di Napoleone.
I movimenti dovuti alla vita militare del padre al seguito di Giuseppe Bonaparte, lo portarono in tenera età a soggiornare in Italia (Napoli, Avellino) e in Spagna.
A Parigi invece di accedere all'Ecole Polytechnique, come avrebbe voluto il padre, Victor Hugo intraprese la carriera letteraria e nel 1818 pubblicò il suo primo poema: "Le Vergini di Verdun".
Fondò con il fratello Abel il foglio "Il Conservatore Letterario".
Nel 1808 aveva conosciuto Adèle Foucher che divenne nel 1822 sua moglie e dalla quale ebbe cinque figli: Léopold-Victor (morto a pochi mesi), Léopoldine (morta annegata a 19 anni insieme al marito), Charles, François-Victor (divenuto famoso per aver tradotto in francese le opere di William Shekespeare) e Adèle.
Dei suoi figli solo Adèle, che venne colpita da schizofrenia, gli sopravvisse.
Gli rimasero accanto negli ultimi anni della sua vita i nipoti Georges e Jeanne, figli di Charles.
Nel 1822 la pubblicazione di "Odi e poesie diverse", scritto d'intonazione monarchica e cattolica, gli valse una pensione di 1000 franchi da parte del re Luigi XVIII.
L'anno seguente pubblicò il suo primo romanzo "Han d'Islande".
Del 1827 è il dramma storico "Cromwell" e del 1830 "Hernani" (trasposto in musica da Giuseppe Verdi nel 1844).
Nel 1833 Victor Hugo incontrò durante le prove del suo lavoro teatrale "Lucrezia Borgia" l'attrice Juliette Drouet, che dal loro incontro lasciò la sua carriera teatrale per divenire la sua amante e seguirlo anche negli anni dell'esilio.
La loro storia d'amore durò 50 anni, e terminò con la morte di lei nel 1883.
Nel 1841 divenne membro dell'Accademia Francese.
Nel 1845 venne nominato Pari di Francia da re Luigi Filippo d'Orleans.
Nel 1848 fu eletto deputato all'Assemblea Costituente della Seconda Repubblica.
Il colpo di Stato del 1851 portò al potere Napoleone III: Victor Hugo prima lo appoggiò e poi ne prese le distanze dopo che l'imperatore assunse pozioni antiliberali.
Fu costretto quindi per i suoi scritti all'esilio, prima a Bruxelles e poi alle Isole Anglo-Normanne di Jersey e Guernesey (1855/1870), dove rimase nonostante l'amnistia promulgata dall'imperatore.
Con la caduta del Secondo Impero (1870), Victor Hugo ritornò a Parigi accolto come un eroe nazionale.
Morì nel 1885 e venne vegliato da dodici poeti per una notte sotto l'Arco di Trionfo.
Con una cerimonia alla quale parteciparono tre milioni di persone, fu inumato nel Panthéon di Parigi, e riposa insieme ad Alexandre Dumas ed Emile Zola. 
Tra le sue opere si ricordano: "Bug Jargal" (1825), "Les Orientales" ("Le Orientali" 1829)," Le dernier journ d'un condamné" ("L'ultimo giorno di un condannato 1829),  "Notre-Dame de Paris" e "Les Feuilles d'automne" ("Le foglie d'autunno" 1831), "Le Roi s'amuse" ("Il re si diverte" 1832, che Giuseppe Verdi adattò nel "Rigoletto"),  "Lucrèce Borgia" ("Lucrezia Borgia" 1833), "Marie Tudor" ("Maria Tudor" 1833), "Les Chants du crépuscule" ("I canti del crepuscolo" 1835), "Ruy Blas" (1838), "Les rayons et les ombres" ("Le ragioni e le ombre" 1840), "Les Bulvraves" ("I Bulgravi" 1843), "La Légende de siècles" ("La Leggenda dei secoli" 1859-1877-1883), "Les Misérables" ("I Miserabili" 1862), "Les Chansons des rues et des bois" ("Le Canzoni delle strade e dei boschi" 1865), "L'Art d'être grand-père" ("L'arte di essere nonno" 1877) e molte altre.
Victor Hugo, con la moglie e i suoi figli, visse per 16 anni (tra il 1832 e il 1848), in una delle più belle piazze di Parigi: Place des Vosges, o meglio come veniva chiamata allora Place Royal, nel quartiere del Marais.
veduta di Place des Vosges dalle finestre della casa di Victor Hugo
Vissero al N°6 nell'angolo sud-est della piazza, in un appartamento di 280 mq, al secondo piano del Palazzo Rohan-Guéménée, un palazzo costruito nel 1605 nel lotto concesso a Isaac Arnauld e migliorato dalla famiglia Rohan-Guéménée in stile Luigi XIII.
Pagava per l'affitto 1500 franchi all'anno.


In questa casa scrisse molti dei suoi capolavori ed ospitò personaggi famosi come Honorè de Balzac, Alexandre Dumas, Nicolò Paganini, Franz Liszt, Alphonse de Lamartine, Alfred de Musset e Charles Augustin de Sainte-Beuve (che divenne l'amante di sua moglie).

pian terreno del palazzo che ospita la casa/museo di Victor Hugo
Lo scrittore Paul Meurice volle fare una donazione affinchè si acquistasse questo appartamento, per ricordare dopo la morte il suo grande amico Victor Hugo, e acquistò anche la collezione appartenuta a Juliette Drouet, ereditata dal nipote Louis Koch, che diverrà il primo direttore della Maison Victor Hugo, la casa/museo aperta nel 1903.

rampe di scale tra il primo e il secondo piano del palazzo

scale tra il secondo e il terzo piano del palazzo
Nonostante molti degli oggetti e dei mobili originali che arredavano un tempo questa casa furono venduti all'asta nel 1852 (quando lo scrittore fu esiliato), la casa è stata allestita con mobili e cimeli appartenuti alla famiglia Hugo e con ritratti e disegni realizzati dallo stesso Victor Hugo, uno dei disegnatori più grandi della sua epoca.

Salendo le due rampe di scale per accedere alla casa/museo si possono già vedere appesi alle pareti delle opere che introducono alla visita:

- un bassorilievo in pasta di vetro intitolato "Apothéose de Victor Hugo," comandato all'artista Henry Cros dall'amico Paul Meurice nel 1902. L'opera è stata ispirata dal poema "Le Chaval" tratto dalla raccolta "Les Chansons des rues et des bois" di Victor Hugo:lo scrittore è ritratto su Pegaso che va verso l'Aurora, affiancato da Teti o Castalia, dal genio, dal pensiero e dalle rime che come sorelle si tengono per mano

Apothéose de Victor Hugo (Henry Cros 1902)
- due illustrazioni dei costumi dei personaggi dell'opera di Victor Hugo "Ruy-Blas"

illustrazione dei costumi del dramma "Ruy-Blas"
illustrazione dei costumi del dramma "Ruy-Blas"
- un Ritratto di Victor Hugo di François-Nicolas Chifflart (1868) dono di Paul Meurice

Ritratto di Victor Hugo (François-Nicolas Chifflart 1868)
- una porta d'appartamento in stile rinascimentale trasformata in armadio, proveniente dalla villa di Paul Meurice.

porta d'appartamento

Il museo letterario è diviso volutamente in tre sezioni che corrispondono ai tre periodi della vita dello scrittore: prima dell'esilio (anticamera e salone rosso), durante l'esilio (salone cinese e sala da pranzo gotica), e dopo l'esilio (studio e camera da letto).

Il primo ambiente della visita è l'Anticamera.

Anticamera
Anticamera
Sono qui riunite le testimonianze dell'infanzia e della giovinezza di Victor Hugo e dei suoi primi successi.
Appesi alle pareti vi sono i ritratti di famiglia realizzati dallo scrittore stesso o dai suoi amici: i fratelli Eugène e Achille Devéria, la cognata Julie Duvidal de Montferrier, Madame Hugo.

ritratti famigliari: in alto al centro Ritratto di Adèle Foucher (Julie Duvidal de Montferrier 1820)/ a destra Ritratto di Julie Duvidal de Montferrier (François Gérard 1830)/in basso al centro Ritratti dei quattro figli (Adèle Foucher)
Il Generale Joseph Hugo con i fratelli Louis e François e col figlio Abel (Julie Duvidal de Montferrier 1813)
La prima dell'Hernani" da Victor Hugo (Albert Besnard 1903)
Una lacrima per una goccia d'acqua (Luc-Olivier Merson 1903)
particolare di Una lacrima per una goccia d'acqua (Luc-Olivier Merson 1903) ispirata a " Notre-Dame de Paris"
busto di Victor Hugo (David d'Angers)
Quasimodo salva Esmeralda dalle mani dei suoi aguzzini (Elisa-Victorine Henry 1832)
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Si accede poi nel Salone rosso.

Salone rosso
Il salone prende il nome dai tendaggi damascati di colore rosso.
Si respira ancora l'atmosfera di un appartamento divenuto il punto d'incontro di uomini politici, letterati e artisti: David d'Angers, Lamartine, Dumas, Theophile Gautier...

Scene da "Notre-Dame de Paris" da Victor Hugo (Auguste Couder 1833)
il pianoforte
Alle pareti vi sono ritratti di famiglia realizzati da Louis Boulanger e Auguste de Chatillon.

il primo da sinistra: Ritratto di Madame Hugo (Louis Boulanger 1839)/il quarto: Leopoldine con il libro delle ore (Auguste de Chatillon 1835)/il quinto: Ritratto di Victor Hugo e di suo figlio François-Victor (Auguste de Chatillon 1836)
Ritratto di Juliette Drouet (Charles-Emile Callande de Champmartin 1827)
Il busto in marmo di Victor Hugo venne scolpito da David d'Angers.

busto in marmo di Victor Hugo (David D'Angers 1838)
La tela che rappresenta L'incoronazione di Ines de Castro, la cui storia ispirò un dramma di Victor Hugo, fu donata dal duca e della duchessa d'Orleans allo scrittore.

L'incoronazione di Ines de Castro (Gillot Saint-Evre 1827)
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Il prossimo ambiente è il Salone cinese.

Salone cinese
Salone cinese
Salone cinese
Questa sala riecheggia il periodo dell'esilio di Victor Hugo a Guernesey.
In questo ambiente fu riallestito quello che originariamente era il salotto di Hauteville Fairy, la casa che, dopo essere stata abitata dallo scrittore nell 1855/1856, divenne la residenza di Juliette Drouet dal 1864.
Per la sua amante ed amica, Victor Hugo disegnò la decorazione di questa sala dal gusto orientale: fiori, barche, ventagli, uccelli...

camino del Salone cinese
lampadario del Salone cinese
particolare delle decorazioni della sala
particolare della decorazione della sala
Se si guardano attentamente i piccoli pannelli in legno pirografati da Tom Gore, con disegni in verde, rosso e oro su fondo nero, si possono individuare le iniziali VH di Victor Hugo e JD di Juliette Drouet nascosti tra le decorazioni.

piccoli pannelli pirografati
iniziali VH sul camino della sala
raffigurazione dell'evoluzione di un acrobata la cui ombra disegna le iniziali di Victor Hugo
il viso dell'uomo descrive la V di Victor
Armonia: strumento musicale con le iniziali JD di Juliette Drouet
In uno dei pannelli è rappresentato un personaggio grasso con in mano un forchettone da cuoco, seduto davanti ad un tavolo imbandito: il nome SHU ZAN che appare accanto è la conversione orientaleggiante del nome "SUZANNE", la cuoca di Juliette Drouet.

un pannello della sala
Scaffali e pareti sono ricoperte da porcellane.

drago in porcellana
porcellane alle pareti
porcellane alle pareti
Vi è qui posto il tavolo con dedica sul pianale, su cui lo scrittore scrisse la prima serie de "La Leggenda dei Secoli" (1859), e il tavolo con quattro calamai assemblati dallo scrittore (appartenuti agli amici Lamartine, Alexandre Dumas, George Sand e allo stesso Victor Hugo), venduto all'asta per i bambini poveri di Guernsey.

tavolo con specchio
tavolo con quattro calamai
Fu Paul Meurice che acquistò questo arredamento dal nipote di Juliette dopo la morte dell'attrice.
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La Sala da pranzo era arredata in origine con mobili in stile rinascimentali.
Costituiva una delle stanze di Madame Hugo, usata successivamente come camera del quarto figlio.

Sala da pranzo
Sala da pranzo
Per l'allestimento del museo fu integrato l'arredamento originale con quello che si trovava nella casa di Juliette Drouet a Guernesey.
Victor Hugo aveva ricercato sull'isola vecchi forzieri e suppellettili e li aveva fantasiosamente uniti insieme per creare mobili di diverso genere: una porta trasformata in tavolo, casse usate come buffet o panchine, rulli di filo divenuti candelabri.

cassapanca
buffet
buffet con specchio assemblato con banchi di chiesa
tavolo ribaltabile in quercia con immagine di S.Michele e il drago che diviene la gamba del tavolo
tavolo realizzato con una porta
Il Titano  (Alexandre Cabanel 1884 - illustrazione per il poema "La Leggenda dei secoli" di Victor Hugo))
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La visita prosegue in un piccolo salone dove sono esposti disegni, fotografie, incisioni, manoscritti, e altro che per motivi di conservazione vengono presentati a rotazione.

Esmeralda danzante (André-Charles Voillemot)
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Segue l'ambiente che un tempo era adibito a studio, che è stato ritappezzato nel colore verde originale.

Qui sono raccolte le testimonianze del suo ritorno a Parigi dopo gli anni dell'esilio.
Per questo vi è esposto il Ritratto dei nipoti Georges e Jeanne e il Ritratto di Juliette Drouet realizzato pochi mesi prima della morte della donna.

Ritratto dei nipoti Georges e Jeanne nel 1879 (Charles Voillemot)
Ritratto di Juliette Drouet (Jules Bastien-Lepage 1883)
Di Leon Bonnat è il Ritratto di Victor Hugo.

Ritratto di Victor Hugo (Leon Bonnat)
In questa sala si trova esposto il busto eroico di Victor Hugo realizzato da Rodin, ma all'epoca della nostra visita non era presente, come anche lo scrittoio che lo scrittore si era fatto costruire per poter scrivere in piedi.

modello del busto eroico di Victor Hugo di Rodin nel Musèe Rodin
Era stato invece esposto l'abito da sposa della figlia éeopoldine di Victor Hugo, annegata solo pochi mesi dopo il matrimonio, accompagnato dal Ritratto di Léopoldine bambina (Louis Boulanger) e la copia da Velazquez del Ritratto dell'infanta di Spagna Maria-Margherita (Clotilde Juillerat): queste esposizioni temporanee erano una sorta di fil rouge tra la poesia "La Rose de l'Infante", racchiusa nell'opera di Victor Hugo "La leggenda dei Secoli", la perdita della figlia e i ricordi d'infanzia in Spagna dello scrittore.

Léopoldine bambina (Louis Boulanger) e il testo della poesia "La Rose de l'Infante"
abito da sposa di Léopoldine Hugo
Ritratto dell'Infanta di Spagna Maria-Margherita (Clotilde Juillerat da Velasquez)
Vi sono anche una piccola illustrazione di Albert Fourcé (1888) per il poema "Jeanne addormentata" della roccolta "L'Arte di essere nonno" scritta da Victor Hugo, e un'illustrazione per il romanzo "I Miserabili" (Pierre-Georges Jeannot 1890).

illustrazioni per pubblicazioni di opere di Victor Hugo
Trova spazio in questa sala anche uno specchio detto "dell'11 maggio 1870" con 5 versi manoscritti, appartenuto a Juliette Drouet.

specchio detto "dell'11 maggio 1870"
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L'ultimo ambiente visitabile del museo è la Camera da letto.

Camera da letto di Victor Hugo
L'arredo di questa camera, donato dai nipoti dello scrittore Georges e Jeanne per allestire il museo, è quello che si trovava nell'ultima dimora di Victor Hugo, in Avenue D'Eylan, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita (1878/1885).

Il letto in stile Luigi XIII,  con colonne a tortiglione, è quello in cui lo scrittore morì il 22 maggio 1885.
Sul comò vicino al letto si trova una Giustizia dorata con in mano una spada.
Sul camino in marmo bianco un drappo in seta, due candelabri e un pendolo.
Vicino al letto vi è il vaso di Sèvres ricevuto in dono dalla Repubblica offerto da Jules Ferry in nome del governo per l'80°compleanno dello scrittore.

Camera da letto di Victor Hugo

Fanno parte del museo gli ambienti del primo piano adibiti alle esposizioni temporanee dedicate a Victor Hugo, e gli ambienti del terzo piano, dove viene ospitata la biblioteca con i capolavori dello scrittore.

http://www.maisonsvictorhugo.paris.fr
Orario: martedì/domenica   10.00/18.00
Costo: GRATIS
Le mostre temporanee al primo piano 6/8€
Audioguida anche in italiano 5€


CONCLUSIONI
La Maison Victor Hugo è uno dei tre musei letterari di Parigi, insieme alla Maison Honorè de Balzac e al Museo della Vita Romantica.
E' sempre interessate immergersi nell'atmosfera nella quale hanno vissuti i grandi artisti e letterati.
Sembra di vederli muoversi negli ambienti a loro famigliari e di sentire il loro pensiero.
Ed in questa casa/museo si respira non soltanto la grandezza e la genialità di questo scrittore, ma anche la sua vita intima e personale, costellata di gioie e di amarezze, di gloria e di dolore, di tenerezza e di disperazione.